Considerazioni negative
-
- =|o|o|=
- Messaggi: 52
- Iscritto il: lunedì 15 dicembre 2014, 14:22
- Località: Sant'Anatolia di Narco - Perugia
Considerazioni negative
E' ormai quasi un anno che cerco di trovare una mia strada musicale nell'armonica. Mi rendo conto che non c'è niente da fare. Il blues, pur apprezzandolo, è per me un muro insormontabile, non ci entro dentro nemmeno se mi minacciano. Mi sono allora orientato sul tremolo e sulle ottave, niente da fare: il tongue blocking (credo si scriva così) è un esercizio impossibile, tra l'altro non ho il senso del ritmo, non so ballare, non ho mai ballato in vita mia e se lo faccio sono ridicolo (c'è una canzone di Moustaki che mi rappresenta. Ballancé). Ho acquistato molte armoniche diatoniche, ma riesco a eseguire (male) Il padrino, Que serà serà, Amazing Grace e robe simili in maniera dilettantesca e saltellante. Ho anche acquistato una Low C ma riesco a imitare solo il rumore della locomotiva. L'unica cosa positiva è che sono riuscito a fare il bending dopo soli 15 giorni con la mia prima armonica Special 20. Penso che tornerò alla mia chitarra, alle mie tastiere e alle mie canzoni. Questo mi dispiace perché l'armonica ha un fascino unico. Sognavo di poter suonare la mia armonica nelle sere d'estate sotto il mio portico guardando le stelle a fianco di mia moglie (fortunatamente abito, isolato, nelle colline umbre). Questo forum sarà sempre nel mio cuore perché ho avuto modo di apprezzare persone e personalità che mi hanno aiutato con i loro consigli, i loro suggerimenti e le loro performance: da Luisiccu a Manxcat, da Robertoguido a CChristian a Fender e tanti altri. Mi prendo un periodo di riflessione, seguirò il forum da "osservatore". Grazie di tutto, Doctor Harp
"...e io con la gola tesa / suonavo la mia armonica / come un organo da chiesa" (De André-Brassens)
Re: Considerazioni negative
Che dire Vincent, io ho mollato molte volte prima di trovare la mia strada con la musica e sono solo all'imboccatura; ma gia ricordo senza rancore quelle volte che mi sono sentito dire che la musica e il ritmo, o vengono fuori spontaneamente o meglio lasciar perdere... questa e altre stro...te come questa mi convincevano ogni volta a gettare la spugna... Poi finalmente ho smesso di ascoltare questi autoeletti guru e con umiltà e testardaggine mi sono rimesso in gioco, la fortuna mi ha fatto incappare in questo forum, incontrare il mio maestro e il folto gruppo di amici e appassionati dell'associazione di Trento e via via qualche passo lo faccio. La mia strada penso sia ancora molto lunga, ma una cosa penso di averla già imparata: il percorrere questa strada non deve diventare un peso, certo può essere estremamente faticosa, ma non un peso.
Quindi l'unica cosa che mi sento di dirti è di camminare lungo la strada della musica senza che diventi un peso, usa lo strumento o gli strumenti che vuoi e se sei stanco ascolta anche semplicemente o siediti pure a riposare quando vuoi. Magari non disfarti di tutte le tue armoniche, tieni quella o quelle che ti ispirano di più e mettile da qualche parte che puoi raggiungere e lasciale li, loro non se la prenderanno e se magari un giorno ne setirai il desiderio, prendile e giocaci, senza pretendere nulla, forse proverai quel senso di felicità che cercavi la prima volta che ci hai provato.
Ciao e buon proseguimento.
CCristian
P.S. Se ti va, ogni tanto o spesso passa qui sul forum, anche se learmoniche stanno ancora riposando.
Quindi l'unica cosa che mi sento di dirti è di camminare lungo la strada della musica senza che diventi un peso, usa lo strumento o gli strumenti che vuoi e se sei stanco ascolta anche semplicemente o siediti pure a riposare quando vuoi. Magari non disfarti di tutte le tue armoniche, tieni quella o quelle che ti ispirano di più e mettile da qualche parte che puoi raggiungere e lasciale li, loro non se la prenderanno e se magari un giorno ne setirai il desiderio, prendile e giocaci, senza pretendere nulla, forse proverai quel senso di felicità che cercavi la prima volta che ci hai provato.
Ciao e buon proseguimento.
