Messaggio
da muddyharp » sabato 16 luglio 2011, 15:01
Anche io mi sono recentemente avventurato in accordature di ance (sulla scorta dei metodi suggeriti da Leonardo Triassi). Però circa l'accordatore digitale (cromatico o no) direi di fare attenzione. Non credo che sia poco preciso. Forse lo è troppo. Mi spiego. Spesso le armoniche sono accordate con un diapason superiore ai 440 Hz (ad es. 444), questo per renderle più brillanti. Si trovano molti riferimenti a ciò nel bellissimo sito di Pat Missin. Quindi è importante accordare l'ancia in relazione al diapason relativo di quel modello e non al diapason standard. Gli accodatori digitali, fortunatamente permettono di settare il diapason. Quindi la prima cosa è stabilire la frequenza del la di riferimento su quella particolare armonica.
Inoltre, a seconda della tonalità dell'armonica, sulle diatoniche si tende a ritoccare un po' gli intervalli in modo da avere delle belle terze consonanti nei due accordi base in draw e in blow (quasi tutte le Hohner sono ritoccate così; non la Golden Melody, che però mi piace moltissimo). Quindi, se accordiamo con le altezze perfette dell'accordatore digitale, finiamo per lasciare dissonanti certi accordi o certi double-stops nella particolare tonalità di un'armonica. Lo stesso, com'è noto, accade col pianoforte e con la chitarra.
Siete d'accordo?
Un saluto a tutti (è il mio primo intervento sul forum),
Steve
... and Walter said, "That little ol' pip squeak?" Muddy said, "Yes" and Walter said, "If you think he can do it, let him go over there and play." (Junior Wells, Interview, 1993)