SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
1969: i miei primi dieci anni
Ricordo ancora, come fosse ieri, che per l'occasione la mi' mamma mi regalò un portafoglio, di quelli "da grandi", di vera pelle, che ho poi usato per non so per quanto tempo.
A parte questo O.T., la mia intenzione era quella di incorniciare l'ottima esecuzione di Carlo, al quale vanno i dovuti complimenti, con una serie di nomi, anch'essi O.T. (oggi sono in vena ) riferiti a quell'anno, che hanno (con l'acca, mi raccomando ) segnato la storia.
[in ordine alfabetico]
- ARPANET
- Golda Meir
- I Beatles sul tetto dell’Apple
- I Rolling Stones a Hyde Park
- Jan Palach
- Muammar Gheddafi
- Neil Armstrong
- Woodstock
Scusate l'intrusione, ma questo thread mi piace sempre di più.
Ciao
Walter
Ricordo ancora, come fosse ieri, che per l'occasione la mi' mamma mi regalò un portafoglio, di quelli "da grandi", di vera pelle, che ho poi usato per non so per quanto tempo.
A parte questo O.T., la mia intenzione era quella di incorniciare l'ottima esecuzione di Carlo, al quale vanno i dovuti complimenti, con una serie di nomi, anch'essi O.T. (oggi sono in vena ) riferiti a quell'anno, che hanno (con l'acca, mi raccomando ) segnato la storia.
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Di lui ti devi preoccupare quando scrive, e non quando non scrive.
Lui è un pragmatico, e non si perde in chiacchiere. (Manxcat)
http://soundcloud.com/n_p_w
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Mi è sembrato di vedere un diavoletto . . . !NPW ha scritto:1969: i miei primi dieci anni
Per essere stati i tuoi primi dieci anni, vedo che sai un sacco di cose.
Bello il supporto storico che inquadra la canzone nel suo contesto; ti propongo di farlo, successivamente, ad ogni canzone, anche in semplice sintesi come hai fatto qua; altro che intrusione!
Ciao Gianni, ricambio i saluti.jojo61 ha scritto: Saluti.
Carlo
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Ciao Carlo ,ciao a tutti, ho ascoltato le ultime vostre performance...tutte impeccabili compreso la versione di Robertoguido.Ho poco tempo ,in questi giorni sto' restituendo all'agricoltura braccia a suo tempo rubate ,ma vi seguo appena posso e vi leggo costantemente sui vari forum .Apprezzo il lavoro che fate e la costanza del vostro impegno ,rinnovo i miei complimenti per tutti quelli che mi deliziano le orecchie con queste musiche d'armonica .bravi bravi bravi !!!saluti Lele
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Ciao Lele, chiamalo pure Robertoebasta.gillyd ha scritto:tutte impeccabili compreso la versione di Robertoguido.
Eh sì, braccia da restituire all'agricoltura ce ne sarebbero . . .
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Zingaraaaaa ...
il nonno la canticchiava sempre quando apriva il negozio di alimetari ("casoin") aperto quasi sempre 7 giorni su 7.
Sento ancora lo sferragliare della saracinesca arrugginita che si alza, i clienti che entrano per mezzo etto di burro o un etto di fagioli secchi, il quaderno per segnare le spese e i pagamenti che non arrivano mai, l'odore di vino dell'osteria di fianco o quello di olio dell'aggiusta biciclette dell'altro lato ...
Carlo, sei un mago, oltre a suonare porti tanti ricordi
il nonno la canticchiava sempre quando apriva il negozio di alimetari ("casoin") aperto quasi sempre 7 giorni su 7.
Sento ancora lo sferragliare della saracinesca arrugginita che si alza, i clienti che entrano per mezzo etto di burro o un etto di fagioli secchi, il quaderno per segnare le spese e i pagamenti che non arrivano mai, l'odore di vino dell'osteria di fianco o quello di olio dell'aggiusta biciclette dell'altro lato ...
Carlo, sei un mago, oltre a suonare porti tanti ricordi
Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Bravo Carlo:"zingara" e' una pietra miliare,che puo' o non puo' piacere,ma comunque decisamente importante per la storia della musica leggera italiana.
Mi dispiace solo per la povera Iva......da quando si e' data alla politica che fine miserabile(non in termini economici,in quegli ambienti ben sanno come arraffare )...va be',ascoltiamo la musica di Carlo che e' meglio!!
bye
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Grazie a chi è intervenuto, citando gli ultimi, a Lele, a Gino ed a Vittorio; fa piacere avere dei piccoli riscontri che qualcuno ascolta questa canzoni e forse le apprezza anche un po'; ma, in ogni caso, mi ci dedico perché mi piace e mi sento sereno quando sono qua immerso nelle decisioni da prendere su come portare avanti la produzione!
Speravate di scansarla oggi, la mia canzone, ma no, non è così.
E intendo anche farla lunga con la presentazione, perché mi sento in vena di esporre alcune considerazioni a caldo. Antepongo i fatti miei a Sanremo ed al Festival; prima la canzone suonata con l'armonica, poi il festival. Il lavoro è stato lungo e difficile. L'ho dovuta suonare e risuonare prima di poter provare a registrarla, perché la benedetta strofa è maledettamente difficile. Sono partito da un midi, ma ho praticamente modificato o addirittura sostituito tutte le tracce; ho lavorato, per la base, molto sulla tastiera. Ma se il risultato soddisfa, va bene anche perdere un po' di tempo in più . . . Tutto ha funzionato al meglio ed il risultato mi lascia soddisfatto. Celentano è un po' come i Beatles e nulla è molto facile.
Ho creato qualche intreccio particolare, come i violini della Tyros sovrapposti al suono della CX12: ebbene quell'armonica regge anche un simile confronto e non si lascia intimidire da nulla! E sì che quei violini sono belli, anche se registrati! Il suono originale di quei violini, ascoltato direttamente dalla tastiera, è comunque molto più bello. Anche la voce di quello che dovrebbe essere un coro maschile, in risposta a "Chi non lavora", tolta dal suo strumento e riprodotta altrove perde la caratteristica, perché sfrutta delle peculiarità dello strumento stesso, che vengono perse se si trasferisce tale voce altrove. Comunque l'idea di quanto volevo fare è rimasta anche in questa maniera.
Insomma, sono arrivato agli anni '70, in un battibaleno, e dopo questa mi aspettano due bellissime canzoni di Nicola di Bari, che già non vedo l'ora di suonare. Ma anche questa di Celentano l'aspettavo con ansia ed interesse, perché mi preoccupava molto per la sua difficoltà. Nella strofa qualche piccola "stempatura" si avverte, ma quelle le faccio sempre, anche nelle canzoni facili, perché mi trovo spesso in ritardo rispetto alla base; ma quello è dovuto soprattutto all'età . . . .
E poi, dopo le due di Nicola di Bari, anni 1971 e 1972, inizieranno canzoni mai sentite, fino al 79; le altre non le ho ancora guardate, ma più si va avanti e più mi sono sconosciute . . .
