Non importa, l'intenzione era quella di scrivere qualcosa, e non di proporre canzoni; le metto solo come contorno al post.
Il caldo tremendo dovrebbe durare ancora pochi giorni al centro sud, mentre al nord credo che stia già finendo; gli europei di calcio sono finiti; speriamo che il Forum si ripopoli e che si ritorni a parlare di armonica e di musica.
Non avendo accesso alla rete non so se Gimasa ha accolto il mio invito di stamani a proporre l'inno spagnolo; io, nel frattempo, mi sono premunito e ne ho suonato un pezzettino alla meglio, da allegare, eventualmente, appena mi ritornerà il segnale di rete. Si tratta del gioco degli inni, un gioco tra me e Gimasa.
Ma il mio discorso parte da altri stimoli. Ieri, gran caldo e grande giornata di sport; tra un evento a l'altro, dalla Superbike al Tour de France, all'attesa della finale europea, la mia mente, in realtà, vagava per altri lidi e pensando all'armonica, nella sua espressione tradizionale italiana, e a Cianci Gatti, mi era venuto il desiderio di cercare qualcosa di bello, orecchiabile, popolare, uno di quei brani che ti fa subito riconoscere come italiano, insomma qualcosa di piccolo, per cercare di ingrandirlo, di renderlo attrattivo attraverso il suono dell'armonica; ma i 29 gradi della stanza, si vede, non erano la condizione ideale per un'eventuale idea, e, non essendo riuscito a trovare il brano adatto allo scopo, ho pensato di invertire le carte, cioè di cercare qualcosa di grande da rimpicciolire, che mi sembra anche più congeniale alle mie capacità . . . e poi se è vero che "errando discitur" . . . . .
Sarebbe stato un modo anche quello per dare ragione a Cianci Gatti e affermare così il suo principio, quello che potete leggere in firma in calce al mio post. Quindi si trattava di cercare un brano, famoso, possibilmente classico, di quelli che come li tocchi li rovini, a meno che tu non sia un grande interprete di fama, in grado di eseguirli con lo strumento giusto e nel pieno rispetto della loro musicalità. Qualcosa insomma che con l'armonica non si possa suonare, o non si debba suonare, ma non solo con l'armonica, ma con nessuno strumento al di là di quello per cui sono stati scritti. Me ne sono venuti in mente tanti, di brani, da Paganini a Chopin, ma alla fine la scelta si è posta tra due brani: la Toccata e Fuga in RE Minore di Bach e Per Elisa di Beethoven. E' chiaro che tutto si può fare e sperimentare, però mi pare evidente che due brani così possano essere rappresentati al massimo del loro splendore solamente dai loro rispettivi strumenti, e cioè l'organo ed il pianoforte. Quale dei due "sciupare"? Ho scelto "Per Elisa", ma il tutto solamente come un piccolo esperimento a sostegno della tesi di Cianci Gatti; la prossima volta, se mai farò qualche progresso, proverò anche ad ingrandire qualcosa di piccolo, chissà . . . .
Buona serata, credo di avere nuovamente il segnale di rete; sono le 16:05, provo a postare.
Carlo
P.S. Gli allegati sono quindi due: uno dedicato a Marco, e uno dedicato a Cianci. Meglio di niente . . . . o no?


