Come si compone una musica?

Per scambiarsi informazioni di carattere generale.
Rispondi
Avatar utente
IlGrandeCocomero
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 867
Iscritto il: sabato 30 giugno 2012, 20:17
Località: Bari

Come si compone una musica?

Messaggio da IlGrandeCocomero » giovedì 29 novembre 2012, 21:40

Salve a tutti, questa sera ho un quesito di difficile risposta...come da titolo: come si scrive una canzone? Mi rendo conto che forse sto correndo troppo, considerando che ho iniziato da pochi mesi, però voglio provarci...da sempre mi diletto a scrivere, e ho diversi testi da me composti, a disposizione; così vorrei provare a trasformarli in canzoni. Ovvio, so che ci vuole fantasia, creatività e talento, ma quello che vorrei sapere è: a livello teorico, cosa serve sapere, imparare e anche studiare...Qualcuno lo fa già? Ci sono fonti in internet da cui attingere, o anche libri che trattano l'argomento? Lo so che non sto chiedendo una cosa da poco, ma ci provo, e spero che qualcuno possa indirizzarmi per la giusta strada :)
Buona serata a tutti
Fabio


Avatar utente
CCristian
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1411
Iscritto il: lunedì 28 marzo 2011, 7:44
Località: Oslo

Re: Come si compone una musica?

Messaggio da CCristian » giovedì 29 novembre 2012, 22:27

Ciao Fabio, io personalmente non posso ancora aiutarti, ma se non sbaglio, Luisiccu, ha proposto diversi pezzi composti da lui.... quindi penso che forse lui sarebbe una persona che potrebbe aiutarti.
Ciao
CCristian
Only one rule: if you like it when you play it, is good. That's all. (Bob Brozman)
Avatar utente
IlGrandeCocomero
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 867
Iscritto il: sabato 30 giugno 2012, 20:17
Località: Bari

Re: Come si compone una musica?

Messaggio da IlGrandeCocomero » venerdì 30 novembre 2012, 10:55

Ciao Cristian, grazie per la risposta ;) Vorrà dire che devo attendere notizie da Luisiccu, e anche da altri, ovviamente, se lo vorranno..
Buona giornata a tutti voi
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8231
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Come si compone una musica?

Messaggio da Manxcat » venerdì 30 novembre 2012, 11:28

Forse, più che "come si compone una musica" volevi dire "come si scrive una canzone"; ebbene, una canzone si scrive così come si scrive una storia, un romanzo, o così come si dipinge una quadro.
Si parte da un'idea, da una sensazione, da un susseguirsi di note, che formano una melodia, che ti vengono in testa. Lo stesso per scivere un racconto. A quel punto, se sei un musicista, ti metti al pianoforte, confermi, valuti, completi ed approfondisci la tua idea, e poi ti metti a scriverla, riportandola sul pentagramma, nel caso della musica, o su carta, ovvero su di un supporto magnetico, se si tratta di un romanzo, su di una tela se si tratta di pittura. Si può anche non essere musicisti in senso tradizionale, nel senso cioè della conoscenza tecnica della musica, per scrivere una canzone e comporre della musica; in quel caso bisogna essere in grado di parteciparla ad altri, cantandogliela o suonandogliela alla meglio con qualche strumento, affinchè possa venire scritta in maniera convenzionale, comprensibile a tutti, se si tratta di una melodia. Successivamente ci vorrà un buon arrangiatore, esperto di ritmi e di armonie, per fare la parte finale, che spesso, specie nella musica attuale fatta più di ritmi che di melodie, risulta essere la parte più importante.
Ciao, buona giornata a tutti.
Carlo
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Avatar utente
robertoguido
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 3091
Iscritto il: giovedì 30 dicembre 2010, 0:21
Località: Milano
Contatta:

Re: Come si compone una musica?

Messaggio da robertoguido » venerdì 30 novembre 2012, 14:29

Allora Fabio, facciamo così: ti propongo un gioco da MusicLab e... mi metto in gioco (ancora una volta) :wink:

Tu dammi il motivo e io provo a darti accompagnamento e arrangiamento...

ho esagerato... forse mi sono spinto oltre ma, se vuoi, proviamoci!
Il Meneghin Fuggiasco
Che l'Harp Spirit sia con te!
https://soundcloud.com/roberto-aproma
[*]https://www.reverbnation.com/bobharp8
Avatar utente
IlGrandeCocomero
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 867
Iscritto il: sabato 30 giugno 2012, 20:17
Località: Bari

Re: Come si compone una musica?