Ma perché non conosco le canzoni del '70? Dovrei introdurre alcune note autobiografiche e non mi sembra il caso; ma in due parole posso dire che nella prima metà di quel decennio mi sono sposato, ho fatto il servizio militare, ho iniziato un'attività lavorativa in proprio; dal 1975 ho iniziato a fare gare con le moto e tutte le energie erano dedicate a quello; non c'era più tempo, e nemmeno passione, per le canzonette, né per la musica in genere.
Quasi tutte le canzoni che ho suonato in questi cinque anni, la stragrande maggioranza di esse, risalgono a periodi antecedenti il 1970. Vivo fuori dal tempo e dallo spazio, arroccato in cima ad un poggio, come quei vietnamiti che dal 1973 hanno vissuto nei boschi, continuando una guerra che era cessata da decenni .
Ma veniamo al festival del 1970.
Furono presentate ben 303 canzoni, delle quali ne furono scelte 26. Furono eseguite in due serate successive e le prime sette di ogni serata andarono in finale. Non c'erano molti stranieri, c'era Antoine, Rocky Roberts, Sandie Shaw. Non fu un anno eccezionale; debuttarono I Camaleonti, Patty Pravo, Mario Tessuto ed altri; dei nostri c'era inoltre Celentano, Caterina Caselli, La Cinquetti, Rascel, la Pavone, Bobby Solo, Claudio Villa ed altri.
Vinsero Adriano Celentano e Claudia Mori cantando questa "canzoncina" della quale fu premiata, secondo me, soprattutto la trovata originale delle parole e l'interpretazione della coppia.
Fu l'anno in cui Nino Manfredi cantò, fuori concorso, "Tanto pe' cantà" di Petrolini.
Entriamo nell'era moderna del Festival, era in cui comincia a contare sempre più lo spettacolo e sempre meno la canzone, era che ci porterà gradualmente a fare del festival sempre più uno show televisivo che una gara vera e propria di canzoni.
Buona serata.
Carlo
Speravate di scansarla oggi, la mia canzone, ma no, non è così.
E intendo anche farla lunga con la presentazione, perché mi sento in vena di esporre alcune considerazioni a caldo. Antepongo i fatti miei a Sanremo ed al Festival; prima la canzone suonata con l'armonica, poi il festival. Il lavoro è stato lungo e difficile. L'ho dovuta suonare e risuonare prima di poter provare a registrarla, perché la benedetta strofa è maledettamente difficile. Sono partito da un midi, ma ho praticamente modificato o addirittura sostituito tutte le tracce; ho lavorato, per la base, molto sulla tastiera. Ma se il risultato soddisfa, va bene anche perdere un po' di tempo in più . . . Tutto ha funzionato al meglio ed il risultato mi lascia soddisfatto. Celentano è un po' come i Beatles e nulla è molto facile.
Ho creato qualche intreccio particolare, come i violini della Tyros sovrapposti al suono della CX12: ebbene quell'armonica regge anche un simile confronto e non si lascia intimidire da nulla! E sì che quei violini sono belli, anche se registrati! Il suono originale di quei violini, ascoltato direttamente dalla tastiera, è comunque molto più bello. Anche la voce di quello che dovrebbe essere un coro maschile, in risposta a "Chi non lavora", tolta dal suo strumento e riprodotta altrove perde la caratteristica, perché sfrutta delle peculiarità dello strumento stesso, che vengono perse se si trasferisce tale voce altrove. Comunque l'idea di quanto volevo fare è rimasta anche in questa maniera.
Insomma, sono arrivato agli anni '70, in un battibaleno, e dopo questa mi aspettano due bellissime canzoni di Nicola di Bari, che già non vedo l'ora di suonare. Ma anche questa di Celentano l'aspettavo con ansia ed interesse, perché mi preoccupava molto per la sua difficoltà. Nella strofa qualche piccola "stempatura" si avverte, ma quelle le faccio sempre, anche nelle canzoni facili, perché mi trovo spesso in ritardo rispetto alla base; ma quello è dovuto soprattutto all'età . . . .
E poi, dopo le due di Nicola di Bari, anni 1971 e 1972, inizieranno canzoni mai sentite, fino al 79; le altre non le ho ancora guardate, ma più si va avanti e più mi sono sconosciute . . .
Ma perché non conosco le canzoni del '70? Dovrei introdurre alcune note autobiografiche e non mi sembra il caso; ma in due parole posso dire che nella prima metà di quel decennio mi sono sposato, ho fatto il servizio militare, ho iniziato un'attività lavorativa in proprio; dal 1975 ho iniziato a fare gare con le moto e tutte le energie erano dedicate a quello; non c'era più tempo, e nemmeno passione, per le canzonette, né per la musica in genere.
Quasi tutte le canzoni che ho suonato in questi cinque anni, la stragrande maggioranza di esse, risalgono a periodi antecedenti il 1970. Vivo fuori dal tempo e dallo spazio, arroccato in cima ad un poggio, come quei vietnamiti che dal 1973 hanno vissuto nei boschi, continuando una guerra che era cessata da decenni .
Ma veniamo al festival del 1970.
Furono presentate ben 303 canzoni, delle quali ne furono scelte 26. Furono eseguite in due serate successive e le prime sette di ogni serata andarono in finale. Non c'erano molti stranieri, c'era Antoine, Rocky Roberts, Sandie Shaw. Non fu un anno eccezionale; debuttarono I Camaleonti, Patty Pravo, Mario Tessuto ed altri; dei nostri c'era inoltre Celentano, Caterina Caselli, La Cinquetti, Rascel, la Pavone, Bobby Solo, Claudio Villa ed altri.
Vinsero Adriano Celentano e Claudia Mori cantando questa "canzoncina" della quale fu premiata, secondo me, soprattutto la trovata originale delle parole e l'interpretazione della coppia.
Fu l'anno in cui Nino Manfredi cantò, fuori concorso, "Tanto pe' cantà" di Petrolini.
Entriamo nell'era moderna del Festival, era in cui comincia a contare sempre più lo spettacolo e sempre meno la canzone, era che ci porterà gradualmente a fare del festival sempre più uno show televisivo che una gara vera e propria di canzoni.
Buona serata.
Carlo
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
BRAVO! Questa non era facile per niente, molto articolata, molte frasi in levare, pause...Inoltre non è facile, a volte, rendere decentemente una canzone rock-style cantata, ma tu ci sei riuscito egregiamente complimenti. E ottima anche la base, forse un pelino bassa di volume, tutto quel lavoro che hai detto andava, nei limiti, evidenziato un tantino, comunque si distingue abbastanza ugualmente.
Saluti.
PS. Immagine visualizzata 22 volte, musica scaricata 5 volte....mah...
