Grazie Roberto, sei stato chiarissimo, veramente di grande aiuto, non sto scherzando . . . .

Sì, va bene, sto scherzando, dai . . .
Ma vedi, le persone adulte sono come sono, non è che possono cambiare all'improvviso e magari trasformarsi in musicisti, o addirittura in musicisti jazz se non lo sono . . . . Sarebbe come pretendere di fare di uno zoppo un campione da record dei cento metri piani: è umanamente impossibile. Ho reso l'idea? Se io, per esempio, sono frettoloso, ansioso e superficiale, come sono e fui, non riuscirei mai a "studiare" settimane per suonare Biancaneve con tutti i nani . . . e non arriverei mai, nemmeno in due vite, ad un risultato "di qualità" come il tuo; tanto più che, purtroppo, ci sono tre cose che mi fanno venire le extrasistoli; il blues, il jazz e il caffè. Capisci cosa voglio dire? Ciascuno deve seguire il proprio percorso, secondo la propria indole, le proprie capacità, i propri interessi e gusti, cercando di enfatizzare, di esaltare quelle caratteristiche e non quelle degli altri. Quindi il gioco degli scambi di spartiti è molto divertente e interessante proprio per capire come ciascuno sente e riesce a interpretare una certa cosa, che potrebbe essere una canzone, ma anche un argomento da esporre a parole o la fotografia di un determinato soggetto. Quello stesso soggetto verrebbe fotografato, come tu ben sai, sempre in maniera diversa.
Tutto questo per dirti che la base è pronta, gli accordi ce li ho messi come smi sono venuti, come ho saputo, ora ci devo "solo" suonare sopra, e non potrà mai essere una cosa raffinata e jazzisticamente ricamata, ma avrà certamente un senso e forse qualche consenso nell'ambito del suo stato primordiale.
A presto.
Carlo