RIFLESSIONI SUL “TONGUE BLOCKING” (“Blocco con la lingua” o “COPRENDO”) di Luigi Orrù


Qualche premessa di carattere generale

Whistle Method (labbra corrugate), Tongue Blocking (“Blocco con la lingua”, “COPRENDO”) o U-block (Lingua a U)?

Scorrendo il metodo riportato nel sito del DoctorHarp riportiamo e leggiamo: Esistono almeno tre modi per suonare le note di un’armonica o meglio per imboccare lo strumento e produrre singole note: Whistle Method, Tongue Blocking  e U-block.

Per maggiori approfondimenti visitate la pagina Imboccatura a Singole Note.


Pat Missin nel suo sito alla pagina Tongle Blocking, dice (traduco dall’inglese. N.D.T):

“Molti armonicisti esperti sostengono che l’unico modo per ottenere realmente un suono migliore è quello di utilizzare l’imboccatura a “Tongue Blocking invece che usare quella a labbra corrugate (“Puckering”) per ottenere singole note.

Prima di tutto, dire che è “migliore” è una cosa molto soggettiva. Un suono che a te piace può non piacere a tutti allo stesso modo. Può non essere appropriato per ogni tipo di musica. Secondariamente alcuni fra i più famosi armonicisti raramente usano o hanno usato il “Tongue Blocking”: Paul Butterfield, Toots Thielemans, Sonny Terry, Lee Oskar, etc. Nessuno di questi suonatori esibisce quello che potrebbe chiamarsi un suono incolore.

Quando cominciai a imparare a suonare l’armonica, dove sono vissuto, non c’erano intorno altri suonatori di armonica. Paradossalmente questa situazione mi ha avvantaggiato e uno di questi vantaggi è stato quello che nessuno mi ha mai potuto dire che il mio suono a labbra corrugate poteva essere ritenuto incolore rispetto al suono ottenuto con il mio Tongue Blocking.

Ciascuna imboccatura ha i suoi vantaggi: le labbra corrugate liberano la lingua e permettono certi effetti di puntualizzazione e rende più facile ottenere una buona esecuzione nelle note in bending soffiate; il tongue bocking permette le ottave e le note doppie, oltre a vari effetti di tessitura come colpi di lingua e trilli di lingua che sono veramente difficili o impossibili da ottenere con la tecnica a labbra corrugate.

Avendolo fatto senza pensarci su, senza consapevolezza, ho trovato faticoso passare avanti e indietro da una tecnica all’altra mantenendo il suono sufficientemente omogeneo. Quando faccio qualche dimostrazione sembra che io suoni una sola nota con la stessa tecnica mentre invece eseguo la stessa nota con le due tecniche senza interruzione e senza che il suono vari.

Questa è una dimostrazione di cambio di tecnica su una singola nota (nell’originale del sito ITERNET di Pat Missin c’è un esempio sonoro. N.d.T.). Ho esagerato nel cambiare da una tecnica all’altra, ma riascoltandomi onestamente non sono sicuro della tecnica usata in un punto qualsiasi dell’esecuzione

Tanti suonatori trovano che quando usano la tecnica del “Tongue Blocking ” la bocca si rilassa naturalmente in posizione più distesa, mentre quando usano la tecnica delle “labbra corrugate” essi tendono a contrarre le guance producendo un suono meno brillante.

La chiave per una buona emissione con la tecnica delle “labbra corrugate” è la stessa di quella valida per la tecnica del “Tongue Blocking ”: il giusto equilibrio fra tensione e rilassamento dei muscoli facciali. Una cavità orale la più ampia possibile, controllo della respirazione e attenzione alla precisione del suono che si emette. Con la pratica, si dovrebbe essere in grado di produrre praticamente lo stesso suono con qualsiasi tecnica utilizzata.

Tuttavia alcuni passaggi blues, alcune effetti della tessitura delle note, e quelli effetti delle note sono sintetizzate sotto il nome di “Tono”. Sebbene sia possibile realizzare queste cose con i colpi di lingua anche con la tecnica delle “labbra corrugate” tuttavia ci sono alcuni “trucchi” che sono disponibili solo con la tecnica del “Tongue Blocking ”.