Verissimo. I Beatles, a volte poi, sono veramente spiazzanti: non sai quanto volte (prima dell'era dei tab e di internet) con la chitarra non riuscivo a trovare un loro passaggio o un accordo, salvo poi stupirmi per l'evidente semplicità. Il fatto è che loro erano dei completi orecchisti e musicisti autodidatti e trovavano soluzioni semplici ma con diteggiature imprevedibili. In quanto a Celentano, ad esempio, la scala discendente di RE all'inizio de Il Ragazzo Della Via Gluck: a nessun chitarrista verrebbe in mente di farla in prima posizione come è, io la imparai guardando proprio lui in un suo vecchio show televisivo. E lui, come chitarrista, è anche molto peggio dei Beatles (che poi hanno imparato! ).Celentano è un po' come i Beatles e nulla è molto facile
Figurati me: per me la Musica è finita nel '79 con The Wall dei Pink Floyd ed oggi per me esistono solo quegli artisti che erano già famosi 50 anni fa (McCartney, Clapton, Stones, Young.....). Non sei solo su quel poggio (ma non erano i giapponesi nelle isole del Pacifico? ).Vivo fuori dal tempo e dallo spazio, arroccato in cima ad un poggio, come quei vietnamiti che dal 1973 hanno vissuto nei boschi, continuando una guerra che era cessata da decenni .
Saluti.
PS. Immagine visualizzata 22 volte, musica scaricata 5 volte....mah...
Ciaociao. Gianni.
[color=#FF0000][i]“For those of you in the cheap seats I'd like ya to clap your hands to this one;
the rest of you can just rattle your jewelry!” J. Lennon.[/i][/color]
[color=#FF0000][b]https://soundcloud.com/jojo-gr-2[/b][/color]
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- Manxcat
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Mi piacerebbe parlare un attimo di questo, con te, e/o con Roberto, ma non so se ci capiremo, visto che tu registri in analogico ed io in digitale e non so quanto possa esserci in comune, a cominciare dalla terminologia.jojo61 ha scritto:E ottima anche la base, forse un pelino bassa di volume, tutto quel lavoro che hai detto andava, nei limiti, evidenziato un tantino, comunque si distingue abbastanza ugualmente.
Dunque, Gianni, il volume della base non è basso, ma sono bassi i suoni di uno strumento, in una traccia.
Il volume generale della base è al massimo consentitomi dalla mio software, per non dovergli chiedere di lavorare in "clipping", con il rischio di ottenere suoni distorti, per overdrive. Quindi se avessi percepito il volume della base troppo basso, e se sbaglio correggimi, avrei dovuto abbassare il suono dell'armonica e non alzare quello della base. Ma non l'ho fatto perché mi sembrava giusto così. Detto questo, però, ho sentito che alcune frasi di una traccia non venivano abbastanza fuori; a quel punto occorreva intervenire sul volume della traccia e non sul volume di tutta la base.
Ho due modi di intervento per midi editing; il primo è il software Sonar, il secondo è l'uso dell'arranger. Entrambi offrono la possibilità di variare i volumi delle varie tracce, e il loro range è stabilito su di una scala che va da 0 a 127, e questo dovrebbe essere pertanto uno standard, visto che entrambi arrivano ad un valore massimo di 127. Ora, il fatto è questo, che se trovi la traccia a volume 80, per esempio, hai la possibilità di alzare detto volume fino a 127, un aumento quindi significativo; se invece la trovi a 125, sei già quasi al massimo e non puoi ulteriormente intervenire se non di soli 2 punti, ininfluenti. Allora credo che dipenda dal file registrato male in origine e non so cosa poter fare per correggere il problema. Se sono stato chiaro, tu hai qualche idea in merito? E tu Roberto? Vi ringrazio anticipatamente.
Carlo
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- carlodivers
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Ciao Carlo,
seguo sempre con attenzione tutti i tuoi brani che pubblichi...giornalmente, ma questo di oggi "Chi non lavora" mi è piaciuto particolarmente, anche perché Celentano mi è sempre piaciuto..diciamo che ci sono cresciuto insieme( metaforico).
Come dice Gianni, il brano non è niente facile sia per il ritmo che per le pause, bello in pezzo ( 1.30" - 2.15") tendente a Jazz.
Ottimo il suono della CX12 Jazz.
I complimenti per la tua Saga Musicale ormai non te li faccio più perché già fatti molte altre volte. No, anzi... molti complimenti!!
Saluti
Carlodivers
seguo sempre con attenzione tutti i tuoi brani che pubblichi...giornalmente, ma questo di oggi "Chi non lavora" mi è piaciuto particolarmente, anche perché Celentano mi è sempre piaciuto..diciamo che ci sono cresciuto insieme( metaforico).
Come dice Gianni, il brano non è niente facile sia per il ritmo che per le pause, bello in pezzo ( 1.30" - 2.15") tendente a Jazz.
Ottimo il suono della CX12 Jazz.
I complimenti per la tua Saga Musicale ormai non te li faccio più perché già fatti molte altre volte. No, anzi... molti complimenti!!
Saluti
Carlodivers
I momenti si dimenticano,la musica li ritrova.
Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Sono senza parole!E' magnifica Carlo;in questa sei jazzy oltremodo e mi piaci da morire!
Credo ,la migliore,fino ad ora per i miei gusti.
Bravissimo
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- robertoguido
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Complimenti Carlo! Questo Celentano era davvero tosto, per niente facile e poco orecchaibile in alcuni passaggi.
Ottimo lavoro anche con la base.
Riguardo al discorso sui volumi ti dico che questo capita soprattutto quando si sostiuiscono gli strumenti: nel midi oltre alle note sono codificati diversi comandi come il volume e il "channel pressure" e l'after touch di ogni nota.
Questi due sono per esempio dei comandi che simulano rispettivamente quanto forte è premuto il tasto di una tastiera e la modalità con cui questa è rilasciata.
Se cambi lo strumento originario questi comandi possono perdere l'effetto giusto ed alterare anche il volume.
Io di solito rimuovo i comandi iniziali che determinano gli offset di volume e pan.
Altra operazione che a volte può essere opportuna fare per recuperare il suono di uno strumento che "svanisce" dietro agli altri, è quella di utilizzare un compressore.
Mi fermo qui altrimenti il nostro Sanremo viene offuscato da considerazioni meramente tecniche
Ottimo lavoro anche con la base.
Riguardo al discorso sui volumi ti dico che questo capita soprattutto quando si sostiuiscono gli strumenti: nel midi oltre alle note sono codificati diversi comandi come il volume e il "channel pressure" e l'after touch di ogni nota.
Questi due sono per esempio dei comandi che simulano rispettivamente quanto forte è premuto il tasto di una tastiera e la modalità con cui questa è rilasciata.
Se cambi lo strumento originario questi comandi possono perdere l'effetto giusto ed alterare anche il volume.
Io di solito rimuovo i comandi iniziali che determinano gli offset di volume e pan.
Altra operazione che a volte può essere opportuna fare per recuperare il suono di uno strumento che "svanisce" dietro agli altri, è quella di utilizzare un compressore.
