
“There But For Fortune” è una canzone pacifista scritta e incisa dall’ artista folk Phil Ochs nel 1963 ma portata al successo da Joan Baez l’anno successivo (quella donna, con quella voce, potrebbe cantare anche l’elenco telefonico e farlo diventare poesia). L’originale consta di quattro versi: il primo parla di un prigioniero, il secondo di un “hobo”, il terzo di un alcolizzato e l’ultimo di un paese bombardato. Tra gli artisti che l’hanno incisa val la pena di ricordare Cher e il trio Peter, Paul and Mary. Vi sono anche due versioni italiane tra cui quella, un po’ scialba, di Tony Cucchiara (cantante di musica leggera e folk, qualcuno se lo ricorda?) che la incise negli anni 60 senza successo.
La mia versione si rifà a quella della Baez per l’accompagnamento in fingerpicking con l’aggiunta di chitarra slide. L’armonica è la Hohner Blues Harp in G. Dato il poco tempo a disposizione è piuttosto scarna, minimale direi (come anche nello stile della Baez), ma credo che l’aggiunta di altri strumenti l’avrebbe snaturata.
Sempre per le promesse fatte

Spero di incontrare i vostri gusti anche stavolta.
Saluti.