Rivolgo una domanda, in particolare a Luisiccu. Sono bene accetti anche interventi da parte di altri,ovviamente.
La domanda è semplice : le musiche che accompagnano i balli sardi, a parte qualche inciso che risulta ben riconoscibile, sono frutto di improvvisazione, magari su uno schema fisso, o hanno una linea melodica precisa? (Mi riferisco ai più ....)
Ne ho ascoltati parecchi su YouTube, per armonica solo, e faccio fatica a memorizzarli.
Ciao
Renato
Balli sardi
Re: Balli sardi
Ciao, in attesa della risposta di Luisiccu, mi permetto di dire la mia, dato che anch'io sono sardo
la musica sarda è musica tramandata per via orale: non ci sono spartiti, e lo stesso ballo può cambiare da zona a zona, anche se la linea melodica di base è la stessa, quindi è per tale ragione che avverti queste differenze.
Posso dirti che proprio questa mattina io ho acquistato il libro di Michelino Carta, intitolato "Suonare musica popolare", dove si trovano diversi balli sardi.
È un buon libro, perché ha il merito di trasmettere questa musica anche a chi non disponga di un maestro.
Se vuoi avere un punto di riferimento su queste musiche, potresti comprare questo libro, ha anche il cd, e costa 20 €.
la musica sarda è musica tramandata per via orale: non ci sono spartiti, e lo stesso ballo può cambiare da zona a zona, anche se la linea melodica di base è la stessa, quindi è per tale ragione che avverti queste differenze.
Posso dirti che proprio questa mattina io ho acquistato il libro di Michelino Carta, intitolato "Suonare musica popolare", dove si trovano diversi balli sardi.
È un buon libro, perché ha il merito di trasmettere questa musica anche a chi non disponga di un maestro.
Se vuoi avere un punto di riferimento su queste musiche, potresti comprare questo libro, ha anche il cd, e costa 20 €.
Re: Balli sardi
Sire, ti ringrazio per la esauriente risposta.Sapevo del libro di Michelino Carta, che però non ho ancora cercato. Lo acquisterò senz'altro e quanto prima. Se poi mi vuoi togliere una curiosità,ti chiedo se abiti in Sardegna,e,nel caso,in quale parte dell'isola. Ciao
Renato
Renato
Re: Balli sardi
Sì, vivo in Sardegna, a Caglari
- Luisiccu
- =|o|o|o|o|o|o|o|o|=
- Messaggi: 1729
- Iscritto il: sabato 23 giugno 2007, 12:18
- Località: Decimoputzu (CA)
Re: Balli sardi
Renato,
solo ora noto il tuo messaggio.
Il discorso ricalca molto da vicino quello che ha appena fatto Sire.
In effetti i balli sardi sono tanti, quanti sono quelli che lo suonano e lo hanno suonato.
Vale cioè quello che è il comandamento della musica popolare più autentica: Paganini non concede il bis.
Quindi non solo ognuno suona a modo suo ma anche ogni volta il modo diverso. E non parlo di tempistica solamente, ma anche di note interpolate in maniera nuova sino quasi a far dimenticare quello che appena prima è stato suonato.
Pur tuttavia le ritmiche sono pressapoco castanti all'interno di un ogni tipo di ballo. Ad esempio: un Passu Torrau si rifarà sempre ai fondamentali di tale ballo. Un "Ballu tundu" rispetterà i ritmi di tale ballo. Una "Danza" avrà una veste sempre diversa ma rispettosa della sostanza universale del ballo sardo di questo genere. Lo stesso discorso vale per i Balli Campidanesi, Galluresi, Ogliastrini, ecc...
C'è da dire che i suonatori che accompagnano i gruppi di ballo Folk che girano per la Sardegna e per il mondo hanno un modo di suonare meno anarchico.
Il motivo è semplice. I gruppi in maniera diversa nel ballare seguono una precisa coreografia, per cui le diverse figure coreografiche devono essere previste in funzione di una esecuzione musicale precisa e viceversa. Cioè ci sono vincoli che il "libero" ballo in piazza non prevede.