Vi è anche una terza tecnica oltre al “Tongue Blocking ” e alle “labbra corrugate”: al “U-Blocking” (blocco con la lingua a U). Essa è anche chiamata “groove-tongue embouchure” (Imboccatura con la lingua ad U), la lingua viene piegata quasi a formare un tubo e viene apoggiata sull’armonica come una U ad isolare la nota da emettere e a coprire quelle che non devono essere suonate.

E la tecnica utilizzata da Norton Buffalo per ottenere un effetto particolare. Dubito però che essa possa offrire vantaggi rispetto alla tecnica del “Tongue Blocking ” o alla tecnica delle “labbra corrugate”. In qualche occasione ho provato ad utilizzare questa tecnica. Ho ottenuto un suono poco corposo. Forse, però, perché uso questa tecnica raramente.”


Ma come si suona in Tongue Blocking ?

Aiutiamoci con qualche foto, figura ed esempio sonoro ricordando che ove non altrimenti precisato faremo riferimento all’armonica diatonica in C(DO):

Cominciamo dall’imboccatura. L’armonica non viene più appoggiata sulle labbra corrugate come nella tecnica Whistle Method (labbra corrugate) ma affondata in bocca e come avvolta fra le labbra. La profondità dell’affondamento è legata a quanto si vuol ottenere e alla conformazione del cavo orale. Vedi le foto 1 e 2 che ritraggano frontalmente e lateralmente tale imboccatura.

Foto 1
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Foto 2

Si descrive di seguito schematicamente il posizionamento della lingua e della labbra nell’emissione di alcune note. Cominciamo dalla scala centrale dell’armonica: fori dal 4 al 7.

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Leggenda
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Fig. 2 – Foro 4

Volendo ottenere il C(DO) soffiato sul quarto foro dovrò coprire con la bocca, affondando l’armonica, i fori 1 2 3 4. Con la lingua coprirò i fori 1 2 3 e lascerò libero il foro 4 sul quale soffierò.

DO sul 4° foro soffiato

Per ottenere il D(RE) aspirato sul quarto foro dovrò coprire con la bocca, affondando l’armonica, i fori 1 2 3 4. Con la lingua coprirò i fori 1 2 3 e lascerò libero il foro 4 sul quale aspirerò.

RE sul 4° foro soffiato

ACCENNO DI BENDING ASPIRATO SUL 4 FORO

Bending sul 4° foro

Volendo ottenere il E (MI) soffiato sul quinto foro dovrò coprire con la bocca, affondando l’armonica, i fori 2 3 4 5. Con la lingua coprirò i fori 2 3 4 e lascerò libero il foro 5 sul quale soffierò.

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FIG. 3 – Foro 5
MI sul 5° foro soffiato

Volendo ottenere il F(FA) aspirato sul quinto foro dovrò coprire con la bocca, affondando l’armonica, i fori 2 3 4 5. Con la lingua coprirò i fori 2 3 4 e lascerò libero il foro 5 sul quale aspirerò.

Fa sul 5° foro aspirato

Volendo ottenere il G (SOL) soffiato sul sesto foro dovrò coprire con la bocca, affondando l’armonica, i fori 3 4 5. Con la lingua coprirò i fori 3 4 5 e lascerò libero il foro 6 sul quale soffierò.

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Fig 4 – Foro 6
SOL sul 6° foro soffiato

Volendo ottenere il A(LA) aspirato sul sesto foro dovrò coprire con la bocca, affondando l’armonica, i fori 3 4 5 6. Con la lingua coprirò i fori 3 4 5 e lascerò libero il foro 6 sul quale aspirerò.

LA sul 6° foro aspirato

Volendo ottenere il C (DO) soffiato sul settimo foro dovrò coprire con la bocca, affondando l’armonica, i fori 4 5 6 7. Con la lingua coprirò i fori 4 5 6 e lascerò libero il foro 7 sul quale soffierò.

