Freedom Vento di liberta dalla Cina

Per tutti coloro che suonano questo strumento.
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Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da worwick » venerdì 23 ottobre 2009, 16:26

Dopo circa un annetto che vi seguo ho deciso di partecipare attivamente.
Finora ho seguito i vostri consigli ed ho imparato ad utilizzare dignitosamente questo magnifico
strumento.
Ho una formazione jazzistica e suono il basso e la chitarra da sempre.
Ciò vuol dire che comunque pretendo molto dai mezzi che utilizzo.
Sono comunque un dilettante e quelle che seguono sono solo le mie impressioni.
Non avendo mai provato prima di allora una cromatica mi reco in un negozio e mi viene consigliato
uno strumento economico ma, a detta del negoziante, molto affidablie.
Per meno di 50€ porto a casa una cinese Freedom 1040 10 fori.
Di questa armonica non trovo nessun commento o descrizione in rete.
Ok cominciamo ad analizzarla:
Viene venduta in una pratica e robusta custodia in plastica con l'interno in vellutino rosso,corredata da istruzioni e panno
per la pulizia,"non male per un prodotto così economico".
Le cromature del guscio e dell'imboccatura"a fori tondi" sono ben fatte.
Le piastre porta ance sembrano in acciaio inox o in qualche lega antimagnetica"per inciso l'acciao inox,come pure l'ottone, non attraggono la calamita",
le ance sono in ottone e se ne nota la cura con cui sono state accordate,non ci sono valvole.
Il corpo in plastica è fissato alle piastre con ben 8 viti.
Le viti di fissaggio dei gusci sono passanti con rosetta sul fondo che favorisce lo smontaggio senza attrezzi.
Veniamo alla prova pratica:
Io utilizzo la lingua come guida quindi sono molto sensibile alla forma dello strumento,in questo caso la sensazione
è buona anche se i fori sono un attimino,spigolosi.
Il suono è un pò anonimo e il volume è basso,non sono esperto ma i bending proprio non vengono.
Per contro tutte le note suonano alla perfezione e,almeno quella in mio possesso,è molto intonata.
Il pulsante ha una risposta un pò pigra ma fluida e senza tentennamenti.
L'ho trovata in diversi negozi ed a mio avviso è un ottimo strumento per chi vuole provare una cromatica.
A patto di trovarlo ben sotto i 50€.


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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da Manxcat » venerdì 23 ottobre 2009, 18:44

Ciao Worwick,
sono ancora io. Dopo la brutta risposta che ho dovuto darti circa la Hering, mi piace risponderti, brevemente, anche qua, perchè non vorrei che tu pensassi che abbia l'abitudine di disprezzare, sistematicamente, le armoniche altrui . . . . La Hering la conosco perchè l'ho provata e ci sono rimasto deluso, esattamente come è succeso a te, ma condivido quanto hai detto, rispondendo a Gigi Rosal, e cioè che con l'uso e la conoscenza della suddetta, si possa arrivare a farci amicizia . . . Io infatti, nel momento che la stavo rivendendo, ebbi proprio un attimo di ripensamento, e dare via il mattoncino, tutto sommato non mi entusiasmò . . . . Avevamo cominciato a trovare, io e lei, dei punti di contatto . . . .
Per quanto riguarda la tua Cinesina, penso invece, da quello che dici, che tu abbia fatto un ottimo acquisto, viste le caratteristiche di suono, meccaniche ed estetiche, ed anche il prezzo. Da come la descrivi, sembrerebbe ispirata ad una Seydel Standard, robusta e ben fatta. Il fatto poi di non avere valvole, fintanto che il suo suono ti soddisfa, è un vantaggio enorme e, chi suona la cromatica lo sa bene, poter suonare sempre e comunque è una condizione impagabile. Lo svantaggio consiste nel volume del suono prodotto, cioè nel rapporto tra il fiato che riesci a buttarci dentro ed la quantità di suono che ne esce: se questa quantità corrisponde ai tuoi gusti ed alle tue aspettative, hai, sulla base di quanto hai descritto, un ottimo strumento per le tue esigenze.
Spero, questa volta, di non averti troppo deluso. Benvenuto nel Forum, con tanti auguri che le armoniche ti procaccino gioie e soddisfazioni; e, viste le tue esperienze di musicista, non potrebbe essere altrimenti. Non voglio essere retorico, ma di sicuro troverai amicizia e solidarietà. A presto,