CCristian
P.S. Se ti va, ogni tanto o spesso passa qui sul forum, anche se learmoniche stanno ancora riposando.
Only one rule: if you like it when you play it, is good. That's all. (Bob Brozman)
- Manxcat
- =|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
- Messaggi: 8244
- Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
- Località: Arezzo
Re: Considerazioni negative
Caro Vincent, cerco di risponderti brevemente, colpito da quanto hai espresso, e da come l'hai espresso.
E l'hai espresso molto bene, con sincerità e coraggio, con umiltà e consapevolezza, doti di per sé sufficienti ad affrontare con successo l'esercizio di suonare con soddisfazione un'armonica a bocca o qualsiasi altro strumento. Per cui, la prima cosa che ti dico è che sbaglieresti a rinunciare; lo dico al condizionale, perché so per certo che con le tue parole non hai voluto esprimere una vera volontà di rinuncia, ma hai solo cercato, retoricamente, qualche parola di incoraggiamento, qualcuno che ti aiutasse ad andare avanti, e l'hai trovato.
Vedi, Vincent, secondo me, la prima cosa che dovresti fare è uscire da certi stereotipi sulla musica e sull'armonica, iniziando ad assumere un diverso atteggiamento mentale nei confronti della cosa.
Non sei tu che devi adattarti all'armonica, nel Blues, nelle varie tecniche convenzionali, nelle varie tipologie in cui lo strumento viene fabbricato e messo in commercio. E' esattamente il contrario, e devi far sì che sia l'armonica a doversi adattare a te, alle tue ambizioni, al tuo carattere, alla tua musica, come dici, senza preoccuparti del fatto che con le diatoniche molti ci suonino il Blues, che le tremolo non le suoni più nessuno o quasi, che le ottavine stiano scomparendo dal concetto comune di "armonica", o che le cromatiche servano per il jazz e la musica classica; sei tu che dirigi il gioco e decidi, e i tuoi trascorsi musicali, di qualsiasi livello essi siano, sono il punto da cui devi partire, per seguire il tuo percorso e soddisfare così le tue esigenze, liberando le tue capacità ed il tuo talento, diverso da quello di ciascun altro.
Non devi adeguarti a niente ed a nessuno, devi solo assecondare, se non una passione, sicuramente quello che è almeno un interesse, e che ti ha portato a fare la scelta dell'armonica. E' una scelta molto peculiare, particolare, che non è come andare in automobile, che ci vanno tutti, ma è una scelta che implica, direi, una certa fatalità ed una certa predestinazione, tanto pochi siamo, la quale va assecondata, serenamente, incentivata e non abbandonata, perché è un dono di Dio, un punto in più che il fato ti assegna, una opportunità fantastica che gli altri non hanno. Lascia perdere quello che suonano gli altri, come lo suonano; non farti abbindolare dagli schemi mentali degli altri, di quelli omologati che ti dicono che per suonare il Blues devi ascoltare un nero che suonava cent'anni fa e cercare di rifargli il verso; lascia perdere, il blues, il rock, il jazz e tutti i generi. Pensa a quello che ti piace e ti piacerebbe esprimere e fregatene delle convenzioni e dei giudizi. Sii semplicemente te stesso, come hai fatto nello scrivere questo post.
Soprattutto non emarginare l'armonica a ruoli conformistici che non le si addicono e non ti si addicono; essa è uno strumento MELODICO, fatta per suonare arie e melodie, che ti offre le sue note a questo fine, e ciascuno ne fa un uso sulla base delle proprie capacità, musicalità, esperienze, talento, ciascuno a modo suo; tu non dovrai suonare come nessun altro, e nessun altro potrà mai suonare come te. Questo è il concetto, così come la nostra immagine fisica, quello che gli altri vedono di noi. Non siamo né belli, né brutti, né di una razza né di un'altra, siamo noi e basta, e lo siamo per quello che riusciamo ad esprimere, ciascuno diversamente dall'altro. Non ci sono specializzazioni per cominciare; si comincia da appassionati, da dilettanti, per passatempo, e si comincia genericamente, sulla base delle proprie esperienze e conoscenze musicali, non dal jazz o dal blues o da che so io; si comincia da una canzone, da melodie che ci piacerebbe saper suonare, ed è quella la molla che dà la spinta iniziale. Quello che cerchi di suonare deve essere necessariamente qualcosa che ti piace, che ti piace molto, l'aria o la melodia che ti piace di più al mondo!
