Maruzzella
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Maruzzella
Bene, proseguendo il percorso napoletano, torniamo a Renato Carosone ed alla sua fantastica Maruzzella.
E' una canzone che Carosone scrisse nel 1954 su testo di Enzo Bonagura, il cui titolo altro non è se non una forma vezzeggiativa del nome Maria o Marisa; ovviamente, come succedeva allora, al successo della canzone seguì presto un film, sempre di successo, con Massimo Serato e Marisa Allasio.
Non sono Paolo Limiti, e molte delle notizie le prendo da Wikipedia, ed altrettante le so, perché negli anni '50 e '60, quando c'era prima niente e poi poco, mi nutrivo soprattutto di frutta trovata nei campi e di queste canzoni!
Chi non ha mai cantato questi versi:
« Maruzzella Maruzzè, / t'e miso dint'a ll'uocchie / 'o mare e m'e miso / 'npietto a me 'nu dispiacere. / 'Stu core me fai sbattere / cchiù forte 'e ll'onne / quanno 'o cielo è scuro: / primma me dice si, / po' doce doce me fai murì. »
Vi prego inoltre di guardare questo bellissimo video, grazie. http://youtu.be/uOmdxp-yrJ0
Carlo
E' una canzone che Carosone scrisse nel 1954 su testo di Enzo Bonagura, il cui titolo altro non è se non una forma vezzeggiativa del nome Maria o Marisa; ovviamente, come succedeva allora, al successo della canzone seguì presto un film, sempre di successo, con Massimo Serato e Marisa Allasio.
Non sono Paolo Limiti, e molte delle notizie le prendo da Wikipedia, ed altrettante le so, perché negli anni '50 e '60, quando c'era prima niente e poi poco, mi nutrivo soprattutto di frutta trovata nei campi e di queste canzoni!
Chi non ha mai cantato questi versi:
« Maruzzella Maruzzè, / t'e miso dint'a ll'uocchie / 'o mare e m'e miso / 'npietto a me 'nu dispiacere. / 'Stu core me fai sbattere / cchiù forte 'e ll'onne / quanno 'o cielo è scuro: / primma me dice si, / po' doce doce me fai murì. »
Vi prego inoltre di guardare questo bellissimo video, grazie. http://youtu.be/uOmdxp-yrJ0
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Re: Maruzzella
Ringrazio Carlo per questa ennesima perla napoletana ed invito tutti a guardare il video che ha suggerito Carlo, e, per chi ha un pò più di tempo, a guardare tutto il film completo visto che merita davvero.Manxcat ha scritto: Vi prego inoltre di guardare questo bellissimo video, grazie. http://youtu.be/uOmdxp-yrJ0
Carlo
http://www.youtube.com/watch?v=RxIKY_mTh_8
Io l'ho visto una volta da piccolo ma adesso che l'ho beccato sul tubo sicuramente non mancherò di riguardarlo

