PRIMA ESPERIENZA
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PRIMA ESPERIENZA
Un saluto a tutti gli amici del forum.
Questa sarebbe la mia prima proposta musicale. Premetto che ancora sono alle prime armi, ho iniziato l'anno scorso, e mi sono voluto cimentare con un brano famosissimo: l' "AVE MARIA" di Bach-Gounod, suonata con qualche piccola variazione sul tema.
Mi scuso anticipatamente per alcune imperfezioni ma ciò nonostante ho voluto postare il brano perchè Voi, che avete molta più esperienza nel suono dell'armonica, nelle tecniche e quant'altro, possiate darmi utili suggerimenti per crescere meglio.
Il brano è stato eseguito con una Hohner M.B. Crossower in C.
Questa sarebbe la mia prima proposta musicale. Premetto che ancora sono alle prime armi, ho iniziato l'anno scorso, e mi sono voluto cimentare con un brano famosissimo: l' "AVE MARIA" di Bach-Gounod, suonata con qualche piccola variazione sul tema.
Mi scuso anticipatamente per alcune imperfezioni ma ciò nonostante ho voluto postare il brano perchè Voi, che avete molta più esperienza nel suono dell'armonica, nelle tecniche e quant'altro, possiate darmi utili suggerimenti per crescere meglio.
Il brano è stato eseguito con una Hohner M.B. Crossower in C.
Re: PRIMA ESPERIENZA
Hai suonato bene! (Almeno secondo il mio modesto parere!)
Ben fatto!
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- Manxcat
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Re: PRIMA ESPERIENZA
Marco, non me ne volere, ma devo dire che il brano è "musicalmente perfetto", "effettato" prima, durante e poi, ma purtroppo manca l'armonica.
Potrebbe essere suonato da un violino mal registrato, da un particolare registro di fisarmonica, da un campionamento midi.
Manca il respiro dell'armonica, mancano le note piegate, che non sono, non possono e non debbono essere uguali a quelli di una cromatica, e quindi manca la percezione, e la peculiarità dello strumento che hai usato.
Insomma, una bella "Ave Maria" di Gounod, in cui però l'armonica non assume pressoché alcun ruolo ed alcuna caratterizzazione.
Cordialmente,
Carlo
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Re: PRIMA ESPERIENZA
Grazie Carlo...raccolgo l'osservazione. In effetti l'armonica è poco producente! Potevo eseguirla anche con le note piegate ma ho scelto la strada più facile per dare un certo effetto al brano senza badare che in effetti "manca la percezione, e la peculiarità dello strumento...usato" che, come giustamente hai rilevato, potrebbe essere suonato da un violino malregistrato ecc...
Questi suggerimento lo ritengo molto importante perchè, al di là della melodia ben eseguita, mi fa rilevare che l'armonica diatonica deve assumere un suo preciso ruolo e deve farsi rilevare la sua caratterizzazione.
Questi suggerimento lo ritengo molto importante perchè, al di là della melodia ben eseguita, mi fa rilevare che l'armonica diatonica deve assumere un suo preciso ruolo e deve farsi rilevare la sua caratterizzazione.
- Manxcat
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Re: PRIMA ESPERIENZA
E, con le tue parole, hai espresso, caro Marco, il concetto che avevo tentato di esprimere, assai meglio di me.Marco52 ha scritto: ↑mercoledì 17 marzo 2021, 13:54 Grazie Carlo...raccolgo l'osservazione. In effetti l'armonica è poco producente! Potevo eseguirla anche con le note piegate ma ho scelto la strada più facile per dare un certo effetto al brano senza badare che in effetti "manca la percezione, e la peculiarità dello strumento...usato" che, come giustamente hai rilevato, potrebbe essere suonato da un violino malregistrato ecc...
Questi suggerimento lo ritengo molto importante perchè, al di là della melodia ben eseguita, mi fa rilevare che l'armonica diatonica deve assumere un suo preciso ruolo e deve farsi rilevare la sua caratterizzazione.
Devo dire che uno che sa scrivere in modo chiaro e corretto come sai fare tu, e sa mettere esattamente in fila le note dell'Ave Maria di Gounod nell'intonazione e nel tempo, è già titolato e predisposto alla musica ed a tutto ciò che è espressione di intelligenza e sentimento; pertanto ti faccio i miei complimenti, non senza l'avviso che sono spesso uno che predica bene e razzola male . . .
