CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Per tutti coloro che suonano questo strumento.
antoine
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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da antoine » martedì 24 novembre 2009, 10:13

JAZZ E ALTRA MUSICA NON CLASSICA

Dopo averlo implorato a incidere e lasciarci qualche CD di musica classica (oltre a quei due, ormai scomparsi dal commercio), Willi si è anche fatto convincere (dopo una certa riluttanza, dovuta alla non eccessiva passione per i generi "estranei ", a cimentarsi anche nel jazz e nella musica popolare italiana.

JAZZ: Chi "non lo sente" può suonarlo bene, ma si capisce che non è il suo genere. Il jazz cosiddetto "freddo" (a qualcuno piace caldo, diceva quel film con Marylin Monroe) è assai difficile da eseguire e tutt'altro che facile da scrivere.

ALTRA MUSICA NON CLASSICA: Canzoni (talvolta scritte da Compositori classici), inni, musica per colonne sonore di films, ecc. sono molto spesso stupendi. Costituiscono inoltre un'ottima occasione per studiare piacevolmente l'armonica cromatica. Ho delle registrazioni di Burger costituenti un'antologia di canzoni prettamente napoletane - eseguite in Asia - che però mi è precluso mandare in onda. Forse ne vorrà fare un CD.
Per quanto Willi sia divenuto anche un amico, le Case spesso hanno l'esclusiva.

HONG KONG: Pc Ho (medico celebre nel mondo per una sua specialità in cui è maestro), fa con bravura della musica classica di grande difficoltà. Sto cercando di convincerlo a suonare brani più consoni ad una cultura "media". Mentre noi si parla di musica è facile che lui (con mia moglie, sua collega) finisca per parlare di medicina, chirurgia e congressi medici. Comunque questo fa onore a noi armonicisti: significa che siamo eclettici...

Saluti! (ogni tanto dico qua e là qualcosa: scusatemi se per sbaglio mi capitasse di ripetermi) - A.


Stefano Andreotti
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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da Stefano Andreotti » martedì 24 novembre 2009, 11:11

Ciao Antoine,
mi toccherà cambiare gusti musicali :mrgreen:

e ne approffitto per dirti che aspetto i tuoi pdf con le lezioni promesse un po' di tempo fa :)
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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da antoine » sabato 28 novembre 2009, 16:58

CHROMARMONICA E RESOCONTI -

Mi hanno rimproverato di non fare i resoconti di tutti i Festivals per armonica cui partecipo (solo inter amicos come esecutore) nel mondo. Forse è vero. Ma se parlo vengo accusato d'immodestia. E se stigmatizzo certuni che si sbavano in fotografie per puro narcisismo, non è bello riscontrare che qualcuno non ci crede. Anzi: sono troppo blando! E non m'interessa l'amor patrio (se un italiano suona bene sono tuttavia più che felice!): ci si trova tra malesi, giapponesi, australiani, statunitensi, canadesi, estoni, ecc. ecc. Ci sono perfino i sardi. Sono quelli dalla lingua più difficile. Che vergogna (per me). In quell'isola ci nacqui, ma la lingua non è certo delle più facili: comunque anche dal cinese mandarino al cinese cantonese ci sono grandi differenze e difficoltà.

A proposito, l'armonica nostra millenaria antenata (lo "Sheng" cinese) si chiamava "So" in giapponese. Comunque Watani suona anche lui la Silver Concerto a sistema cromatico occidentale (7 note naturali + 5 cromatiche). Ormai la lingua universale della musica è così strutturata. E senza tabulati: dopo millenni di studio si sono accorti che questi ed altri sistemi non davano risultati sicuri. Ora la musica si può leggere anche senza averla mai sentita. Ma una buona memoria non guasta. Certe antichissime musiche israelite le hanno potute conoscere solo perchè antichissime tribù se le erano tramandate "a orecchio" per millenni.
Solfeggio, solfeggio cantato, dettato e memoria giovano a tutti gli armonicisti. - Ed ora sparate! - A.
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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da Stefano Andreotti » sabato 28 novembre 2009, 19:28

Buonasera Antoine,
antoine ha scritto:Ed ora sparate! - A.
non c'è niente da sparare, ma non sono completamente d'accordo.