f.g.
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Re: Maruzzella
Grazie Francesco del tuo simpatico intervento.
Oggi è una giornata sì.
Mi sono svegliato stranamente di buon umore; la mi' donna, ora che la scuola è finita, ha persino rifatto il letto (!) ed ha manifestato l'intenzione di andare addirittura a fare la spesa! Era da settembre dello scorso anno che non la sentivo esprimere simili intendimenti, e cominciavo ad accusare i disturbi tipici delle nevrosi della casalinga, che ogni giorno lava i piatti, sapendo che si risporcheranno subito!
Ovviamente la spesa va a farla all'ora precisa del pranzo, così, almeno quello, se lo leva dai pensieri. Ma è meglio di niente!
Alla luce di tutto quanto sopra, mi è venuta voglia di raccontare, di parlare, di fare una specie di appendice al messaggio con cui ho presentato Maruzzella. Le solite cose narcisisticamente narrative e che vale la pena di leggere solo se uno non ha null'altro di meglio da fare.
Sono appena rientrato dalla mia consueta e lunga passeggiata mattutina, e tutto quello che vi dico è maturato durante la stessa.
Avevo con me una bluesharp e ho fatto tutto il percorso suonando "Quel Mazzolin di Fiori" in tutte e due le versioni. Un'insolita brezza, tipica delle regioni costiere, inglobava e portava via le mie note verso chissà quale destino e avevo come la sensazione di suonare non a vuoto, ma per qualcuno che stesse ascoltando; suonavo bene, salivavo molto, ero rilassato e felice.
Vedete, cari amici, uno dei primi sintomi per capire se si sta suonando bene, se si sta facendo la cosa giusta, è quello di non sentirsi le labbra secche e la bocca asciutta. Ciò significa tensione e mancanza di rilassamento. Si comincia a far bene quando si sente chiaramente in bocca il sapore del comb, dei plates, e delle covers, quando la bocca saliva come quella di un cavallo che accetta il ferro, che non si oppone ma lo gusta come se fosse un ninnolo, un giocattolo; e per questo gli viene quella tipica schiuma alla bocca, che viene ai cavalli trattati nel modo giusto e sottomessi. Anche per noi armonicisti vale lo stesso discorso. Quando si suona volentieri, rilassati, senza patemi d'animo e preoccupazioni, tantomeno quella di sbagliare, ci accorgiamo che lo strumento scorre bene sulle labbra, la bocca non si secca, non si fa fatica. Queste sono cose che dobbiamo percepire, scoprire, valutare, andando avanti, riferendomi a chi è motivato ad andare avanti e non a restare sempre nel medesimo punto per tutta la vita, che i professionisti non ti dicono, le sanno, le mettono in pratica, ma se le tengono per sé, e ti danno solo gli esercizi che servono a poco o niente e che quando ne hai fatti due o tre ne hai già piene le palle. Osservate bene, ad esempio, i video pubblicitari della Suzuki che fa Brendan Power: ebbene, già nel momento in cui prende in mano lo strumento e lo fa vedere, guardandolo inizia a salivare e si nota bene; inizia a salivare perché sa che subito dopo lo dovrà portare alla bocca e questa si prepara ad accettare l'armonica, seguendo un processo ormai divenuto automatico. Quindi occhio alla salivazione e state rilassati! Poi se suonate una Seydel o una Hohner o una Suzuki e se siete così tirchi da cominciare con la tremolo del nonno e usate solo quella, non importa, l'importante è di stare felici e rilassati, senza preoccuparsi troppo né di fare progressi rapidamente, né di sbagliare. E questo è, secondo me, il miglior esercizio da suggerire!
Ma veniamo al thread.
Ho consigliato la visione di quel filmatino che ho trovato su YouTube, perché? Come dice Francesco è uno spezzone del film tratto dalla canzone Maruzzella, in cui si vede, in tutto il loro splendore giovanile, il nostro Carosone, la stupenda Marisa Allasio (l'avete vista alla fine del filmatino in quell'abito chiaro lungo?) e lo stesso Massimo Serato, un bellone del tempo. Ebbene, vi voglio raccontare un piccolo aneddoto che mi ricorda questo film. La mamma, che era appassionata di questi film piagnucolosi, ovviamente mi portò con sé a vederlo. Era una temeraria, per i suoi tempi, e andava in bici con le gonne, in quanto i pantaloni non erano allora consentiti alle donne, e ne aveva anche una, di bici, con il Mosquito! Cosè il Mosquito? Ve lo spiego subito, ai più giovani, ovviamente, perché gli altri lo sanno già.
Il Moschito era un piccolo motore a due tempi, di cilindrata inizialmente 38cc e poi 48cc, venduto in scatola di montaggio, che consentiva di trasformare una comune bici in un ciclomotore, applicando appunto il motore ed il serbatoio del carburante. Una volta installato, attraverso una leva apposita, si faceva aderire un rullo propulsore alla ruota posteriore della bici e si andava a motore. Quello della mamma aveva anche due borse porta oggetti sui fianchi posteriori della bici e il serbatoio del carburante era sistemato sopra il parafango della ruota di dietro. Ecco, immaginatevi che siamo partiti per andare a vedere Maruzzella con lei alla guida ed io, che all'epoca avevo dieci anni, seduto dietro, sopra il serbatoio, con le gambe infilate dentro queste due borse . . .!!! Così funzionava, a quei tempi, per coloro che avevano madri avventurose come la mia!
Il babbo, perlomeno, anche se in quattro, ci portava con una rispettabile Lambretta! E da questo si evince anche il motivo per cui conosco queste canzoni, motivo che si chiedeva pure Roberto, in un recente post; le conosco perché mi ci sono imbattuto o mi ci sono scontrato, insomma le ho sentite e risentite, e se non le conoscessi e se non facessero parte del mio DNA non potrei suonarle così a raffica, perché mi ci vorrebbe certamente più tempo per impararle.
Bene, avrei ancora tante cose da raccontare, ma temo che poi nessuno riuscirebbe ad arrivare in fondo, per cui mi fermo qua, sperando che questa Maruzzella susciti o qualche ricordo o qualche curiosità.
Carlo
Oggi è una giornata sì.
