Un sogno, La Mer e Charles Trenet
- robertoguido
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Un sogno, La Mer e Charles Trenet
Qualche giorno fa ho fatto un sogno, uno di quei sogni che ti lasciano qualcosa dentro e non sai perché.
Ero al mare insieme ad una persona, non so chi fosse, e sono andato a visitare una spiaggia perché gliela volevo mostrare e io volevo rivedere quello che ricordavo come uno splendido paesaggio.
Ci tenevo a visitarla, mi ricordavo che in quel posto c’era una sabbia finissma ed il mare aveva un colore splendido.
La spiaggia si protendeva lungo una sorta di promontorio formando così due ampi golfi.
Quel giorno però era brutto tempo e il cielo era grigio. Ma noi volevamo comunque arrivare sulla punta estrema di questo promontorio e così continuammo a camminare. Il paesaggio quel giorno era cupo e non assomigliava a quanto mi ricordavo.
Guardando all’orizzonte del golfo più lontano il mare si stava agitando e ad un certo punto iniziarono a sollevarsi delle grosse onde. Una di queste stava diventando enorme e stava attraversando il primo golfo gonfiandosi ed alzandosi sempre di più.
Pensai che quando ci avrebbe raggiunto si sarebbe infranta sugli scogli del basso promontorio su cui stavamo camminando e gli spruzzi ci avrebbero infradiciato. Poi mi dissi che forse la forza dell’onda si sarebbe attenuata e che qualche spruzzo non sarebbe stato un problema e quindi si poteva restare li a guardare comunque questo spettacolo di un mare energico e cattivo.
L’onda invece cresceva, cresceva e procedeva verso di noi lenta e sempre più alta. Il mare vicino a noi si stava ritirando scoprendo la sabbia e sassi e andava verso quell’onda per diventarne parte.
A un certo punto mi resi conto che quell’onda non si sarebbe infranta ma avrebbe scavalcato il nostro piccolo promontorio e ci avrebbe travolto. Mi avrebbe travolto. Adesso ero solo e pensavo a come avrei dovuto fare per nuotare su questa enorme onda alta ormai quanto un palazzo.
L’onda arrivò e mi spinse con lei con forza ma non con violenza. Mi ritrovai quindi a camminare, come se stessi "surfando” sul fianco di quest’onda che mi stava trasportando verso la spiaggia che era l’altra sponda del secondo golfo. Ora però l’onda si stava richiudendo su se stessa e la cresta stava già sopra di me. Non avevo scelta: dovevo infilarmi in quel mare e sperare di non venire risucchiato perdendo il senso dell’orientamento e rischiare di affogare.
L’onda mi avvolse e con una facilità inaspettata riemersi.
A quel punto mi svegliai.
Ci ho messo un po’ ma forse ho capito il significato di questo sogno o forse lo voglio interpretare come penso sia meglio per me.
Sta di fatto che sono qui, galleggio e suono “La Mer” di Charles Trenet
Suzuki G48W, il mio pianoforte e un po’ di Band in a Box
Ero al mare insieme ad una persona, non so chi fosse, e sono andato a visitare una spiaggia perché gliela volevo mostrare e io volevo rivedere quello che ricordavo come uno splendido paesaggio.
Ci tenevo a visitarla, mi ricordavo che in quel posto c’era una sabbia finissma ed il mare aveva un colore splendido.
La spiaggia si protendeva lungo una sorta di promontorio formando così due ampi golfi.
Quel giorno però era brutto tempo e il cielo era grigio. Ma noi volevamo comunque arrivare sulla punta estrema di questo promontorio e così continuammo a camminare. Il paesaggio quel giorno era cupo e non assomigliava a quanto mi ricordavo.
Guardando all’orizzonte del golfo più lontano il mare si stava agitando e ad un certo punto iniziarono a sollevarsi delle grosse onde. Una di queste stava diventando enorme e stava attraversando il primo golfo gonfiandosi ed alzandosi sempre di più.
