James Cotton a Castel s.Pietro
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James Cotton a Castel s.Pietro
Qulacuno di voi è andato a vedere James Cotton a Castel s. Pietro in Blues????Cosa ne pensate???
- frank-blues
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Re: James Cotton a Castel s.Pietro
Per me il vero James Cotton è questo:
http://it.youtube.com/watch?v=GZXMWklGf84
... e me lo voglio ricordare così.
Certi musicisti, quando sono ormai molto anziani e in brutte condizioni fisiche e di salute, sarebbe meglio che andassero in 'pensione'.
Questa è la mia opinione.
http://it.youtube.com/watch?v=GZXMWklGf84
... e me lo voglio ricordare così.
Certi musicisti, quando sono ormai molto anziani e in brutte condizioni fisiche e di salute, sarebbe meglio che andassero in 'pensione'.
Questa è la mia opinione.
- Slick Harp
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Re: James Cotton a Castel s.Pietro
Sono d'accordissimo con te!!!Anche se è sempre una grande emozione vederlo arrivare,non è stato il James Cotton giovane che noi tutti amiamo!
Re: James Cotton a Castel s.Pietro
io c'ero e non mi trovo pienamente d'accordo con voi.
Solo a vederlo a me sono venuti i brividi.Non capita tutti i giorni di trovarsi il BLUES davanti,qualcuno che ha suonato con tutti i grandi del blues da 64 anni a questa parte.Qui le parole sono davvero sprecate perchè per me è stata indescrivibile la sensazione.
è vero che l'età si fa sentire molto ma non si può che restare a bocca aperta davanti a un personaggio simile.
Il concerto è stato fantastico e io che ero in prima fila ho ballato ogni canzone e per tutta la piazza era impossibile stare fermi.La sua "Superharp" blues band è stata coinvolgentissima e non mancava in ogni canzone la risata del pubblico,soprattutto il bassista noel neal si è rivelato simpaticissimo,ma anche lo stesso cotton che ha regalato anche qualche passo di ballo.Ogni volta che cominciava a soffiare mi venivano i brividi col suo tocco eccezzionale.
Alla fine ha anche regalato un bis nonostante, purtroppo, era molto stanco:ha suonato un bellissimo strumentale chiamato the hucklebuck che i fans di cotton non possono non conoscere.
è stato ottimo anche il chitarrista danny bryant che ha aperto il concerto a superharp.
Personalmente sono tornato a casa molto soddisfatto sapendo che un'occasione cosi ,diffcilmente ricapiterà ,ma io ci spero.
Ho inoltre portato a casa cd autografato e qualche foto.
Qualcuno di voi c'è andato?cosa ne pensa?
Solo a vederlo a me sono venuti i brividi.Non capita tutti i giorni di trovarsi il BLUES davanti,qualcuno che ha suonato con tutti i grandi del blues da 64 anni a questa parte.Qui le parole sono davvero sprecate perchè per me è stata indescrivibile la sensazione.
è vero che l'età si fa sentire molto ma non si può che restare a bocca aperta davanti a un personaggio simile.
Il concerto è stato fantastico e io che ero in prima fila ho ballato ogni canzone e per tutta la piazza era impossibile stare fermi.La sua "Superharp" blues band è stata coinvolgentissima e non mancava in ogni canzone la risata del pubblico,soprattutto il bassista noel neal si è rivelato simpaticissimo,ma anche lo stesso cotton che ha regalato anche qualche passo di ballo.Ogni volta che cominciava a soffiare mi venivano i brividi col suo tocco eccezzionale.
Alla fine ha anche regalato un bis nonostante, purtroppo, era molto stanco:ha suonato un bellissimo strumentale chiamato the hucklebuck che i fans di cotton non possono non conoscere.
è stato ottimo anche il chitarrista danny bryant che ha aperto il concerto a superharp.
Personalmente sono tornato a casa molto soddisfatto sapendo che un'occasione cosi ,diffcilmente ricapiterà ,ma io ci spero.
Ho inoltre portato a casa cd autografato e qualche foto.
Qualcuno di voi c'è andato?cosa ne pensa?
- cattagnus
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Re: James Cotton a Castel s.Pietro
io ero in seconda fila e anche per me, come tutti credo, è stato emozionante vederlo salire sul palco, e alla fine lo spettacolo è stato stupendo.
per tutto il concerto mi è sembrato che si lamentasse per il microfono, però mi aspettavo qualcosa di più,e anch' io credo che non sia più il james cotton dei tempi d' oro.
alla fine io sono d' accordo con le' opinione di frank blues,comunque i miei complimenti se sei riuscito a procurarti il cd autografato.
per tutto il concerto mi è sembrato che si lamentasse per il microfono, però mi aspettavo qualcosa di più,e anch' io credo che non sia più il james cotton dei tempi d' oro.
alla fine io sono d' accordo con le' opinione di frank blues,comunque i miei complimenti se sei riuscito a procurarti il cd autografato.
Vincenzo
Re: James Cotton a Castel s.Pietro
CD autografato... che invidia...
Re: James Cotton a Castel s.Pietro
Ciao a tutti.
Anch’io ero a vedere Cotton, in seconda fila.
