Estate - Italian Jazz Standard

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Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da robertoguido » sabato 10 maggio 2014, 16:04

Mancano ancora pochi giorni ma inizio a sentire il profumo dell'estate.

E' un po' che giro intorno a questo brano. Bellissimo per tanti motivi, uno fra tutti è che è l'unico brano scritto da un Italiano che è riportato nel Jazz Real Book: la bibbia degli "standard" Jazz.
Suonarlo e amarlo è quindi, per un appassionato di Jazz, un dovere patriottico!

L'ho suonata in Am perché è la tonalità per me più semplice e che mi sembra si addica meglio alla cromatica.

L'armonica è la Suzuki G48W e la base è in BIAB, (questa volta non c'è la chitarra :wink: )
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da Manxcat » sabato 10 maggio 2014, 16:56

Bellissima quest'Estate, Roberto, che prelude ad una stagione stupenda! :D Grande ritorno dopo questa lunga pausa, con il brano che ha il record delle interpretazioni sul Forum: mi sembra di conoscerne ben 4 con la tua, segno evidente che è un ottima scelta per gli armonicisti tendenti al jazz.
Non so se avrai accontentato il cugino, ma per quanto mi riguarda mi considero pienamente soddisfatto. :D Gran bel suono quella G48.
Auspico che sia la prima di una lunga serie.
Carlo
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da Marco Benevelli » sabato 10 maggio 2014, 17:32

Ciao Roberto,
veramente bella e ben suonata, non solo per la G48 che da sola non fa un granché; un po' di merito anche a chi la suona :D
Grazie per la tua proposta e buona serata.
Marco B.
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da carlodivers » sabato 10 maggio 2014, 17:33

Ciao Roberto,
Se l' "Estate" inizia così sarà certamente un'estate da ricordarsi!
Bravissimo!
Questo brano l'abbiamo portato un po' tutti,anche ai Giochi D'Autunno, ma ti posso garantire che il tuo di oggi batte tutti,sopratutto per l'originalità d'esecuzione dove ci hai messo molto di tuo trasformando la melodia principale a tuo piacimento...quasi giocandoci sopra, ma tenendo sempre presente il tema principale.
Poi l'accattivante suono della G48W ha fatto il resto...
I mie più sinceri complimenti.
Carlodivers
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da jojo61 » sabato 10 maggio 2014, 21:24

Tu ci prendi per il naso! Questo è Thielemans o un altro virtuoso della cromatica che tu spacci come tua! :shock: :mrgreen:
Naturalmente sto scherzando, :D che dire? ....al massimo che manca un po' di chitarra! :wink:
PERFETTA! BELLISSIMA!
STRACOMPLIMENTISSIMI!!!!
Saluti.
Ciaociao. Gianni.
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da harrel » sabato 10 maggio 2014, 23:01

Credo ultimamente ,di avere ascoltato questo brano,almeno una trentina di volte,incantato dal duo Sergio Cammariere e Fabrizio Bosso(che ho potuto apprezzare dal vivo),andando alla ricerca tra i vari artisti nostrani e non, di qualcosa che potesse emozionarmi di più rispetto ai due talenti italiani.Oggi ascoltando Roberto,non voglio dire che sia sullo stesso gradino di quei mostri,ma mi ha sicuramente colpito in positivo rispetto a molti più decantati artisti di nome.Questo lombardo ,signori miei,oggi ha fatto jazz nel vero senso della parola,con quelle variazioni tipiche di chi ha swing nel midollo e per questo merita un applauso prolungato.
Se poi si unisce a tutto ciò una tecnica sopraffina,non si può altro che essere fieri di avere un personaggio così nel forum che ci diletta a gratis,con la sua musica.
Professionalità da vendere ,bravo Roberto!
P.s per la cronaca Roberto non mi ha dato un cent per questa sviolinata :D ...è proprio ciò che penso.
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da robertoguido » domenica 11 maggio 2014, 0:34

Mi affaccio qui ora dopo una lunga giornata... Grazie amici, siete sempre troppo buoni ma ricevere ogni tanto una pacca sulla spalla fa sempre bene allo spirito :wink: grazie a tutti voi.