Ti faccio un esempio, visto che stai nelle colline umbre, forse ti piacciono i cavalli; ebbene, quando si decide di voler imparare ad andare a cavallo, non è che si pensa di iniziare, che so, per giocare a Polo, o per fare Dressage, ma si impara a gestire l'animale prima in un campo chiuso, poi in campagna, per acquisire la tecnica di base che ci consenta di apprezzare quello che stiamo facendo, senza troppi patemi d'animo, vedere se ci piace veramente, quanto ci piace, per poi, eventualmente proseguire in una qualsivoglia specializzazione o settore di quella disciplina.
Lo stesso vale per l'armonica. Non è che si debba imparare il blues o altro; ci si deve solo divertire a tentare di riuscire a farle dire quello che vogliamo noi, quello che in quel momento ci piace e che vogliamo o vorremmo che uscisse dalla nostra armonica, che sia "Tu Scendi dalla Stelle" o "L'Inno alla Gioia", purché ti piacciano. Se piacciono a te, piaceranno anche ad eventuali ascoltatori; in caso contrario: chi se ne frega???!!!
Senza contare che a volte sembrerebbe che certi ascoltatori siano più contenti quando suoni male che quando suoni bene, ma questo richiederebbe un altro post, molto più lungo di questo.
Morale: fregatene di tutto e soprattutto di tutti, suona, divertiti, rilassati, goditi le tue armoniche, mantieni il privilegio di averle a tua disposizione, non rinunciare ad una cosa così bella.
All'inizio della primavera verrò a fare un giro in moto dalle tue parti e ti inviterò a pranzo in uno dei tanti posti dove fanno la vostra eccellente cucina tipica e ne parleremo a quattr'occhi e vedrai che ti ritornerà l'entusiasmo, te lo prometto. Nel frattempo resta con noi nel Forum, suona e . . . stai sereno!
Buona giornata.
Carlo
E l'hai espresso molto bene, con sincerità e coraggio, con umiltà e consapevolezza, doti di per sé sufficienti ad affrontare con successo l'esercizio di suonare con soddisfazione un'armonica a bocca o qualsiasi altro strumento. Per cui, la prima cosa che ti dico è che sbaglieresti a rinunciare; lo dico al condizionale, perché so per certo che con le tue parole non hai voluto esprimere una vera volontà di rinuncia, ma hai solo cercato, retoricamente, qualche parola di incoraggiamento, qualcuno che ti aiutasse ad andare avanti, e l'hai trovato.
Vedi, Vincent, secondo me, la prima cosa che dovresti fare è uscire da certi stereotipi sulla musica e sull'armonica, iniziando ad assumere un diverso atteggiamento mentale nei confronti della cosa.
Non sei tu che devi adattarti all'armonica, nel Blues, nelle varie tecniche convenzionali, nelle varie tipologie in cui lo strumento viene fabbricato e messo in commercio. E' esattamente il contrario, e devi far sì che sia l'armonica a doversi adattare a te, alle tue ambizioni, al tuo carattere, alla tua musica, come dici, senza preoccuparti del fatto che con le diatoniche molti ci suonino il Blues, che le tremolo non le suoni più nessuno o quasi, che le ottavine stiano scomparendo dal concetto comune di "armonica", o che le cromatiche servano per il jazz e la musica classica; sei tu che dirigi il gioco e decidi, e i tuoi trascorsi musicali, di qualsiasi livello essi siano, sono il punto da cui devi partire, per seguire il tuo percorso e soddisfare così le tue esigenze, liberando le tue capacità ed il tuo talento, diverso da quello di ciascun altro.
Non devi adeguarti a niente ed a nessuno, devi solo assecondare, se non una passione, sicuramente quello che è almeno un interesse, e che ti ha portato a fare la scelta dell'armonica. E' una scelta molto peculiare, particolare, che non è come andare in automobile, che ci vanno tutti, ma è una scelta che implica, direi, una certa fatalità ed una certa predestinazione, tanto pochi siamo, la quale va assecondata, serenamente, incentivata e non abbandonata, perché è un dono di Dio, un punto in più che il fato ti assegna, una opportunità fantastica che gli altri non hanno. Lascia perdere quello che suonano gli altri, come lo suonano; non farti abbindolare dagli schemi mentali degli altri, di quelli omologati che ti dicono che per suonare il Blues devi ascoltare un nero che suonava cent'anni fa e cercare di rifargli il verso; lascia perdere, il blues, il rock, il jazz e tutti i generi. Pensa a quello che ti piace e ti piacerebbe esprimere e fregatene delle convenzioni e dei giudizi. Sii semplicemente te stesso, come hai fatto nello scrivere questo post.
