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Marco52
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Messaggio da Marco52 » sabato 16 marzo 2024, 17:30

You raise me up: scritta da Brendan Graham e Rolf Løvland nel 2002, la canzone è stata ripresa come cover da molti artisti.
La versione più famosa forse rimane quella di Josh Groban (2013).
"Le parole della canzone sono parole di attesa, parole di speranza, parole di amore. La melodia trascina e ti porta a chiudere gli occhi per assaporarla al meglio. Ascoltarla nei momenti di smarrimento, di silenzio, di buio, smuove qualcosa dentro… qualcosa che, forse, ci fa capire che poi non siamo soli…"
Ho cercato di interpretarla assegnando all'armonica il non facile compito (per me) di trasformare la musica in un'invocazione pressante, intessendo anche un dialogo con la base (musicale), la cui scelta, per le numerosissime versioni esistenti, non è stata facile. Non lo so se ci sono riuscito, spero che cmq sia gradevole.
Evito di riportare tutto il testo della canzone, un pò lunghetta ...basta cercarla su Youtube!
Ho utilizzato un'armonica East Top T10-40
Saluti a tutti.
Marco
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YOU RAISE ME UP.mp3
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Manxcat
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Re: MI PORTI IN ALTO...

Messaggio da Manxcat » sabato 16 marzo 2024, 19:47

Marco52 ha scritto: sabato 16 marzo 2024, 17:30 You raise me up: scritta da Brendan Graham e Rolf Løvland nel 2002, la canzone è stata ripresa come cover da molti artisti.
La versione più famosa forse rimane quella di Josh Groban (2013).

Ho utilizzato un'armonica East Top T10-40
Ciao Marco.
Bella bella questa tua proposta; bella la melodia, la base ed anche la registrazione, ben fatta.
Non conoscevo questa "You raise me up", roba troppo recente ed a me sconosciuta, né tantomeno i suoi autori, ma quando il brano è interessante e bello dal punto di vista musicale, tutto si ascolta con piacere fin dalla prima volta.
Ottimo il suono della East Top, che trovo sia meno incisivo e penetrante rispetto alla SCX48, e per certi brani più dolce e vellutato, insomma a volte più gradevole.
Complimenti.
Ora veniamo a due spunti che l'ascolto mi suggerisce, e che sono quegli spunti che piacciono a te.
Il primo riguarda un piccolo ritocco che farei in fase di post produzione.
Regalerei al suono pur bello, ma secco e asciutto, un leggero riverbero, che, oltretutto, renderebbe il tutto anche meglio amalgamato alla timbrica della base.
In fase di produzione, invece, sento un po' la mancanza di un po' di vibrato, almeno in certe note lunghe . . .
Il vibrato, secondo me, è parte essenziale di una voce, sia essa umana o strumentale, soprattutto se vuoi esserne trascinato e se la vuoi ascoltare ad occhi chiusi, come dici tu, trattandosi quindi di qualcosa che attiene al sentimento e non al chiasso di molta "musica" moderna; insomma consideralo un invito esplicito a darti da fare per cercare e trovare il modo di aggiungere a tutti i valori di un'ottima esecuzione come questa, anche un po' di vibrato, fatto come ti pare, ma fatto. Nel senso che i puristi ti diranno che va fatto solo ed esclusivamente di gola, precludendoti altre possibilità che possono essere altrettanto efficaci, come quella del vibrato di mano, molto simile nella dinamica a quello che si ottiene dalle corde di un violino; l'importante è il risultato.
Sono due elementi di cui il suono di un'armonica cromatica, come sappiamo perché ne abbiamo già parlato, ha bisogno, e la cui messa in atto cambia di molto il fascino dell'esecuzione, senza dubbio alcuno.
Alle prossime,

Carlo
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Re: MI PORTI IN ALTO...

Messaggio da Marco52 » domenica 17 marzo 2024, 10:17

Ciao Carlo, raccolgo i tuoi ottimi suggerimenti ma...c'è un "MA" :D :
...rIguarda un piccolo ritocco che farei in fase di post produzione.
Regalerei al suono pur bello, ma secco e asciutto, un leggero riverbero,...
Come scrissi qualche anno fa in risposta ad un tuo post sull'AVE MARIA (il mio primo brano), non ho mai usato tecniche particolari/effetti vari.
I miei brani sono tutti "originali", nel bene e nel male come mi vengono dal cuore così li pubblico.
Tu parli di riverbero...ma come si fa a realizzarlo? Io sono totalmente ignorante quindi, se ti è possibile darmi delle indicazioni o qui sul forum o via email te ne sarei grato!
Per quanto riguarda la seconda osservazione
sento un po' la mancanza di un po' di vibrato, almeno in certe note lunghe . . .
raccolgo il Tuo invito! Vedrò, nei prossimi brani, di metterci più attenzione.
In effetti il vibrato dona al brano un effetto particolare
...la messa in atto cambia di molto il fascino dell'esecuzione,
Grazie sempre per l'attenzione.
Buona domenica
Marco
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Re: MI PORTI IN ALTO...