Vi confesso che non mi convinceva, l'avrò registrata una decina di volte ma poi, quando arrivo a un certo punto, penso sempre alle parole di Carlo che mi ricorda che qui, in buona parte almeno, non siamo musicisti ma solo amatori dell'armonica e quindi... Va bene così, la perfezione la cercherò, la prossima volta :D
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da Giuliano » domenica 11 maggio 2014, 7:23

Bellissima esecuzione Roberto.Uno dei miei brani preferiti. E qua siamo sul Jazz, quello vero...
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da Masnado » domenica 11 maggio 2014, 22:04

Eccoci!
:D

Gran bel pezzo!
A me non dispiace, anche se la trovo un po' moscia. E come al solito tendi a mettere troppe note dove si sono delle pause...

io ti propongo la mia versione, registrata questo pomeriggio.
L'ho sempre suonata in Do minore, probabilmente perchè con la chitarra l'ho imparata in questa tonalità qualche anno fa.
Ma oggi ho voluto provare ad utilizzare la tonalità più bassa consentita da una 12 fori peer questo pezzo: Fa minore, che fa suonare il primo foro soffiato della parola "Estate".

Il problema della tua tonalità, La minore, è che poi si trasforma in La maggiore, con tutti limiti e complicazioni che ne conseguono (ed infatti ti perdi :D).

Invece Do minore si trasforma in Do maggiore e Fa minore in Fa maggiore... ;)

Rimane il diverso colore della tonalità...

Ultima nota: ho dovuto sfumare gli ultimi 40 secondi per riuscire a far digerire il file al forum (4MB). Tutto il pezzo, senza tagli e con l'improvvisazione finale, si trova su soundcloud

Che dite?
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da robertoguido » lunedì 12 maggio 2014, 1:18

Oh ecco Giuliano e Salvatore! Grazie a entrambi per l'ascolto.

Salvatore, eh si... l'ho capito bene il problema e infatti esercitandomi mi sono annodato più che altro sul D#7semidiminuito e sul G#7b9 però alla fine l'ho lasciata in questa tonalità perché ormai mi ci ero tuffato e perché se non ci provo mai ad affrontare certi accordi non imparerò mai.

Tu sei un patito della Bossa Nova e forse la senti moscia perché il ritmo è molto lento per essere una Bossa, ma la mia intenzione era proprio quella di uscire un po' dalla Bossa tipica e rompere un po' di schemi. Questa volta però non mi sembra di averla farcita troppo di note "extra", anzi senza dubbio ci sono molte meno note che in questa: https://www.youtube.com/watch?v=W8uGzrhHFk4 :mrgreen:
A proposito di versione lente, ti ricordo che c'è una famosissima esecuzione che è ancora più lenta della mia https://www.youtube.com/watch?v=XQD1wJtkkU8 moscia? Moscissima! Ma per me è di una bellezza devastante.

Ho ascoltato anche la tua ma ti dico onestamente che se anche l'hai suonata bene, a differenza del solito, non mi convinci più di tanto perché appunto la trovo molto "stereotipata" con un improvvisazione che sta troppo sulla melodia e fa fatica a scollarsela di dosso.

Però, correggimi se sbaglio ma ormai hai/abbiamo suonato e scritto abbastanza per intuire i gusti reciproci, ebbene ho la sensazione che se un brano non supera le 120bpm tu lo trovi moscio e che preferisci il bebop di Charlie Parker al sound sommesso di Chet Baker.
Sbaglio di tanto?
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da Manxcat » lunedì 12 maggio 2014, 8:29

Secondo me, molto belle entrambe, pur nella loro diversità.
Quella di Salvatore più rispettosa del tema originale, e si allarga poi nella parte di improvvisazione. Quella di Roberto più ricca di spunti personali su tutto il percorso. Ai miei gusti, che spero siano da rispettare al pari di quelli di tutti, piacciono più le vostre versioni, entrambe, che quella di Toots Thielemans, che mi sembra troppo forzata e tirata per la camicia, di uno che non sa più cosa inventare, e di quella di Chet Baker che, nella sua geniale semplicità, sembra quasi un esercizio dilettantistico di uno che vorrebbe imitare Chet Baker stesso . . . Insomma, in sostanza, a me il jazz più è di alto livello, e più quindi è jazz, e meno mi piace. Ma questi sono gli insani paradossi e le sballate sensazioni di uno che mangia caviale per forza, sapendo benissimo che non lo ama . . .
Bravissimi entrambi! Che vi devo dire? Rispetto ad un misero suonatore mestierante siete due virtuosi dell'armonica! :shock:
Carlo
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da Marco Benevelli » lunedì 12 maggio 2014, 14:03

