L’armonica a bocca nella musica irlandese (e non solo…)


Si può suonare la musica irlandese con l’armonica?

Sì, la musica tradizionale irlandese, scozzese e delle aree celtiche in generale è musica che si basa per gran parte su modi di scale diatoniche o su scale pentatoniche, quindi può essere sicuramente, almeno in teoria, suonata con l’armonica.

Esiste una tradizione?

Seppur non ricchissima, c’è una radicata tradizione in Irlanda legata all’armonica bocca, con grandi protagonisti, incisioni e persino metodi didattici.

Nel campionato irlandese di strumento, il Fleadh Cheoil, è riservata una sezione proprio all’armonica a bocca. Curiosamente la sezione “mouth organ” è riservata a tutte le armoniche non cromatiche, le quali, invece, possono accedere alla sezione “miscellaneous”.

L’armonica, in realtà, pare abbia avuto in passato momenti di grande diffusione in Irlanda, ma che fosse in effetti considerata più come strumento propedeutico all’organetto che uno strumento “definitivo”, come testimoniato dal ridotto numero di incisioni.

A Loughrea nella contea di Galway ebbe persino sede durante la Seconda Guerra Mondiale e fino agli anni ’80 uno stabilimento della Hohner e dalla stessa Hohner fu prodotto uno strumento dedicato chiamato “Emerald Isle”.

Che tipo di armoniche si usano?

Ci sono esempi di incisioni con ogni tipo di armonica, dalla diatonica alla cromatica passando per le armoniche tremolo e a ottave, e non si può trascurare il tema delle accordature: diversi armonicisti utilizzano configurazioni delle note particolari sul proprio strumento.

Esiste del materiale didattico?

Sì, esiste del materiale didattico specificamente dedicato all’armonica in questo genere.

Come si fa a suonarla?

La musica tradizionale irlandese, così come quella scozzese, quella del Quebec, ecc. è una musica che ha una storia lunga e ben radicata e che per essere approcciata ha bisogno di essere conosciuta, attentamente ascoltata, capita e apprezzata.

Se questo modo di fare è naturalmente valido per ogni genere musicale, c’è da notare che questi generi in particolare, a differenza, ad esempio, del blues, del rock o del jazz, non contengono praticamente mai parti improvvisate e si basano sulla ripetizione di temi che hanno una struttura tipica. Questo significa che per suonarli, soprattutto insieme ad altri musicisti, è necessario conoscerli e conoscerne il loro sviluppo.

Ci sono dei punti “critici”?

La musica tradizionale irlandese è suonata spesso ad un tempo sostenuto perciò non sempre con l’armonica è semplice – o addirittura possibile – eseguirla: per uno strumento che si sviluppa sostanzialmente in orizzontale non è agevole effettuare salti di molte note muovendosi da una parte all’altra con velocità e precisione.

Il volume dello strumento, inoltre, può procurarci qualche grattacapo: spesso, come è noto, la musica tradizionale irlandese viene suonata in session – cioè incontri informali di musicisti – acustiche e “competere” a livello di volume con uillean pipes, flauti, violini, organetti e concertine può essere piuttosto arduo. Per ottenere un volume maggiore spesso istintivamente soffiamo e aspiriamo più forte e questo ci fa perdere velocità e precisione.

In ultimo – e suppongo che questo modo di porsi valga per ogni genere e stile che si voglia imparare – come detto sopra, la musica irlandese è un genere con una tradizione molto radicata e per suonarla va innanzi tutto compresa ed approfondita: i portamenti, gli ornamenti, le strutture dei brani, i tipi di brani, il modo di suonarla, ecc.

Naturalmente l’impegno vale assolutamente la pena e l’emozione di suonare la prima jig è impagabile!


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Matteo Pulin Profetto
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