Messaggio da Manxcat » domenica 17 marzo 2024, 12:59

Ciao Marco, intanto ti rispondo in ordine al riverbero, poi in altra occasione ti risponderò sul vibrato.
Marco52 ha scritto: domenica 17 marzo 2024, 10:17
Come scrissi qualche anno fa in risposta ad un tuo post sull'AVE MARIA (il mio primo brano), non ho mai usato tecniche particolari/effetti vari.
I miei brani sono tutti "originali", nel bene e nel male come mi vengono dal cuore così li pubblico.

Tu parli di riverbero...ma come si fa a realizzarlo? Io sono totalmente ignorante quindi, se ti è possibile darmi delle indicazioni o qui sul forum o via email te ne sarei grato!
Per ottenere quello che si definisce riverbero o più chiaramente "effetto cattedrale", che rende il suono avvolgente, in una sorta di leggerissimo e brevissimo "echo", dando al suono una certa profondità, ci sono vari sistemi.
Il primo ed il più naturale è quello di suonare in un ambiente acusticamente idoneo allo scopo, tipo una stanza vuota o il centro dell'abside di una pieve romanica :D come nel breve video che ti allego, fattomi a mia insaputa da una signora un giorno che andai a provare l'acustica nella Pieve di Romena, ma l'audio è molto basso . . .
Il secondo potrebbe essere dato dall'uso di un amplificatore, che in genere sono dotati di effetti regolabili che determinano la possibilità di alcuni aggiustamenti del suono prodotto.
Il terzo è quello di usare un plug-in in dotazione ad ogni software di registrazione, DAW (Digital Audio Workstation), e di cui tu sei dotato, che consente piccoli interventi migliorativi del suono quali equalizzazione, compressione di dinamica e riverbero.
Tutto questo senza nulla togliere all'originalità dei tuoi lavori ed alla loro provenienza corporea, nel senso che, se ti vengono dal cuore e non da altri organi, migliorandone l'aspetto o togliendo qualche rumore di troppo o qualche picco distorsivo, se ce ne fossero, essi possono tranquillamente continuare a provenire dal cuore, senza problemi! :mrgreen:
Certo, si sa, l'armonica cromatica non è la tremolo, ma è tutto un altro strumento, il cui suono non ha purtroppo il fascino e la risonanza di quello di una tremolo, ed è difficile, come abbiamo anche detto e letto negli appunti di Brouzet, rimanere soddisfatti dei suoi vagiti. Occorre lavorarci, con la respirazione, con l'imboccatura, essenziale, con tutti quegli accorgimenti che possano migliorarne il suono. Tra questi, uno dei più importanti è proprio quello di sapergli assegnare il giusto riverbero, quando il brano lo richieda, se lo richiede.
Non sentirai mai, o quasi mai, esecuzioni di professionisti, di quelli cioè che per suonare si fanno pagare, e che non si dilettano, ma lavorano, e anche se si dilettano lavorano lo stesso, non sentirai mai, dicevo, brani con un suono privo di qualsiasi riverbero, sia che essi suonino in concerti dal vivo, nel qual caso si avvalgono di sofisticatissime strumentazioni che possono dare qualsiasi effetto, sia che suonino in sala di registrazione, dove tutto viene perfezionato in fase di post-produzione.
Ti cito alcuni esempi, per capirci; il primo è quello di un certo Martin Allegro che è stato frequentatore del Forum per un certo periodo e ogni tanto proponeva dei link delle sue registrazioni: Un professionista. https://youtu.be/OV5gP2eRCd4?si=Vn68VmM2CwAwq8TH
Il secondo che ti propongo, tutti scelti a caso, è questo video di Christelle Berthon https://youtu.be/S-p5NMQLb9I?si=1c1Ps9Lpi7wQ3gAN
Infine un altro video di un altro grande, un grandissimo, Franz Chmel https://youtu.be/u1ebF8BB8uU?si=ykVCYNE8lG7YnGpk
Il loro suono è determinato da vari fattori, quali l'imboccatura, la dinamica del loro dare fiato allo strumento, il riverbero. Lo senti il riverbero?
A parte la diatonica di Christelle, ti sembra che le armoniche cromatiche abbiano di suo quel suono lì? E pensi che il loro suono non sia "originale e puro" e non scaturisca dal loro cuore?
Poi parleremo del vibrato, ti saluto per adesso, unitamente ad altri che passassero a leggere.

Carlo

P.S. Nel frattempo ho trovato anche il video completo di quella Ave Maria, con il suo riverbero naturale . . .
https://youtu.be/WoVkRsv3YfA
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Ultima modifica di Manxcat il domenica 17 marzo 2024, 16:32, modificato 1 volta in totale.
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Re: MI PORTI IN ALTO...

