Eccomi, come vi dicevo ho registrato questi due pezzi,niente di straordinario visto l'armonicista,ma che hanno dietro un'esperienza per me molto importante.
il primo "what wonderful world" registrato al volo ieri sera con mia figlia che suona al pianoforte,e' un inno alla bellezza di quel continente nero che ho lasciato due giorni fa per tornare con mia figlia,che e' venuta con me questa volta,in Italia.Un piccolo "miracolo" l'ha riavvicinata al piano. Non lo suonava piu' da un anno dopo averlo studiato per anni,ma cio' che e' successo laggiu' gli ha fatto dire:"papa' quando siamo a casa registriamo qualcosa insieme".Il secondo brano "Smoke gets in yuor eyes" sa di ” miracoloso”,visto la compagna con la quale suonero’,e fortunatamente siamo riusciti a registrarlo con mezzi di fortuna anche se di pessima qualita’, e ora vi racconto.
Caricata la Land Rover dei medicinali che serviranno a curare i bimbini dei villaggi ,partiamo dal nostro orfanatrofio di buona mattina e dopo 4 ore di strada imbocchiamo il sentiero che porta verso la Rift Valley in direzione lago magadi e purtroppo ci abbassiamo di quota in modo repentino passando dagli altipiani a 2000 mt fino a 600 mt e la temperatura sale in modo consistente e bisogna fermarsi piu’ volte perche’ qualcuno del gruppo poco idratato soffre di dissenteria.A breve troviamo un posto di blocco:la situazione politica del posto e’ a dir poco instabile e per passare e dobbiamo allungare qualche scellino keniota al frontaliere per non vederci requisiti i medicinali.Con me avevo l’armonica,che ho nascosto subito nelle mutande per non farmela sequestrare, e il libro “stasera jazz” di Polillo che mi avrebbero tenuto compagnia nelle serate che avremmo passato dai Masai.Arrivati sul luogo,oltre alle capanne e ad una casa in cemento devoluta dall’Agip alle popolazioni ma dove vive un prete di confine, noto una chiesetta molto piccola dove all’interno alloggiano tre suore etiopi che parlano perfettamente l’italiano:due di queste hanno avuto nonno italiano ,visto i nostri trascorsi come colonizzatori di quel paese.Niente di strano ,se non che all’interno della chiesa c’e’ un pianoforte nero decisamente scordato(cosi’ ho pensato io,ma poi non cosi’ tanto).Penso sia per cantare le canzoni di Messa ,ma noto la raccolta di spartiti che non lasciano alcun dubbio:qualcuno suona con questo piano una musica ben diversa da quello che credevo.Sullo scaffale partiture dei Platters,il jazz di Ellington,addirittura Art Blakey e i suoi jazz messengers ………ho pensato sono morto e sono in paradiso!Dietro si avvicina una suora che poi rispondera’ al nome di Samrawit e dopo pochi convenevoli attacca “Smoke gets in your eyes” ed io con lei ,mia figlia come unica spettatrice sgomenta si chiede come mai ha abbandonato il piano e si impone di riprenderlo appena arriva a casa(e cosi’ ha fatto).
Chi volesse ascoltare queste due registrazioni deve sapere che non c’e’ niente da imparare in fatto di tecnica della registrazione e nemmeno la possibilita' di assaporare una buona musica suonata con talento:queste due registrazioni restano solo per chi crede ancora ai miracoli che possono succedere, in un posto sperduto del mondo dove mai nessuno si puo’ aspettare una suora che suona jazz, e che senza una parola converta sulla retta via una ragazza che aveva abbandonato la musica per i falsi svaghi della nostra inquinata societa’.
Scusate se mi sono dilungato,ma non potevo tenere tutto per me.
V.
What Wonderful World:
https://dl.dropboxusercontent.com/u/593 ... 0World.mp3
Smoke gets in your eyes:
https://dl.dropboxusercontent.com/u/593 ... 20eyes.mp3