Marco52 ha scritto: ↑mercoledì 3 aprile 2024, 17:05
Buon pomeriggio.
Non sono un professionista dell'armonica
Qua di professionisti non ne vedo . . . .
Marco52 ha scritto: ↑mercoledì 3 aprile 2024, 17:05
E' un brano che rilevo essere intriso di malinconia ma di una dolcezza unica e particolare. La musica è ripetitiva e non nascondo che per questa sua ripetitività -personalmente- ho trovato una certa difficoltà ad interpretarlo con l'armonica (di quelle poche di cui sono in possesso) e sono andato, quindi, alla ricerca di una diversa modalità di esecuzione per cercare di evidenziare quello che -secondo me- (a tenore della composizione) rappresenta la sofferenza della vita ed una invocazione di liberazione.
Conseguentemente ho voluto registrare due modalità diverse di esecuzione del brano: la
versione *1* ad ottave alternate, la
versione *2* su ottava unica.
Sì, in effetti si arriva più facilmente fino in fondo con la prima versione, quella su ottave alternate.
Con l'armonica cromatica, così come per il pianoforte e tutti gli altri strumenti, ne basta una, buona, come lo è la SCX 56, sia per voce che per estensione. Le differenziazioni le fa l'armonicista, se è tale; noi, purtroppo, anzi no, senza purtroppo, noi siamo suonatori di organini a bocca per diletto, per gioco, e non arriveremo mai ad essere degli "armonicisti", nemmeno da grandi, e dobbiamo stare molto attenti a non prenderci troppo sul serio, per non cadere nel ridicolo. Noi, se riflettiamo, siamo fortunati ad aver cominciato tardi e a non avere un traguardo da raggiungere. Noi abbiamo tutte le condizioni per poterci divertire, senza rimpianti!
Ma la 56 l'avevi già o l'hai presa di recente? Quella, secondo me, è una delle armoniche migliori, per suono e per versatilità. Le 14 fori sono le mie preferite. Ti consentono una migliore scelta della tonalità in cui su suonare un brano, e specialmente quel SI prima del DO risolve spesso il problema.
Marco52 ha scritto: ↑mercoledì 3 aprile 2024, 17:05
Quale sia quella che meglio rappresenta la malinconia intrinseca di questo brano onestamente non lo so (ammesso che la mia rilevazione sia corretta e sia riuscito cmq nel mio intento!), Voi che le ascolterete potrete sicuramente meglio di me individuare la più idonea (anche se poi "de gustibus...")
Hai rimesso la sordina all'armonica . . .
Forse immaginando che suonando più piano si dia più enfasi alla malinconia di cui parli; oppure che suonando più forte sia una maggiore manifestazione di gioia. Ma prima di tutto c'è da mettere bene in risalto i suono dello strumento che esegue la melodia, nel giusto rapporto con la base, evitando all'ascoltatore di dover alzare il volume al massimo per tentare di avere un suono bello pieno e poterne apprezzare le qualità.
Ma so che questo fa parte del da te citato "de gustibus" . . . .
Molto bene, comunque, caro Marco, brano bello, a me sconosciuto, suonato in maniera lineare, senza "svisature" o "cromatismi" particolari, di quelli che ci differenziano da quegli "armonicisti" di cui ti parlavo prima . . .
Ecco, tanto per offrire a Luisiccu buoni spunti di sana contrapposizione.
Buona primavera a tutti,
Carlo