Devo dire che mi ha fatto una grande pena, per tutto il concerto è parso avesse problemi con il microfono e nessuno lo aiutava.
Mi sono messo nei suoi panni, senza voce, praticamente immobile sulla sedia, con problemi alla vista (all’inizio del concerto si sono raccomandati: no flash), avevo mal di stomaco per lui, ogni volta che si lamentava del microfono avrei voluto salire sul palco e mettere mano al mixer.
Pensavo che se in una band ci sono 30 elementi ed un armonicista, l’unico con i problemi è sempre l’armonicista, anche se ti chiami James Cotton e suoni da una vita.
Possibile davvero che avesse tutti questi problemi?
Poi mi sono messo nei panni dei musicisti ed ho capito (credo): i problemi non ce li aveva il microfono, ce li aveva Cotton, e gli altri lo ignoravano pesantemente perché essendo praticamente “partito” rompe le balle a tutti i concerti.
Sfido io, immaginatevi voi a suonare con vs. nonno, cieco, sordo, infermo e pure rompiballe, l’unico modo per sopravvivere è ignorarlo!
Però secondo me il suo momento di gloria l’ha avuto proprio quando non ha suonato:
ad un certo punto infatti ha “provato” a guadagnarsi la pagnotta meschinamente Sugar Blue, facendo un pezzo, forse più per far riposare il grande James.
Beh, c’erano un pelino di diversi centinaia di decibel di bassi in meno, eppure suonava nello stesso microfono, un normalissimo SM58 collegato all’impianto (o almeno così mi pareva) e questo la dice lunga su come si suona, infatti secondo me Sugar Blue non ci ha fatto una bella figura (per non parlare poi della sua bassista…)
Per finire dico che non l’ho reputato un buono spettacolo, vedere un mostro sacro del blues ridotto così, palesemente sfruttato dal business.
Però mi sono fatto firmare un’armonica a me cara.
La firma fa pena, dico la verità, l’autografo in stampatello che mi ha fatto non è proprio un granchè, mia figlia di 8 anni firma meglio.
Però se qualcuno mi mette in dubbio la firma io porto l’armonica dai RIS e faccio rilevare le impronte, tanto vuoi che un bluesman di razza come James Cotton non si sia mai fatto un’oretta di sana galera e che non ci siano le sue impronte in qualche archivio di stato americano?
Sapevo bene che era messo male, d’altronde basta ascoltare qualche sua ultima registrazione e non mi aspettavo poi tanto, ma era un pezzo di storia, un pezzo di Blues che forse mai più avrei avuto l’occasione di vedere e per me ne è valsa la pena.
Anch’io ero a vedere Cotton, in seconda fila.
Devo dire che mi ha fatto una grande pena, per tutto il concerto è parso avesse problemi con il microfono e nessuno lo aiutava.
Mi sono messo nei suoi panni, senza voce, praticamente immobile sulla sedia, con problemi alla vista (all’inizio del concerto si sono raccomandati: no flash), avevo mal di stomaco per lui, ogni volta che si lamentava del microfono avrei voluto salire sul palco e mettere mano al mixer.
Pensavo che se in una band ci sono 30 elementi ed un armonicista, l’unico con i problemi è sempre l’armonicista, anche se ti chiami James Cotton e suoni da una vita.
Possibile davvero che avesse tutti questi problemi?
Poi mi sono messo nei panni dei musicisti ed ho capito (credo): i problemi non ce li aveva il microfono, ce li aveva Cotton, e gli altri lo ignoravano pesantemente perché essendo praticamente “partito” rompe le balle a tutti i concerti.
Sfido io, immaginatevi voi a suonare con vs. nonno, cieco, sordo, infermo e pure rompiballe, l’unico modo per sopravvivere è ignorarlo!
Però secondo me il suo momento di gloria l’ha avuto proprio quando non ha suonato:
ad un certo punto infatti ha “provato” a guadagnarsi la pagnotta meschinamente Sugar Blue, facendo un pezzo, forse più per far riposare il grande James.
Beh, c’erano un pelino di diversi centinaia di decibel di bassi in meno, eppure suonava nello stesso microfono, un normalissimo SM58 collegato all’impianto (o almeno così mi pareva) e questo la dice lunga su come si suona, infatti secondo me Sugar Blue non ci ha fatto una bella figura (per non parlare poi della sua bassista…)
Per finire dico che non l’ho reputato un buono spettacolo, vedere un mostro sacro del blues ridotto così, palesemente sfruttato dal business.
Però mi sono fatto firmare un’armonica a me cara.
La firma fa pena, dico la verità, l’autografo in stampatello che mi ha fatto non è proprio un granchè, mia figlia di 8 anni firma meglio.
Però se qualcuno mi mette in dubbio la firma io porto l’armonica dai RIS e faccio rilevare le impronte, tanto vuoi che un bluesman di razza come James Cotton non si sia mai fatto un’oretta di sana galera e che non ci siano le sue impronte in qualche archivio di stato americano?
Sapevo bene che era messo male, d’altronde basta ascoltare qualche sua ultima registrazione e non mi aspettavo poi tanto, ma era un pezzo di storia, un pezzo di Blues che forse mai più avrei avuto l’occasione di vedere e per me ne è valsa la pena.