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La musica iberica (intesa in ogni senso: castigliana, catalana, portoghese, sudamericana, brasiliana, cubana, ecc.), nell’ambito della cultura occidentale si espresse in modo del tutto peculiare, così come la letteratura.
Storicamente la lunga presenza moresca e gli influssi gitani e sudamericani, consacrarono una certa base di canto popolare, in cui danza e ritmo popolare ebbero grande risonanza. Vari studiosi si applicarono allo studio di ogni matrice che sfociò poi nel classico. Tutto ciò anche in passato, con dedizione e risultati esemplari.
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Quando altri popoli odono, riproducono o si ispirano (da nazioni diverse) alla musica iberica o sudamericana sanno di entrare in un mondo incantato, che amano senza sentirsene estranei.
Willi Burger le dedica con passione la sua rivoluzionaria armonica cromatica, con lo stile inimitabile che gli è proprio, unitamente al valente pianista Marcello Parolini. Il venezuelano Jesús Eduardo Alvarez aggiunge, quale esecutore autenticamente sudamericano, la sua pregevole chitarra.