Mi fermo qui altrimenti il nostro Sanremo viene offuscato da considerazioni meramente tecniche
Il Meneghin Fuggiasco
Che l'Harp Spirit sia con te!
https://soundcloud.com/roberto-aproma
[*]https://www.reverbnation.com/bobharp8
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Per non intasare il thread con cose tecniche ti dirò solo questo. Una volta che ho inciso tutte le mie parti su tutte le tracce (o quelle che mi servono) che ho a disposizione sul registratore, ovvero otto più due di batteria MIDI, devo trovare tutti i volumi, tutte le equalizzazioni, tutti gli effetti per ogni traccia. Questo comporta che ogni strumento/traccia deve essere "comparato" con ognuno degli altri, alzando l'uno o abbassando l'altro, schiarendo l'uno o scurendo l'altro, aggiungendo effetto sull'uno e diminuendolo sull'altro e questo per ogni strumento/traccia rispetto agli altri. Alla fine un controllo generale con tutti gli strumenti insieme, e anche lì ancora aggiustamenti di volume, toni, effetti, e il poizionamento panoramico (destra/sinistra) di ognuno e poi il riascolto con cuffie diverse, monitors e su impianto stereo per la livellazione alti/bassi e sentire l'effetto finale che darà.
Ecco perchè il solo missaggio mi prende parecchie ore. Senza contare che devo decidere prima di incidere le varie parti se le voglio stereo o mono, quali patch effetti usare (non il riverbero/delay quelli dopo).
Comunque digitale o analogico (che poi i segnali sono sempre analogici, ed anche il mio sistema alla fine è digitale ma con "approccio" analogico) evidenziare uno strumento/traccia non vuol dire alzarne il volume (per via della distorsione) ma può voler dire abbassare tutti o alcuni degli altri, o scurirli/schiarirli o applicargli più o meno effetto, o ancora posizionarlo più a destra o sinistra.
Se, come ho capito, hai/fai una base MIDI con l'arranger e poi la migri sul pc, devi fare tutto questo (per gli strumenti presenti nella base) sull'arranger "prima", aggiungendo poi l'armonica/voce/fisa sul pc dove dovrai trattare questi in funzione della base MIDI, che però non potrai più toccare se non in toto, quindi capisco che è difficile se alla fine l'armonica è troppo bassa/alta rispetto ad uno strumento "affogato" nella base riuscire a regolarlo. Credo che ogni canzone, alla fine, l'avrò ascoltata e riascoltata 100/200 o forse più volte.
Volevo essere sintetico ma non ci sono riuscito, spero di esserti stato utile. La mia, naturalmente non è sapienza, non ho mai studiato da "ingegnere del suono" sono solo un dilettante, è solo esperienza empirica, gusto personale e qualche lettura, perciò non prendere tutto come oro colato, l'arte della registrazione ha ormai regole precise e scientifiche, anche se a me piacciono di più le incisioni dei Beatles che quelle moderne a volte troppo perfette ma fredde.
Saluti.
Ecco perchè il solo missaggio mi prende parecchie ore. Senza contare che devo decidere prima di incidere le varie parti se le voglio stereo o mono, quali patch effetti usare (non il riverbero/delay quelli dopo).
Comunque digitale o analogico (che poi i segnali sono sempre analogici, ed anche il mio sistema alla fine è digitale ma con "approccio" analogico) evidenziare uno strumento/traccia non vuol dire alzarne il volume (per via della distorsione) ma può voler dire abbassare tutti o alcuni degli altri, o scurirli/schiarirli o applicargli più o meno effetto, o ancora posizionarlo più a destra o sinistra.
Se, come ho capito, hai/fai una base MIDI con l'arranger e poi la migri sul pc, devi fare tutto questo (per gli strumenti presenti nella base) sull'arranger "prima", aggiungendo poi l'armonica/voce/fisa sul pc dove dovrai trattare questi in funzione della base MIDI, che però non potrai più toccare se non in toto, quindi capisco che è difficile se alla fine l'armonica è troppo bassa/alta rispetto ad uno strumento "affogato" nella base riuscire a regolarlo. Credo che ogni canzone, alla fine, l'avrò ascoltata e riascoltata 100/200 o forse più volte.
Volevo essere sintetico ma non ci sono riuscito, spero di esserti stato utile. La mia, naturalmente non è sapienza, non ho mai studiato da "ingegnere del suono" sono solo un dilettante, è solo esperienza empirica, gusto personale e qualche lettura, perciò non prendere tutto come oro colato, l'arte della registrazione ha ormai regole precise e scientifiche, anche se a me piacciono di più le incisioni dei Beatles che quelle moderne a volte troppo perfette ma fredde.
Saluti.
Ciaociao. Gianni.
[color=#FF0000][i]“For those of you in the cheap seats I'd like ya to clap your hands to this one;
the rest of you can just rattle your jewelry!” J. Lennon.[/i][/color]
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Ciao a tutti; grazie dell'attenzione Carlo e Vittorio, l'apprezzo molto. Rispondo e ringrazio Roberto per le dritte, molto utili. Qualche considerazione sulle tecniche di registrazione casalinga non stona affatto.robertoguido ha scritto: Mi fermo qui altrimenti il nostro Sanremo viene offuscato da considerazioni meramente tecniche
Ho trovato ottimi spunti su quanto mi hai suggerito, specie l'uso della compressione e anche il fatto che i midi che si trovano in rete possano essere stati a loro volta rimanipolati e alterati; conosco gli effetti imprimibili con tastiere dinamiche, dotate di after touch, in quanto la Tyros ne è dotata e può inserirli nella programmazione midi, ed hai ragione, se si cambia lo strumento, si perdono detti effetti ed il suono del nuovo strumento può sparire in evanescenza.
Credo che con il compressore di dinamica si possano in parte risolvere i problemi accennati; ho fatto delle prove stamani sulla tastiera ed ho visto che funziona.
Carlo
Nel frattempo è entrata anche la risposta di Gianni, che vado a leggere e ringrazio anticipatamente.
Ultima modifica di Manxcat il venerdì 18 aprile 2014, 11:57, modificato 1 volta in totale.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Sì, certo che mi sei stato utile. Se non altro per il tuo senso del rigore e della precisione. Poi, da eclettico e superficiale quale sono, prendo da ciascuno quello che più mi aggrada.jojo61 ha scritto: Volevo essere sintetico ma non ci sono riuscito, spero di esserti stato utile.
Grazie Gianni!
Carlo
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
[quote="Manxcat"][/quote]
prendo da ciascuno quello che più mi aggrada.
Grazie Gianni!/quote]
Ben detto
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Buona sera di venerdì santo.
Con questa canzone chiudo le mie proposte sanremesi fino alla settimana prossima e mi dedico ad altre cose, preparazione dell'orto compresa. O perlomeno ci provo , a chiudere, perché potrebbe anche prendermi un irrefrenabile desiderio di suonare "I giorni dell'arcobaleno", l'altra di Nicola di Bari, quella che vinse nel 1972, che trovo stupenda; spero di riuscire a non farla prima di martedi prossimo!