antoine ha scritto:Solfeggio, solfeggio cantato, dettato e memoria giovano a tutti gli armonicisti.
Sono d'accodo che saper leggere e scrivere la musica sul pentagramma (meglio ancora sul rigo musicale completo e perchè no il setticlavio al gran completo) e conoscere l'armonia sia un bene per tutti i musicisti.
antoine ha scritto:Ora la musica si può leggere anche senza averla mai sentita...
No, non è così sapere leggere le note sul pentagramma non significa saperla riprodurre e soprattutto la notazione classica è insufficiente
per indicare tutti gli accorgimenti esecutivi necessari per suonare correttamente un determinato pezzo.
antoine ha scritto:Ora la musica si può leggere anche senza averla mai sentita...
Ad esempio se non la terza blues per fare un esempio come la scrivo sul pentagramma? Non siamo difronte ad una terza minore aumentata di un quarto di tono e basta tende ad essere leggermente crescente verso la terza maggiore.
Come posso saperla riprodurre se non l'ho mai sentita eseguita in modo corretto?

Oppure come facciamo ad indicare quando aprire le labbra per tenere il ritmo e quando eseguendo note singole? Eppure un sol sul secondo rigo si rappresenta sul pentagramma sempre nello stesso modo sia che faccia parte di un accordo o sia che faccia parte di una triade (fondamentale, terza maggiore e quinta giusta, supponiamo sia la quinta giusta di un do maggiore) si scrive nello stesso modo sullo spartito, ma non si esegue nello stesso modo.
La produzione del tono, le micro-tonalità e "l'anda" il groove, non può essere scritto a mio avviso su di uno spartito.

Ma non sono gli unici casi come faccio a scrivere sullo spartito che la chitarra-basso "si appoggia" al ritmo della batteria ovvero che rispetto al battito (al colpo) arriva leggermente in ritardo creando una "coda" al colpo di batteria:t-uum

Lì bisogna conoscere la musica, il genere, il suono, non solo saper leggere o scrivere la musica.

Anche i pianisti dell'ottocento eseguivano i brani in modo diverso dai contemporanei eppure lo spartito era lo stesso di oggi.

Ma magari mi sbaglio.
Saluti
Ultima modifica di Stefano Andreotti il lunedì 30 novembre 2009, 16:30, modificato 6 volte in totale.
FedericoC

Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da FedericoC » domenica 29 novembre 2009, 11:15

Mi pare che si stia facendo, come spesso accade, molta confusione su un punto fondamentale.

Leggere un pentagramma non vuol dire necessariamente conoscere la musica.
Altrimenti nella nostra italia di diamoniche flauti dolci faladomì misolsirefà avremmo milioni di esperti musicisti.
E invece la gente guarda X-Factor.

Conoscere la musica vuol dire conoscere suono, scale, modi, armonia, ritmo, tensione, rilascio.
Il pentagramma è solo un mezzo –probabilmente uno dei più efficienti e universali– come lo sono state (e lo sono, in certi casi) le intavolature, il cui studio ancora si pratica nei conservatorî, e d è oggetto d'esame per gli strumenti a corda.

Potremmo fare discorsi di largo respiro, passando dalle intavolature rinascimentali per organo (http://upload.wikimedia.org/wikipedia/c ... uchner.png) arrivando ai sistemi di notazione dei compositori di musica colta moderna (http://ldopa.net/wp-content/uploads/2007/03/score.png e http://blogfiles.wfmu.org/KF/2007/01/no ... ter_01.jpg), ma alla fine il discorso è molto semplice: non confondiamo mai i sistemi di notazione con la musica.

Farlo è un atto di inconsapevole metonimia concettuale, che porta conseguenze alla nostra capacità di capire, ascoltare ed essere musicali. (cfr. Middleton et al.)

Federico
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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da antoine » domenica 29 novembre 2009, 14:27

l'armonica è fuori dal conservatorio

http://conservatorioferrara.it/index.ph ... &Itemid=24

NIENT'AFFATTO!
IL CONSERVATORIO GIROLAMO FRESCOBALDI DI FERRARA HA INTRODOTTO UFFICIALMENTE, PER L'ANNO 2009/2010, L'ARMONICA A BOCCA CROMATICA!
(si rimanda al link sopra indicato)

Tale rivoluzionaria immissione, sostenuta con tenacia da esperti in materia, ufficializza quale strumento musicale l'armonica cromatica, fornendo a chi ne completerà il corso scolastico, il relativo Diploma di Laurea.
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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da ginogat » domenica 29 novembre 2009, 21:19

" Leggere un pentagramma non vuol dire necessariamente conoscere la musica." da Federico sono d'accordissimo , anche se i professionisti li sanno leggere.