Soprattutto non emarginare l'armonica a ruoli conformistici che non le si addicono e non ti si addicono; essa è uno strumento MELODICO, fatta per suonare arie e melodie, che ti offre le sue note a questo fine, e ciascuno ne fa un uso sulla base delle proprie capacità, musicalità, esperienze, talento, ciascuno a modo suo; tu non dovrai suonare come nessun altro, e nessun altro potrà mai suonare come te. Questo è il concetto, così come la nostra immagine fisica, quello che gli altri vedono di noi. Non siamo né belli, né brutti, né di una razza né di un'altra, siamo noi e basta, e lo siamo per quello che riusciamo ad esprimere, ciascuno diversamente dall'altro. Non ci sono specializzazioni per cominciare; si comincia da appassionati, da dilettanti, per passatempo, e si comincia genericamente, sulla base delle proprie esperienze e conoscenze musicali, non dal jazz o dal blues o da che so io; si comincia da una canzone, da melodie che ci piacerebbe saper suonare, ed è quella la molla che dà la spinta iniziale. Quello che cerchi di suonare deve essere necessariamente qualcosa che ti piace, che ti piace molto, l'aria o la melodia che ti piace di più al mondo!
Ti faccio un esempio, visto che stai nelle colline umbre, forse ti piacciono i cavalli; ebbene, quando si decide di voler imparare ad andare a cavallo, non è che si pensa di iniziare, che so, per giocare a Polo, o per fare Dressage, ma si impara a gestire l'animale prima in un campo chiuso, poi in campagna, per acquisire la tecnica di base che ci consenta di apprezzare quello che stiamo facendo, senza troppi patemi d'animo, vedere se ci piace veramente, quanto ci piace, per poi, eventualmente proseguire in una qualsivoglia specializzazione o settore di quella disciplina.
Lo stesso vale per l'armonica. Non è che si debba imparare il blues o altro; ci si deve solo divertire a tentare di riuscire a farle dire quello che vogliamo noi, quello che in quel momento ci piace e che vogliamo o vorremmo che uscisse dalla nostra armonica, che sia "Tu Scendi dalla Stelle" o "L'Inno alla Gioia", purché ti piacciano. Se piacciono a te, piaceranno anche ad eventuali ascoltatori; in caso contrario: chi se ne frega???!!!
Senza contare che a volte sembrerebbe che certi ascoltatori siano più contenti quando suoni male che quando suoni bene, ma questo richiederebbe un altro post, molto più lungo di questo.
Morale: fregatene di tutto e soprattutto di tutti, suona, divertiti, rilassati, goditi le tue armoniche, mantieni il privilegio di averle a tua disposizione, non rinunciare ad una cosa così bella.
All'inizio della primavera verrò a fare un giro in moto dalle tue parti e ti inviterò a pranzo in uno dei tanti posti dove fanno la vostra eccellente cucina tipica e ne parleremo a quattr'occhi e vedrai che ti ritornerà l'entusiasmo, te lo prometto. Nel frattempo resta con noi nel Forum, suona e . . . stai sereno!
Buona giornata.
Carlo
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
- robertoguido
- =|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
- Messaggi: 3091
- Iscritto il: giovedì 30 dicembre 2010, 0:21
- Località: Milano
- Contatta:
Re: Considerazioni negative
Caro Vincent, le parole di Carlo stampale e mettile in un quadretto perché contengono la ricetta della serenità e ogni tanto bisogna ripassarla.
Capitano a tutti i momenti di sconforto o in cui non ci sentiamo adeguati magari anche perché sentiamo i progressi e le abilità di altri e non riusciamo invece a riconoscere le nostre.
Capitano, ci fanno anche bene perché se un po' ci demoralizzano un po' ci stimolano a riprovare. Si, magari non subito, una pausa di riflessione dici. E' un termine appropriato: le pause servono, ci aiutano a sedimentare, le usiamo per ascoltare e riflettere e, vedrai, quando ritornerai sullo strumento ti renderai conto che con quella pausa ti sarai arricchito.