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Fig 5 – Foro 7
DO sul 7° foro soffiato

Volendo ottenere il B(SI) aspirato sul settimo foro dovrò coprire con la bocca, affondando l’armonica, i fori 4 5 6 7. Con la lingua coprirò i fori 4 5 6 e lascerò libero il foro 7 sul quale aspirerò.

SI sul 7° foro aspirato

CAMBIO E ALTERNANZA DI UN SINGOLO FORO

Cambiando e alternando i fori si ottengono effetti che tornano buoni in più di un’occasione. Basterà senza muovere l’armonica spostare solamente la lingua come nell’esempio di Fig. 6 che segue.

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Fig. 6
Alternanza fori 1_4 soffiati
Alternanza fori 1_4 aspirati

ACCORDI

Riassumiamo rapidamente alcuni concetti fondamentali. Gli accordi sono la composizione di più suoni da emettere contemporaneamente.

Normalmente l’accordo più semplice è composto da tre suoni (triade). In questo caso si dice anche che i suoni sono disposti in ordine di terze. Detto accordo viene chiamato accordo di 5a .

Oltre agli accordi di tre suoni ci sono anche quelli di quattro suoni detti quadriadi o accordi di 7 a e quelli di cinque suoni detti quintiadi o accordi di 9a . Per approfondire ulteriormente si consiglia un qualunque manuale di Teoria Musicale.

L’accordatura dell’armonica diatonica come oggi la conosciamo è dovuta a Richter ha uno schema per cui su tutte le note soffiate si produce un accordo detto “maggiore” della stessa tonalità dell’armonica.

Ad esempio nel caso dell’armonica in C(DO) l’accordo in C(DO) “maggiore” sarà sempre formato dalle note C,E,G (DO,MI,SOL).

Si ottiene affondando in bocca l’imboccatura dell’armonica in modo da “avvolgere” e soffiare contemporaneamente sui primi tre fori, oppure sui fori 4,5,6, oppure sui fori, 7,8,9.

Estendendo il numero dei fori soffiati da tre a quattro si avrà una nota ripetuta e si aumenterà ulteriormente il buon effetto dell’accordo, come ad esempio riportato in fig. 7, dove la nota ripetuta è il C(DO)

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Fig. 7
ACCORDO SUI FORI 4-5-6-7 soffiati
ACCORDO SUI FORI 4-5-6-7 aspirati

Note binate (Doubles Stops)

Forse non è appropriato chiamarlo accordo ma comunque spesso è di notevole interesse ed utilizzo il suono che si ottiene soffiando o aspirando contemporaneamente su due fori contigui come illustrato in fig. 8.

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Fig. 8

CAMBIO E ALTERNANZA DELLE NOTE BINATE (Doubles Stops)

Alternando le note binate così come riportato nella figura 8. Si ottengono buoni effetti sonori con il solo semplice movimento della lingua senza spostare l’armonica.


OTTAVE

Suonare ad ottave significa suonare in modo da emettere contemporaneamente due note uguali ma di altezza diversa. Ad esempio un C (DO) basso del primo foro soffiato ed il C (DO), più alto di un’ottava del 4 foro.

Come riportato in figura 9 lo scopo si raggiunge tappando con la lingua il fori 2 e 3 e soffiando sui fori 1 e 4 lasciati aperti.

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Fig. 9
OTTAVA sui fori 1-4 soffiati
OTTAVA sui fori 1-4 aspirati

Osservando l’accordatura di un’armonica in C(DO) e la distribuzione dei fori si vede che in questo esempio i fori coinvolti sono 4 ma che per altre ottave i fori possono essere 5.

Riportiamo una tabella riassuntiva per l’armonica in C(DO).