Colgo l'occasione per augurare a tutti, indistintamente, una buona Pasqua per voi e le vostre famiglie.
Sono rimasto soddisfatto anche di come è riuscita questa canzone e trovo eccelsa la CX12 Jazz, con la quale l'ho suonata; è un po' rumorosa di registro, ma si fa perdonare. E' una canzone che mi piace, insieme ad altre di Nicola di Bari, che trovo piene di sentimento.
Sentirete anche una timida linea di fisarmonica che non mi sembra che ci stia male.
Ma veniamo al festival del 1971:
Vinse questa canzone, appunto, intitolata "Il cuore è uno zingaro", cantata da Nicola di Bari insieme con Nada. Ma in realtà fu l'anno di Lucio Dalla con la sua censurata Gesù Bambino, ovvero "4 marzo 1943", canzone di grande successo, e di Josè Feliciano che cantò con I Ricchi e Poveri la sua "Che sarà", rispettivamente terza e seconda.
Tre stupende canzoni che sono entrate nella storia della canzone italiana e che rappresentarono l'elemento di maggior rilievo di quella edizione del festival, la ventunesima, anno 1971.
Per ora mi fermo qua.
Carlo
Con questa canzone chiudo le mie proposte sanremesi fino alla settimana prossima e mi dedico ad altre cose, preparazione dell'orto compresa. O perlomeno ci provo , a chiudere, perché potrebbe anche prendermi un irrefrenabile desiderio di suonare "I giorni dell'arcobaleno", l'altra di Nicola di Bari, quella che vinse nel 1972, che trovo stupenda; spero di riuscire a non farla prima di martedi prossimo!
Colgo l'occasione per augurare a tutti, indistintamente, una buona Pasqua per voi e le vostre famiglie.
Sono rimasto soddisfatto anche di come è riuscita questa canzone e trovo eccelsa la CX12 Jazz, con la quale l'ho suonata; è un po' rumorosa di registro, ma si fa perdonare. E' una canzone che mi piace, insieme ad altre di Nicola di Bari, che trovo piene di sentimento.
Sentirete anche una timida linea di fisarmonica che non mi sembra che ci stia male.
Ma veniamo al festival del 1971:
Vinse questa canzone, appunto, intitolata "Il cuore è uno zingaro", cantata da Nicola di Bari insieme con Nada. Ma in realtà fu l'anno di Lucio Dalla con la sua censurata Gesù Bambino, ovvero "4 marzo 1943", canzone di grande successo, e di Josè Feliciano che cantò con I Ricchi e Poveri la sua "Che sarà", rispettivamente terza e seconda.
Tre stupende canzoni che sono entrate nella storia della canzone italiana e che rappresentarono l'elemento di maggior rilievo di quella edizione del festival, la ventunesima, anno 1971.
Per ora mi fermo qua.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Prima di chiudere gli ascolti e partire devo complimentarmi con Carlo per gli ultimi lavori: Chi non lavora di Celemtano (ottima su tutti i punti di vista ) e Il cuore e' uno zingaro di Nicola e Nada.(molto gradevole e ben interpretata). Bravo Carlo e tanti auguri.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Perfettamente eseguita, bella l'armonica e molto suggestiva la fisa. Però la base non mi convince per niente: l'effetto è quello di un vecchia musicassetta, priva di dinamica, coi suoni piatti, il che contrasta con lo stupendo suono dell'armonica arioso, ben riverberato....forse i miei consigli non sono stati molto buoni
La canzone non era male (l'originale intendo), non certo un capolavoro, ma la si poteva ascoltare, quello che non sopportavo era il testo!
Adesso vado a postare la mia ultima fatica.
Saluti.
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Saluti.
Ciaociao. Gianni.
[color=#FF0000][i]“For those of you in the cheap seats I'd like ya to clap your hands to this one;
the rest of you can just rattle your jewelry!” J. Lennon.[/i][/color]
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Bella Carlo. Qui entriamo proprio nei brani della mia infanzia!
Al contrario di Gianni non trovo la base così malaccio, si forse meno "sexy" di altre ma comunque sempre piacevole ed impreziosita da quei "tasselli" di fisarmonica che inserisci con buon gusto.
Buon orto Carlo e Buona Pasqua a tutti!
Al contrario di Gianni non trovo la base così malaccio, si forse meno "sexy" di altre ma comunque sempre piacevole ed impreziosita da quei "tasselli" di fisarmonica che inserisci con buon gusto.
Buon orto Carlo e Buona Pasqua a tutti!
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Grazie Danilo, Gianni e Roberto per la vostra cortese attenzione.
Volevo dire che tutti coloro che hanno presentato almeno una dozzina di lavori qua sul Music Lab, possono, e per me sarebbe cosa gradita, inviarmi un'immagine di loro stessi o di altro, quale copertina per un CD, che avrò cura di fare nel migliore dei modi, con le loro canzoni, in duplice copia, una copia per me ed una per l'interessato, che provvederò a spedirgli per posta.
Potete mandarmi l'immagine a carlogiusti@gmail.com
Chi manda l'immagine mi mandi anche l'indirizzo al quale inviare il CD.
Buona Pasqua.
Carlo
Volevo dire che tutti coloro che hanno presentato almeno una dozzina di lavori qua sul Music Lab, possono, e per me sarebbe cosa gradita, inviarmi un'immagine di loro stessi o di altro, quale copertina per un CD, che avrò cura di fare nel migliore dei modi, con le loro canzoni, in duplice copia, una copia per me ed una per l'interessato, che provvederò a spedirgli per posta.
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Buona Pasqua.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
. . . inoltre, prendendo spunto dagli auguri di Pasqua che ho appena ricevuto da Andrea Nacci, che me li ha fatti attraverso un gospel da lui meravigliosamente realizzato, ve li faccio anch'io, qua, a tutti, con lo stesso gospel, che ho appena fatto con il mio nuovo meraviglioso giocattolo. Ormai con l'armonica vi sono venuto a noia, e allora, eccezionalmente, concedetemi di porvi questi auguri in un'altra maniera . . .
Buona Pasqua!
Carlo
Buona Pasqua!
Carlo
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Manxcat ha scritto:Ma veniamo al festival del 1971:
Vinse questa canzone, appunto, intitolata "Il cuore è uno zingaro", cantata da Nicola di Bari insieme con Nada. Carlo
Bella Carlo. Bella e nostalgica. Una delle migliori della tua rassegna. Grazie...
Logic will get you from "A" to "B". Imagination will take you everywhere...
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Ciao Carlo,
La tua versione di "Il cuore é uno zingaro " è molto bella e romantica,una dell mie preferito che finora hai suonato.
La tua CX12 Jazz è stata una scelta perfetta! Grandiosa.
Ma ora mica ci rifarai sentire tutto il Festival di Sanremo con la chitarra che hai ricevuto in regalo??!!