Messaggio da IlGrandeCocomero » venerdì 30 novembre 2012, 17:10

Dopo aver salutato Cristian, saluto anche Carlo e Roberto, e li ringrazio per avermi risposto, però non ci siamo capiti :)
Carlo, addirittura, mi dice che ci vuole un buon arrangiatore esperto di ritmi e armonie...no nulla di tutto questo, mica sono musicista, il mio lavoro con la musica non centra niente...è solo uno sfizio che vorrei togliermi, ovvero dare musica a quelle piccolezze che mi capita di scrivere ogni tanto, ma tutto per me, senza alcuna ambizione; così mi sono chiesto cosa mi serve sapere a livello teorico, fermo restando che senza creatività, fantasia e talento, si può fare ben poco; o anche se ci sono libri, o materiale in internet da cui attingere..tutto quì e nient'altro :)
Va beh, forse ho davvero accelerato i tempi, ed effettivamente, anche la mia domanda non è di facile risposta.
Adesso rispondo a Roberto...la proposta mi piace, ma dare a te il compito di trovare l'arrangiamento e accompagnamento non sarebbe la stessa cosa, voglio proprio riuscire a trovare io musica e melodia :) però ti ringrazio per la proposta e ti (ri)darò fastidio tra non molto tempo ;)
Io sono quì, se qualcun'altro ha ulteriori suggerimenti, non ha che da scrivere!
Buona serata a tutti
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8231
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Come si compone una musica?

Messaggio da Manxcat » venerdì 30 novembre 2012, 18:21

IlGrandeCocomero ha scritto: così mi sono chiesto cosa mi serve sapere a livello teorico
A livello teorico ti serve di conoscere le note di una scala, per esempio Do Maggiore, cioè Do Re Mi Fa Sol La Si Do e combinarle insieme sulla base della durata e della altezza, sino ad ottenerne una successione che, suonata, ti dia un risultato di tuo gradimento: semplice, no? :D :D :D
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Avatar utente
IlGrandeCocomero
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 867
Iscritto il: sabato 30 giugno 2012, 20:17
Località: Bari

Re: Come si compone una musica?

Messaggio da IlGrandeCocomero » venerdì 30 novembre 2012, 22:18

Se la fai così semplice, allora non resta che provarci! :D
Avatar utente
Luisiccu
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1728
Iscritto il: sabato 23 giugno 2007, 12:18
Località: Decimoputzu (CA)

Re: Come si compone una musica?

Messaggio da Luisiccu » sabato 1 dicembre 2012, 9:10

Fabio,
la domanda che ti poni e che ci poni non è nuova: Forse è tanto vecchia quanto è vecchio il mondo.
Secondo me non c’è una risposta univoca. Provo a esprimerti la mia opinione sperando di esser chiaro e quindi di non generare equivoci.

E’ vero che, come ha scritto Cristian, mi diverto ad “inventare” nuovi brani musicali.

Ad esempio: tutti i brani inviati ai Giochi D’Autunno 2012, ad eccezione del brano comune (la Ninna Nanna di Brahms) e del duetto con Walter (La Montanara) sono tutte mie “creazioni” (che parola grossa!). Anche il duetto con Renato.

Più che creazioni mi piace chiamarle “Fantasie” o “Ghiribizzi”.

Come procedo? Da qualche tempo ho preso l’abitudine di tenere il registratorino digitale acceso mentre suono, anche solo per esercitarmi. Capita che, dopo essermi annoiato a correggere un brano famoso che cerco di rifare, mi sento dentro la necessità di riprodurre qualcosa che mi frulla dentro e che dentro non vuole più stare. Qualche volta la fischietto o la canticchio a bocca chiusa. Talaltra la suono all’armonica. Lasciando libero sfogo all’estro.

Capita pure che un avvenimento, una meditazione, una reminiscenza, mi portino alla stessa conseguenza. E quando suono spesso lascio il certo per l’incerto e mi abbandono alle fantasie. Il registratorino fa il suo dovere e m’immortala questi attimi di follia. Gli amici mi parlano d’ispirazione. Loro sono buoni. Di follia si tratta, anche se, in fondo, non produce gravi conseguenze. Al massimo in casa reclamano per i ripetuti attentati ai loro timpani.