A presto!
Capitano a tutti i momenti di sconforto o in cui non ci sentiamo adeguati magari anche perché sentiamo i progressi e le abilità di altri e non riusciamo invece a riconoscere le nostre.
Capitano, ci fanno anche bene perché se un po' ci demoralizzano un po' ci stimolano a riprovare. Si, magari non subito, una pausa di riflessione dici. E' un termine appropriato: le pause servono, ci aiutano a sedimentare, le usiamo per ascoltare e riflettere e, vedrai, quando ritornerai sullo strumento ti renderai conto che con quella pausa ti sarai arricchito.
A presto!
Il Meneghin Fuggiasco
Che l'Harp Spirit sia con te!
https://soundcloud.com/roberto-aproma
[*]https://www.reverbnation.com/bobharp8
Che l'Harp Spirit sia con te!
https://soundcloud.com/roberto-aproma
[*]https://www.reverbnation.com/bobharp8
- Luisiccu
- =|o|o|o|o|o|o|o|o|=
- Messaggi: 1756
- Iscritto il: sabato 23 giugno 2007, 12:18
- Località: Decimoputzu (CA)
Re: Considerazioni negative
Vincent,
molte primavere ed estati fa, quando ero ancora convinto di essere Fred Astaire redivivo, mi capitava un curioso fenomeno. Ogni volta che imbracciavo una gentile signorina per illustrare le mie virtù ballerine mi capitava di essere vittima di sabotaggio: i piedini delle birichine finivano metodicamente sotto le mie scarpe.
Le conseguenze sono facilmente immaginabili.
Voci malevole propalavano la favola che fossero i miei piedi ad andare per i cavoli loro e che le mie movenze fossero tutt’altro che Astaireniane.
Voci diffamatorie di gente che non capiva niente di ballo.
Dove lo mettevano il mio senso del ritmo discontinuo e anarchico, così fuori moda cosi anti conformista? Gente abitudinaria che non si adattava alle novità.
E com’è che le mie insuperabili doti canore e strumentali erano misconosciute? Gelosia. Solamente gelosia…
Insomma tra le piste e le piastre un negato che è difficile trovarne altro.
A universale giudizio.
Embeh! Ho preso atto che come ballerino ero una frana, che come cantore idem, che come suonatore di armonica e di sassofono non ero il meglio, che la mia passione della fisarmonica restava solamente tale.
Ho deciso
Che non sarei mai stato un emulo di Fred Astaire, probabilmente perché non ero un patito del ballo.
Che non sarei mai stato un grande cantante perché la mia voce da basso baritono non era tale da portarmi in carriera.
Che la mia abilità di suonatore di sassofono non avrebbe fatto rimpiangere i grandi. Che non sarei mai stato un grande armonicista. Che la fisarmonica era fuori della mia portata.
Ho pensato che comunque sarebbe stato bello ammirare chi sapeva ballare.
E tale passione mi è rimasta ben radicata.
E ho seguito e seguo le loro evoluzioni.
E ho seguito e seguo il ritmo dei loro passi.
E ho seguito e seguo il ritmo della musica che li accompagna.
E come per incanto pur non diventando un grande ballerino sono riuscito le poche volte che ho ballato a rispettare quanto meno i piedi delle dame.
Ho suonato il sassofono per il solo gusto di una sfida da vincere e per diletto. Ho finito per suonare in banda Musicale.
Qualcuno generosamente mi ha fatto capire che non ero poi così negato.
E se, se non fosse per gli impegni, forse avrei fatto anche meglio.
Era qualche amico burlone che voleva farmelo credere? E chi lo sa?
Ho continuato a cantare. Soprattutto nei cori. Lo faccio tuttora.
Ed è molto bello.
Ed ancora più bello poterlo fare senza altro desiderio se non quello di cercare di farlo bene e di stare bene insieme agli amici e alle amiche vittime della stessa passione.
E se qualcuno mi dice che di questo passo andremo alla Scala rispondo pacatamente che alla scala ci andiamo tutti i giorni e ci dobbiamo stare molto attenti. Con l’età i gradini cominciano ad essere un problema.
La fisarmonica è sempre bello ascoltarla. Se mi capita a tiro anche suonata da cani mi ci fermo sempre ad ascoltarla.
