Armonica? Ma anche no...

[the uncle]

Salve a tutti, apro questo argomento rivolgendomi a chi ha appena cominciato a prendere familiarità con l'armonica diatonica.
Una volta imparate le semplici melodie, i bending e tutte le tecniche di base, moltissimi di noi cominciano a ricercare le tablature dei grandi armonicisti blues o a smontare i loro fraseggi e a cercare di riprodurli il più fedelmente possibile. E' un passaggio obbligato, giustissimo e ineccepibile.

Quello che però molti di noi trascurano è che esistono altre fonti altrettanto preziose da cui attingere per ampliare il nostro vocabolario musicale.

Innanzitutto il genere. E' vero che la grandissima maggioranza di noi diatonici è fatta da appassionati di blues e che questo è il genere dove la diatonica ha un ruolo più rilevante e ha sviluppato la maggior parte della tecnica. Però questo non deve essere un limite. Adoro il blues, in tutte le sue sfumature, però esiste il bluegrass, lo swing, il tango. Perché trascurare questi generi e non dare alla diatonica quella dignità di strumento musicale versatile? Molti armonicisti diatonici hanno dimostrato che la diatonica è uno strumento a tutti gli effetti o un giocattolo solo finché e nella misura in cui NOI lo consideriamo tale. Per cui anche un appassionato armonicista diatonico, finché limita il suo repertorio ai vari "Juke" o "Nine Below Zero", relega l'armonica al ruolo di strumento buono per il blues o il country e basta. Insomma, un mezzo strumento.

Ancora una fonte da cui attingere: lo strumento. Come dicevo, molto tempo lo passiamo (e ripeto giustamente) lavorando sui riff di James Cotton & C. Ma perché, per esempio non copiare un assolo di sax, di tastiera, di fisarmonica o di tromba? A volte è un'operazione tutt'altro che impossibile e porta a rompere quegli schemi e fraseggi standard (che so: 2a, 3a- 4s 4a- 4a 5a) che di fatto limitano il repertorio dell'armonicista diatonico.

Non ho voluto commettere nessun "parricidio", sono un innamorato di Sonny Terry, sogno di incontrare James Cotton e di fare uno stage con Kim Wilson. Soltanto vorrei accendere la curiosità dei "poco più che neofiti" (immagino che per il professionista sia tutto ciò scontato, mentre per il principiante totale sia prematuro ) e spingerli a ricercare sempre fonti di ispirazione anche al di fuori delle zone sicure a cui ci si abitua presto, incoraggiandoli a sperimentare e trovare nuove forme di espressione. Ciò non vuol dire assolutamente che bisogna abbandonare o peggio ancora ignorare i grandi bluesmen del passato, non vedo nessuna opposizione o scelta obbligata fra il blues e gli altri generi musicali.

La musica classica con la diatonica? Perché no?

Un saluto,
Michele.

[GM86]

Musica classica...nn vorrei dire fesserie ma c'è chi la fà!

[ago]

The uncle, sono perfettamente d'accordo con te. Mi permetto però di dire che forse il problema (se lo vogliam definire tale) non riguarda solo i neofiti (spesso l'armonica si comincia partendo da altri generi), ma di chi suonicchia già e tende a chiudere i propri orizzonti musicali.

[the uncle]

Ciao Ago,
certo, è proprio quello che intendevo con l'espressione "poco più che neofiti".
A presto
Wujek Michał.

[ginogat]

Ciao Michele, sono perfettamente in "accordo" con te.
E quello che cerco di fare ora è proprio questo: copiare e trasferire sull'armonica canzoni, tanghi, fado, pezzi jazz ... con relativei fraseggi e accordi. Non è facile, anche perchè ogni strumento ha le sue caratteristiche inviolabili, ma si può trasferire adattando. E poi l'armonica di suo nasce come strumento popolare per ballate, canzoni, danze. Tanto e vero che le più vendute in assoluto sino a poco tempo fa (e forse anche ora se si va guardare il mercato extra angloamericano e quello italiano che lo segue) sono proprio le armoniche tremolo e ad ottave. Certi modelli sono introvabili perchè tutta la produzione è assorbita dal mercato sudamericano e est europa !
Per la classica ben venga, anzi, ma a meno di non essere un mago del bending e over, è meglio usare la cromatica.
Quindi , senza dimenticare il blues e i suoi mostri sacri, (che anch'io amo e non riesco ad imitare decentemenete), viva tutta la musica e evviva il nostro grande-piccolo strumento.
Gino

[corrado]

A questo punto vi propongo Buddy Green.
http://www.youtube.com/watch?v=PsmdvBEY52M
Visionate anche gli altri video.
Notevole vero?
Corrado.

[the uncle]

Bellissimo, avevo già questo video fra i miei preferiti. Grazie per la segnalazione, Corrado.
A presto,
Michele.

[hazmat]

assolutamente daccordo anzi in ACCORDO come ha detto gino io infatti provo ad eseguire anche pezzi nn propriamente blues, ma sarà per la caratteristica propria insita nello strumento, sarà per la mia scarsa flessibilità ... sotto natale eseguivo un suggestivo withe and blues christmas di mia invenzione ...
un abbraccio a tutti i fratelli e alle silenti sorelle

[Max Blues]

Il discorso non fa una piega!! (anzi, un bending...)
Personalmente, considero mio inarrivabile punto di riferimento Paul Butterfield: penso sia innegabile attribiurgli il modo di suonare più completo ed articolato fra tutti i "mostri sacri" dell' armonica diatonica e la più ampia gamma di note impiegate, nonostante un uso dello strumento rigidamente limitato al sesto foro!!
Certo, la fonte di ispirazione c' è, da molti Paul Butterfield viene considerato un "clone" di Little Walter, ma come spesso avviene, l' allievo supera il maestro... e personalmente attribuisco tale inimitabile stile alla profonda conoscenza della musica classica (oltre che chiaramente ad una mostruosa dote innata): non dimentichiamo che il vecchio Paul, come musicista, nasce flautista, allievo del primo flauto traverso della Chicago Simphony Orchestra... (e pianista oltre che chitarrista!!)
Certo, l' uso sopraffino della respirazione ha il suo peso, ma fraseggi, scelta delle note, combinazioni ritmiche e quant' altro possa rendere inconfondibile il suo stile derivano chiaramente dall' aver esplorato a fondo qualcosa di più di qualche riffetto Blues con una pentatonica stampata in fronte!!
Quindi benvenga QUALSIASI tipo di musica e la conoscenza di QUALSIASI strumento: prima di metterci un' armonica in bocca e definirci con le dovute virgolette (almeno per quel che mi riguarda) Bluesmen, preoccupiamoci, anche se dilettani e semplici appasionati, di essere soprattutto MUSICISTI!!!
Armonica? Non solo... Blues? Anche...
Complimenti per il tema proposto!!!

[the uncle]

E quello che cerco di fare ora è proprio questo: copiare e trasferire sull'armonica canzoni, tanghi, fado, pezzi jazz ... con relativei fraseggi e accordi. Non è facile, anche perchè ogni strumento ha le sue caratteristiche inviolabili, ma si può trasferire adattando.

Sacrosanto. Come dice Jason Ricci in uno dei suoi video, non deve essere l'armonica che deve dettarci come suonarla, ma dobbiamo essere noi a comandarla-
Michele.