... "sistemi di notazione dei compositori di musica colta moderna"
non conosco bene l'argomento, ma seguendo il jazz mi sono imbattuto in annotazioni strabilianti, vedi Antony Braxton
users.unimi.it/~gpiana/dm1/dm1impcs.htm

o ascoltato concerti (le "conduction" di Butch Morriss) in cui ci sono solo dei frammenti scritti sia con l'annotazione normale (classica) che personalizzata e gesti e movimenti del "direttore" miscelano le letture e interpretazioni date dai musicisti (spesso di derivazione diversa, classica, jazz, rock, popolare ecc appositamente cercati) alle letture,
E incredibilmente nascevano armonizzazioni , arragiamenti, melodie ... in diretta e senza alcuna preordinazione, ma fantastiche.
Tutto questo come si "scrive" ?????
Impossibile, bisogna esserci ed essere geni per mettere tutto assieme senza provocare il caos !
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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da antoine » lunedì 30 novembre 2009, 10:58

ARMONICA CROMATICA ED INGRESSO NEL CONSERVATORIO

Il link da cui si evince che l'Armonica Cromatica ha finalmente raggiunto lo "status" di vero e proprio strumento musicale è il seguente:

http://conservatorioferrara.it/index.ph ... &Itemid=24

Non voglio citare altri strumenti a fiato (o i loro cultori m'invierebbero bombe al napalm o virus in quantità...), e dire che l'armonica cromatica (o Chromarmonica, come la ribattezzai, o Chromonica come la battezzò la Hohner...) è decisamente più meritevole di entrare giuridicamente in Conservatorio, con relativo futuro Diploma di Laurea.
Ce l'abbiamo fatta - Brindiamo! - A.
FedericoC

Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da FedericoC » lunedì 30 novembre 2009, 11:35

ginogat ha scritto:" Leggere un pentagramma non vuol dire necessariamente conoscere la musica." da Federico sono d'accordissimo , anche se i professionisti li sanno leggere.
Louis Armstrong non era un professionista? :mrgreen:
Siamo d'accordo comunque: nel 2009 tutti quelli che sono interessati alla musica in modo poco più che casuale dovrebbero fare lo sforzo di imparare a leggere almeno la chiave di violino e di basso, se non altro per poter comunicare in modo efficace con gli altri musicisti e per non doversi dannare a ricostruire tutto a orecchio.
Impossibile, bisogna esserci ed essere geni per mettere tutto assieme senza provocare il caos !
"Ich sage euch: man muß noch Chaos in sich haben, um einen tanzenden Stern gebären zu können."

ovvero:

"Te lo dico: bisogna avere il Caos dentro di sé, per poter generare una stella danzante"

(F.W. Nietzsche, Also Sprach Zarathustra)

Federico
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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da ginogat » lunedì 30 novembre 2009, 13:41

Ciao Federico, volevo dire che i musicisti professionali, uciti dal conservatorio, che lo fanno come professione istituzionale (come geometra, notaio ....)
Gli altro sono sia professionisti (anzi molto di più e lo fanno o pr lavoro, o sopratutto per vocazione) ma anche dilettanti.
Non so spiegarmi bene e velocemente. Ho solo pochi minuti.
IL caro Satchmo, Bix, Chet Baker (per fare solo qualchew nome) sono dei grandissimi artisti, dei poeti, ma non sempre avevano le capacità tecnico-teoriche previste dagli studi musicali . Ne avevano molte di più come MUSICI, come ARTISTI, come TECNICA sullo strumento. Inarrivabili su tutto.
Non sempre quindi saper leggere è la base del "serio" musicista. Saperlo fare aiuta, ma c'è chi ne sa fare a meno e nulla toglie alla sua bravura e grandezza.

Per Buth Morris: forse ha il caos dentro di se visto le meraviglie stellari che produce!
Il mio impossibile si riferiva al possibilità di trascrivere un procedimento del genere e di una tale complessità.
Idem per il World Sax Quartet , il Rova, specialmente quando suona Braxton eccc. Anche Stockhausen e i dodecafonici non scherzano sulla complessità dei loro spartiti. (comunque io sono solo un dilettante che è venuto a contatto con tutto questo e forse non conoscendo bene sparo stupidaggini).

Un salutone
Gino
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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da antoine » lunedì 7 dicembre 2009, 10:37

CORRADO E FEDERICO (facciamone un argomento)

Stefano ed altri mi hanno insegnato ad usare il sito. Qualcosa ho imparato. Scusate se talvolta ho combinato pasticci "grafici".