Mi sono svegliato stranamente di buon umore; la mi' donna, ora che la scuola è finita, ha persino rifatto il letto (!) ed ha manifestato l'intenzione di andare addirittura a fare la spesa! Era da settembre dello scorso anno che non la sentivo esprimere simili intendimenti, e cominciavo ad accusare i disturbi tipici delle nevrosi della casalinga, che ogni giorno lava i piatti, sapendo che si risporcheranno subito!
Ovviamente la spesa va a farla all'ora precisa del pranzo, così, almeno quello, se lo leva dai pensieri. Ma è meglio di niente!
Alla luce di tutto quanto sopra, mi è venuta voglia di raccontare, di parlare, di fare una specie di appendice al messaggio con cui ho presentato Maruzzella. Le solite cose narcisisticamente narrative e che vale la pena di leggere solo se uno non ha null'altro di meglio da fare.
Sono appena rientrato dalla mia consueta e lunga passeggiata mattutina, e tutto quello che vi dico è maturato durante la stessa.
Avevo con me una bluesharp e ho fatto tutto il percorso suonando "Quel Mazzolin di Fiori" in tutte e due le versioni. Un'insolita brezza, tipica delle regioni costiere, inglobava e portava via le mie note verso chissà quale destino e avevo come la sensazione di suonare non a vuoto, ma per qualcuno che stesse ascoltando; suonavo bene, salivavo molto, ero rilassato e felice.
Vedete, cari amici, uno dei primi sintomi per capire se si sta suonando bene, se si sta facendo la cosa giusta, è quello di non sentirsi le labbra secche e la bocca asciutta. Ciò significa tensione e mancanza di rilassamento. Si comincia a far bene quando si sente chiaramente in bocca il sapore del comb, dei plates, e delle covers, quando la bocca saliva come quella di un cavallo che accetta il ferro, che non si oppone ma lo gusta come se fosse un ninnolo, un giocattolo; e per questo gli viene quella tipica schiuma alla bocca, che viene ai cavalli trattati nel modo giusto e sottomessi. Anche per noi armonicisti vale lo stesso discorso. Quando si suona volentieri, rilassati, senza patemi d'animo e preoccupazioni, tantomeno quella di sbagliare, ci accorgiamo che lo strumento scorre bene sulle labbra, la bocca non si secca, non si fa fatica. Queste sono cose che dobbiamo percepire, scoprire, valutare, andando avanti, riferendomi a chi è motivato ad andare avanti e non a restare sempre nel medesimo punto per tutta la vita, che i professionisti non ti dicono, le sanno, le mettono in pratica, ma se le tengono per sé, e ti danno solo gli esercizi che servono a poco o niente e che quando ne hai fatti due o tre ne hai già piene le palle. Osservate bene, ad esempio, i video pubblicitari della Suzuki che fa Brendan Power: ebbene, già nel momento in cui prende in mano lo strumento e lo fa vedere, guardandolo inizia a salivare e si nota bene; inizia a salivare perché sa che subito dopo lo dovrà portare alla bocca e questa si prepara ad accettare l'armonica, seguendo un processo ormai divenuto automatico. Quindi occhio alla salivazione e state rilassati! Poi se suonate una Seydel o una Hohner o una Suzuki e se siete così tirchi da cominciare con la tremolo del nonno e usate solo quella, non importa, l'importante è di stare felici e rilassati, senza preoccuparsi troppo né di fare progressi rapidamente, né di sbagliare. E questo è, secondo me, il miglior esercizio da suggerire!
Ma veniamo al thread.
Ho consigliato la visione di quel filmatino che ho trovato su YouTube, perché? Come dice Francesco è uno spezzone del film tratto dalla canzone Maruzzella, in cui si vede, in tutto il loro splendore giovanile, il nostro Carosone, la stupenda Marisa Allasio (l'avete vista alla fine del filmatino in quell'abito chiaro lungo?) e lo stesso Massimo Serato, un bellone del tempo. Ebbene, vi voglio raccontare un piccolo aneddoto che mi ricorda questo film. La mamma, che era appassionata di questi film piagnucolosi, ovviamente mi portò con sé a vederlo. Era una temeraria, per i suoi tempi, e andava in bici con le gonne, in quanto i pantaloni non erano allora consentiti alle donne, e ne aveva anche una, di bici, con il Mosquito! Cosè il Mosquito? Ve lo spiego subito, ai più giovani, ovviamente, perché gli altri lo sanno già.
Il Moschito era un piccolo motore a due tempi, di cilindrata inizialmente 38cc e poi 48cc, venduto in scatola di montaggio, che consentiva di trasformare una comune bici in un ciclomotore, applicando appunto il motore ed il serbatoio del carburante. Una volta installato, attraverso una leva apposita, si faceva aderire un rullo propulsore alla ruota posteriore della bici e si andava a motore. Quello della mamma aveva anche due borse porta oggetti sui fianchi posteriori della bici e il serbatoio del carburante era sistemato sopra il parafango della ruota di dietro. Ecco, immaginatevi che siamo partiti per andare a vedere Maruzzella con lei alla guida ed io, che all'epoca avevo dieci anni, seduto dietro, sopra il serbatoio, con le gambe infilate dentro queste due borse . . .!!! Così funzionava, a quei tempi, per coloro che avevano madri avventurose come la mia!
Il babbo, perlomeno, anche se in quattro, ci portava con una rispettabile Lambretta! E da questo si evince anche il motivo per cui conosco queste canzoni, motivo che si chiedeva pure Roberto, in un recente post; le conosco perché mi ci sono imbattuto o mi ci sono scontrato, insomma le ho sentite e risentite, e se non le conoscessi e se non facessero parte del mio DNA non potrei suonarle così a raffica, perché mi ci vorrebbe certamente più tempo per impararle.
Bene, avrei ancora tante cose da raccontare, ma temo che poi nessuno riuscirebbe ad arrivare in fondo, per cui mi fermo qua, sperando che questa Maruzzella susciti o qualche ricordo o qualche curiosità.
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Re: Maruzzella
Ciao Carlo, sono contento che ti sei svegliato di buon umoreManxcat ha scritto: Mi sono svegliato stranamente di buon umore;


