Quanto costa essere armonicisti ?


In molti sono portati a credere che, chi suoni l’armonica, non debba affrontare una grossa spesa come invece capita per gli altri strumenti musicali. Questo è un luogo comune che bisogna subito smentire, per far si che, chi voglia intraprendere questa strada, sia a conoscenza dei reali costi.

Certamente il costo della singola armonica (mediamente dalle 30 euro in su) non può competere con quasi nessuno degli altri strumenti professionali, ma se volessimo analizzare l’attrezzatura base di un armonicista allora ci accorgiamo che le cose non stanno proprio così.

Facciamo l’esempio di un armonicista diatonico che decida di suonare in una band.

Per prima cosa, per “convivere” con altri musicisti, dovrà avere a disposizione tutte e 12 le tonalità maggiori e cioè calcolando una cifra media di 30 euro per ciascuna armonica (ci sono modelli ben oltre i 70 euro), dovrà affrontare una spesa di circa 360 euro per avere il set base.

Certamente nessuno si presenterà mai ad un concerto sprovvisto di ricambi, almeno delle 7 tonalità più usate; tutti hanno provato quella terribile sensazione dell’ancia che si blocca nel bel mezzo di un assolo. Quindi ai 360 euro precedenti dobbiamo aggiungere altri 210 euro per arrivare ad una cifra di circa 570 euro.

Un armonicista che si rispetti inoltre, avrà con se anche alcune armoniche per così dire “particolari”, ad esempio una in G alto ed in F basso (tot 60 euro), una 14 fori (50 euro), una cromatica 12 fori (150 euro) un paio di armoniche in minore o accordatura simile (tot 60 euro) il tutto per arrivare ad una cifra di circa 900 euro.

Inoltre, per amplificare lo strumento sarà necessario acquistare un microfono e se si è un amante del blues allora le cose si possono complicare leggermente.

Ad esempio, i classici microfoni Green Bullet (130 euro) della Shure oppure l’Astatic (130 euro), sono dei veri e propri pezzi da collezione, rari e costosi. Poi si dovrebbe collegare i suddetti microfoni ad un amplificatore professionale per chitarra o armonica (altrimenti sarebbe vano il loro acquisto) e possibilmente valvolare. Quindi ci indirizziamo su un ottimo Fender Bassman ’59 (1600 euro) oppure ad un Fender Reverb (1300 euro).

Per completare il tutto aggiungiamo gli effetti a pedale o a rack, utili per certi brani, come il Delay, Ottave, Reverbero, Chorus, ecc. (non meno di 90 l’uno), una utilissima cartucciera per le armoniche (min 70 euro da un artigiano del cuoio), i vari cavetti di collegamento (20 euro circa), ed infine una valigetta per contenere il tutto (dalle 40 alle 100 euro min).

Gli armonicisti cromatici spesso non hanno amplificatori, microfoni particolari ed effetti vari, ma un buon modello di cromatica può arrivare a costare dalle 300 euro a salire, sino ad arrivare ad alcune migliaia di euro.

Ma le spese non si sono certo fermate qui. Purtroppo è normale che con l’usura l’armonica tenda a scordarsi e capita molto spesso che le ance si spezzino rendendo lo strumento inutilizzabile. Quindi non rimane altro che l’acquisto di un nuovo modello. E’ questo, vi assicuro, capita molto di frequente.

In fin dei conti capirete che mantenere questo hobbie-lavoro potrebbe essere costoso ed impegnativo, ma vi assicuro che, nonostante tutto, avvicinarsi professionalmente a questo strumento vi ripagherà enormemente in emozioni e soddisfazione personale.