Anche se mi capita, come sempre più spesso avviene, di ascoltarla suonata senza l’accompagnamento dei bassi. Ma li sanno suonare? Anche coloro che si pavoneggiano?
E l’armonica?
L’armonica.
Dico l’armonica.
L’armonica non si suona.
Con l’armonica si vive.
Si va in giro insieme.
Ci si fanno due chiacchiere.
Ci si accarezza.
Ci si bisticcia.
Ci si fa la pace.
Non è poi detto che ne vengano fuori sublimi sinfonie o blueseggianti giri o allegre tarantelle o deliziose melodie o ritmi perfetti e trascinanti. Dipende dall’umore tuo e della tua armoniosa.
Ci possono essere delle incomprensioni qualche volta.
Un bisticcio con il DO e con il FA ma poi piano piano tutto si ricompone. In attesa che il SI non faccia i capricci ci consola con il RE che non ti abbandona mai. E quando arriva il SOL tutto si illumina e qui e LA. Ed anche il solitario MI non si fa pregare.
Insomma non sarà una coppia perfetta (ma esiste?) ma si va avanti.
Ci si vive sempre meglio.
Magari può capitare come dice Vincent di poter suonare la mia armonica nelle sere d'estate sotto il mio portico guardando le stelle a fianco di mia moglie.
E capiterà anche che la moglie si meravigli di sentire, suonare così bene.
Perché Vincent suona con il cuore prima di suonare con il fiato e le labbra.
E non gli importerà niente dei bending, del tongue blocking, e delle labbra corrugate e di tutte le sottigliezze a corredo, di diatonica, di cromatica, tremolo, armoniche ad ottave.
E guarda caso, capiterà che piano piano Vincent padroneggerà anche la tecnica più sofisticata e non saprà neppure dire come ciò sia avvenuto.
E capiterà che un pensiero gli torni in mente.
Come avrò fatto a pensare di smettere di suonare l’armonica?
Non illuderti Vincent dal momento che hai tenuto in mano la tua prima armonica il tuo destino è segnato. Sarai ARMONICISTA A VITA.
Facci sapere con che armonica stai provando il brano attuale.
Salutissimi
molte primavere ed estati fa, quando ero ancora convinto di essere Fred Astaire redivivo, mi capitava un curioso fenomeno. Ogni volta che imbracciavo una gentile signorina per illustrare le mie virtù ballerine mi capitava di essere vittima di sabotaggio: i piedini delle birichine finivano metodicamente sotto le mie scarpe.
Le conseguenze sono facilmente immaginabili.
Voci malevole propalavano la favola che fossero i miei piedi ad andare per i cavoli loro e che le mie movenze fossero tutt’altro che Astaireniane.
Voci diffamatorie di gente che non capiva niente di ballo.
Dove lo mettevano il mio senso del ritmo discontinuo e anarchico, così fuori moda cosi anti conformista? Gente abitudinaria che non si adattava alle novità.
E com’è che le mie insuperabili doti canore e strumentali erano misconosciute? Gelosia. Solamente gelosia…
Insomma tra le piste e le piastre un negato che è difficile trovarne altro.
A universale giudizio.
Embeh! Ho preso atto che come ballerino ero una frana, che come cantore idem, che come suonatore di armonica e di sassofono non ero il meglio, che la mia passione della fisarmonica restava solamente tale.
Ho deciso
Che non sarei mai stato un emulo di Fred Astaire, probabilmente perché non ero un patito del ballo.
Che non sarei mai stato un grande cantante perché la mia voce da basso baritono non era tale da portarmi in carriera.
Che la mia abilità di suonatore di sassofono non avrebbe fatto rimpiangere i grandi. Che non sarei mai stato un grande armonicista. Che la fisarmonica era fuori della mia portata.
Ho pensato che comunque sarebbe stato bello ammirare chi sapeva ballare.
E tale passione mi è rimasta ben radicata.
E ho seguito e seguo le loro evoluzioni.
E ho seguito e seguo il ritmo dei loro passi.
E ho seguito e seguo il ritmo della musica che li accompagna.
E come per incanto pur non diventando un grande ballerino sono riuscito le poche volte che ho ballato a rispettare quanto meno i piedi delle dame.
Ho suonato il sassofono per il solo gusto di una sfida da vincere e per diletto. Ho finito per suonare in banda Musicale.
Qualcuno generosamente mi ha fatto capire che non ero poi così negato.