Interessante, a questo punto non resta che mettere un tubicino in bocca ad un'armonicista e mettergli davanti un'armonica per vedere cosa succedeManxcat ha scritto: Vedete, cari amici, uno dei primi sintomi per capire se si sta suonando bene, se si sta facendo la cosa giusta, è quello di non sentirsi le labbra secche e la bocca asciutta. Ciò significa tensione e mancanza di rilassamento. Si comincia a far bene quando si sente chiaramente in bocca il sapore del comb, dei plates, e delle covers, quando la bocca saliva come quella di un cavallo che accetta il ferro, che non si oppone ma lo gusta come se fosse un ninnolo, un giocattolo; e per questo gli viene quella tipica schiuma alla bocca, che viene ai cavalli trattati nel modo giusto e sottomessi. Anche per noi armonicisti vale lo stesso discorso. Quando si suona volentieri, rilassati, senza patemi d'animo e preoccupazioni, tantomeno quella di sbagliare, ci accorgiamo che lo strumento scorre bene sulle labbra, la bocca non si secca, non si fa fatica. Queste sono cose che dobbiamo percepire, scoprire, valutare, andando avanti, riferendomi a chi è motivato ad andare avanti e non a restare sempre nel medesimo punto per tutta la vita, che i professionisti non ti dicono, le sanno, le mettono in pratica, ma se le tengono per sé, e ti danno solo gli esercizi che servono a poco o niente e che quando ne hai fatti due o tre ne hai già piene le palle. Osservate bene, ad esempio, i video pubblicitari della Suzuki che fa Brendan Power: ebbene, già nel momento in cui prende in mano lo strumento e lo fa vedere, guardandolo inizia a salivare e si nota bene; inizia a salivare perché sa che subito dopo lo dovrà portare alla bocca e questa si prepara ad accettare l'armonica, seguendo un processo ormai divenuto automatico. Quindi occhio alla salivazione e state rilassati! Poi se suonate una Seydel o una Hohner o una Suzuki e se siete così tirchi da cominciare con la tremolo del nonno e usate solo quella, non importa, l'importante è di stare felici e rilassati, senza preoccuparsi troppo né di fare progressi rapidamente, né di sbagliare. E questo è, secondo me, il miglior esercizio da suggerire!

