Leggere le tabulature..

[MrD]

Chiedo scusa in anticipo se l'argomento era già stato trattato, ho provato ad usare la funzione cerca con svariate chiavi di ricerca ma non ho ottenuto risultati.
Girando qua e la su harptab ho notato che le tab sono scritte in modi diversi per far capire quando soffiare/aspirare/fare bending etc..
Mi chiedevo se esistesse da qualche parte una sorta di legenda dei simboli più usati e cosa stiano a rappresentare..
Armeggiando un po con l'intro di Pink degli aerosmith da una tab trovata su harptab ho capito (o almeno credo) che alcuni usino il - prima del numero (es. -4) per indicare il foro aspirato e ' dietro al numero (es. -4') per indicare il bending.
Ora però mi sono imbattuto in questa:

5 6---- 5 6 (6) 6---- (5)
5b-- (5)--- 543---- 3 4 5
5 (5) 6 7------

Prima perplessità: inizialmente credevo che 5b significasse bendind sul 5° foro ma sul 5° non ci sono semitoni...
Poi immagino che i numeri tra parentesi siano gli aspirati e i restanti i soffiati, giusto?
Se qualcuno potesse fare un po di chiarezza stilando una lista dei vari segni più usati con rispettivi significati, o indirizzarmi verso una lista già esistente gliene sarei davvero grato.
Grazie mille in anticipo.

Diego.

[corrado]

Ciao Diego,
credo che ti sei infilato in un pantano.
Ogniuno indica una simbologia diversa e risulta veramente complicato districarsi.
Secondo il mio parere la cosa migliore da fare è seguire la simbologia suggerita sul metodo di Triassi "Armonicista autoditatta.
A per aspirato
S per soffiato
1, 2, 3, 4..numero del foro
1, 2, 3, ... bending di un semitono
- - -
2, 3, ... bending di due semitoni(tono)
= =
3,..... bending di un tono e mezzo
-
=
Per me, cromatico, è più facile, le tablature me le faccio personalizzate.
Corrado.

[MrD]

Grazie delle info Corrado.
Alla fine dei giochi credo di aver capito che la cosa migliore per "decriptare" ( ) le tabulature sia l'intuito e provare a suonarle, alla fine i fori sono quelli, se non è soffiato per esclusione è aspirato e se non è nota piena per esclusione sarà un bending.

[Manxcat]

Grazie delle info Corrado.
Alla fine dei giochi credo di aver capito che la cosa migliore per "decriptare" ( ) le tabulature sia l'intuito e provare a suonarle, alla fine i fori sono quelli, se non è soffiato per esclusione è aspirato e se non è nota piena per esclusione sarà un bending.

Caro Diego,
lungi da me l'idea di fare del sarcasmo, ma c'è un linguaggio universale, alla fin fine molto più semplice delle "tablature", che non lascia equivoci e che vale per tutti gli strumenti e per tutti i musicisti del mondo, qualsiasi genere di musica facciano o rappresentino, ad est e ad ovest, in ogni parte del mondo, ormai da secoli, da quando Guido Monaco ne tracciò le basi. Sto parlando, ovviamente, della musica, e di quei pallini scritti sul pentagramma. E' una convenzione incredibilmente efficace e valida sempre e per tutti, che non pone dubbi sulle note normali, né su quelle alterate, e sulla loro altezza e sulla loro durata. E' quello il linguaggio al quale, secondo me, voi giovani dovreste rivolgervi, perché quelle che potebbero sembrare delle scorciatoie, spesso non portano alla meta desiderata e fanno perdere la strada, allontanandoti dalla destinazione invece che avvicinandoti.
E' il mio punto di vista, sia chiaro; ognuno legga quello che gli piace leggere.
Carlo.

[MrD]

Ed è un punto di vista rispettabilissimo.
Senza ombra di dubbio il modo migliore è come dici te.
Sul pentagramma c'è scritto tutto, e se lo sai leggere non hai bisogno di altro.
Sono altresì dell'opinione che la grandezza della musica, sopratutto del blues e del suo diretto discendente il rock, stia nel fatto che sia alla portata di tutti, eruditi o meno nella teoria musicale classica.
Questo non vuol essere un paravento per evitare anni di studio, ma semplicemente un approccio diverso.
Sono ormai circa 13 anni che ho a che fare con la musica, prima con la chitarra, poi con la voce e da qualche tempo con l'armonica e nonostante sia sempre stato piuttosto ignorante in quanto a teoria me la sono sempre cavata egregiamente.
La musica nasce nel cuore e prende vita con il corpo, che siano le mani per una chitarra, che siano braccia e gambe per una batteria, che siano diaframma, polmoni, gola, bocca, lingua e quant'altro per canto strumenti a fiato etc..
Preferisco avere una tabulatura, anche poco comprensibile, che mi dia una linea guida e poi trovarmi il brano a orecchio, piuttosto che stare incasellato nei pallini e nelle svirgolature di un pentagramma ma, sopratutto, preferisco usare la musica per esprimere qualcosa di mio, non per rifare qualcosa di altri, anche se ovviamente quando ci si approccia per la prima volta a uno strumento dei riferimenti sono necessari.

[Manxcat]

sopratutto, preferisco usare la musica per esprimere qualcosa di mio, non per rifare qualcosa di altri

Questa frase che cito è la sintesi di tutto, e l'hai espressa molto bene.
Se per esprimere quel qualcosa di tuo hai bisogno di un punto di riferimento, da cui partire, e se la scelta si pone tra una tablatura ed uno spartito, scegli lo spartito; solo questo volevo dirti. Che ci siano stati geni da un punto di vista musicale, che non conoscevano la musica, questo è un altro argomento , sul quale si potrebbe contendere per delle settimane, ma non era quello che intendevo col mio messaggio.
Carlo

[MrD]

Ma io non mi riferivo ai geni, parlo di gente comune, gente che suona per passione e che nonostante conosca poco o niente di teoria musicale riesce comunque a fare cose ottime.
Ma esulando da questo la scelta tra spartito e tabulatura ormai ricade sulla tabulatura per una mera questione pratica.
Non so leggere uno spartito mentre una tabulatura più o meno si e per quello che mi serve (ovvero da punto di riferimento iniziale per poi suonare musica mia) è più che sufficente.
Sono dell'idea che entrambe le opinioni siano giuste e rispettabili in egual misura, dipende da troppi fattori scegliere una strada piuttosto che un altra, abitudine, primo approccio con la musica, contesti, etc..
Vien da se che per fare rock blues e, ancor di più, punk la conoscenza della teoria abbia un impatto minore rispetto al dover suonare jazz o musica classica.