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da Manxcat » sabato 24 novembre 2012, 17:52
No ragazzi, no. Fatemi dire due parole, solo per amore di dialettica, no, così non va assolutamente bene. La musica l'avete fatta durante i Giochi e ora è tempo per altre cose. La prima cosa che mi viene alla mente leggendovi è questa domanda: ma voi sinora dove eravate?
D'accordo, non vi piace il regolamento, e, se questo può consolarvi, posso dirvi che non piace moltissimo nemmeno a me, a cominciare dal numero limitato di brani. Non pensiate però che sia stato messo giù a caso, tanto per fare qualcosa. Ne abbiamo discusso a lungo, anzi a lunghissimo, io e Walter, e siamo arrivati a certe conclusioni. Quando l'autunno si avvicina qualcuno deve prendere queste piccole decisioni, riguardo ai Giochi, altrimenti non si fa nulla; e ciascuna di esse presenta, come ogni cosa al mondo, dei pro e dei contro: a cosa serve tirare fuori i contro adesso a Giochi finiti? Diciamo che tra dubbi e certezze è venuto fuori una sorta di "Porcellum" elettorale, ma adesso questo è. Fare votare tutti gli iscritti, anche se suonano una canzone e si ritirano? Si disse, a suo tempo, quando, tra l'altro, già si intravedevano ravvisaglie di gente che cercava di seminare zizzania, che il diritto di voto solo a coloro che avessero portato a termine i Giochi avrebbe rappresentato il migliore incentivo per arrivare alla fine, da parte di tutti, visto anche che il numero minimo di brani da presentare in due mesi non era poi così elevato . . .
Far votare tutti i partecipanti al Forum? Ma vi rendete conto che su trenta paginate di Giochi d'Autunno 2012 l'unico che ci ha seguito con un saluto, oltre che con interventi e giudizi è stato Eughen? L'unico dei non partecipanti ai Giochi che potrebbe sentirsi penalizzato è proprio Eughen, tutti gli altri, chi li ha visti?
In quanto al lungo intervento di Luigi, di cui forse non colgo in pieno tutti i significati impliciti ed espliciti, una cosa salta subito alla mia attenzione: l'incoerenza. Dice che non vuole votare, e ne ha piena facoltà, sia di votare che di non votare, e, contestualmente auspica che gli altri dovrebbero tutti votare, anche chi non ha finito i Giochi, e anche chi non ha partecipato e forse anche simpatizzanti e familiari che non sono iscritti al Forum. E poi, tutti questi ai quali dovremmo aprire per il voto, vorrebbero veramente votare?
Vi faccio un esempio per tutti, anche se basato solo su una mia sensazione: Domenico ci ha fatto compagnia, con simpatia e straordinaria bravura, come è noto, tanto che io voterei come migliore canzone quel brano in cui rendeva omaggio, con assoluta maestria, ai Giochi ed a tutti noi; siete certi che vorrebbe votare? Siete certi che non ha finito perché non ha potuto? Io credo che se avesse voluto finire, in quindici minuti registrava 5 canzoni, tutte vincenti; ma non l'ha fatto. Ci avete pensato se gli sarebbe piaciuto "vincere facile"? Se no, allora chi vi dice che vorrebbe votare, visto che non ha deliberatamente finito i Giochi? Potrebbe darsi, dico potrebbe, che, avendo letto il regolamento, abbia ritenuto di non finire proprio per non votare, o no? E allora adesso dovremmo cambiargli le regole?
Mi sembra che sia una piccola cosa tra noi, e non il festival dei due mondi; tra noi "armonicisti" dilettanti che non rappresentiamo assolutamente nulla, anzi meno, nel mondo dell'armonica e della musica, ma che ci divertiamo a trascorrere due mesi in compagnia, e non mi sembra che la si debba fare così lunga e prenderla così sul serio.
In ogni caso, nessuno è obbligato a fare nulla; le regole, se così volete chiamarle, sono state fatte sulla base di alcuni criteri di interesse a che i Giochi si potessero svolgere nel migliore dei modi possibili e non per favorire o penalizzare chi avesse partecipato o chi non avesse partecipato, di questo siate certi. Anche a me dispiace che chi non ha portato a termine i Giochi non possa votare, compreso Eughen, ma per il resto non trovo nulla che mi possa dispiacere. Ed il motivo per cui fu deciso così, lo ripeto, fu solo ed esclusivamente per cercare l'impegno a partecipare pienamente, per non decretare a priori un sicuro insuccesso dei Giochi. Rifletteteci, se volete, e ne capirete le ragioni.
Facciamo salva, comunque, la costruttività di ogni critica, ma meglio sarebbe farle al momento opportuno e non a posteriori, quando ormai i fuochi sono spenti.
Carlo
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