Poi facciamo analizzare i risultati dell'esperimento al nostro esimio collega ritratto in fondo al mio post

Questo racconto è molto bello Carlo e ti ringrazio davvero di cuore per averlo scritto. Mi sono ricordato di quando ero piccolo e mio nonno materno, che è venuto a mancare questo invernoMa veniamo al thread.
Ho consigliato la visione di quel filmatino che ho trovato su YouTube, perché? Come dice Francesco è uno spezzone del film tratto dalla canzone Maruzzella, in cui si vede, in tutto il loro splendore giovanile, il nostro Carosone, la stupenda Marisa Allasio (l'avete vista alla fine del filmatino in quell'abito chiaro lungo?) e lo stesso Massimo Serato, un bellone del tempo. Ebbene, vi voglio raccontare un piccolo aneddoto che mi ricorda questo film. La mamma, che era appassionata di questi film piagnucolosi, ovviamente mi portò con sé a vederlo. Era una temeraria, per i suoi tempi, e andava in bici con le gonne, in quanto i pantaloni non erano allora consentiti alle donne, e ne aveva anche una, di bici, con il Mosquito! Cosè il Mosquito? Ve lo spiego subito, ai più giovani, ovviamente, perché gli altri lo sanno già.
Il Moschito era un piccolo motore a due tempi, di cilindrata inizialmente 38cc e poi 48cc, venduto in scatola di montaggio, che consentiva di trasformare una comune bici in un ciclomotore, applicando appunto il motore ed il serbatoio del carburante. Una volta installato, attraverso una leva apposita, si faceva aderire un rullo propulsore alla ruota posteriore della bici e si andava a motore. Quello della mamma aveva anche due borse porta oggetti sui fianchi posteriori della bici e il serbatoio del carburante era sistemato sopra il parafango della ruota di dietro. Ecco, immaginatevi che siamo partiti per andare a vedere Maruzzella con lei alla guida ed io, che all'epoca avevo dieci anni, seduto dietro, sopra il serbatoio, con le gambe infilate dentro queste due borse . . .!!! Così funzionava, a quei tempi, per coloro che avevano madri avventurose come la mia!
Il babbo, perlomeno, anche se in quattro, ci portava con una rispettabile Lambretta! E da questo si evince anche il motivo per cui conosco queste canzoni, motivo che si chiedeva pure Roberto, in un recente post; le conosco perché mi ci sono imbattuto o mi ci sono scontrato, insomma le ho sentite e risentite, e se non le conoscessi e se non facessero parte del mio DNA non potrei suonarle così a raffica, perché mi ci vorrebbe certamente più tempo per impararle.
Bene, avrei ancora tante cose da raccontare, ma temo che poi nessuno riuscirebbe ad arrivare in fondo, per cui mi fermo qua, sperando che questa Maruzzella susciti o qualche ricordo o qualche curiosità.
Carlo