L'uso di qualche effetto di post-produzione, quale compressione, equalizzazione, riverbero, in una registrazione musicale, non è soltanto consentito, ma è, direi, quasi d'obbligo, così come lo sono gli impianti audio usati nei concerti live. Il punto però è di abbellire la natura dello strumento, senza snaturarla, sottolineandone le caratteristiche, anche sino ad esaltarle, quando necessita, in modo che lo strumento stesso, come dici perfettamente tu, possa "assumere il suo preciso ruolo".
Ma non voglio annoiarti oltre, in quanto nella tua risposta è espresso tutto ciò, in maniera, peraltro, più sintetica e chiara.
Saluti.
Carlo
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Re: PRIMA ESPERIENZA
Grazie Carlo, troppo buono... rilevo dalle Tue argomentazioni che sei molto preparato ed è un vero piacere interloquire con Te! Non so se è un pregio o un difetto ma, avendo un minimo di cognizioni musicali purtroppo non ho fantasia e non riesco, almeno sino ad ora, a fare improvvisazioni con l'armonica e resto legato allo spartito. Ecco perchè mi sto dedicando alle colonne sonore dei films ed alla musica classica che, oltretutto, mi hanno sempre appassionato e mi trasferiscono in un altro mondo, donandomi serenità e soddisfazione. Mi piacerebbe accostarmi anche al blues ma sicuramente ancora devo crescere, devo studiare, devo capire. Preciso che quando iniziai l'anno scorso capii subito che l'armonica non è un giocattolino ma, al pari di ogni altro strumento musicale, va studiato nella tecnica, nel suono, nella respirazione ecc.ecc. e decisi di prendere un istruttore che tuttora mi segue. Quanto poi alle note piegate beh...me lo insegni...ci vuole tempo, la volontà e tanta caparbietà! In linea di massima ci sono "quasi" riuscito ma al momento non voglio utilizzarle perchè o sono fatte bene o ne esce non so cosa! Arriverà anche quel giorno (spero), allo stato mi creo delle strade più facili, forse non condivisibili, ma l'importante per me è offrire dei brani che, anche se con qualche variazione, rispettino pienamente il tema e siano suonate in maniera quanto meno decente e gradevole all'orecchio. Ovviamente seguirò il tuo consiglio sforzandomi di fare in modo che l'armonica abbia, ove il brano lo consenta, un suo ruolo ben netto ed evidenziato. Cmq continuerò a provarci...Buona serata
Marco
Marco
- Luisiccu
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Re: PRIMA ESPERIENZA
Marco,
splendida esecuzione di un brano splendido.
Sulla registrazione, sull'accompagnamento ci sarà tutto il tempo per realizzare al meglio quanto da te desiderato. In primo piano dovrà sempre restare il tuo modo di intendere la musica e lo strumento. Insomma cercare di divertirti e goderteli a modo tuo. A me personalmente non piace molto intervenire con l'elettronica e non è detto che sia nel giusto, ma se a te piace tanto meglio per te ed è bene che lo faccia. Restando sempre nell'ambito di quello che vuoi realizzare.
Una delle particolarità degli strumenti musicali, sopratutto di quelli a fiato è quello di avere il suono... dello strumentista. Ed è bene che sia così. Se io mi metessi a inseguire quello degli altri sarei uno strumentista ancora peggiore di quello che suono. Non riuscirei a suonare come l'altro e distruggerei quel poco che è mio.
Per cui vai per la tua strada e ti divertirai
Salutissimi armonici
splendida esecuzione di un brano splendido.
Sulla registrazione, sull'accompagnamento ci sarà tutto il tempo per realizzare al meglio quanto da te desiderato. In primo piano dovrà sempre restare il tuo modo di intendere la musica e lo strumento. Insomma cercare di divertirti e goderteli a modo tuo. A me personalmente non piace molto intervenire con l'elettronica e non è detto che sia nel giusto, ma se a te piace tanto meglio per te ed è bene che lo faccia. Restando sempre nell'ambito di quello che vuoi realizzare.
Una delle particolarità degli strumenti musicali, sopratutto di quelli a fiato è quello di avere il suono... dello strumentista. Ed è bene che sia così. Se io mi metessi a inseguire quello degli altri sarei uno strumentista ancora peggiore di quello che suono. Non riuscirei a suonare come l'altro e distruggerei quel poco che è mio.
Per cui vai per la tua strada e ti divertirai
Salutissimi armonici
Luisiccu
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Re: PRIMA ESPERIENZA
Grazie Luisiccu, faccio quel che posso per quel che sono le mie modestissime attuali capacità! Perchè io possa meglio capire ti pregherei però di darmi un maggior chiarimento su queste affermazioni e cioè:
Praticamente -non so se interpreto bene complessivamente il tuo pensiero- lo strumento a fiato, e quindi l'armonica in questo caso, deve essere autonomo senza utilizzare base alcuna. Sbaglio? Vorrei capire meglio...