Ciao a tutti,
non entro assolutamente nel merito di quante note si mettano nell'improvvisazione, nè sulle tonalità o sugli accordi (su cui sono ancora agli albori, neanche agli inizi :D), mi sento di dire che avete dato entrambi l'interpretazione del pezzo più vostra. Penso che improvvisare (per chi lo sa fare) serva proprio a questo: ascoltandole posso dire questa è di Roberto e questa di Salvatore. Continuate comunque con queste "sfide" che sono letteralmente musica per le nostre orecchie.
Grazie ad entrambi.
Marco B.
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da Masnado » lunedì 12 maggio 2014, 14:58

Caro Marco, sono anch'io agli albori.
Ci vuole una vita per imparare ed alla mia età questa nemmeno basta più... :(

Spero non mi prenderete troppo in antipatia: si fa pour parler. Giusto una chiacchierata tra amici.

Roberto, non è che sbagli di molto: sei totalmente in errore! :D

In primis per "moscio" non intendo "lento", ma bensì privo di ritmo e un po' noioso. E non mi riferivo al tempo del pezzo, ma nello specifico alla tua interpretazione all'armonica. Ma questo è una questione di gusti.
E la bossa nova in linea generale non è "veloce", anzi tende a preferire tempi moderati o lenti (vedi Corcovado, ad esempio).

Per quanto riguarda la versione di Chet, non è affatto lenta secondo i miei canoni. Basta sentire il pezzo durante l'assolo del flauto. Ma anche la stessa tromba. La forza di Chet, anche dell'ultimo Chet, quello più intimo di Estate, stava nella ritmica, nel tempo - basta sentire il brano dal quinto minuto in poi -, ancor più che del fraseggio: note giuste in tempi dilatati e al momento giusto. No, non è lenta!

Per quanto riguarda la versione di Toots, anche qui è una questione di gusti: Toots ha un fraseggio spigoloso, unico nell'armonica. A me piace sempre e comunque...

Per quanto riguarda invece i miei gusti, sbagli perché tra Parker e Baker io scelgo tutta la vita Chet.
A dirla tutta, Parker non riesco ad ascoltarlo, non rientra tra i miei preferiti, ma è un riferimento inossidabile. Miles, Chet, Dizzy sono passati da lui e dal suo stile. E rimane un riferimento di studio: se si studia jazz non si può non studiare Parker. Ecco, per me, come per tutti gli studenti, è puro e difficile esercizio.

Prima di suonare Estate Chet 40 anni prima suonava con Parker...
Salvatore
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da harrel » lunedì 12 maggio 2014, 18:00

Faccio i complimenti a Salvatore per l'ottima interpretazione del famoso brano,e ribadisco a Roberto che mi ha emozionato.Ecco qui sta il mio pensiero(per quello che puo' valere)sulla differenza che io intendo fra suonare jazz e fare jazz.Non riesco ancora a capire cosa possa intendere una persona quando dice"suono jazz":il jazz,a mio parere, si fa,perche' il jazz e' uno stile di vita,un sentimento,un momento particolatre della vita..ecc che si esprime attraverso la musica mentre, ricalcando i temi pari pari e' tradire quello che in fondo e' l'anima dell'esecutore.Capisco anche che certe "evoluzioni"a volte diano il senso dell'esagerazione,ma se l'esecutore in vita e' un esagerato,che jazz dovrebbe fare per esprimere quello che dentro sente?dovrebbe snaturarsi?Assurdo!Miles diceva:"perche' suonare tutte quelle note ,se possiamo suonare solo le migliori'".Ma le migliori per chi?tutte quelle, quante?Ho amato alla follia questo trombettista,dai grandi difetti tecnici,ma su quella sua frase non mi sono mai trovato d'accordo.E poi l'ultimo Chet,neanche sfiorava il primo con il suo soffiato inconfondibile che non poteva piu' fare dopo che gli avevano fatto ingoiare gli incisivi superiori.
Dopo tutta questa giravolta,vi confermo,nell'ambito jazz, che sto con chi riesce ad emozionarmi facendo musica,e cio' mi succede solo quando riesco a captare i sentimenti che attraversano l'esecutore ,che sono unici e personali,e non con chi esprime ed interpreta, seppure in modo sublime i sentimenti che hanno attraversato altri.
V
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da robertoguido » lunedì 12 maggio 2014, 19:51