Complimenti per " Grace" e la tua chitarra...ma quanti strumenti suoni?
Un grande augurio Pasquale a te e famiglia!
Carlodivers
La tua versione di "Il cuore é uno zingaro " è molto bella e romantica,una dell mie preferito che finora hai suonato.
La tua CX12 Jazz è stata una scelta perfetta! Grandiosa.
Ma ora mica ci rifarai sentire tutto il Festival di Sanremo con la chitarra che hai ricevuto in regalo??!!
Complimenti per " Grace" e la tua chitarra...ma quanti strumenti suoni?
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I momenti si dimenticano,la musica li ritrova.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Eh no eh! Mi volete far concorrenza a tutti i costi! Adesso anche Carlo si è messo a suonare la chitarra.....dovrò tirar fuori la mia vecchia fisa giocattolo (nemmeno tanto giocattolo) di quando ero bambino.
Saluti.
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Ciaociao. Gianni.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
carlodivers ha scritto: Complimenti per " Grace" e la tua chitarra...ma quanti strumenti suoni?
Ma nooooooo, ragazzi, dai, non scherziamo!!!!!jojo61 ha scritto:Eh no eh! Mi volete far concorrenza a tutti i costi! Adesso anche Carlo si è messo a suonare la chitarra.....dovrò tirar fuori la mia vecchia fisa giocattolo (nemmeno tanto giocattolo) di quando ero bambino.
Saluti.
Era la mia tastiera!!!! Comprese le voci di accompagnamento.
Ci mancherebbe altro che mi metessi a suonare la chitarra: non l'ho mai suonata in vita mia!!!!! Sarei negato.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Lo sapevo bene che era la Tyros (che invidia! ), ....prima o poi dovrò cambiare la mia vecchia GEM WK2 del '98. Non la uso quasi più, a causa dei suoni troppo datati, senza USB.... ssssst, che non senta mia moglie....
Saluti.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Certo che se fosse stata una WK8, sarebbe meglio, ma comunque le vecchie GEM fanno sempre la loro figura e sono ancora richieste.
Di passi avanti ne sono stati fatti molti . . .
Soprattutto nel rendere realistiche le voci e completi e armoniosi gli styles.
A parte l'armonium del prete, quando facevo il chierichetto, la mia prima tastiera fu una Casio, nel 1979, e da allora ne ho sempre avuta almeno una, sostituendole ogni volta con nuovi modelli. Ciò nonostante sono sempre rimasto un "tastierista" molto mediocre, anche se molto appassionato.
Per quanto riguarda le mogli, in effetti gli arranger non son facili da prendere come un'armonica . . .
Si vedono bene e non si possono mettere in tasca!
Occorre averle educate fin da piccole . . .
Di passi avanti ne sono stati fatti molti . . .
Soprattutto nel rendere realistiche le voci e completi e armoniosi gli styles.
A parte l'armonium del prete, quando facevo il chierichetto, la mia prima tastiera fu una Casio, nel 1979, e da allora ne ho sempre avuta almeno una, sostituendole ogni volta con nuovi modelli. Ciò nonostante sono sempre rimasto un "tastierista" molto mediocre, anche se molto appassionato.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Ciao Carlo ,bellissima interpetrazione de" il cuore è uno zingaro" .Grazie per gli auguri musicali che ricambio di cuore a te e famiglia ed a tutti gli amici del forum .Sereni,felici e armonici auguri anche a coloro che come me, (per ora ) ascoltano soltanto ed apprezzano i brani che gentilmente ci fate ascoltare.....Lele .
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
che bella anche questa Tyros... già, avevo verificato le misure sul sito internet ed ho visto che faccio fatica a nasconderla sotto il letto
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Ciao Lele, buona Pasqua a te e famiglia.gillyd ha scritto:Sereni,felici e armonici auguri
Spero di conoscerti, non appena verrò a fare un giro in moto da quelle parti.
robertoguido ha scritto:che bella anche questa Tyros... già, avevo verificato le misure sul sito internet ed ho visto che faccio fatica a nasconderla sotto il letto
Rido della battuta, ma mi preoccupi un po', caro Roberto, perché suoni poco e se manchi tu manca il meglio fico del paniere!
Vedi se puoi dedicarci qualche sera; ci va bene anche dopo la mezzanotte . . .
Buon Natale a tutti.
Carlo
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Ho quasi sempre avuto anche io delle tastiere: un synth Casio poi uno dei primi arranger Yamaha, adesso ho un Clavinova Yamaha anche quello molto datato e la GEM. Non sono un granchè di tastierista nemmeno io, suono, come dico sempre, "a caduta" , ovvero tappeto di accordi con la mano destra e al massimo la tonica sui bassi, melodie e accordi insieme non vengono come vorrei, ma non ho mai studiato pianoforte, tutto empiricamente.Si vedono bene e non si possono mettere in tasca!
Occorre averle educate fin da piccole . . .
Educata l'ho educata, ma dopo 11-chitarre-11 in casa, senza contare quella che ho regalato a mia figlia e altre tre rotte/consumate in soffitta, 4 amplificatori più uno in garage, non è una questione di educazione ma di limiti della pazienza! E poi è così contenta che ho preso passione all'armonica..... che non prende posto!
Saluti.
Ciaociao. Gianni.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Ma che fico e fico secco! Comunque per oggi ho dato!Manxcat ha scritto: Rido della battuta, ma mi preoccupi un po', caro Roberto, perché suoni poco e se manchi tu manca il meglio fico del paniere!
Vedi se puoi dedicarci qualche sera; ci va bene anche dopo la mezzanotte . . .
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Buongiorno, cari amici, e benritrovati.
Anche questa Pasqua ce la siamo tolta di mezzo , tra auguri e ingerimenti di quantità abnormi di cibo, tali da poter sfamare per mesi uno che soffre la fame. E la resurrezione di Cristo è stata ancora una volta celebrata allo scopo di lasciarci un filo di speranza sulla nostra resurrezione, un giorno, quella del nostro spirito, della nostra essenza, e con essa quella dei nostri interessi e della nostra musica . . .
Torniamo, pertanto, a noi, alle armoniche, alle canzoni, in questo caso a Sanremo ed alle vincitrici dei vari festival, non solo come stimolo per una considerevole esercitazione musicale, ma anche per tornare col cuore e con la mente a seguire determinati fatti ed eventi, ponendo, ciascuno, quelle canzoni nel proprio contesto storico, di ricordi e di affetti, partendo da una semplice canzonetta per tornare a tempi e momenti che giacciono latenti nel nostro animo e che vanno non solo conservati, ma, di tanto in tanto, pure rievocati.