Ottave soffiate

Nota-baseForo Nota bassaForo Nota altaFori chiusiFori apertiNumero fori coinvolti
C(DO) 1       4 2 – 3 1 – 4 4
C(DO) 4 7 5 – 6 4 – 7 4
C(DO) 7 10 8 – 9 7 – 10 4
E(MI) 2 5 3 – 4 2 – 5 4
E(MI) 5 8 6 – 7 5 – 8 4
G(SOL) 3 6 4 – 5 3 – 6 4
G(SOL) 6 9 7 – 8 6- 9 4

Ottave Aspirate

Nota baseForo Nota bassaForo Nota altaFori chiusiFori apertiNumero fori coinvolti
D(RE) 142 – 31 – 44
D(RE) 485 – 6 – 74 – 85
B(SI) 374 – 5 – 6 3 – 75
F(FA) 596 – 7 – 8 5 – 95
A(LA) 6107 – 8 – 9 6 – 105

Tabelle analoghe si possono formare per le armoniche delle altre tonalità.

Specialmente all’inizio tale modo di suonare potrà sembrare ostico. Nella realtà con un poco di esercizio le difficoltà presto spariranno. Si potrà contare con questa tecnica su una valida opportunità per rendere il suono più corposo.

I migliori suonatori di qualunque genere musicale l’adottano spesso per rendere più intense le loro esecuzioni.


RITMICA E ACCOMPAGNAMENTO

Si è visto che l’armonica consente di suonare non solo una nota per volta ma ricorrendo al Tongue Blocking  si possono ottenere anche accordi, alternanze di note binate ed altri effetti.

LA RITMICA

La ritmica si realizza in sostanza suonando gli accordi ritmicamente. A questo scopo le labbra coprono l’imboccatura dell’armonica in modo da avvolgere i fori interessati all’accordo (fig. 7), mentre la lingua, ritmicamente, batte contro i fori interrompendo e restituendo il flusso dell’aria. L’effetto ottenuto è notevole .

Ritmica dal foro 1 al 4 soffiati
Ritmica dal foro 1 al 4 aspirati

L’ACCOMPAGNAMENTO

Un’estensione della ritmica e ad essa molto simile è l’accompagnamento di una melodia. Si realizza in questo modo: mentre si suona con il Tongue Blocking  la nota che andrà a formare la melodia, con la lingua, si aprono e si chiudono i fori (generalmente tre, come abbiamo visto) che normalmente sono chiusi (Fig. 2 -3 – 4 -5) dalla stessa lingua per ottenere la nota singola.

L’alternarsi di questo movimento della lingua produce l’accompagnamento. Il tutto, ribadiamo ancora una volta, mentre si continua a soffiare o ad aspirare per suonare la nota che partecipa alla formazione della melodia.

Diversi altri utilizzi si possono fare di questa tecnica. Un utilizzo particolare è quello di combinarla con l’esecuzione ad ottave. Le modalità sono le stesse viste per la nota singola. La differenza consiste solo nel fatto che due note dello stesso tono, ad esempio C(DO), di diversa altezza, vengono emesse al posto di una sola mentre si fa schioccare la lingua sui fori normalmente coperti (Fig. 9).

Accompagnamento foro 4 soffiato

L’ACCOMPAGNAMENTO DELLE OTTAVE

Oltre che le note singole possiamo accompagnare anche il suono ad ottave. In questo caso mentre si suona con il Tongue Blocking  su una ottava, ad esempio quella formata dai fori 1 – 4 (Fig. 9), invece che su un singolo foro si aprono e si chiudono con la lingua i fori (generalmente 2, come abbiamo visto, ma, a seconda della ottava, anche 3) che normalmente sono chiusi (Fig. 9) dalla stessa lingua per ottenere l’ottava. Nelle esempio in fig 9, i fori 2 e 3.

Accompagnamento ottava 1_4 soffiata
Accompagnamento ottava 1_4 aspirata

COMBINAZIONE DI EFFETTI DI ACCOMPAGNAMENTO

Nell’esempio sonoro che segue sono combinate in parti diverse del brano alcune tecniche sopra descritte. Volutamente gli effetti sono molto marcati conseguentemente tolgono qualcosa alla purezza di emissione sino al limite della distorsione.

A Diosa Non Potho Reposare

Luigi “Luisiccu” Orrù