E se, se non fosse per gli impegni, forse avrei fatto anche meglio.
Era qualche amico burlone che voleva farmelo credere? E chi lo sa?
Ho continuato a cantare. Soprattutto nei cori. Lo faccio tuttora.
Ed è molto bello.
Ed ancora più bello poterlo fare senza altro desiderio se non quello di cercare di farlo bene e di stare bene insieme agli amici e alle amiche vittime della stessa passione.
E se qualcuno mi dice che di questo passo andremo alla Scala rispondo pacatamente che alla scala ci andiamo tutti i giorni e ci dobbiamo stare molto attenti. Con l’età i gradini cominciano ad essere un problema.
La fisarmonica è sempre bello ascoltarla. Se mi capita a tiro anche suonata da cani mi ci fermo sempre ad ascoltarla.
Anche se mi capita, come sempre più spesso avviene, di ascoltarla suonata senza l’accompagnamento dei bassi. Ma li sanno suonare? Anche coloro che si pavoneggiano?
E l’armonica?
L’armonica.
Dico l’armonica.
L’armonica non si suona.
Con l’armonica si vive.
Si va in giro insieme.
Ci si fanno due chiacchiere.
Ci si accarezza.
Ci si bisticcia.
Ci si fa la pace.
Non è poi detto che ne vengano fuori sublimi sinfonie o blueseggianti giri o allegre tarantelle o deliziose melodie o ritmi perfetti e trascinanti. Dipende dall’umore tuo e della tua armoniosa.
Ci possono essere delle incomprensioni qualche volta.
Un bisticcio con il DO e con il FA ma poi piano piano tutto si ricompone. In attesa che il SI non faccia i capricci ci consola con il RE che non ti abbandona mai. E quando arriva il SOL tutto si illumina e qui e LA. Ed anche il solitario MI non si fa pregare.
Insomma non sarà una coppia perfetta (ma esiste?) ma si va avanti.
Ci si vive sempre meglio.
Magari può capitare come dice Vincent di poter suonare la mia armonica nelle sere d'estate sotto il mio portico guardando le stelle a fianco di mia moglie.
E capiterà anche che la moglie si meravigli di sentire, suonare così bene.
Perché Vincent suona con il cuore prima di suonare con il fiato e le labbra.
E non gli importerà niente dei bending, del tongue blocking, e delle labbra corrugate e di tutte le sottigliezze a corredo, di diatonica, di cromatica, tremolo, armoniche ad ottave.
E guarda caso, capiterà che piano piano Vincent padroneggerà anche la tecnica più sofisticata e non saprà neppure dire come ciò sia avvenuto.
E capiterà che un pensiero gli torni in mente.
Come avrò fatto a pensare di smettere di suonare l’armonica?
Non illuderti Vincent dal momento che hai tenuto in mano la tua prima armonica il tuo destino è segnato. Sarai ARMONICISTA A VITA.
Facci sapere con che armonica stai provando il brano attuale.
Salutissimi
Luisiccu
Re: Considerazioni negative
Bellissimo scritto Luisiccu.
Anche se non ho nessun intenzione di smettere, il tuo scritto (come del resto anche quello di Carlo), mi ha donato ulteriore gioia e consapevolezza di quanto l'armonica non sia uno strumento, ma bensì una compagna di vita.
Pre-auguri di Buon Natale a tutti
CCristian
Anche se non ho nessun intenzione di smettere, il tuo scritto (come del resto anche quello di Carlo), mi ha donato ulteriore gioia e consapevolezza di quanto l'armonica non sia uno strumento, ma bensì una compagna di vita.
Pre-auguri di Buon Natale a tutti
CCristian
Only one rule: if you like it when you play it, is good. That's all. (Bob Brozman)
Re: Considerazioni negative
Luisiccu ha scritto:
E l’armonica?
L’armonica.
Dico l’armonica.
L’armonica non si suona.
Con l’armonica si vive.
Si va in giro insieme.
Ci si fanno due chiacchiere.
Ci si accarezza.
Ci si bisticcia.
Ci si fa la pace.