Corrado e Federico se ne sono andati e devono tornare! Oppure proprio loro che hanno un ruolo importantissimo vengono a "tradirci", privandoci del loro apporto benefico!
Corrado s'impunta sul battibecco avvenuto tra me ed alcuni di voi. Ma ci siamo chiariti, io non mi sono offeso minimamente, perchè in realtà che l'avevate contro un "virtuale che voleva solo "rompere".

Ho scritto e telefonato ad entrambi. Federico è teoricamente e praticamente preparatissimo, ed ha tanto da insegnarci! Lui i concerti li fa: io mi limito ad ascoltarli e ad applaurire i concertisti bravi. Nulla m'importa se aveva creduto che fossi solo un "rompi" che si dava arie. Ho parlato loro a lungo per telefono: si fa prima (con Federico...) ed è meno costoso che andare a Cagliari!

Con un filmatino si potrebbe mostrare quanto il solfeggio sia meno difficile e molto più preciso di altre forme (tipo le tablature). Il problema è 1) indicare le note sul pentagramma, e 2) far vedere come la mano si muove per fare i tempi. Pensate al 3/4, su cui è fondato tutto il valzer.
Parlo spesso dell'estero. Ma non per darmi arie! La musica è stata in grandissima parte concepita, come lettura/composizione, in Italia! Carlo (aretino) è concittadino del rivoluzionario Guido d'Arezzo (fuggito da Ferrara, che non aveva capito nulla)! Va a finire che i ferraresi son sempre i nemici della musica!
In Italia, per colpa non nostra, si è meno conosciuti (come dice Angelo Amato nel suo articolo). Facciamoci conoscere! Non facciamo i "non introdotti", come dice Federico. - Un salutone da A.
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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da antoine » mercoledì 9 dicembre 2009, 12:01

Per tutti una mia confessione

Carissimi, non mi dò pace per la sgradevola ed imprevista situazione di subbuglio che ho creato.

Non credevo di allontanare membri di grande valore pratico e teorico-didattico (come Corrado, Federico, ecc.). Burger è tornato in scena (rivelandosi ben migliore di quanti si ritenevano "unici"). Angelo Adamo, indipendentemente dal fatto che mi abbia citato, ha finalmente denunciato quanto di storto c'è nel nostro mondo. Ma se i miei interventi hanno creato una diminuzione dello spirito più amichevole del Forum, meglio sarebbe stato che leggessi ma tacessi.

SULL'ARMONICA - Ieri (malgrado fossi abbattuto) mi sembra di essere riuscito (pensando a quanto avevo da altri imparato) ad ottenere dei risultati con la 4 ottave, senza smontarle e vedendo che certi "difetti" erano risolvibilissimi. Anche sulla lettura della notazione ho scoperto alcune cose (magari voi le sapevate da anni!).

Decisione - Non mi cancello dal sito perchè voglio anch'io imparare. Ma non interverrò più. La mia porta è però sempre aperta in avvpiana@tin.it - Per Stefano, Carlo e tutti noi (non dico VOI: siamo un tutt'uno. Ma orfani di chi se ne è andato per indiretta mia colpa).
Ragazzi, Buone Feste
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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da Stefano Andreotti » mercoledì 9 dicembre 2009, 12:19

antoine ha scritto:La mia porta è però sempre aperta in avvpiana@tin.it
:shock:

Antonio,
mi dispiace se hai deciso anche tu di non postare più,
ti auguro buone feste
e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo
per l'esame che stai tentando al conservatorio di Ferrara.

Purtroppo devo ancora rispondere alle domande che mi sono state poste, lo farò, ma non riesco a trovare la lucidità ed il tempo che merita chi me le ha poste.

Io ti ringrazio invece perchè grazie ai tuoi ultimi interventi
mi ha fatto riflettere su ciò che è bene scrivere e come farlo.
Se sei in contatto con Corrado e Federico, come hai detto, salutameli caramente.
Io spero di rivedervi tutti a postare nel forum.
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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da luiscortez » giovedì 10 dicembre 2009, 2:04

Stefano Andreotti ha scritto:
antoine ha scritto:La mia porta è però sempre aperta in avvpiana@tin.it
:shock:

Antonio,
mi dispiace se hai deciso anche tu di non postare più,
ti auguro buone feste
e ti faccio un grandissimo in bocca al lupo
per l'esame che stai tentando al conservatorio di Ferrara.