Siamo al 1972, e sono passati già 21 anni da quando Nilla Pizzi cantava "Grazie dei fiori". Ed anche se per un giovane pensare ad una data simile è come pensare ad un'epoca assai remota, è bene ricordare che in quell'anno, di ben 42 anni fa, una sonda spaziale, la Pioneer 10, fu lanciata per esplorare Giove. Sandro Munari vinse il Rally di Montecarlo su una Lancia Fulvia Coupé HF, classico esempio di eccellenza tutta italiana, all'avanguardia nel mondo intero. Enrico Berlinguer viene eletto segretario del PCI; Giacomo Feltrinelli viene trovato morto a seguito dell'esplosione di un ordigno con il quale cercava di far saltare un traliccio dell'alta tensione. Eddy Merx vince la sua quinta Milano-Sanremo, il Giro d'Itralia e pure il Tour de France e Gustav Thoni la sua seconda Coppa del Mondo di sci. Muore Ribot, il leggendario purosangue, all'età di vent'anni. Aveva vinto tutte le corse alle quali aveva partecipato. La Pietà di Michelangelo viene mutilata di una mano, a martellate, da un folle di origine ungherese. Vengono ritrovati i bronzi di Riace. Fischer batte Spasskij a scacchi. Entra in vigore la legge che consente l'obiezione di coscienza al servizio militare, e . . . Nicola di Bari vince il suo secondo Sanremo con la canzone "I giorni dell'arcobaleno".
Presentato nuovamente da Mike Bongiorno, questo festival vide la partecipazione di 28 canzoni e 28 cantanti. Furono invitati 170 cantanti e risposero in 102. Furono scelte 28 canzoni e scomparse la doppia esecuzione dei motivi. L'orchestra fu diretta dal maestro Frank Pourcel. Parteciparono grandi cantanti, ma non uscirono grandissime canzoni, o meglio, ne uscirono poche. Tra i cantanti ci furono un debuttante Morandi, la Cinquetti, Dalla, Nicola di Bari, Fausto Leali, Modugno, Milva, Nada, Rita Pavone, Bobby Solo, I Ricchi e Poveri. Tra le canzoni, oltre alla vincitrice, possiamo ricordare innanzitutto Piazza Grande, poi Jesahel, Montagne Verdi, Come le Viole.
Hohner CX12 Jazz con il supporto armonico della fisarmonica.
Va bene vi spiego tutto. Il fatto è che mi sono svegliato alle 4 e avevo voglia di scrivere qualcosa . . .
Buona giornata.
Carlo
Anche questa Pasqua ce la siamo tolta di mezzo , tra auguri e ingerimenti di quantità abnormi di cibo, tali da poter sfamare per mesi uno che soffre la fame. E la resurrezione di Cristo è stata ancora una volta celebrata allo scopo di lasciarci un filo di speranza sulla nostra resurrezione, un giorno, quella del nostro spirito, della nostra essenza, e con essa quella dei nostri interessi e della nostra musica . . .
Torniamo, pertanto, a noi, alle armoniche, alle canzoni, in questo caso a Sanremo ed alle vincitrici dei vari festival, non solo come stimolo per una considerevole esercitazione musicale, ma anche per tornare col cuore e con la mente a seguire determinati fatti ed eventi, ponendo, ciascuno, quelle canzoni nel proprio contesto storico, di ricordi e di affetti, partendo da una semplice canzonetta per tornare a tempi e momenti che giacciono latenti nel nostro animo e che vanno non solo conservati, ma, di tanto in tanto, pure rievocati.
Siamo al 1972, e sono passati già 21 anni da quando Nilla Pizzi cantava "Grazie dei fiori". Ed anche se per un giovane pensare ad una data simile è come pensare ad un'epoca assai remota, è bene ricordare che in quell'anno, di ben 42 anni fa, una sonda spaziale, la Pioneer 10, fu lanciata per esplorare Giove. Sandro Munari vinse il Rally di Montecarlo su una Lancia Fulvia Coupé HF, classico esempio di eccellenza tutta italiana, all'avanguardia nel mondo intero. Enrico Berlinguer viene eletto segretario del PCI; Giacomo Feltrinelli viene trovato morto a seguito dell'esplosione di un ordigno con il quale cercava di far saltare un traliccio dell'alta tensione. Eddy Merx vince la sua quinta Milano-Sanremo, il Giro d'Itralia e pure il Tour de France e Gustav Thoni la sua seconda Coppa del Mondo di sci. Muore Ribot, il leggendario purosangue, all'età di vent'anni. Aveva vinto tutte le corse alle quali aveva partecipato. La Pietà di Michelangelo viene mutilata di una mano, a martellate, da un folle di origine ungherese. Vengono ritrovati i bronzi di Riace. Fischer batte Spasskij a scacchi. Entra in vigore la legge che consente l'obiezione di coscienza al servizio militare, e . . . Nicola di Bari vince il suo secondo Sanremo con la canzone "I giorni dell'arcobaleno".
Presentato nuovamente da Mike Bongiorno, questo festival vide la partecipazione di 28 canzoni e 28 cantanti. Furono invitati 170 cantanti e risposero in 102. Furono scelte 28 canzoni e scomparse la doppia esecuzione dei motivi. L'orchestra fu diretta dal maestro Frank Pourcel. Parteciparono grandi cantanti, ma non uscirono grandissime canzoni, o meglio, ne uscirono poche. Tra i cantanti ci furono un debuttante Morandi, la Cinquetti, Dalla, Nicola di Bari, Fausto Leali, Modugno, Milva, Nada, Rita Pavone, Bobby Solo, I Ricchi e Poveri. Tra le canzoni, oltre alla vincitrice, possiamo ricordare innanzitutto Piazza Grande, poi Jesahel, Montagne Verdi, Come le Viole.
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Va bene vi spiego tutto. Il fatto è che mi sono svegliato alle 4 e avevo voglia di scrivere qualcosa . . .
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Perfetta sotto tutti gli aspetti: esecuzione, incisione, base e in questa tua versione strumentale hai reso apprezzabile anche la canzone in sè per sè, cosa che non posso dire quando mi capita di ascoltare l'originale col testo....
Il solito Sanremo da cui uscirono dei brani che diventarono dei capisaldi della canzone italiana, come Piazza Grande dei due mostri sacri Dalla/Ron e Jesahel dei Delirium dove militava un giovane Ivano Fossati, ma vinse la solita banalità e come tale finita, giustamente, ben presto nel dimenticatoio.....
Complimenti e saluti.
Il solito Sanremo da cui uscirono dei brani che diventarono dei capisaldi della canzone italiana, come Piazza Grande dei due mostri sacri Dalla/Ron e Jesahel dei Delirium dove militava un giovane Ivano Fossati, ma vinse la solita banalità e come tale finita, giustamente, ben presto nel dimenticatoio.....
Complimenti e saluti.
Ciaociao. Gianni.
