E poi, invece, s'affaccia la surella e mme lu dice: "Nennella toja è morta e s'è atterrata".
A quel punto il grido diventa ancora più straziante e, per fortuna, finisce la canzone, altrimenti chissà cosa sarebbe potuto succedere . . . .

Insomma, mi sto appassionando sempre di più alla canzone napoletana, che non ho mai amato, ma che, invecchiando e rincoglionendo dietro alle armoniche, mi fa sentire che il nostro strumento ben si presta ad interpretare sia lo strutto che lo straziato di queste canzoni; pertanto ne ho scelte una serie che via via vi farò ascoltare, per la gioia di tutti i nonni e di tutte le nonne che amano la canzone napoletana.
Trovo che sia un buon filone di ispirazione.
Grazie per l'ascolto.
Carlo