Poi condivido totalmente quando affermi
Marco
e poiSulla registrazione, sull'accompagnamento ci sarà tutto il tempo per realizzare al meglio quanto da te desiderato
Penso che siano entrambe da collegarsi alla frase successiva ove diciA me personalmente non piace molto intervenire con l'elettronica...
.Una delle particolarità degli strumenti musicali, sopratutto di quelli a fiato è quello di avere il suono... dello strumentista. ....
Praticamente -non so se interpreto bene complessivamente il tuo pensiero- lo strumento a fiato, e quindi l'armonica in questo caso, deve essere autonomo senza utilizzare base alcuna. Sbaglio? Vorrei capire meglio...
Poi condivido totalmente quando affermi
. Questo, secondo me, è un principio fondamentale valido per tutti! La musica, se suonata con passione e -lasciamelo dire- in maniera decente, in qualunque modo, in qualunque posto, con qualunque strumento (da solo o in compagnia) consente a tutti di esprimersi ed esprimere quello che il proprio cuore sente. Diversamente sarebbe solo un susseguirsi di note, uno strimbellamento, senza sentimento e senza valore alcuno! Questo almeno il mio modesto pensiero!!! Buon pomeriggioIn primo piano dovrà sempre restare il tuo modo di intendere la musica e lo strumento. Insomma cercare di divertirti e goderteli a modo tuo
Marco
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Re: PRIMA ESPERIENZA
Marco,
volevo semplicemente dire che l'incisività le caratteristiche del suono di uno strumento a fiato e dell'armonia in particolare sono strettamente legate allo strumentista. Nel senso che oltre alla tecnica di emissione, all'interpretazione, all'imboccatura, alla respirazione ecc. anche i l cavo orale orale ha importanza rilevante. Non basterà ricorrere anche ai più sofisticati sistemi di correzione elettronica per dare quello che non c'è.
A me il tuo violino a bocca è piaciuto molto. Mi piace ricordare che Fabrizio Poggi una grande armonicista e divulgatore. Ha scritto un libro sull'armonica nella tradizione popolare italiana, che porta un titolo significativo: "Il violino dei poveri".
Un altro "Violinista" dell'armonica che ammiro moltissimo è William Tedeschi.
https://www.youtube.com/watch?v=oR3zPatRyO8
Il brano è una sua composizione
Il tuo violino mi ha commosso. Adesso te lo posso dire tutto intero.
Anche se personalmente avrei dato un poco più volume all'armonica ma devo confessarti che potrei anche sbagliare: il mio udito ha qualche problema. E poi potrebbe anche dipendere dallo strumento di riproduzione utilizzato.
E' vero che non amo le basi e spesso anche in questa forum l'ho spiegato.
Sostanzialmente per due motivi:
Primo, l'armonica è prevalentemente uno strumento solista per cui dovrebbe essere accompagnato e non accompagnare
Suonare, dietro una base mi "distrae" nel senso che perdo naturalezza e finisco per annullare quel poco di buono che so fare cercare di tramettere le emozioni che sento.
Riconosco alle basi la loro utilità come strumento di allenamento per suonare in diretta in un complesso.
Spesso, poi, sono di pessima qualità.
Ovviamente questi gusti strettamente personali non hanno il crisma del valore assoluto.
Le poche volte che ho suonato in qualche insieme l'ho fatto nel segno della spontaneità e dell'improvvisazione. E gli altri hanno cercato di coprire i miei svarioni.
Nel brano che dovevo inviare ieri e che troverai al messaggio "18 MARZO 1979", non ho suonato accompagnato o accompagnando. Mio figlio ascoltato il pezzo completamente da me improvvisato estemporaneamente ci ha suonato sopra...
Spero di essere stato più chiaro
Armonicissimi saluti
volevo semplicemente dire che l'incisività le caratteristiche del suono di uno strumento a fiato e dell'armonia in particolare sono strettamente legate allo strumentista. Nel senso che oltre alla tecnica di emissione, all'interpretazione, all'imboccatura, alla respirazione ecc. anche i l cavo orale orale ha importanza rilevante. Non basterà ricorrere anche ai più sofisticati sistemi di correzione elettronica per dare quello che non c'è.
A me il tuo violino a bocca è piaciuto molto. Mi piace ricordare che Fabrizio Poggi una grande armonicista e divulgatore. Ha scritto un libro sull'armonica nella tradizione popolare italiana, che porta un titolo significativo: "Il violino dei poveri".
