Riflessione su passaggio diatonica->cromatica

Per tutti coloro che suonano questo strumento.
Rispondi
Avatar utente
AlexM
=|o|=
Messaggi: 49
Iscritto il: giovedì 1 marzo 2012, 12:03

Riflessione su passaggio diatonica->cromatica

Messaggio da AlexM » martedì 13 novembre 2012, 8:47

Come penso quasi tutti ho iniziato soffiando un pò a casaccio in una diatonica in do regalatami non mi ricordo da chi. Quando ho voluto approfondire la conoscenza dello strumento, forte anche di un'esperienza un pò più articolata su chitarra e basso, mi è venuta la curiosità di provare la cromatica, onde superare quelle limitazioni nella disponibilità di note che, passando da improvvisare agevolmente in una tonalità a voler riprodurre una melodia più o meno complessa, prima o poi si incontrano. Ok, esistono le piegature, ma le ho sempre considerate un modo per dare colore ai passaggi, personalità alle note, non certo per 'cromatizzare' una diatonica...
Dal momento in cui ho cominciato ad usare la cromatica non sono più riuscito a tornare indietro. Se anche devo suonare solo in do, senza nessuna nota alterata trovo improvvisamente insopportabile avere un'ottava completa e le altre 'buche', non avere simmetria ta i fori, e dulcis in fundo non avere quel magico pulsantino che ti consente di non dover più dire 'ah, questo non posso farlo', 'aspettate che devo cambiare armonica', ecc....
Cosa ne pensate?


Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8230
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: Riflessione su passaggio diatonica->cromatica

Messaggio da Manxcat » martedì 13 novembre 2012, 9:09

AlexM ha scritto: Cosa ne pensate?
Ciao Alex,
ti rispondo, così per farti un saluto e per confermarti di averti letto con piacere e con interesse.
Per quanto mi riguarda, mi rispecchio perfettamente su quanto hai scritto; e la hai espresso anche molto bene.
Ma dobbiamo fare molta attenzione a non eccedere in semplificazione, perché altrimenti il discorso potrebbe portarci fuori strada, sino ad affermare che, visto che ci sono le cromatiche, le diatoniche perdano di significato, sulla base del detto latino "ubi maior minor cessat": NON E' COSI'.
Non si tratta di voler cromatizzare la diatonica, né di voler diatonizzare la cromatica, nè di fare paragoni in cui una escluda l'altra; si tratta di stabilire che sono due strumenti diversi, e di capirne le differenze, per rendersi conto che entrambe hanno grandi potenzialità espressive, ma su generi musicali e soprattutto linguaggi molto diversi tra di loro.
La scelta radicale di suonare da "diatonico" o da "cromatico" non la condivido, però capisco che si possa essere più attratti dall'uso di una anziché dell'altra. Non dimentichiamoci mai, inoltre, le grandi potenzialità espressive delle tremolo e delle armoniche ad ottave.
Buona giornata e grazie dell'ottimo spunto.
Carlo
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Rispondi