Pensai che quando ci avrebbe raggiunto si sarebbe infranta sugli scogli del basso promontorio su cui stavamo camminando e gli spruzzi ci avrebbero infradiciato. Poi mi dissi che forse la forza dell’onda si sarebbe attenuata e che qualche spruzzo non sarebbe stato un problema e quindi si poteva restare li a guardare comunque questo spettacolo di un mare energico e cattivo.
L’onda invece cresceva, cresceva e procedeva verso di noi lenta e sempre più alta. Il mare vicino a noi si stava ritirando scoprendo la sabbia e sassi e andava verso quell’onda per diventarne parte.
A un certo punto mi resi conto che quell’onda non si sarebbe infranta ma avrebbe scavalcato il nostro piccolo promontorio e ci avrebbe travolto. Mi avrebbe travolto. Adesso ero solo e pensavo a come avrei dovuto fare per nuotare su questa enorme onda alta ormai quanto un palazzo.
L’onda arrivò e mi spinse con lei con forza ma non con violenza. Mi ritrovai quindi a camminare, come se stessi "surfando” sul fianco di quest’onda che mi stava trasportando verso la spiaggia che era l’altra sponda del secondo golfo. Ora però l’onda si stava richiudendo su se stessa e la cresta stava già sopra di me. Non avevo scelta: dovevo infilarmi in quel mare e sperare di non venire risucchiato perdendo il senso dell’orientamento e rischiare di affogare.
L’onda mi avvolse e con una facilità inaspettata riemersi.
A quel punto mi svegliai.
Ci ho messo un po’ ma forse ho capito il significato di questo sogno o forse lo voglio interpretare come penso sia meglio per me.
Sta di fatto che sono qui, galleggio e suono “La Mer” di Charles Trenet
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Il Meneghin Fuggiasco
Che l'Harp Spirit sia con te!
https://soundcloud.com/roberto-aproma
[*]https://www.reverbnation.com/bobharp8
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- carlodivers
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Re: Un sogno, La Mer e Charles Trenet
Roberto, hai fatto un bel sogno,forse pensavi di essere in Costa Rica!però li il mare è sempre calmo ed invitante.
Bellissimo e melodioso il tuo brano, molto bello anche l'intermezzo del pianoforte. La Suzuki G48W dal suono pieno è quella che ci voleva per questo brano.
I gabbiani...fanno parte dei suoni di Band in Box?
Aspettiamo un'altro bel sogno come questo,ciao
Carlo
Bellissimo e melodioso il tuo brano, molto bello anche l'intermezzo del pianoforte. La Suzuki G48W dal suono pieno è quella che ci voleva per questo brano.
I gabbiani...fanno parte dei suoni di Band in Box?
Aspettiamo un'altro bel sogno come questo,ciao
Carlo
I momenti si dimenticano,la musica li ritrova.
- jojo61
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Re: Un sogno, La Mer e Charles Trenet
Non so perchè ma il tuo brano mi ha fatto pensare a certi spettacoli di varietà della RAI di tanti anni fa, quelli in bianco e nero col presentatore in smoking e il grande strumentista ospite, sarà lo swing o l'eleganza stessa del brano ....
Grande interpretazione e bell'arrangiamento, nel mix però l'amonica mi sembra un po' troppo presente e "cruda". In alcuni momeni sovrasta completamente il piano, ed è un peccato, e sembra che le manchi lo smalto luccicante del riverbero, che doveva essere più abbondante, logicamente a parer mio eh .
Salutoni.
Grande interpretazione e bell'arrangiamento, nel mix però l'amonica mi sembra un po' troppo presente e "cruda". In alcuni momeni sovrasta completamente il piano, ed è un peccato, e sembra che le manchi lo smalto luccicante del riverbero, che doveva essere più abbondante, logicamente a parer mio eh .
Salutoni.
Ciaociao. Gianni.