Un altro "Violinista" dell'armonica che ammiro moltissimo è William Tedeschi.
https://www.youtube.com/watch?v=oR3zPatRyO8
Il brano è una sua composizione
Il tuo violino mi ha commosso. Adesso te lo posso dire tutto intero.
Anche se personalmente avrei dato un poco più volume all'armonica ma devo confessarti che potrei anche sbagliare: il mio udito ha qualche problema. E poi potrebbe anche dipendere dallo strumento di riproduzione utilizzato.
E' vero che non amo le basi e spesso anche in questa forum l'ho spiegato.
Sostanzialmente per due motivi:
Primo, l'armonica è prevalentemente uno strumento solista per cui dovrebbe essere accompagnato e non accompagnare
Suonare, dietro una base mi "distrae" nel senso che perdo naturalezza e finisco per annullare quel poco di buono che so fare cercare di tramettere le emozioni che sento.
Riconosco alle basi la loro utilità come strumento di allenamento per suonare in diretta in un complesso.
Spesso, poi, sono di pessima qualità.
Ovviamente questi gusti strettamente personali non hanno il crisma del valore assoluto.
Le poche volte che ho suonato in qualche insieme l'ho fatto nel segno della spontaneità e dell'improvvisazione. E gli altri hanno cercato di coprire i miei svarioni.
Nel brano che dovevo inviare ieri e che troverai al messaggio "18 MARZO 1979", non ho suonato accompagnato o accompagnando. Mio figlio ascoltato il pezzo completamente da me improvvisato estemporaneamente ci ha suonato sopra...
Spero di essere stato più chiaro
Armonicissimi saluti
Luisiccu
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Re: PRIMA ESPERIENZA
Risposta chiarissima ed eccellente. Inizio col dire che il brano di William Tedeschi da Te propostomi è veramente bello e delicato, come ottima è stata la scelta della composizione degli accompagnatori. Anche a me piacerebbe suonare dal vivo e con "un insieme delicato" accanto ma, non è facile trovare le persone e la disponibilità e, purtroppo, ci si accontenta delle basi musicali che si trovano, cercando di ottenere il massimo anche in considerazione delle povere strumentazioni di registrazioni che si possiedono. Personalmente io non ho mai fatto correzioni elettroniche (onestamente non saprei neanche come farle!) sui brani che suono e quello che suono cerco di farlo uscire direttamente dal mio cuore attraverso l'armonica, con l'ausilio solo di un microfono per registrare. Mi sforzo di dare un "sentimento" alle note che suono in modo da cercare di entrare nell'animo dell'ascoltatore.
Bellissima, poi, la definizione di "violino a bocca" e "violino dei poveri" di Fabrizio Poggi, in effetti quando si suona delicatamente non è facile distinguere se trattasi di armonica o violino. Ma, secondo il mio modestissimo parere, poco importa! L' importante è che se quel brano è suonato bene, qualunque sia l'effetto che ne esce fuori, strappi una lacrima o faccia sorridere così creando nell'ascoltatore dei collegamenti con i ricordi che ognuno custodisce nel proprio cuore. Grazie ancora per i tuoi suggerimenti, ne avrò tanto bisogno!
Bellissima, poi, la definizione di "violino a bocca" e "violino dei poveri" di Fabrizio Poggi, in effetti quando si suona delicatamente non è facile distinguere se trattasi di armonica o violino. Ma, secondo il mio modestissimo parere, poco importa! L' importante è che se quel brano è suonato bene, qualunque sia l'effetto che ne esce fuori, strappi una lacrima o faccia sorridere così creando nell'ascoltatore dei collegamenti con i ricordi che ognuno custodisce nel proprio cuore. Grazie ancora per i tuoi suggerimenti, ne avrò tanto bisogno!
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Re: PRIMA ESPERIENZA
Buongiorno Marco, e buongiorno a eventuali lettori e partecipanti.
Riparto dal tuo primo lavoro postato qua sul M.L. nel marzo del 2021, e sul quale avevamo già dibattuto. Non capisco questa tua affermazione, dalla quale si ricava che se uno sa leggere non sarebbe in grado di scrivere con fantasia, né dare un senso di personalizzazione alla lettura.
Non è così, e il leggere e l'nterpretare sono due cose attinenti ma distinte. E' come leggere una pagina di un libro: l'enfasi gliela dai tu! Pur seguendo anche i segni di espressione, non sentirai mai due interpretazioni uguali; senza contare che nulla ti vieta di non attenerti alla lettera a tali segni.