Tutti i suonatori e tutti i ballerini "liberi" dalla coreografia si sollecitano a vicenda nell'inventiva. Per cui è un continuo inseguirsi di variazioni e di trovate che entusiasmano.
Talora questi balli diventano interminabili. Con ballerini che entrano ed escono dalla pista e il suonatore che continua sino allo sfinimento.
Ed alla fine un urlo generale o un applauso collettivo mette fine alla maratona.
Purtroppo tali circostanze sono sempre più rare e ci si limita ad ascoltare e seguire distratti quello che succede su un palco.
Per quanto ti riguarda potresti limitarti a cercare di memorizzare un ballo che ti piace, o quello della località che ti interessa: Cagliari, Oristano, Fonni, Benetutti, ecc.
A questo punto con qualche programma per computer che dà la possibilità di rallentare un poco il tempo potresti cominciare a seguire il brano che ti interessa.
Mano a mano arrivare alla giusta velocità.
Perchè, secondo me, il problema più grande per suonare il ballo sardo, specialmente quello campidanese, è quello di acquisire un giusto ritmo di respirazione. Altrimenti non è possibile neppure avventurasi alla ricerca della giusta sequenza delle note che vuoi realizzare.
A Sire voglio dire che siamo quasi vicini di casa
Saludi e trigu. Salute e prosperità
solo ora noto il tuo messaggio.
Il discorso ricalca molto da vicino quello che ha appena fatto Sire.
In effetti i balli sardi sono tanti, quanti sono quelli che lo suonano e lo hanno suonato.
Vale cioè quello che è il comandamento della musica popolare più autentica: Paganini non concede il bis.
Quindi non solo ognuno suona a modo suo ma anche ogni volta il modo diverso. E non parlo di tempistica solamente, ma anche di note interpolate in maniera nuova sino quasi a far dimenticare quello che appena prima è stato suonato.
Pur tuttavia le ritmiche sono pressapoco castanti all'interno di un ogni tipo di ballo. Ad esempio: un Passu Torrau si rifarà sempre ai fondamentali di tale ballo. Un "Ballu tundu" rispetterà i ritmi di tale ballo. Una "Danza" avrà una veste sempre diversa ma rispettosa della sostanza universale del ballo sardo di questo genere. Lo stesso discorso vale per i Balli Campidanesi, Galluresi, Ogliastrini, ecc...
C'è da dire che i suonatori che accompagnano i gruppi di ballo Folk che girano per la Sardegna e per il mondo hanno un modo di suonare meno anarchico.
Il motivo è semplice. I gruppi in maniera diversa nel ballare seguono una precisa coreografia, per cui le diverse figure coreografiche devono essere previste in funzione di una esecuzione musicale precisa e viceversa. Cioè ci sono vincoli che il "libero" ballo in piazza non prevede.
Tutti i suonatori e tutti i ballerini "liberi" dalla coreografia si sollecitano a vicenda nell'inventiva. Per cui è un continuo inseguirsi di variazioni e di trovate che entusiasmano.
Talora questi balli diventano interminabili. Con ballerini che entrano ed escono dalla pista e il suonatore che continua sino allo sfinimento.
Ed alla fine un urlo generale o un applauso collettivo mette fine alla maratona.
Purtroppo tali circostanze sono sempre più rare e ci si limita ad ascoltare e seguire distratti quello che succede su un palco.
Per quanto ti riguarda potresti limitarti a cercare di memorizzare un ballo che ti piace, o quello della località che ti interessa: Cagliari, Oristano, Fonni, Benetutti, ecc.
A questo punto con qualche programma per computer che dà la possibilità di rallentare un poco il tempo potresti cominciare a seguire il brano che ti interessa.
Mano a mano arrivare alla giusta velocità.
Perchè, secondo me, il problema più grande per suonare il ballo sardo, specialmente quello campidanese, è quello di acquisire un giusto ritmo di respirazione. Altrimenti non è possibile neppure avventurasi alla ricerca della giusta sequenza delle note che vuoi realizzare.
A Sire voglio dire che siamo quasi vicini di casa
Saludi e trigu. Salute e prosperità
Luisiccu
Re: Balli sardi
Sì Luisicco, ricordo che siamo conterranei: una volta hai risposto a un mio quesito