Purtroppo devo ancora rispondere alle domande che mi sono state poste, lo farò, ma non riesco a trovare la lucidità ed il tempo che merita chi me le ha poste.

Io ti ringrazio invece perchè grazie ai tuoi ultimi interventi
mi ha fatto riflettere su ciò che è bene scrivere e come farlo.
Se sei in contatto con Corrado e Federico, come hai detto, salutameli caramente.
Io spero di rivedervi tutti a postare nel forum.

Ma per piacere tornate tutti quanti a scrivere!

Si è creato un caso per una incompresione inoffensiva e rimediabile...
Da chi impareranno se ve ne andate i principianti come me? :P
Abballati abballati fimmini schette e maritati,
si nunn'abballati bonu nun vi cantu e nun vi sonu,
si nunn'abballati pulitu ci lu dicu a lu vostru zitu!
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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da antoine » lunedì 14 dicembre 2009, 10:05

BRUTTO MONTAGGIO DI UNA 4 OTTAVE


AIUTO!

Ho due 64 Chromonica, una con le piatre a chiodi e l'altra con le piastre a vitine.
Andavano entrambe abbastanza bene, poi ho avuto la malaugurata idea di smontare quella a viti (con un cacciativino adatto), e anzichè riparare un piccolo fruscio sul FA dell'ottava bassa, ho praticamente rovinato l'armonica.
Vi chiedo: prima di riavvitare avrei dovuto flettere le piastre tipo "sorriso" (cioè tondeggiandole: una volta mi fu fatto così per una Suzuki e tutto andò bene)?
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P.S. Se Corrado ha scritto scrivo anch'io. A proposito: non ho rotto nulla dell'armonica a 4 ottave di cui vi chiedo come fareste a rimettere in sesto.
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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da corrado » lunedì 14 dicembre 2009, 10:39

Ciao Antoine,
non credo che la tua richiesta di aiuto sia reale.
Credo piuttosto in una tua spintarella per far riprendere la mia "linotype".
Comunque,per quanto valgano le mie competenze,ti rispondo qui così che anche altri non incorrano in errori.
L'ultima cosa che farei ad un'armonica,diatonica o cromatica che sia,è una qualsiasi modifica alla forma delle piastre porta ance.
Le piastre,per garantire la massima tenuta dell'aria,devono essere perfettamente piane.
L'unica parte che invece deve essere leggermente a"banana" (limitatamente alle cromatiche ovviamente)è l'imboccatura che viene già costruita così e che non deve essere modificata ritenendola erroneamente difettosa.
Questa,una volta avvitata alle due estremità,si mantiene aderente anche al centro garantendo la massima tenuta.
Corrado.
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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da NPW » lunedì 14 dicembre 2009, 10:56

Condivido pienamente quanto detto da Corrado! ... non in merito alla tua reale ed effettiva richiesta di aiuto, ma in relazione al fatto di non modificare il profilo delle piastre porta-ance.
Non so se il workshop Rebuild Hohner M260/270 chromatic su HarpOnLine possa esserti di aiuto.
Prova a dargli un'occhiata e poi facci sapere com'è andata a finire.
Di lui ti devi preoccupare quando scrive, e non quando non scrive.
Lui è un pragmatico, e non si perde in chiacchiere.
(Manxcat)

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Re: CHROMARMONICA: DIFETTI E DIFFERENZE

Messaggio da antoine » lunedì 14 dicembre 2009, 12:31

Walter, Corrado mi ha dato l'espressione giusta da usarsi ("a banana"), ed ora mi ricordo che era riferita (anche?) all'imboccatura. Ma non è pericoloso?
Comunque, nel mio caso, non ho smontato l'imboccatura! Ho solo controllato che le valvole fossero efficienti, senza appiciccature da condensa o saliva.
Ieri avevo consultato un tecnico-amico che, diffidando di me, mi ha risposto: "Appena passi te l'aggiusto".
Ho guardato quel sito per riparazioni e ti ringrazio. Me lo vedrò con calma (dato che non è in italiano).
Quell'amico che mi riaggiustò la Suzuki (che avevo smontato e rimontato TUTTA, l'anno scorso) mi fece appositi disegni che si riferivano proprio alle piastre. Appena riesco a fare un PDF (non essendoci diritti d'autore), li mando. Per prudenza non rifaccio tentativi.
A Corrado che non mi crede mostrerò il tutto, appena mi capiterà (finalmente) d'incontrarlo! - Salutoni e grazie - Antoine
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