Carlo
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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da worwick » venerdì 23 ottobre 2009, 19:37

Grazie ancora per la tua risposta.
Come avrai intuito sono molto esigente e dopo aver assaggiato
la cromatica con la cinesina sono passato alla CX12,una vera auto da corsa, che però purtroppo non ha la raucedine"passami il termine"
delle diatoniche.
Speravo ti trovarlo con la Hering ma mi sbagliavo.
Credo però che di quest'ultima dovrò farne una rivisitazione
non so perchè ma mi sembra adatta al tango tipo Piazzolla.
Tolto qualche difetto di perdita d'aria su cui sto lavorando
ne faro un test più approfondito ma immagino mi riserverà delle sorprese.
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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da Manxcat » venerdì 23 ottobre 2009, 19:40

Spero che siano sorprese gradevoli.
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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da worwick » venerdì 23 ottobre 2009, 19:57

Male che vada imparo qualcosa :)
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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da corrado » venerdì 23 ottobre 2009, 20:25

Ciao Worwick,
come ho già scritto in altre occasioni, io non mi fido delle cineserie.
Si presentano con finiture accattivanti,ma una cromatica a meno di 50 euro non può che essere mediocre se non addirittura scadente.
Bisognerà verificare la durata delle cromature dopo il contatto con la saliva ed il sudore delle mani.
Hai già potuto constatare la debolezza del volume del suono;ciò è dovuto alla scarsa tenuta dell'aria a causa della mancanza delle valvole.
Quindi sarà necessario un grande dispendio di fiato.
Hai invece fatto un ottimo acquisto con la CX12 che per suonare jazz,è uno degli strumenti migliori.
Pareri personali,
Corrado.
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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da worwick » sabato 24 ottobre 2009, 0:00

corrado ha scritto:Ciao Worwick,
come ho già scritto in altre occasioni, io non mi fido delle cineserie.
Si presentano con finiture accattivanti,ma una cromatica a meno di 50 euro non può che essere mediocre se non addirittura scadente.
Bisognerà verificare la durata delle cromature dopo il contatto con la saliva ed il sudore delle mani.
Hai già potuto constatare la debolezza del volume del suono;ciò è dovuto alla scarsa tenuta dell'aria a causa della mancanza delle valvole.
Quindi sarà necessario un grande dispendio di fiato.
Hai invece fatto un ottimo acquisto con la CX12 che per suonare jazz,è uno degli strumenti migliori.
Pareri personali,
Corrado.
Nel mondo degli strumenti musicali sono cambiate molte cose.
Dalla Cina arrivano ottimi strumenti,posseggo alcune chitarre cinesi
con una qualità ,paragonata al prezzo,impossibile fino a qualche anno fa.
Una di queste ha tre anni e non ha alcun segno di cedimento nelle finiture.
E vero il volume è un pò bassino e impersonale però a differenza della
CX12 su questa suonavano tutti i fori già da nuova.
Per un principiante è un grande aiuto.
E pure vero che la CX12 dopo due settimane di rodaggio è diventata
molto più gestibile,ma ancora con completamente svezzata.
Ovvio non c'è paragone ma non snobberei un prodotto solo perchè cinese.
Per contro ho avuto grossissimi problemi con una Hering che a parte
la bellezza estetica, a livello costruttivo è un aborto.
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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da corrado » sabato 24 ottobre 2009, 9:59

OK Worwick,
ciascuno deve fare le proprie esperienze.
Io non snobbo i prodotti cinesi perchè cinesi,ma perchè scadenti e non affidabili nel tempo.
Una cromatica da meno di 50 euro non la comprerei nemmeno se fabbricata da una azienda prestigiosa.
E' come se ti offrissero una Ferrari al prezzo di una Fiat;sentirei puzza di tarocco.
Se si vuole suonare la cromatica si deve essere consapevoli che non si può sostituire l'armonica al primo inconveniente come si fa spesso con le diatoniche quindi bisogna adottare strumenti di qualità.
Tu sei in possesso di due strumenti che sono quasi agli estremi,fai la tua esperienza e poi riferiscici lealmente.
Corrado.
PS:il riferimento alle diatoniche era riferito al prezzo.
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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da Manxcat » sabato 24 ottobre 2009, 10:57

