ARMONICA & BORDONE di Matteo Pulin Profetto

Arricchire ciò che suoniamo

Va bene – mi sembra di sentirlo già dire… – ma io voglio suonare!

Bene, in questo caso proviamo a mettere a frutto quello che ho detto prima e vale la pena cominciare a provare ad eseguire una scala. Io ho trovato forse più difficoltà nell’allenare l’orecchio che ad eseguire in effetti le scale, ma una volta capito il meccanismo – spero sarà così anche per voi- non mi è sembrato poi così difficile (ma la strada per me sarà ancora lunga!).

Dobbiamo riflettere sulle nostre possibilità in questo caso, che dipendono dalla dimensione e dalla capacità di apertura della bocca di ognuno di noi, oltre che dalla sensibilità della lingua, ma, prendendo me come esempio, posso considerare che più o meno saremo mediamente capaci di fare un tongue switch coprendo con la lingua al massimo 5 fori, quindi, partendo da:

  • foro 2 ASPIRATO potremo suonare i fori 3/4/5/6/7/8
  • foro 3 SOFFIATO potremo suonare i fori 4/5/6/7/8/9

Questo significa che abbiamo a disposizione grossomodo un po’ di più di una scala maggiore. Se usiamo come esempio l’armonica di C, potremo suonare:

­▲­▲­▲▲­­▲
34455667788
BCDEFGABCDE

Non una estensione enorme, ma tutto sommato, possiamo utilizzare a nostro gusto questa tecnica e abbiamo diverse possibilità per utilizzarla, non è detto che dobbiamo utilizzarla per tutta la durata del brano.

È bene, secondo me, prendere un po’ di confidenza con questa scala prima di cominciare con i brani.

Arrivare al foro 8, almeno per la fase aspirata, può richiedere un po’ di sforzo in più perché stiamo facendo un tongue split di ben 5 fori, ma con l’allenamento si può riuscire a migliorare.

Vediamo ora nel dettaglio i tongue splits che dobbiamo utilizzare per riuscire a produrre la nostra scala:

SOFFIATO/ASPIRATOBORDONE FOROSCALA FOROTONGUE SPLIT
23
­▲34
241 foro
­▲351 foro
252 fori
­▲362 fori
263 fori
274 fori
­▲373 fori
285 fori
­▲384 fori

Allenandosi un po’ con questa scala, superate alcune difficoltà (personalmente trovo molto più complicata la scala discendente soprattutto nella inversione della respirazione al 6° e 7° foro) e ponendo molta attenzione a mantenere la nota di bordone costante, non ci vorrà poi molto tempo nel riuscire a padroneggiarla.

Il breve esempio che potete sentire è una scala maggiore di Bb “ampliata” partendo dal A fino ad arrivare al D eseguita con un bordone di F su un’armonica in Bb.

Arriverà velocemente il momento di mettere in pratica tutto quello che abbiamo visto al suo massimo splendore provando a suonare un brano interamente accompagnandoci con il nostro bordone.

Anche in questo caso il mio consiglio è di partire con facilità, evitando complicazioni eccessive che ci porterebbero alla frustrazione velocemente. Perciò consiglio brani (o parti di brani) semplici ed abbordabili, senza grandi salti di grado e a velocità non sostenute.

Qui troverete un piccolo arrangiamento della famosa canzone americana “On the top of Old Smokey”. Come si può vedere, la parte del bordone è costituita solo, naturalmente da una nota legata alla successiva se suonata con lo stesso movimento d’aria (soffiato o aspirato) oppure staccata se non è suonata con lo stesso movimento d’aria o se la melodia lo richiede.

Il brano, scritto per comodità in tonalità di C, è eseguito in realtà con un’armonica in Bb in tonalità di Bb con un bordone di F. Dal momento che lo strumento è diatonico, il brano può essere suonato su qualunque armonica seguendo lo schema dei fori rappresentato.


Qui di seguito ho fatto invece un piccolo arrangiamento di una bellissima marcia contenuta in The Chieftains 7 dello storico gruppo irlandese The Chieftains. È scritta in tonalità di G maggiore ed eseguita con un’armonica in G e, quindi, un bordone in D.

Divertitevi e alla prossima!


CAPITOLI

Introduzione
Allenare la respirazione e il tono sui fori 2° aspirato e 3° soffiato
Allenare il movimento della lingua usando i tongue splits
Allenare l’orecchio eseguendo le scale
Arricchire ciò che suoniamo


Matteo Pulin Profetto
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