Ma, sull'andamento della melodia, traendo la successione ed il tempo dalle note dallo spartito, sapendolo leggere si è sicuri di non far torti a chi l'ha composta!
Ti ho letto più volte sostenere che avere una qualche conoscenza della teoria musicale possa essere un impedimento, o qualcosa di negativo che possa rappresentare un deterrente alla libera interpretazione di un brano, ma non è così. Se sei alfabetizzato non significa che sei meno ispirato a scrivere un romanzo, anzi . . .
Se sei analfabeta, invece, ma sei un genio, con fervida intelligenza e fantasia, puoi sempre dettare il tuo romanzo a qualcuno che lo scriva per te, ma non puoi fare frutto di quanto puoi trarre di vantaggio dalla lettura delle opere altrui; per cui è meglio saper leggere e scrivere, no?
Lo so che ci sono stati personaggi così geniali da essere diventati grandi musicisti senza conoscere la teoria musicale, tipo, citandone uno per tutti, Louis Armstong, ma questo non significa che se avessero conosciuto la musica avrebbero avuto maggiori difficoltà ad esprimere e a fare quello che hanno fatto!
Suonare "ad orecchio", che credo sia ciò che tu intendi parlando di "improvvisazione", ciascuno secondo il proprio udito e le proprie capacità musicali, va bene, ma resta pur sempre un'interpretazione personale di quanto scritto dall'autore, interpretazione che a volte può essere anche migliorativa e geniale al punto tale da rendere il brano migliore dell'originale. Ma se vuoi leggere, alla lettera, quanto scritto dall'autore, cercando di attenerti il più possibile all'originale, allora il sistema più facile, più veloce e più affidabile è la lettura di qualcosa di scritto, e universalmente riconosciuto come autentico ed oggettivo. Per questo è stata codificata una teoria musicale, uguale per tutti, da cui derivano gli spartiti, in un linguaggio comune, al quale tutti possano accedere. Non ci sono altri sistemi.
Il mio punto di vista, a tal proposito, è che le due cose non siano da mettere in contrapposizione. Nel caso, ad esempio, di Luisiccu, lui suona prevalentemente la tremolo e la suona in tongue-blocking; in tal caso usa lo strumento, armonizzando la melodia con note doppie ed accordi, ottiene la parte ritmica con l'uso del T.B:, creando una forma di accompagnamento. In questo caso si ha una completezza del tutto, melodia, armonia e ritmo, e certamente sarebbe un vero scempio sovrapporvi una base! Ma se prendi una cromatica e cominci a suonare, che so, la Serenata di Toselli, ti inebri di quella celestiale successione di note, ma senti la loro nudità, la loro mancanza di una parte ritmica ed armonica e ti accorgi che manca qualcosa. Sono due cose differenti, intendo, la tremolo in T.B. e la cromatica! Inutile stare a discuterne.
Ok, caro Marco ed altri eventuali lettori, per oggi abbiamo trattato un argomento relativo al tuo primo post sul M.L. e basta così; poi tratteremo in altre occasioni altri argomenti, non meno interessanti, di cui prenderò spunto dalle tue successive proposte, sperando che intervengano anche altri.
P.S. Questa tua Ave Maria è uno dei brani più "effettati" che ho sentito sul Music Lab. Tanto riverbero, che sembra quasi un "echo", che, in un Ave Maria, non stona affatto; e quello cosa pensi che sia? Che a suonare quella base che hai usato siano andati dentro la Basilica di San Biagio a Montepulciano, famosa per il suo "echo"? Quelli sono gli "effetti dell'elettronica", come li chiama giustamente Luisiccu, e quando ci stanno bene ci vogliono! A meno che non si suoni una tremolo in tongue blocking, e quella, ripeto, è un'altra cosa.
Un'ultima cosa che ti volevo dire a proposito di questa Ave Maria è che raramente si possono sovrapporre due strumenti melodici a suonare in sincrono la stessa melodia, perché si snatura l'uno e l'altro strumento. Hai suonato l'armonica eseguendo la stessa melodia suonata dai violini nella base, e, a parte la discordanza al minuto 2:33, non si sentiva bene né l'armonica né il violino.
Ora vado a mettere una nuova canzone, in prosecuzione della collana "Emozioni in Musica" che mi piacerebbe portare, piano piano, a termine.
Baci e abbracci . . .
Carlo
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Re: PRIMA ESPERIENZA
Grazie Carlo, si sta svelando l'arcano e i tuoi chiarimenti e suggerimenti sono estremamente interessanti ed utili.
Buon lavoro...
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