Non le scrivo sul rigo musicale.

Pur conoscendo la musica, non ho la necessaria pazienza e forse non sono nemmeno all’altezza di farlo con la dovuta precisione.

Qui viene spontanea una domanda. Solamente la musica su pentagramma ha diritto di essere considerata tale?

Ecco, su questo, da sempre, ho nutrito seri dubbi. Forse insinuatisi per via della mia sviscerata appartenenza alla musica popolare. Non solo quella tradizionale.

In effetti, ho sempre pensato (so di non essere solo in questa convinzione) che il pentagramma è il metodo migliore per mettere a disposizione un CANOVACCIO, per tutti quelli che fanno musica. Nella musica popolare e non solo in quella non è però obbligatorio e quando c’è, non deve essere una camicia di forza. Deve indicare la strada.

Spesso si verifica il paradosso, specialmente nella musica tradizionale, che la trascrizione sfiori addirittura il ridicolo. Vallo a riprodurre il timbro, l’alito delle emozioni l’atmosfera, ecc.

La musica è, per se stessa, mai uguale. E lo stesso pentagramma strumento abbastanza recente nella storia plurimillenaria della musica è qualche volta vago e comunque non perfettamente fedele a quello che l’artista ha inteso trasmettere.

Non si spiegherebbero altrimenti le mille controversie che vedono schierati i musicisti su fronti vari e spesso opposti nell’interpretazione di un rigo musicale.

In sostanza il canovaccio è importante, in qualche caso importantissimo, ma più importante ancora è l’artista che interpreta. Ogni vero gesto musicale è unico. Lo stesso interprete quando fa musica non si ripete mai uguale e questo è tanto più vero quanto più l’artista è grande.

Nel mio piccolo non riesco mai a ripetere un brano allo stesso modo neanche nella sequenza delle note. Anche quando “composto” da me.

Spesso mi dico che è un mio grande limite. Poi però mi rivedo e ascolto i grandi cantanti in diverse occasioni e mi ricredo.

Se poi ascolto gli artisti della musica popolare allora mi pare certezza assoluta quella che affida al musicista la capacità e il dovere assoluto di non essere ripetitivo.

Il discorso si fa più complicato nella musica d’insieme. Il CANOVACCIO diventa più importante, più imperioso.

Però anche in questo caso spesso e volentieri le cose si evolvono in maniera tale che ogni coro, ogni direttore di orchestra ecc. adegua al suo sentire l’intero complesso. Hai mai sentito due “Va pensiero” dell’Aida di Verdi. Cantati allo stesso modo, con gli stessi tempi, le stesse cadenze, la stessa dinamica, ecc.? A me non è mai capitato.

Il pentagramma è pure indispensabile nel caso che non abbia mai sentito il brano che intendi imparare. Come faresti a suonarlo se non lo conosci neppure approssimativamente?

Insomma l’ideale sarebbe poter contare su tutto ciò che ti può aiutare a fissare la tua musica. Se hai difficoltà a mettere su carta quello che componi puoi sempre ricorrere a chi questo riesce a fare con una certa perizia.

Sarai sempre tu, comunque, a dire la tua ultima parola. Se la trascrizione non è fedele alla tua “composizione” potrai sempre richiedere le necessarie modifiche.

Sarebbe come capitava nei tempi andati (forse capita ancora oggi): l’analfabeta si rivolgeva allo scrivano per mettere per iscritto il proprio pensiero. Questi lo esponeva a modo suo e rileggeva il risultato. Se il richiedente approvava, bene. Se non approvava si ricominciava da capo o si correggevano in punti controversi.

Insomma l’importante e che tu crei musica. E si crea, se tu l’hai dentro. Non è che ti venga dettata dal metodo o dal libro di istruzioni. I quali ti fissano criteri che esperienza e preferenze dell’autore ritengono buoni ma che non è detto che lo siano, sempre e in ogni caso.

Sul modo di “fissarla” si aprono molte strade. Segui quella che più ti si adatta e che più ti è conveniente.

Salutissimi armonici in tutte le tonalità
Luisiccu
Avatar utente
IlGrandeCocomero
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 867
Iscritto il: sabato 30 giugno 2012, 20:17
Località: Bari

Re: Come si compone una musica?