Ciao,
Vorrei intervenire e, una volta tanto, essere cauto ed imparziale;
come al solito, credo che la verità stia nel mezzo: E' pur vero che spesso "Chi più spende, meno spende"; il prezzo rappresenta, ovviamente, quella che poi dovrebbe costituire la qualità intrinseca di un prodotto, ed il prodotto costa sulla base della sua consistenza progettuale, dei materiali che lo compongono, del tempo che ha richiesto, in termini di mano d'opera, per la sua realizzazione. Ma tu Corrado, sei proprio sicuro che quando acquisti la tua Ferrari (l'esempio non è dei più calzanti, ma ormai andiamo avanti con la Ferrrari, ma potrebbe essere un televisore, come un chilogrammo di agrumi) ti facciano pagare quello che veramente vale? Non pensi che il produttore ci guadagni troppo, che successivamente vi siano troppi intermediari, che il concessionario si faccia le budella d'oro e che il prodotto sia di maggior tornaconto a chi lo vende che a chi lo compra?
Per quanto riguarda la qualità, come giustamente proponi a Worwick, possiamo riparlarne con maggiore cognizione di causa, ma intanto una cosa è certa, e cioè che molto si risparmia per il minor costo della mano d'opera, che incide in alta percentuale, e questo non va affatto a scapito della qualità. E poi anche le armoniche di grande marca le fanno i cinesi.
Saluti

Carlo
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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da corrado » sabato 24 ottobre 2009, 11:38

Ciao Carlo,
la discussione si potrebbe fare molto lunga.
Daccordo che il marchio ,la mano d'opera occidentale,l'organizzazione di vendita,la pubblicità etc. etc. fanno lievitare i costi e quindi il prezzo finale ma,fino ad un certo punto.
In Cina producono molti prodotti occidentali ma seguendo specifiche tecniche ben precise imposte dalle aziende committenti e quindi di qualità garantita.
Non ho detto che i cinesi non sono capaci di lavorare.
Non mi fido dei prodotti fatti senza seguire standard qualitativi codificati come avviene per un'altissima percentuale dei prodotti che arrivano da noi.
Ti faccio un altro esempio.
Ho girato in lungo e in largo su Youtube guardando i video di molti armonicisti orientali,anche cinesi e in nessuno,tra quelli dove era possibile,ho visto utilizzare armoniche cinesi.
E' altresì vero che ci sono armoniche mediocri anche tra le Hohner,Seydell,Hering ma sempre quelle più economiche.
Come hai ricordato tu, io sono un sostenitore del "chi più spende meno spende".
Quindi,Carlo,segui il consiglio del vecchio e non farti abbagliare dalle gialle cromature.
Corrado.
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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da Manxcat » sabato 24 ottobre 2009, 12:20

Forte e chiaro, Corrado; accetto volentieri il consiglio di seguire i consigli del vecchio, anche perchè il vecchio è saggio . . . Il problema è che sono vecchio anch'io, ed è per questo che a volte mi permetto di esprimere, senza timore, le mie opinioni, anche le più personali e un po' stravaganti . . . .
Con grande amicizia,
Carlo
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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da worwick » sabato 24 ottobre 2009, 13:47

Beh mi fa piacere si accenda una discussione, i confronti sono sempre positivi.
In realtà la cinesina di cui sopra è la più vecchia fra le mie armoniche
e fino ad ora è rimasta come nuova.
Però è anche vero che ha solo un annetto.
Se si valuta però in cosa consiste un armonica, mi sento di dire che con una buona cnc e una punzonatrice non ti costa che pochi euro
realizzarla, il resto è tutto ricarico,e sapendo quanto costa la manodopera in cina, sapendo che se ne fregano dei diritti dei lavoratori,smaltiscono facendo un buco in giardino, possono realizzare
dei capolavori e farteli pagare come un merluzzo.
Parlo con cognizione di causa visto che l'azienda per cui lavoravo ha chiuso i battenti a causa della concorrenza cinese,ed analizzando
i loro articoli non avevano nulla da invidiare ai nostri.
Io come lavoratore costo come 6 cinesi,dunque se loro per fare quello che facevo io usassero 3 lavoratori ci guadagnerebbero comunque.
Si potrebbe non acqiustarli per motivi etici ma sulla qualità ci penserei un pò.
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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da Manxcat » sabato 24 ottobre 2009, 15:03