Messaggio da Manxcat » domenica 17 marzo 2024, 16:14

Bene, passo a dire due parole sul vibrato.

Per me il vibrato è la vita della musica, del canto e della melodia.
Una voce senza vibrato è una voce morta, una voce mai nata, può essere anche piacevole da ascoltare, ben impostata, modulata nel modo giusto, ma pur sempre una voce incompleta. Lo stesso vale per la voce di un'armonica cromatica, anzi di più, poiché una voce umana può essere anche particolarmente bella e piacevole da ascoltare, mentre il suono di un'armonica cromatica, di suo, non lo è mai, e se lo è, lo è perché la suona Willi Burger o qualche altro sovrumano.

Detto questo per quanto concerne il vibrato che interessa a noi, c'è da dire che la prima cosa da sapere e da imparare è quella di capire dove ci vuole e dove non ci vuole, senza abusarne e senza farlo mancare dove ci vuole. E questo si impara se si ha un po' di senso musicale e si è ascoltata molta musica e si ha sempre avuto voglia di cantare . . . .
Se non si è un po' intonati, se non si ha mai avuto voglia di cantare, se non si ama ascoltare la musica, se non si ha un genere di musica che ci piace, allora sarà molto difficile capire dove occorra il vibrato, e questo non è sicuramente il caso di Marco.

Esiste il vibrato di gola ed il vibrato di mano; l'uno non esclude l'altro e si possono anche combinare. Io, ad esempio, nel mio piccolissimo, uso entrambi i sistemi, e sulla nota vibrata spesso mi succede di partire con un po' di vibrato di gola per finire con l'accentuarlo di mano.

Il vibrato di gola, con l'armonica, è un po' come quello della voce; richiede molto esercizio ed una buona partecipazione del diaframma. Non viene spontaneamente, ma con l'esercizio. Per capire meglio si può provare a suonare una nota lunga muovendo velocemente e con una certa pressione la mano che non tiene l'armonica nella zona del diaframma, tra la fine delle costole e l'ombelico, a tre o quattro mosse al secondo, e sentire l'effetto che fa sul suono. Bisogna arrivarci senza l'uso della mano, e ci vuole tempo.

Più facile, per alcuni, invece è il vibrato di mano. Il mio sistema impone un'imboccatura profonda dello strumento, "conditio sine qua non", ed una forte pressione dell'armonica sulle labbra, a cui viene trasferito un rapido movimento con la mano sinistra, alla velocità che la nota richiede, e per la lunghezza opportuna, con una pressione ed un movimento simile a quello che il violinista compie per ottenere il vibrato dalle sue corde.
Bravi armonicisti che usano il vibrato di mano non mancano certo e non bisogna sentirsi da meno e farsi condizionare, se il risultato raggiunto soddisfa le proprie esigenze!

Il mio vibrato, a volte piuttosto "pecoreccio", si capisce bene dal brano che allego, "Poster" di Baglioni, in cui abbiamo una strofa, ripetuta due volte all'inizio, ed un ritornello; ebbene il brano ha la particolarità che nella strofa, secondo me, non c'è necessità di vibrato, mentre nel ritornello diventa assolutamente indispensabile!!!

Così, caro Marco, abbiamo un po' trattato il riverbero ed il vibrato, ma solo dal mio punto di vista. Io non sono né un musicista, né tantomeno un maestro di armonica, ma solo uno che, se avesse l'età giusta, avrebbe tanto, ma tanto, da esercitarsi e da imparare!
Saluti cordiali a tutti,

Carlo
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Re: MI PORTI IN ALTO...

Messaggio da Luisiccu » lunedì 18 marzo 2024, 16:09

Splendido pezzo, suonato splendidamente.
Non conoscevo il titolo e neppure l'autore anche se la melodia non mi è stata nuova, anzi. Non so perchè ma l'ho percepita sempre quasi come un arrangiamento di RED RIVER VALLEY.
Sulle tecniche e sui suggerimenti di Manxcat non entro in merito. Dovrei ripetere cosa simili seppure non uguali.
Ma non sono mai stato un sostenitore accanito dell'elettronica nel trattamento dei brani musicali. Anzi sono stato sempre un propugnatore dello spontaneo. Dite pure del grezzo. Della semplicità che canta e suona nel modo migliore. Pur consapevole che registrare e riprodurre alla perfezione quello che l'orecchio percepisce al naturale non è cosa semplice.
Troppi fattori influenzano il trasferimento dal naturale ai supporti artificiali e alla loro riproduzione.
A me il brano presentato da Marco è piaciuto moltissimo così com'è. Mi piace immaginare che lui l'abbia sentito proprio come l'ha proposto. La manipolazione non avrebbe aggiunto niente alla sua esecuzione e magari l'avrebbe snaturata e svilita. Scardinata dal suo sentire.
Ma queste sono sempre e comunque quisquilie, cosucce di un apprendista dilettante di apprendista dilettante.
Armonici saluti
Luisiccu
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