Masnado ha scritto: Spero non mi prenderete troppo in antipatia: si fa pour parler. Giusto una chiacchierata tra amici.
E perché mai dovremmo prenderti in antipatia? Anzi, sai bene che io particolarmente apprezzo e ascolto il tuo parere cercando (nei miei limitati limiti) di metterlo a frutto così come faccio di tutte le osservazioni e critiche. Anche perché mi è chiara la tua esperienza e le basi che tu hai costruito in anni di studio io me le sto costruendo solo ora.

Ora mi è più chiara la tua definizione di "moscio" che in effetti, musicalmente parlando, era poco inquadrabile :lol:
E' chiaro anche che a un certo punto si entra nella soggettività ed il commento e le citazioni di Vittorio sono significative. E' chiaro anche che i tempi, e i vuoti che suona Chet, beh se riuscissi a suonarli farei forse un'altro mestiere... di Toots non parlo neanche perché oltre all'idea musicale c'è una tecnica mostruosa.

Tuttavia è sempre nella speranza di riuscire ancora a migliorare (nonostante la soglia dei 50 sia tra pochi giorni) che ci provo e cerco di capire. In fin dei conti, nonostante il decennio di studi musicali solo tre anni fa ho scoperto che cosa fosse un accordo semidiminuito o addirittura i modi di una scala.
La mia improvvisazione, ma è esagerato chiamarla così, meglio dire il mio divertirmi a reinterpretare il motivo si è sempre basato sull'orecchio e mai mi ero posto il problema di capire che cosa fosse l'armonia e su che accordo stavo suonando.
Ora però sono arrivato ad un punto un po' frustrante: se ci penso, ecco che alla fine mi ritrovo a suonare un accordo o una scala e niente di più, se non ci penso invece in mente mi viene un particolare fraseggio ma alla fine, quando lo suono, lo sbaglio (perché non riesco ancora a suonare esattamente quello che mi passa in mente) e la melodia segue un altro percorso.
Insomma, il vocabolario è nella testa ma non arriva allo strumento.
Qualche volta, anche su suggerimento del mio prof, provo a cantare l'improvvisazione che vorrei suonare e... viene fuori un'idea ancora diversa.
Alla fine mi rendo conto che preferisco ballata e bossa perché, si mi piacciono, ma hanno un ritmo che mi permette di pensare e provare ad inventare qualcosa, però alla fine forse... penso troppo.

Però lo stesso mio "problema" ogni tanto lo sento anche in quello che suonano gli altri, tra cui appunto ci sei anche tu con la tua versione: scolasticamente corretta, ogni tanto un abbozzo di idea originale ma poi rimane li..

Insomma... hai un consiglio da darmi o un'idea su cui lavorare?

P.S.
Adesso vado a suonarmi una ballata a 85bpm :D
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da Giuliano » lunedì 12 maggio 2014, 21:50

Masnado ha scritto: .............
Il problema della tua tonalità, La minore, è che poi si trasforma in La maggiore, con tutti limiti e complicazioni che ne conseguono (ed infatti ti perdi :D).

Invece Do minore si trasforma in Do maggiore e Fa minore in Fa maggiore... ;)

Rimane il diverso colore della tonalità...

soundcloud

Che dite?
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da robertoguido » martedì 13 maggio 2014, 0:51