Avete espresso benissimo il vostro punto di vista, ed il punto del dibattito resta la soddisfazione da parte dell'acquirente, sulla base dela sua capacità di giudizio, delle sue particolari esigenze, di quello, insomma che vuole farci, con quel particolare prodotto. Penso che non di debba e non si possa troppo generalizzare, perchè ci sono fregature, in giro, sia cinesi che non; una cosa è certa e, direi, lapalissiana:
MEGLIO ESSERE SODDISFATTI, E AVER SPESO POCO, CHE ESSERE SODDISFATTI, MA AVER SPESO TANTO . . . .
Sono e non sono un genio? Ditemelo.
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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da corrado » sabato 24 ottobre 2009, 19:46

Geniale si Carlo,a patto che il livello di soddisfazione si valuti utilizzando gli stessi parametri sia per chi spende poco che chi spende di più(non molto).
Corrado.
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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da antoine » martedì 17 novembre 2009, 14:25

State attenti ai prezzi. Quelli di listino (soprattutto quelli delle armoniche più costose, ma anche più affidabili) non sono mai quelli che indicano ufficialmente. A Singapore, in due anni diversi, ho comprato due Amadeus (prezzo di listino 1.124 euro!) praticamente per la metà, più (gratis) il ricambio delle piastre di una. A Chicago una Meisterklasse cromatica d'alluminio 3,5 ottave l'ho pure pagata la metà. Tutte sono in perfetto stato da concerto.
Due fuoriserie tratte da disegni Suzuki d'alluminio completamente dorate ed una di solo alluminio (forse migliore della Meisterklasse, che era la mia preferita per "studiacchiare"), con un ricambio piastre, le ho pagate sui mille euro. Sono pesantucce, ma vanno veramente bene! La Chromatix SCX di serie (secondo me un po' apparentata) è piuttosto buona e non costa una fortuna.
Non possiedo una Silver Concerto (una volta costava 5.000 euro; ora di meno), ma mi sa che lì incida molto sul prezzo il "comb" d'argento massiccio (e poi le 3 ottave mi piacciono meno delle 3,5 ottave). Armoniche che sconsiglio sempre (e mi spiace...) sono le dispersive 4 ottave.
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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da Manxcat » martedì 17 novembre 2009, 15:31

Caro Antoine,
quando leggo un post con interesse, non amo lasciarlo senza una risposta, anche se non ho molto da dire; mi piace intervenire, anche solo per inviare un mio saluto a chi si è adoperato a scrivere, e per fargli sapere che il suo scritto è stato letto ed apprezzato. Non so che dire, perchè non ti conosco, se non attraverso le numerose iperboli che ho letto via via nei tuoi messaggi, sempre interessanti, direi stupefacenti.
Qua si scrivono dozzine di posts per chiedere quale armonichetta da venti euro acquistare o come riparare l'ancia rotta, per non doverne spendere altri venti, e tu ci parli di armoniche da 1.124 euro e di acquisti da 1.000 euro per "studicchiare" . . . . Voglio restare nel solo ambito di questo tuo ultimo post, in cui ci parli di viaggi a Singapore, a Chicago, di armoniche carissime fatte con preziosi metalli nobili . . . . Tutto ciò, se da una parte mi affascina e mi fa sognare, immedesimandomi in questo tuo mondo per me surreale e fantastico, dall'altra mi porta, inevitabilmente, a rivolgerti alcune domande, le cui risposte renderebbero i tuoi scritti molto più apprezzabili e comprensibili, perlomeno a me. Ovviamente nel massimo rispetto della tua privacy, e solo se vorrai, mi piacerebbe sapere se sei un professionista o un appassionato, se fai o hai fatto concerti, quale genere di musica suoni, che cosa ti porta sempre in giro per il mondo, e quasi sempre verso incontri con famosi musicisti e con i più famosi armonicsti, e altre cento cose, che, se vedrò una certa tua propensione a rispondermi, ti chiederò successivamente.
Se fossi stato inopportuno, ti chiedo scusa anticipatamente e ti autorizzo ad invitarmi formalmente a "farmi gli affari miei".
In ogni caso, attendo con grande interesse una tua risposta.
Cordialità,
Carlo.
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Re: Freedom Vento di liberta dalla Cina

Messaggio da Manxcat » martedì 17 novembre 2009, 23:51

Comincio a pensare che le mie domande siano risultate talmente inopportune da non meritare nemmeno uno straccio di risposta.
Pazienza . . . .
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