Grazie ad entrambi, Alessio e Stefano, per il pronto commento; vorrei dire qualcosa a Stefano, sul suono.
StefanoCole ha scritto: ↑mercoledì 13 marzo 2019, 13:51
Ciao Carlo,
bella l'esecuzione e bello anche il suono dell'armonica, in alcuni punti sembra di sentire suonare un organo.
Stefano
Sai sicuramente meglio di me che al giorno d'oggi, anche a livello dilettantistico, fotografie e audio-registrazioni vengono quasi sempre sottoposte a processi migliorativi in fase di post-produzione.
Quando qua si è cominciato a registrare il suono dell'armonica, eravamo più o meno tutti digiuni di tutto, e per arrivare a qualche risultato c'è stato un dibattito continuo, durato mesi, ed anni.
L'armonica, specie la cromatica, non eccelle per bellezza del suono, e lo stesso Giulio Brouzet, armonicista di fama, noto ai più, ne parla così, proprio su questo Forum:
http://www.doctorharp.it/forum3/viewtop ... 781#p10781
Questo per dirti che ci vuole pazienza e passione, ed anche qualche ritocco, per avere una risposta audio sostenibile, quando si registra con la cromatica.
Altro discorso sarebbe se ci trovassimo al centro dell'abside di una Pieve Romanica, o in altro ambiente acusticamente adatto allo scopo. Ma se sei seduto nella tua stanza, peraltro piena di cose, piccola e priva di qualsiasi aiuto acustico ambientale, la riproduzione del suono dello strumento lascerà sempre a desiderare.
Gli effetti che si usano generalmente sono tre: compressione, equalizzazione e riverbero, che vanno applicati quasi sempre con parsimonia e cognizione. L'equalizzatore serve a ben poco nella fattispecie del nostro suono, e può aiutare, a volte, per esempio, se l'estensione del brano è stata molto sugli acuti, un po' troppo stridenti, per tagliare i picchi di quelle frequenze altissime che disturbano l'ascolto; il compressore interviene sulla dinamica del suono stesso, sulla differenza, cioè, tra i picchi massimi di volume ed i picchi minimi, compiendo una sorta di livellamento, facendo una media, e consentendoti, così, di poter, in caso di necessità, alzare il volume del brano, senza provocarne distorsioni.
Il riverbero, se ben usato, toglie quella "secchezza" alle note, creando il così detto "effetto cattedrale", come una specie di leggerissimo eco, che si otterrebbe se si avesse la possibilità di suonare in un ambiente acusticamente adatto allo strumento.
Quindi, tutto questo, per dirti, nel caso che tu non ti fossi mai occupato della materia, che il suono si può e si deve, secondo me, un pochino migliorare, nella fase successiva alla registrazione.
Se non è stato interessante per te, che già fai delle registrazioni, spero lo sia per qualcun altro che ha in mente di farle e di farcele, speriamo, ascoltare!
Oh, ragazzi, quanto mi fate scrivere!
Carlo