Ah ah :D Grazie Giuliano! Portate tutti pazienza se quando Salvatore ed io attacchiamo con 'sti discorsi siamo un po' pedanti. Del resto ognuno ha le sue fisse: c'è chi si arrovella su comb esoterici e customizzazioni mirabolanti ma a noi due ci piace disquisire su improvvisazione armonica o melodica con la supercazzola prematurata a destra :D
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da Masnado » domenica 18 maggio 2014, 16:38

robertoguido ha scritto:Insomma... hai un consiglio da darmi o un'idea su cui lavorare?
E che consigli posso dare io?
Io sono nella tua stessa barca!
L'unica cosa di cui sono certo è che bisogna suonare suonare suonare. E la disciplina nello studio potrebbe fare la differenza. Ma ci vuole costanza, pazienza e cercare di preparare un programma di studio da seguire il più precisamente possibile. Ma i risultati alla fine sono garantiti? Boh!
E poi individuare le debolezze e affrontarle per superare l'ostacolo. Per cui se si sente la necessità di diventare più veloci nei fraseggi, bisogna prendere il metronomo e fare in modo che le scale, gli arpeggi e le trascrizioni si eseguano via via più velocemente fin quando non si raggiunge il limite...
Per far questo io mi sono imposto di imparare alcuni temi di brani bebop e piano piano portarli al limite massimo che mi posso permettere. Cioè: quando vedo che dopo qualche giorno il metronomo rimane fisso a quella velocità che non riesco a superare significa che non c'è più niente da fare....

Le cose a cui mi sono dedicato io in questo anno di armonica sono state scale, arpeggi, trascrizioni, loro analisi e improvvisazione libera. Ma ad un certo punto non basta e bisogna fare un altro scatto di crescita.
E così ora provo a dedicare più tempo alle trascrizioni, imparare i soli sull'armonica, quindi individuare un fraseggio interessante, analizzarlo, cercare di impararlo in tutte o alcune tonalità, ma soprattutto inserirlo in tutti i brani su cui improvviso, in un preciso passaggio previamente individuato sperando che dopo un po' di tempo mi ritorni naturale nelle mie improvvisazioni, senza doverci pensare, ma seguendo il flusso di idee che passano per la mente.
Si tratta di aspettare che le informazioni del conscio passino nell'incoscio, come più o meno dice Gary Burton in un interessantissima masterclass che ho visto qualche mese fa sul Tubo e che consiglio vivamente di ascoltare con attenzione!
http://www.youtube.com/watch?v=t2txO_u2eNg
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da robertoguido » domenica 18 maggio 2014, 22:54

Masnado ha scritto: Io sono nella tua stessa barca!
Si ma tu sei quello a prua che si gode il sole io invece sono ancora in sala macchine :wink:
Beh, grazie, si i tuoi consigli sono in buona parte il metodo che mi ha indicato Bertelli quando facevo lezioni con lui. Ora da solo in effetti sbando un po' di più ma più o meno cerco di replicare quello che dici anche tu. In particolare: "take five" per velocità, Cantalupe Island per il solo... e Estate... per divertirmi!

Ho messo il video nei miei preferiti perché ho iniziato a guardarlo ma... dura due ore!

Ok, ora vado a studiare :wink:
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da danilo pucci » martedì 20 maggio 2014, 19:03

Non trovo tutte queste difficolta', dopotutto non e' una sinfonia! ma ritengo che l'esecuzione sia a ottimo livello , a quel livello che Roberto ci ha abituato! :wink:
Ciao
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da IlGrandeCocomero » domenica 6 luglio 2014, 15:58

Con il caldo che fa oggi a Bari, direi che ho scelto la canzone giusta per esprimerti tutta la mia stima, come armonicista e come chitarrista (quando ci farai sentire un po' di piano?? :mrgreen: ).
Robi sei un Musicista straordinario! Tra ieri ed oggi ho ascoltato i tuoi pezzi...che classe!
Che atmosfera il tuo valzer celtico, belle questa Estate e il pezzo funk...Tutte, ma proprio tutte!

Di grandissimo livello la "sfida" tra te, Salvatore e Walter (un grande saluto anche a loro!) su Take five (ma è il titolo vero della canzone?). Pensa, stamattina sentendo voi, dopo mesi di inutilizzo, ho imboccato pure io la mia cromatica...per poi lasciarla, però, dopo pochi minuti :D
Meglio lasciarla suonare ai fenomeni veri :mrgreen:

Ti saluto Robi!
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Re: Estate - Italian Jazz Standard

Messaggio da robertoguido » lunedì 7 luglio 2014, 0:18

Ciao Fabio! Ben ritrovato! Grazie mille per i tuoi commenti generosi... No, qui non ci sono fenomeni (almeno parlo per me) ma solo malati di musica!
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