Messaggio da IlGrandeCocomero » sabato 1 dicembre 2012, 16:17

Ciao Luigi (preferisco chiamarti per nome :) ) ti ringrazio di cuore per la bella ed esaustiva risposta che mi hai riservato, e anche per gli utili suggerimenti che mi hai dato.
Ho letto (e riletto) con interesse ciò che hai scritto, e mi trovo molto in accordo con il tuo pensiero, in particolare quando ti chiedi se "solamente la musica su pentagramma ha diritto di essere considerata tale"... No, non può essere così, perchè, è vero che la musica più famosa e celebrata è stata composta e trascritta da grandi musicisti che, grazie anche al fatto che ne avevano le possibilità economiche, avevano una cultura tale da potersi permettere di scriverla, perchè, effettivamente, sapevano scrivere; ma accanto a queste opere immortali, c'è una musica "popolare", in cui sono racchiusi i suoni, i colori e le difficoltà di gente che sapeva a malapena parlare, figurarsi se sapessero leggere e scrivere, ne tanto meno trascrivere musica su un pentagramma.
Parlando di musicisti blues, ad esempio, dubito che Muddy Waters, e chi come lui coltivava cotone, scrivesse su un pentagramma; o senza allontanarci da casa nostra, dubito che i gli allevatori di bestiame che partivano per la Transumanza con chitarre ed armoniche al seguito per passare mesi e mesi isolati dal mondo, scrivessero le loro creazioni su di un foglio pentagrammato...Ma questo non te lo dico certamente io, visto che tu sei sardo e si sa quanto in Sardegna fosse (e lo è ancora) diffusa la Transumanza :)

Il narratore di storie analfabeta, che si rivolgeva allo scrivano per mettere per iscritto i propri racconti, credo che sia l'esempio che meglio mi calzi; fortunatamente so scrivere e leggere, ma sono analfabeta se si tratta di leggere e scrivere la lingua della musica. Il massimo dell'esperienza musicale mi viene dalla scuola media, in una classe dove l'unico fesso che faceva i compiti di musica ero io :) ..così, in effetti, imparai a leggere le note sul pentagramma in chiave di basso e violino, imparai anche tutte e 12 le scale maggiori e la scala cromatica, così come anche gli accordi maggiori e minori; ma fu più una cosa meccanica, perchè ho sempre usato l'orecchio per capire la musica. Inatti, anche quando la prof chiedeva di eseguire pezzi, per me difficili, come "Per Elisa" di Beethoven, il mio studio si basava solo ed esclusivamente su molto ascolto, e poi riproduzione, non calcolando minimamente lo spartito che la prof dava. MA questo non centra niente, scusate la divagazione :oops:

Concludo dicendo che, in fondo, sia tu che Carlo mi avete dato la stessa risposta, e cioè che tutto sta nel riuscire a tirar fuori, se la si ha, la musica dalla nostra testa, per poi rivolgersi a chi di dovere (in questo caso il buon Roberto, che già si è offerto per questo nuovo esperimento :D ) per riuscire a cavare qualcosa di bello.

Da oggi inizio a registrare le mie suonate e a fischiettarle (evitando di farlo al "lavoro" o se c'è qualcuno a casa, per non essere preso per matto) :)
Caro Roberto, tieniti pronto perchè ci sarà da lavorare parecchio durante le vacanze di Natale :mrgreen:
Chiedo scusa a chi ha letto il messaggio; cavolo è lunghissimo!

Grazie a tutti voi per avermi risposto, e vi auguro un buon sabato sera!
Fabio
Avatar utente
robertoguido
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 3091
Iscritto il: giovedì 30 dicembre 2010, 0:21
Località: Milano
Contatta:

Re: Come si compone una musica?

Messaggio da robertoguido » sabato 1 dicembre 2012, 16:24

[quote="IlGrandeCocomero"
Caro Roberto, tieniti pronto perchè ci sarà da lavorare parecchio durante le vacanze di Natale :mrgreen: [/quote]

Beh, menomale: pensavo di annoiarmi :mrgreen:
Il Meneghin Fuggiasco
Che l'Harp Spirit sia con te!
https://soundcloud.com/roberto-aproma
[*]https://www.reverbnation.com/bobharp8
Rispondi