[color=#FF0000][i]“For those of you in the cheap seats I'd like ya to clap your hands to this one;
the rest of you can just rattle your jewelry!” J. Lennon.[/i][/color]
[color=#FF0000][b]https://soundcloud.com/jojo-gr-2[/b][/color]
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- Manxcat
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Re: Un sogno, La Mer e Charles Trenet
Oh, Roberto ha ritrovato il suo naturale equilibrio, sembra che la sbornia sia smaltita; dopo questo brano non ci sono più dubbi . . .
E' andato a scomodare addirittura Charles Trenet!
Bellissimo il brano in sé (complimenti per la scelta), molto bella l'interpretazione dell'armonica, che va sempre volentieri a nozze con il pianoforte.
E' veramente piacevole ascoltare brani simili suonati da Roberto!
E' andato a scomodare addirittura Charles Trenet!
Bellissimo il brano in sé (complimenti per la scelta), molto bella l'interpretazione dell'armonica, che va sempre volentieri a nozze con il pianoforte.
E' veramente piacevole ascoltare brani simili suonati da Roberto!
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
- robertoguido
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Re: Un sogno, La Mer e Charles Trenet
Ciao a tutti e grazie per aver commentato.
Magari fosse stata la spiaggia del Costarica! Purtroppo mi manca quella bandierina sul mio mappamondo.
Si Gianni l'armonica è in effetti un pelo troppo evidente. Ogni tanto i miei monitor mi fregano e esaltando le altre frequenze me la fanno apparire più livellata. Per il riverbero invece sto facendo una cura "disintossicante" e sto sperimentando i modelli acustici dello "space designer" di Logic... però voi poveretti che siete costretti a lavorare con il PC non potete capire... vero Carlo?
Scherzi a parte è sempre bello ricevere le vostre osservazioni e sapere che avete ascoltato.
Adesso vado ascoltare il nostro Bensi!
Magari fosse stata la spiaggia del Costarica! Purtroppo mi manca quella bandierina sul mio mappamondo.
Si Gianni l'armonica è in effetti un pelo troppo evidente. Ogni tanto i miei monitor mi fregano e esaltando le altre frequenze me la fanno apparire più livellata. Per il riverbero invece sto facendo una cura "disintossicante" e sto sperimentando i modelli acustici dello "space designer" di Logic... però voi poveretti che siete costretti a lavorare con il PC non potete capire... vero Carlo?
Scherzi a parte è sempre bello ricevere le vostre osservazioni e sapere che avete ascoltato.
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Il Meneghin Fuggiasco
Che l'Harp Spirit sia con te!
https://soundcloud.com/roberto-aproma
[*]https://www.reverbnation.com/bobharp8
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Re: Un sogno, La Mer e Charles Trenet
Bravissimo ROB !!
Tu si che sei un armonicista !!
Complimenti
MB
Tu si che sei un armonicista !!
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MB
- Luisiccu
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Re: Un sogno, La Mer e Charles Trenet
Roberto,
non posso fartela passare liscia.
Al primo computer a disposizione ti ho beccato al mare con Trenet.
Chi poteva suonare con il poeta?
Roberto e ancora Roberto.
Bellissimo brano: lo sapevamo già.
Bellissima interpretazione e questo potevamo aspettarcelo.
La realtà è ancora migliore.
Che ricamo!
Complimentissimi
non posso fartela passare liscia.
Al primo computer a disposizione ti ho beccato al mare con Trenet.
Chi poteva suonare con il poeta?
Roberto e ancora Roberto.
Bellissimo brano: lo sapevamo già.
Bellissima interpretazione e questo potevamo aspettarcelo.
La realtà è ancora migliore.
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Re: Un sogno, La Mer e Charles Trenet
BELLISSIMA e DOLCISSIMA......BRAVO'......Lele
- robertoguido
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Re: Un sogno, La Mer e Charles Trenet
Ohi! Ma quante altre belle visite!!! Grazie di cuore amici, sempre troppo benevoli
Il Meneghin Fuggiasco
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