Seminario di Ferrara: ringraziamenti

Sfogatevi ed esprimete le vostre cosiderazioni sull'armonica.
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psantofe
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Seminario di Ferrara: ringraziamenti

Messaggio da psantofe » martedì 29 novembre 2011, 9:31

Ho lasciato trascorrere un paio di giorni per riflettere ed assimilare la giornata di sabato e desidero ringraziare di cuore tutti i partecipanti al Seminario svoltosi presso la Scuola di Musica Moderna di Ferrara.
Alex, Angelo, Marco Muneratti, Marco Borazio, Massimo, Vincenzo, Ermanno, Fabrizio, AlexJ, Gianluca, ovviamente Gianandrea, i presenti dei quali non conosco il nome e, come negli annunci "seri", gli ottimi relatori FRED BRINDISI e CLAUDIO DE SIMONE.
Spero di non aver tralasciato alcuno.
Trascurando l'aspetto formale, devo dire che è stato veramente un bel pomeriggio, passato tra ragazzi disponibili e molto "alla mano".
Senza retorica o "sruffianamenti" di sorta, anche il post-seminario passato cenando insieme e con i racconti e peripezie (più o meno riferibili...) di Angelo, Alexj e Vincenzo è stato un vero e proprio valore aggiunto, un'ottima ciliegina sulla torta.
Grazie a tutti!
Paolo


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ginogat
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Re: Seminario di Ferrara: ringraziamenti

Messaggio da ginogat » martedì 29 novembre 2011, 18:29

dai Paolo, ora che è passato dicci/dimmi qualcosa su questo
tipo di armonica con calamita. Non esserci stato è male (sic !) ma
almeno qualcosa è sempre meglio di niente.
L'hai provata ? che difficoltà ha ? che funzione ha ?
e quela con l'accordatura diversa ?
Un tuo parere.
Grazie mille
Gino
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cattagnus
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Re: Seminario di Ferrara: ringraziamenti

Messaggio da cattagnus » martedì 29 novembre 2011, 22:00

siamo noi che dobbiamo ringraziare te per la bella giornata che ci hai organizzato.
in effetti si, è proprio come dice Alex(J), siamo un branco, una setta, e quando c'è qualcosa ci muoviamo sempre tutti.
non so gli altri, io e Red ci siamo divertiti un mucchio, e non aspettiamo altro che un nuovo seminario.
per il momento ci vediamo a Ferrara per il play mr. D' Adamo, ma ci attendiamo un' altra "scusa" per poter fare un' altra scampagnata.
rimaniamo in attesa....
Vincenzo
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psantofe
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Re: Seminario di Ferrara: ringraziamenti

Messaggio da psantofe » domenica 4 dicembre 2011, 23:10

ginogat ha scritto:dai Paolo, ora che è passato dicci/dimmi qualcosa su questo
tipo di armonica con calamita. Non esserci stato è male (sic !) ma
almeno qualcosa è sempre meglio di niente.
L'hai provata ? che difficoltà ha ? che funzione ha ?
e quela con l'accordatura diversa ?
Un tuo parere.
Grazie mille
Gino
Prima di tutto, mi scuso con Gino per il notevole ritardo...beh vedrò di rimediare.
Riassumere quanto ascoltato sabato, non è semplice in poche righe; cercherò di concentrare.
Jim Antaki, medico ricercatore, con tanto di brevetti depositati su dispositivi per l'ausilio della circolazione sanguigna, nonchè impegnato nello sviluppo di organi artificiali, ha applicato le sue conoscenze nel suo hobby, ovvero l'armonica. La sua creatura è uno strumento-ponte tra una diatonica e una cromatica: partendo quindi da una diatonica con reedplate in materiale ferro-magnetico, applica una serie di mini-magneti su di una parte scorrevoole simile al registro della cromatica, grazie al quale permette alle "calamitine" di attrarre le ance più o meno, a seconda di quanto venga premuto il tasto laterale. Risultato finale: più premo, più la nota assume effettivamente la frequenza del semitono che sta immediatamente sopra. E fin qui, il comportamento è paragonabile alla cromatica. Premendo, il pulsante laterale "un po' meno", permette di ottenere una nota che non dista ancora di un semitono dalla precedente, risultando così "sfumata". A questo punto lo studio verterà su quanto dosare la pressione della leva laterale, in modo da ottenere tutti quei suoni che la musica "tradizionalmente" conosciuta non usa. Immagina gli sbocchi verso le melodie etniche balcaniche , arabe o estremo-orientali, ricche di sonorità non certo temperate. E questo senza distogliere lo sguardo dal fronte blues, dove lo strumento permette di ottenere effetti da trombone con coulisse, non usuali nella "normale" diatonica.
Non ho avuto modo di provarla, confesso, spaventato dal commento dell'amico Fred:" ...all'inizio ci si trova un po' spiazzati e delusi da uno strumento che pare non avere dinamica, almeno fino a quando non si entra in simbiosi con lei...".
Sul fronte della meccanica, appare molto interessante l'idea-proposta di Claudio Desimone: il carrello spingi magneti sfrutta l'effetto elastico del materiale plastico utilizzato come supporto per far tornare il tutto alla posizione di base, mentre potrebbe risultarne agevolato dall'inserzione
di una o più molle di ritorno. Forse farà parte dello sviluppo futuro dello strumento.
Spero che il mio condensato renda giustizia all'impegno profuso dai due ottimi relatori.
Ciao
Paolo
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