fabfor ha scritto:Grazie Frank,
un evenutuale potenziometro per il volume che valore di resistenza dovrebbe avere?
Nel microfono Bluexlab c'è un potenziometro lineare da 1Mohm.
Lo stesso potenziometro viene usato per l'IN-LINE Volume Control della Bluexlab, usato da grandi armonicisti come Mark Hummel, Gary Smith, Paul Lamb, Andy Just, Andy J. Forest, ecc.
Ciò dovrebbe sfatare tutta una serie di luoghi comuni, del tipo:
1) Il potenziometro deve essere Logaritmico perché l'udito umano ha una percezione logaritmica del suono
2) Per capsule shure CM o CR, l'ideale è un potenziometro da 100Kohm, mentre per le capsule a cristallo/ceramiche è preferibile un potenziomentro da 5Mohm
3) Bisogna cablare il potenziometro secondo lo schema noto come "Rod Piazza Mod" per non perdere le frequenze medio-alte
Riguardo alla questione del potenziometro lineare o logaritmico, per il potenziometro del volume di un amplificatore è senz'altro meglio quello logaritmico
Quello lineare, infatti, ha il difetto che ti fa passare subito dall'assenza di volume ad un volume forte; alzando poi ancora il potenziometro, il volume aumenta di pochissimo.
Con il potenziometro logaritmico, invece, il volume aumenta in maniera graduale dall'inizio alla fine.
Ma ciò di cui non tengono conto i customizzatori di microfoni per armonica è il fatto che il potenziometro del volume di un microfono ha un tipo di utilizzo diverso da quello dell'amplificatore.
In primo luogo, la regolazione primaria del volume si fa usando il potenziometro dell'amplificatore. Il potenziometro sul microfono deve servire solo per regolare o "affinare" ulteriormente la regolazione principale che si fa sull'amplificatore.
Quando regoliamo il volune sull'amplificatore, partiamo da zero fino a raggiungere il volume desiderato.
Quando invece si regola il volume del microfono si parte dal volume massimo e, eventualmente, si abbassa.
E' quindi importante che la variazione di volume che si ottiene con il potenziometro sia molto graduale verso fine corsa; non importa che sia graduale ad inizio corsa , dato che il potenziometro non si regola mai al minimo; ma la massima gradualità a fine corsa si ottiene con un potenziometro lineare.
In sostanza, un potenziometro logaritmico permette di avere una gradualità omogenea lungo tutta la corsa del potenziometro.
Il potenziometro lineare, invece, non è per nulla graduale ad inizio corsa, ma verso metà corsa comincia a rimanere quasi costante, ovvero dventa estemamente graduale.