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- Marco Benevelli
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Ciao Carlo,
mi sono preso alcuni giorni di vacanza lontano anche dalla tecnologia e quindi sono rimasto un po' indietro; sono comunque andato a rileggermi gli ultimi post e ho trovato anche un'interessante digressione tecnica che ho letto con molto piacere anche se non ci ho capito quasi niente (come diceva mia nonna, l'ignoranza è una brutta bestia). Delle tue ultime canzoni, mi è piaciuta particolarmente quella di stamattina, molto melodica e romantica. Per "Zingara" non mi pronuncio stante la mia viscerale avversione per Iva Zanicchi (tu comunque non c'entri, l'hai suonata veramente bene.
Un saluto a tutti.
Marco B.
mi sono preso alcuni giorni di vacanza lontano anche dalla tecnologia e quindi sono rimasto un po' indietro; sono comunque andato a rileggermi gli ultimi post e ho trovato anche un'interessante digressione tecnica che ho letto con molto piacere anche se non ci ho capito quasi niente (come diceva mia nonna, l'ignoranza è una brutta bestia). Delle tue ultime canzoni, mi è piaciuta particolarmente quella di stamattina, molto melodica e romantica. Per "Zingara" non mi pronuncio stante la mia viscerale avversione per Iva Zanicchi (tu comunque non c'entri, l'hai suonata veramente bene.
Bellissima!!Manxcat ha scritto: con il supporto armonico della fisarmonica.
Un saluto a tutti.
Marco B.
I don't play the harmonica, I play with the harmonica
- carlodivers
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Ciao Carlo,
vedo che ti alzi di buon ora... e subito ti metti al pezzo!
Infatti aprendo in mio Mac ,mi domandavo cosa ci avresti proposto di bello stamane,ed ecco qua... questa bella melodia con tutti i colori dell'arcobaleno.
Molto bene eseguita anche la parte della fisarmonica.
Buona giornata
Carlodivers
vedo che ti alzi di buon ora... e subito ti metti al pezzo!
Infatti aprendo in mio Mac ,mi domandavo cosa ci avresti proposto di bello stamane,ed ecco qua... questa bella melodia con tutti i colori dell'arcobaleno.
Molto bene eseguita anche la parte della fisarmonica.
Buona giornata
Carlodivers
I momenti si dimenticano,la musica li ritrova.
- robertoguido
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
molto piacevole e ben eseguita. Ma sono davvero successe tutte queste cose nel '72?!
Però, la cosa grave è che adesso inizio a ricordarmele!
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Il Meneghin Fuggiasco
Che l'Harp Spirit sia con te!
https://soundcloud.com/roberto-aproma
[*]https://www.reverbnation.com/bobharp8
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Non dimenticarti Mannucci il copilota,che sostituì il povero Luciano Lombardini.....da lassu' si potrebbe offendere!Manxcat ha scritto: Sandro Munari vinse il Rally di Montecarlo su una Lancia Fulvia Coupé HF, classico esempio di eccellenza tutta italiana, all'avanguardia nel mondo intero
Ancora una volta,hai ricamato il tuo bel pezzo,con notizie che mi riportano indietro,a tal punto che a volte risento gli odori di quegli anni.
Mi stai regalando qualche anno e te ne sono grato.
Grazie
[color=#0000FF]Dove il mondo fallisce, parla la musica.[/color]
Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA
Bravo Carlo!
tu mi dirai < ti sei svegliato ora?>, no, è che come sai non sono un “politico” e non faccio complimenti che non siano più che sinceri. ora non è tanto per la melodia o per la difficoltà di questo “Giorni dell’arcobaleno”, è per il “legato” che gli altri brani non avevano e questo si e molto piacevole. Lo sai, sono un matematico ma odio la matematica nella musica.
E visto che ci sono, ti dico anche che nei precedenti, IMHO, era proprio la fisarmonica a rovinare l’armonica, perché quella era bella e molto ben suonata, così l’armonica suonata a note slegate veniva assorbita e sminuita. Inoltre il fatto che l’armonica strizzi l’occhio alla fisarmonica (…solo per pochi al violino!), l’accostamento dell’armonica alla fisa produce IMHO l’effetto contrario ai danni della prima, nel confronto l’armonica perde troppo quanto a suono ed effetto.
Allora: per me si sa non contano le doriche e i sessantaquattresimi, conta solo se l’ascolto indipendentemente dal titolo del brano, mi trasmette tensione, insoddisfazione o addirittura nervosismo (mi succede molto di frequente specie dalla TV), o se al contrario mi arriva serenità, piacere o addirittura emozione.
In questo brano ho provato serenità ed anche un po’ di piacere!!!
Grazie per il corso di storia contemporanea che ci regali, che compensa ampiamente “lo strazio” del 99% delle vincitrici di S.Remo!!!
Ciao Carlo, scusami se sono stato troppo diretto, ma avevo “morso” parecchio in questi ultimi tempi, così con un vecchio amico ho voluto essere trasparente.
Eugenio
P.S. mi faresti un favore? puoi dire tu a Roberto che non rompesse troppo con i suoi 50 anni, io nel 72 avevo moglie!!!
tu mi dirai < ti sei svegliato ora?>, no, è che come sai non sono un “politico” e non faccio complimenti che non siano più che sinceri. ora non è tanto per la melodia o per la difficoltà di questo “Giorni dell’arcobaleno”, è per il “legato” che gli altri brani non avevano e questo si e molto piacevole. Lo sai, sono un matematico ma odio la matematica nella musica.
E visto che ci sono, ti dico anche che nei precedenti, IMHO, era proprio la fisarmonica a rovinare l’armonica, perché quella era bella e molto ben suonata, così l’armonica suonata a note slegate veniva assorbita e sminuita. Inoltre il fatto che l’armonica strizzi l’occhio alla fisarmonica (…solo per pochi al violino!), l’accostamento dell’armonica alla fisa produce IMHO l’effetto contrario ai danni della prima, nel confronto l’armonica perde troppo quanto a suono ed effetto.
Allora: per me si sa non contano le doriche e i sessantaquattresimi, conta solo se l’ascolto indipendentemente dal titolo del brano, mi trasmette tensione, insoddisfazione o addirittura nervosismo (mi succede molto di frequente specie dalla TV), o se al contrario mi arriva serenità, piacere o addirittura emozione.
In questo brano ho provato serenità ed anche un po’ di piacere!!!
Grazie per il corso di storia contemporanea che ci regali, che compensa ampiamente “lo strazio” del 99% delle vincitrici di S.Remo!!!
Ciao Carlo, scusami se sono stato troppo diretto, ma avevo “morso” parecchio in questi ultimi tempi, così con un vecchio amico ho voluto essere trasparente.
Eugenio
P.S. mi faresti un favore? puoi dire tu a Roberto che non rompesse troppo con i suoi 50 anni, io nel 72 avevo moglie!!!
Bisogna convincersi che le differenze tra le persone sono dei punti fissi non ricollocabili, stanno lì e possiamo solo prenderne atto. E.CALABRESI
Eugenio è il mio duettista di fiducia e può fare tutti i controcanti che vuole sui miei brani! DOMY
Eugenio è il mio duettista di fiducia e può fare tutti i controcanti che vuole sui miei brani! DOMY