Dovrebbero rimetterlo in commercio il mosquito, era molto comodo ed io stesso ci ho fatto parecchi giri con quello di mio zio Nino, solo che mi dannavo con l'avviamento


Buona giornata Carlo e grazie ancora

f.g.
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Re: Maruzzella
Bella Carlo veramente bella! Per mezzora l'abbiamo suonata assieme!
Quando mi piacciono faccio sempre cosi'. L'hai suonata con la Suzukina?
Bella interpretazione, con quel pizzico di nostalgia festosa che ti e' congeniale.
Ciao vado a studiare la mia nuova creatura
Danilo
Quando mi piacciono faccio sempre cosi'. L'hai suonata con la Suzukina?
Bella interpretazione, con quel pizzico di nostalgia festosa che ti e' congeniale.

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Re: Maruzzella
Eh sì, ho capito, ma se non dici chi è, che fai i test per valutare la nostra cultura sulla fisica e sulla chimica?francesco galtieri ha scritto: Poi facciamo analizzare i risultati dell'esperimento al nostro esimio collega ritratto in fondo al mio post![]()
Questa faccia non mi giunge nuova, ma da questo al ricordarmi chi sia, ce ne corre . . .!
Esatto!danilo pucci ha scritto: L'hai suonata con la Suzukina?
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Re: Maruzzella
Ma dai Carlo, che è un piacere leggere i tuoi racconti, e raccontane quanti ne vuoi, fino in fondo, tanto quì sarebbero in parecchi a leggerli con interesse; e per chi non volesse farlo, può sempre chiudere il post, o andare oltre, nessuno lo obbliga...
Oltre ai tuoi aneddoti, devo ammettere che sono di un certo interesse anche le tue proposte musicali, e pure questa è una MERAVIGLIA che mi lascia senza parole.
Gran bel lavoro!
Oltre ai tuoi aneddoti, devo ammettere che sono di un certo interesse anche le tue proposte musicali, e pure questa è una MERAVIGLIA che mi lascia senza parole.
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- francesco galtieri
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Re: Maruzzella
Ciao Carlo,Manxcat ha scritto:Eh sì, ho capito, ma se non dici chi è, che fai i test per valutare la nostra cultura sulla fisica e sulla chimica?francesco galtieri ha scritto: Poi facciamo analizzare i risultati dell'esperimento al nostro esimio collega ritratto in fondo al mio post![]()
Questa faccia non mi giunge nuova, ma da questo al ricordarmi chi sia, ce ne corre . . .!
dopo phileas fogg pensavo avresti indovinato pure lui


Adesso svelo l'identità del nostro...pardon...del tuo esimio collega

http://it.wikipedia.org/wiki/Ivan_Pavlov
E così hai scoperto che noi armonicisti siamo vittima della secrezione psichica

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Re: Maruzzella
Ah . . .!!! Complimenti Francesco! Sapevo benissimo del "Cane di Pavlov" e dei suoi esperimenti sul riflesso condizionato e sul fatto che il cane iniziava a salivare non appena sentiva il suono della campanella che preannunciava il cibo, ma non sono stato in grado di riconoscere il personaggio dalla foto! Pazienza.
Bel test! Molto pertinente a quanto avevo proposto sulla salivazione, bravo!
Carlo
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Re: Maruzzella
Eccomi, ci sono ancora!
Bellissima questa Maruzzella che metto subito tra le mie preferite di soundcloud!
E... Non poteva che essere coronata dal tuo piacevole racconto! Ma tra Mosquito e Velosolex cos' era meglio?
Bellissima questa Maruzzella che metto subito tra le mie preferite di soundcloud!
E... Non poteva che essere coronata dal tuo piacevole racconto! Ma tra Mosquito e Velosolex cos' era meglio?

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Re: Maruzzella
Velosolex mi sembra che fosse francese; in ogni caso era per gli snob. Il Mosquito era prodotto dalla Garelli, ed era sicuramente più casalingo e ruspante!robertoguido ha scritto: E... Non poteva che essere coronata dal tuo piacevole racconto! Ma tra Mosquito e Velosolex cos' era meglio?

Dai suona che ce n'ho un'altra!
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Re: Maruzzella
Servito! Ora hai 5 briscole da giocareManxcat ha scritto: Dai suona che ce n'ho un'altra!

Re: Maruzzella
Carlo,la grande differenza tra Velosolex e Mosquito,stava nella trazione;anteriore la prima ,posteriore la seconda.La diatriba tra le due case produttrici nasceva proprio nel pubblicizzare come migliore il proprio sistema di trazione.Anche a me piaceva piu' il mosquito,se non altro per campanilismo.
Carosone ...un grande:aveva fatto sua, la musica che amava e suonava,ovvero lo swing/jazz unito ai ritmi latino/arabeggianti.Tale amore per il genere fece si che si ritiro'una prima volta nel 1960, all'apice della carriera,perche'credette che la sua musica stava per essere sorpassata dalle nuove mode musicali quali il rock'n'roll e il beat e il blues....oggi tu lo riproponi certficandone l'attualita'.
Bravo Carlo mi piace pure questa.
Se puo' interessare,la miscela del velosolex va al 3%,quella del mosquito al 6-7%
ciao
Carosone ...un grande:aveva fatto sua, la musica che amava e suonava,ovvero lo swing/jazz unito ai ritmi latino/arabeggianti.Tale amore per il genere fece si che si ritiro'una prima volta nel 1960, all'apice della carriera,perche'credette che la sua musica stava per essere sorpassata dalle nuove mode musicali quali il rock'n'roll e il beat e il blues....oggi tu lo riproponi certficandone l'attualita'.
Bravo Carlo mi piace pure questa.
Se puo' interessare,la miscela del velosolex va al 3%,quella del mosquito al 6-7%

ciao
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Re: Maruzzella
Ne sai una più del demonio!harrel ha scritto: Se puo' interessare,la miscela del velosolex va al 3%,quella del mosquito al 6-7%![]()
ciao


Re: Maruzzella
Sai c'e' una parte buona pure in Lucifero:il suo nome sta in "portatore di luce" ed era,prima di essere cacciato dal Paradiso,l'angelo in assoluto piu' vicino a Dio per intelligenza ,bellezza e saggezza.Si offri'per prendere su di sé tutti i mali del mondo e tutte le colpe degli uomini. Sarà biasimato, maledetto, insultato, e le genti di ogni luogo e di ogni tempo imprecheranno contro di lui.Ma solo lui ebbe il coraggio di offrirsi!robertoguido ha scritto:Ne sai una più del demonio!harrel ha scritto: Se puo' interessare,la miscela del velosolex va al 3%,quella del mosquito al 6-7%![]()
ciao![]()
...sai poi non vorrei che Carlo grippasse!!

Carlo mi raccomando la miscela alla percentuale giusta!

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Re: Maruzzella
Grazie, grazie Vittorio; stai tranquillo non succederà niente! Per la miscela mi sono sempre basato sul principio del "melius abundare quam deficere", sin dai tempi della Vespa e, considerando anche che dei distributori c'era poco da fidarsi, la mettevo sempre un punto più grassa, magari a scapito delle prestazioni, ma sicuramente a vantaggio della durata del motore. Ancora oggi, a distanza di oltre cinquant'anni continuo a fare così, con la motosega e con il decespugliatore!harrel ha scritto: Carlo mi raccomando la miscela alla percentuale giusta!
Quanto dici sul Velosolex è vero, infatti lui stava davanti, sopra il parafango della ruota anteriore.
Ma senti dove siamo riusciti ad andare a finire! Molto interessante!
Buona giornata a tutti, cari amici.
Carlo
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