-
- =|o|o|=
- Messaggi: 83
- Iscritto il: martedì 18 febbraio 2014, 9:17
- Località: Siena(sud provincia)
Re: Considerazioni negative
Caro Vincent di momenti come il tuo attuale, in 50anni di armonica a livello dilettantistico,ne ho passati tanti ed alla fine mi sono convinto che suonando per me stesso, mi sento decisamente appagato delle mie deboli capacità musicali .Non sò fare bending ,non sò fare un'accompagnamento veramente degno di questo nome ,però.... mi piace comunque suonare le mie armoniche tremolo/ottave così come sò fare e mi piace ascoltarmi e qualche volta autoincensarmi.Come ti hanno suggerito gli altri ti consiglio di non scoraggiarti ma anzi di accettarti come sei, poi piano piano vedrai che troverai la tua dimenzione musicale . Se le tue armoniche potessero parlare ti direbbero senzaltro di non chiuderle in un cassetto...saluti e auguri Lele.
-
- =|o|o|=
- Messaggi: 52
- Iscritto il: lunedì 15 dicembre 2014, 14:22
- Località: Sant'Anatolia di Narco - Perugia
Re: Considerazioni negative
In questa domenica sera che si affaccia su di una settimana speciale non posso rimanere testardamente semplice "osservatore" di un forum che ha mostrato - attraverso i commenti rivolti alle mie considerazioni - il suo vero volto: non quello di uno dei tanti forum, ma quello di una comunità. La differenza ha un valore enorme. Una mia risposta a quanto ho letto sarebbe, al momento, inadeguata allo spessore, alla ricchezza di sentimenti e alla lucidità di ragionamenti che mi hanno, come dire, investito in senso positivo.
In questi giorni ho letto e riletto con attenzione quanto ho ricevuto. Mi rendo conto, ora mentre scrivo, che invece un mio contributo non c'è mai stato. Ho solo chiesto e non ho mai dato. Ebbene, le frasi, le considerazioni, le esortazioni, i suggerimenti che ho avuto la fortuna di ricevere, e che conservo, hanno avuto un primo effetto imprevisto, ma artisticamente prevedibile: ho composto una mia breve musica (siamo a un livello di studio o, al più, di un breve minuetto). Nel mio passato ho composto per tastiere e chitarra, ma questa è la prima volta per armonica (diatonica preferibilmente in La). Non l'ho scritta perché con la diatonica mi risulta difficile.
Sto perfezionando l'esecuzione che in certi passaggi è ancora un po' sporca. Ho acquistato uno Zoom H2n e appena riuscirò a capire come funziona tenterò di inserirla in Music Lab dopo le feste.
A parte questo, che è stato un primo effetto pratico della discussione, il mio periodo di riflessione sarà senz'altro più consapevole e forse più breve del previsto...
CCristian, Manxcat, Robertoguido, Luisiccu, Ginogatt, Gillyd, grazie. Ma non è un grazie. E' di più.
Vincent
In questi giorni ho letto e riletto con attenzione quanto ho ricevuto. Mi rendo conto, ora mentre scrivo, che invece un mio contributo non c'è mai stato. Ho solo chiesto e non ho mai dato. Ebbene, le frasi, le considerazioni, le esortazioni, i suggerimenti che ho avuto la fortuna di ricevere, e che conservo, hanno avuto un primo effetto imprevisto, ma artisticamente prevedibile: ho composto una mia breve musica (siamo a un livello di studio o, al più, di un breve minuetto). Nel mio passato ho composto per tastiere e chitarra, ma questa è la prima volta per armonica (diatonica preferibilmente in La). Non l'ho scritta perché con la diatonica mi risulta difficile.
Sto perfezionando l'esecuzione che in certi passaggi è ancora un po' sporca. Ho acquistato uno Zoom H2n e appena riuscirò a capire come funziona tenterò di inserirla in Music Lab dopo le feste.
A parte questo, che è stato un primo effetto pratico della discussione, il mio periodo di riflessione sarà senz'altro più consapevole e forse più breve del previsto...
CCristian, Manxcat, Robertoguido, Luisiccu, Ginogatt, Gillyd, grazie. Ma non è un grazie. E' di più.
Vincent
"...e io con la gola tesa / suonavo la mia armonica / come un organo da chiesa" (De André-Brassens)
- Manxcat
- =|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
- Messaggi: 8244
- Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
- Località: Arezzo
Re: Considerazioni negative
Le tue sono belle parole, cariche di umanità e di sentimento, oltre che di buon senso. Se ti sai esprimere così con le parole, saprai farlo anche con l'armonica, stanne certo.
Buonanotte.
Carlo
Buonanotte.
Carlo
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica