imparare le scale???

Per tutti coloro che suonano questo strumento.
Rispondi
Avatar utente
nico71
=|o|o|o|=
Messaggi: 106
Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 0:59
Località: TEMPORANEA

imparare le scale???

Messaggio da nico71 » domenica 9 ottobre 2011, 19:02

Inizia l'inverno........brrrrrrrr....mi sono deciso VOGLIO IMPARARE A SUONARE LA CROMATICA!!!!!!!!

Sono anni che la suono ad orecchio ( me l'ha sconsigliato l'otorino laringoiatra :mrgreen: ) e vorrei salvare qualche soldino prima di prendere delle lezioni musicali.

Il fatto e' che dovrei imparare le 12 scale maggiori.......e li mi fermo....dopo un po' mi frigge il cervello.........

come posso fare?
una scala a settimana? il do la so!!! ah ah ah ......

Accetto consigli link e anche eventuali lezioni su skype o emails chiaramente retribuite.....

GRAZIE .....grazie............GRAZIE


Avatar utente
corrado
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1835
Iscritto il: venerdì 22 giugno 2007, 11:04
Località: vimodrone -Mi

Re: imparare le scale???

Messaggio da corrado » domenica 9 ottobre 2011, 19:54

Ciao Nico 71,
dipende da quale livello vuoi raggiungere.
Se ambisci ad esibirti in pubblico, nei teatri etc.,non ti basta conoscere le scale maggiori e minori, ma devi studiare la teoria musicale e il solfeggio e devi saper leggere gli spartiti.
Se, come penso, ti vuoi solo divertire o poco più, è sufficiente "andare ad orecchio"(se è buono).
Ti puoi eventualmente aiutare con le tablature, meglio se te le fai da solo, personalizzate.
Buono studio.
Corrado.
Avatar utente
robertoguido
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 3091
Iscritto il: giovedì 30 dicembre 2010, 0:21
Località: Milano
Contatta:

Re: imparare le scale???

Messaggio da robertoguido » domenica 9 ottobre 2011, 22:13

Quello che ti posso consigliare è il metodo che mi è stato insegnato e che trovi su diversi testi (uno fra tutti li Mark Levine Jazz Theory book)

Inizia con quelle che si chiamano scale modali.

Ad esempio suona la scala di Do ascendente fino al Re e poi scendi fino al Re quindi sali fino al mi e ridiscendi fino al mi e così via

Dovresti quindi esercitarti in tutte le chiavi ma il consiglio è quello di seguire le chiavi secondo il circolo delle quinte (antiorario) http://it.wikipedia.org/wiki/Circolo_delle_quinte quindi C, F, Bb, Eb, Ab e qui magari fermati e fai il senso orario: G, D, A, E

Questo dovrebbe aiutare l'orecchio ad applicare una qualsiasi scala senza partire dalla fondamentale. Inoltri sperimenti così le chiavi nei sette modi: ionico (ad es. scala di do "classica"), dorico (la scala di do ma partendo dal re), frigio (parti dal mi), lidio, misolidio, eolico, locrio.

beh... non voglio averti spaventato: è più semplice a farsi che a dirsi!

Comunque in rete puoi trovare di tutto!!!

buone scale... fanno bene anche al cuore!
Ultima modifica di robertoguido il lunedì 10 ottobre 2011, 9:03, modificato 1 volta in totale.
Il Meneghin Fuggiasco
Che l'Harp Spirit sia con te!
https://soundcloud.com/roberto-aproma
[*]https://www.reverbnation.com/bobharp8
Avatar utente
NPW
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 981
Iscritto il: giovedì 21 giugno 2007, 15:30

Re: imparare le scale???

Messaggio da NPW » lunedì 10 ottobre 2011, 8:53

corrado ha scritto:Ti puoi eventualmente aiutare con le tablature, meglio se te le fai da solo, personalizzate.
Scusami tanto Corrado, ma per forza di cose devo dissentire. Le tablature personalizzate non riesco proprio a digerirle!
Sarebbe come dire ad un bambino di prima elementare di inventarsi dei segni per codificare i suoni che emette con la voce!
Scherziamo?!?
Sappiamo benissimo, visto che ne hai più volte accennato su questo forum, che tu fai uso di una tua codifica personale per i tuoi spartiti ma resta il fatto che, come per scrivere parole si usano le lettere dell'alfabeto, così per scrivere musica si usa l'unica lingua universalmente riconosciuta da tutti i popoli della terra, peraltro inventata da un certo Guido Monaco, in Italia!
Eccola:
Pentagramma.jpg
Pentagramma.jpg (23.5 KiB) Visto 8033 volte
Ciao
Walter
Di lui ti devi preoccupare quando scrive, e non quando non scrive.
Lui è un pragmatico, e non si perde in chiacchiere.
(Manxcat)

http://soundcloud.com/n_p_w
Avatar utente
robertoguido
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 3091
Iscritto il: giovedì 30 dicembre 2010, 0:21
Località: Milano
Contatta:

Re: imparare le scale???

Messaggio da robertoguido » lunedì 10 ottobre 2011, 9:20

In linea di principio sono d'accordo con NPW sul rispetto del linguaggio musicale: magari ci metterai più tempo ma ne uscirai molto più ricco.
E' tuttavia vero che in commercio esistono tanti metodi che ricorrono ad indicazioni con il numero di foro e la freccetta su e giù per indicare soffiato/aspirato più l'indicazione per lo slide (premuto o meno).
Il tuo tempo è il tuo patrimonio inalienabile: a te scegliere come investirlo-

Intanto ti allego l'esercizio di cui di dicevo nel mio post precedente.

Suonalo così e poi inizia a mettere le alterazioni in chiave con l'ordine suggerito dal ciclo delle quinte. Automaticamente stai già facendo la più comune progressione utilizzata nel jazz!

Inoltre: Sfrutta la scala cromatica pubblicata da NPW e allenati a suonarla in ascendente e discendente. Magari facendola a terzine (gruppi di tre note). E' un ottimo esercizio per la cromatica!

Buono studio
Allegati
Scale modali in chiave di Do
Scale modali in chiave di Do
Scale.JPG (55.51 KiB) Visto 8026 volte
Il Meneghin Fuggiasco
Che l'Harp Spirit sia con te!
https://soundcloud.com/roberto-aproma
[*]https://www.reverbnation.com/bobharp8
Avatar utente
nico71
=|o|o|o|=
Messaggi: 106
Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 0:59
Località: TEMPORANEA

Re: imparare le scale???

Messaggio da nico71 » lunedì 10 ottobre 2011, 11:56

GRAZIE DI CUORE PER I CONSIGLI, A TUTTI.........

Inizio ,,,,,,,,,,,via!!!!

A presto!
Avatar utente
FedericoC
=|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 568
Iscritto il: domenica 31 gennaio 2010, 12:47
Località: Cagliari

Re: imparare le scale???

Messaggio da FedericoC » lunedì 10 ottobre 2011, 12:06

Aggiungo che quello di tablature e spartiti è un discorso completamente separato da quello dello studio delle scale.
Puoi essere un ottimo jazzista, per dire, senza saper leggere la musica (e ce ne sono stati tanti: uno per tutti Louis Armstrong), ma non lo sarai mai se non ti trovi a tuo agio con tutte le tonalità nel tuo strumento.
Esercitarsi con le scale è l'equivalente dell'esercitarsi a camminare nelle arti marziali: può non essere la cosa più divertente del mondo, ma se non riesci a stare in piedi non puoi certamente combattere.


-- Federico

I ended up with a broken fiddle--
And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret.
Avatar utente
corrado
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1835
Iscritto il: venerdì 22 giugno 2007, 11:04
Località: vimodrone -Mi

Re: imparare le scale???

Messaggio da corrado » lunedì 10 ottobre 2011, 12:46

Ragazzi, pietà!!
Mi sembra di essere diventato un parafulmine, per ogni cosa che dico arrivano i dissensi.
Come ho già sostenuto e consigliato a chi ne ha fatto richiesta, per diventare un bravo musicista, è indispensabile conoscere la musica e leggerne gli spartiti (salvo alcune eccezioni,Federico).
Io la musica la conosco in modo approssimativo e non so leggere gli spartiti e allora che faccio?
Smetto di suonare e butto le armoniche?
Mi iscrivo ad un corso e nel tempo di tre anni forse imparerò a leggere uno spartito, intanto faccio equitazione?(cioè mi do all'ippica?).
I vent'anni li ho già passati da molto e non ho molto tempo per tornare a scuola.
I più giovani DEVONO studiare la musica se vogliono ottenere buoni risultati.
Walter, la tablatura serve a me quindi me la scrivo nel modo che per me è più fruibile,per questo ho usato il termine "personalizzata"ma non ho mai dichiarato che il mio metodo è migliore di altri.
La cosa importante è che in un modo o nell'altro suoniate con passione e dedizione.
Corrado.
Avatar utente
NPW
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 981
Iscritto il: giovedì 21 giugno 2007, 15:30

Re: imparare le scale???

Messaggio da NPW » lunedì 10 ottobre 2011, 13:00

Perfetto Corrado! Condivido e quoto:
corrado ha scritto:La cosa importante è che in un modo o nell'altro suoniate con passione e dedizione.
Ciao :wink:
Walter
Di lui ti devi preoccupare quando scrive, e non quando non scrive.
Lui è un pragmatico, e non si perde in chiacchiere.
(Manxcat)

http://soundcloud.com/n_p_w
Avatar utente
FedericoC
=|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 568
Iscritto il: domenica 31 gennaio 2010, 12:47
Località: Cagliari

Re: imparare le scale???

Messaggio da FedericoC » lunedì 10 ottobre 2011, 13:46

corrado ha scritto:Ragazzi, pietà!!
Mi sembra di essere diventato un parafulmine, per ogni cosa che dico arrivano i dissensi.
Si chiama "discussione", non prenderla sul personale :roll: :)

-- Federico

I ended up with a broken fiddle--
And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret.
Avatar utente
robertoguido
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 3091
Iscritto il: giovedì 30 dicembre 2010, 0:21
Località: Milano
Contatta:

Re: imparare le scale???

Messaggio da robertoguido » lunedì 10 ottobre 2011, 15:27

Beh dai, lo scopo l'abbiamo raggiunto: Nico, in un modo o nell'altro, inizierà a studiare e quindi...

@Nico71: mi raccomando... non dimenticare di tenerci aggiornati sui risultati dei tuoi studi qualunque strada tu decida di percorrere!
Il Meneghin Fuggiasco
Che l'Harp Spirit sia con te!
https://soundcloud.com/roberto-aproma
[*]https://www.reverbnation.com/bobharp8
Avatar utente
Andrew
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 697
Iscritto il: sabato 23 febbraio 2008, 16:48
Località: Lecce
Contatta:

Re: imparare le scale???

Messaggio da Andrew » lunedì 10 ottobre 2011, 18:34

FedericoC ha scritto:
corrado ha scritto:Ragazzi, pietà!!
Mi sembra di essere diventato un parafulmine, per ogni cosa che dico arrivano i dissensi.
Si chiama "discussione", non prenderla sul personale :roll: :)

-- Federico
Mi sento tra l'altro di aggiungere, in "difesa" di Corrado, che moltissimi compositori a partire dalla prima metà del '900 hanno utilizzato segni ben oltre le note che noi conosciamo, per determinare sie le altezze che le altre caratteristiche dei suoni. Ben venga, e magari dal nostro forum, una nuova forma di notazione adattabile alle Armoniche diatoniche e cromatiche!

Al massimo sarebbe bello che ogni compositore si degnasse di produrre una serie di annotazioni sull'interpretazione delle sue pagine (non tutti lo fanno, penso a Bussotti tanto per citarne uno famoso...).

A titolo di esempio, guardate qua, sono alcune battute della partitura di "Metastaseis" di Yannis Xenakis, è del 1955:
Yannis Xenakis "Metastaseis" 1955
Yannis Xenakis "Metastaseis" 1955
metastaseis1.gif (324.81 KiB) Visto 7890 volte
Avatar utente
NPW
=|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 981
Iscritto il: giovedì 21 giugno 2007, 15:30

Re: imparare le scale???

Messaggio da NPW » lunedì 10 ottobre 2011, 19:06

Certo, certo Andrew!
Iannis Xenakis, compositore, architetto, ingegnere allievo di Le Corbusier!
Musica, ma non solo, anche un pochino di matematica stocastica, teoria cinetica dei gas di Maxwell-Boltzmann, distribuzioni gaussiane, catene di Markov a stati finiti, calcolo della probabilità, teoria dei giochi di John von Neumann, teoria dei gruppi, algebra booleana, etc. etc.
Ciao :wink:
Walter

PS: per chi fosse curioso di ascoltare il brano citato da Andrew:
http://www.youtube.com/watch?v=SZazYFchLRI
per chi invece volesse approfondire l'argomento:
http://www.amazon.com/Formalized-Music- ... 1576470792
Ultima modifica di NPW il lunedì 10 ottobre 2011, 19:13, modificato 1 volta in totale.
Di lui ti devi preoccupare quando scrive, e non quando non scrive.
Lui è un pragmatico, e non si perde in chiacchiere.
(Manxcat)

http://soundcloud.com/n_p_w
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8232
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: imparare le scale???

Messaggio da Manxcat » lunedì 10 ottobre 2011, 19:12

NPW ha scritto: PS: per chi fosse curioso di ascoltare il brano citato da Andrew, lo può trovare qui:
http://www.youtube.com/watch?v=SZazYFchLRI
Sì, sì, è bello, ma lo trovo poco orecchiabile . . . :o :?: :o :mrgreen:
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Huck
=|o|=
Messaggi: 12
Iscritto il: giovedì 29 settembre 2011, 10:18

Re: imparare le scale???

Messaggio da Huck » lunedì 10 ottobre 2011, 22:31

Andrew e Walter, grazie per avermi fatto conoscere questo matto allievo di LeCorbu, studio architettura e mi sto chiedendo perche' non l'abbia mai sentito nominare...

Per quanto riguarda la questione "imparare o meno a leggere la musica", sono convinto che non sia poi di cosi' fondamentale importanza saperla "leggere" nel senso stretto della parola. Basti pensare agli artisti ciechi, oltre al caro Ray mi sento di citare Helmut Walcha (grande organista, sentitevi la sua Arte della Fuga).
Certo, se si parla di improvvisazione (o composizione), conoscere la teoria musicale e' d'obbligo, e anche i musicisti che non l'hanno studiata in realta' applicavano dei concetti che avevano comunque appreso (dall'ascolto o dagli insegnamenti altrui) senza conoscerne il nome.
Ma per diventare un grande esecutore penso che quel che serva sia semplicemente una gran tecnica e la capacità di mettere il cuore in quel che si suona.
Altrimenti ci si riduce a fare i virtuosi (qui inteso in senso dispregiativo)
Avatar utente
FedericoC
=|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 568
Iscritto il: domenica 31 gennaio 2010, 12:47
Località: Cagliari

Re: imparare le scale???

Messaggio da FedericoC » martedì 11 ottobre 2011, 8:30

Huck ha scritto:Basti pensare agli artisti ciechi, oltre al caro Ray mi sento di citare Helmut Walcha (grande organista, sentitevi la sua Arte della Fuga).
In realtà molti artisti ciechi sanno leggere la musica – non solo Walcha ma anche Stevie Wonder:
esiste un sistema in Braille apposito.
Ma il discorso in generale è vero: Dave Brubeck non sa leggere la musica, ed è stato uno dei più grandi
pianisti jazz del XX secolo.

Conoscere la musica, l'armonia, il contrappunto, ecc. di per sé ha poco a che fare con saper leggere uno
spartito. È chiaro che saper leggere il codice che tutto il mondo usa per condividere informazioni musicali
aiuta, e non poco, a progredire negli studî, ma è solo un mezzo.

Rilancio, comunque, con un'intavolatura per organo del '500:
intavolatura.png
intavolatura.png (83.55 KiB) Visto 7795 volte
;)

-- Federico

I ended up with a broken fiddle--
And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret.
Avatar utente
nico71
=|o|o|o|=
Messaggi: 106
Iscritto il: mercoledì 2 gennaio 2008, 0:59
Località: TEMPORANEA

Re: imparare le scale???

Messaggio da nico71 » martedì 11 ottobre 2011, 9:31

Una canzone per tutti,e sono sicuro che ci fara' sorridere e pensare a tutti......chi legge la musica chi no chi suona la diatonica chi la cromatica.........ciao e buon viaggio a tutti!!!!!

PS:


http://youtu.be/TgdwUZWEC40
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8232
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: imparare le scale???

Messaggio da Manxcat » martedì 11 ottobre 2011, 10:04

FedericoC ha scritto:
Huck ha scritto: Ma il discorso in generale è vero: Dave Brubeck non sa leggere la musica, ed è stato uno dei più grandi
pianisti jazz del XX secolo.
Questa discussione non è nuova, lo dico non in senso critico, ma come constatazione; un'espressione artistica non è rappresentata dalla procedura seguita per ottenerla, ma dalla sua essenza, dal risultato che produce nell'animo di chi guarda o ascolta. Il punto però è un altro: suonare la musica senza saperla leggere è una disciplina che pochi, come Dave Brubeck, possono permettersi. E quella non potete vendermela come la regola!
Qua siamo tra gente comune; il principiante che ti chiede un consiglio non è Brubeck, così come io non sono Paganini. E se vuole imparare deve avvalersi della percorso e della strada che altri gli hanno tracciato, universalmente seguita come la strada più facile e più sicura, altrimenti non gli resta che l'alternativa di seguire la propria strada, nella speranza di diventare un novello Brubeck.
Sì, cari amici, il discorso è sempre quello, non possiamo citare esempi assolutamente eccezionali a conferma di certe regole, ben precise e che fanno ormai parte della cultura di tutti i popoli. Chiunque vada in una scuola, in un conservatorio, da un maestro, da un praticante ad imparare a leggere viene posto di fronte all'alfabeto, alla musica. Poi c'è anche chi va a farsi curare dallo stregone, con la pozione magica, ma preferisco non parlarne.
Buona giornata.
Carlo
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Huck
=|o|=
Messaggi: 12
Iscritto il: giovedì 29 settembre 2011, 10:18

Re: imparare le scale???

Messaggio da Huck » martedì 11 ottobre 2011, 13:26

Carlo, permettimi di dissentire su una cosa pero': non credo che i grandi bluesman del passato, come i sopracitati jazzisti e in ogni caso quelle che abbiamo definito come "eccezioni" fossero gli unici o i pochi privilegiati in grado di suonare senza saper leggere la musica.
Non penso (a meno che non limitiamo il discorso alla musica colta) che lo studio della teoria e del solfeggio fossi cosi' diffuso all'interno dei ceti meno abbienti.
Eppure certe connotazioni socio-musicali sono quelle che hanno fatto nascere, ad esempio, il tanto amato blues. E la blue note non e' nemmeno prevista dal sistema temperato che e' quello che studiamo nella teoria musicale.
Avatar utente
FedericoC
=|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 568
Iscritto il: domenica 31 gennaio 2010, 12:47
Località: Cagliari

Re: imparare le scale???

Messaggio da FedericoC » martedì 11 ottobre 2011, 14:05

Huck ha scritto: Non penso (a meno che non limitiamo il discorso alla musica colta) che lo studio della teoria e del solfeggio fossi cosi' diffuso all'interno dei ceti meno abbienti.
Insisto: distinguiamo teoria musicale e lettura musicale.
Dave Brubeck non sa leggere la musica, ma è diplomato al conservatorio nonostante questo: i suoi maestri
caldeggiarono la promozione proprio in considerazione della sua profonda conoscenza di armonia e contrappunto.

Indipendente dalla grandezza o meno di Brubeck, nel mondo del Jazz questo tipo di situazione non è affatto rara: per fare Jazz è necessario conoscere armonia e progressioni; è necessario avere un ottimo senso del ritmo; è necessario avere confidenza con le dodici tonalità nel proprio strumento... ma per imparare i temi degli standard basta un buon orecchio.
L'ottimo "New guide to harmony with LEGO bricks" (http://www.amazon.com/New-Guide-Harmony ... 0951579533), giusto per fare un esempio, segue questo tipo di convenzione.

Detto questo, in generale, sono d'accordo con Carlo: leggere uno spartito è di tale utilità pratica a fronte di un piccolissimo sforzo richiesto, che mi sento di consigliarlo come prima cosa a qualsiasi principiante.

Il mio discorso è sempre di carattere generale, e – lo ripeto – vuole solo indicare che si può saper leggere la musica senza capire niente di musica , e capire la musica senza saperla leggere: sono due abilità separate, e fermarsi al riconoscere i pallini sui righi e gli spazi – per quanto possa essere comodo – non basta.

Per chi avesse la curiosità:

http://en.wikipedia.org/wiki/Musical_notation

(vi collego la voce inglese perché quella italiana, ahimè, è pessima.)

-- Federico

I ended up with a broken fiddle--
And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret.
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8232
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: imparare le scale???

Messaggio da Manxcat » martedì 11 ottobre 2011, 16:35

nico71 ha scritto:Una canzone per tutti,e sono sicuro che ci fara' sorridere e pensare a tutti......chi legge la musica chi no chi suona la diatonica chi la cromatica.........ciao e buon viaggio a tutti!!!!!
PS:
http://youtu.be/TgdwUZWEC40
Il discorso più assennato.
Carlo
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Avatar utente
robertoguido
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 3091
Iscritto il: giovedì 30 dicembre 2010, 0:21
Località: Milano
Contatta:

Re: imparare le scale???

Messaggio da robertoguido » martedì 11 ottobre 2011, 17:23

Questo forum ha davvero fatto una svolta filosofica, e divertente:

siamo partiti da una semplice richiesta di Nico71, che ora se ne sta beatamente esercitandosi con la sua cromatica alle nostre spalle, e noi siamo qui a leggerci e dissertare sul linguaggio musicale.
Mah, forse dovremmo migrare su un altro forum perché comunque la discussione è interessante e non avrebbe mai fine ma... non so se è tecnicamente possibile.

Intanto vi faccio sorridere un po' anche io: ho iniziato a studiare pianoforte a 10 anni e ho preso lezione fino ai 20. Non ho dato gli esami di conservatorio per pigrizia e per varie scelte di vita. Questo per dire che ho studiato solfeggio, parlato e cantato, in setticlavio... strimpello qualunque cosa mi passi per le mani e ascolto musica sempre (tranne quando dormo) eppure, quando ho avuto per le mani la cromatica, mi sono subito imbattuto in metodi con le tablature (e programmi come Harping midi) che mi hanno fatto produrre musica velocemente regalandomi una sorta di, permettetemi, coito precoce!

Quando poi mi sono reso conto che in realtà il linguaggio base lo conoscevo e stavo gettando alle ortiche un po' della mia cultura musicale mi sono fatto "violenza", sono ripartito da zero e ho anche incominciato a prendere lezioni di armonica e di armonia scoprendo nuovi orizzonti in un mondo che pensavo di conoscere a sufficienza.

La morale di questo sproloquio è che alla fine la questione è sempre la stessa: per raggiungere una meta le strade sono innumerevoli e la loro facilità di percorrenza è molto individuale. Percorrendole avrò la visione di diversi paesaggi più o meno appaganti, man mano che percorro la mia via raccoglierò particolari esperienze ma... il punto di arrivo è sempre lo stesso, indipendentemente dal mio percorso.

Io ho avuto la fortuna di percorre due strade e vi assicuro che è stato comunque un buon invesitmento: conosco due lingue per dire la stessa cosa!

Ciao a tutti!
Il Meneghin Fuggiasco
Che l'Harp Spirit sia con te!
https://soundcloud.com/roberto-aproma
[*]https://www.reverbnation.com/bobharp8
Avatar utente
Manxcat
=|o|o|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 8232
Iscritto il: giovedì 23 aprile 2009, 9:09
Località: Arezzo

Re: imparare le scale???

Messaggio da Manxcat » martedì 11 ottobre 2011, 18:32

robertoguido ha scritto: Io ho avuto la fortuna di percorre due strade e vi assicuro che è stato comunque un buon invesitmento: conosco due lingue per dire la stessa cosa!
Sono d'accorto, Roberto; io, qua da Arezzo, per andare a Roma posso fare l'autostrada, ovvero costeggiare le pendici dell'Amiata e il lago di Bolsena. Sempre a Roma arrivo! L'importante, però, una volta a Roma, è vedere il Papa . . .! :o :D
Carlo
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
Huck
=|o|=
Messaggi: 12
Iscritto il: giovedì 29 settembre 2011, 10:18

Re: imparare le scale???

Messaggio da Huck » martedì 11 ottobre 2011, 20:04

Ragazzi non posso far altro che darvi ragione, e se quel che ho detto è stato lievemente frainteso e' sono una mia colpa.
Il fatto curioso e' che questa e' una conversazione che in realta' ho iniziato qualche giorno fa proprio con un amico che studia al conservatorio e mi ha chiesto cosa potevo dirgli del jazz. Ha detto che si è comprato un real book, ma si sente eccessivamente legato a una tradizione teorica che ha di fatto "ucciso" il suo istinto musicale, e non riesce a fare nulla anche se e' un mago teorico.
Ecco il perche' delle mie critiche all'eccessivo accademismo, ci son troppi "topi da conservatorio" (definizione che rubo all'amico di cui sopra, ma secondo me perfetta) che non suonano nulla "se non ho uno spartito davanti, sia mai!".
Per quanto riguarda la teoria, invece, continuo a sostenere che, chiamandola in un modo o nell'altro, tutti quelli che fanno, hanno fatto e faranno musica LA CONOSCANO, piu' o meno consciamente. Altrimenti non percepiremmo quel che suonano come Musica, ma come rumore.
Avatar utente
FedericoC
=|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 568
Iscritto il: domenica 31 gennaio 2010, 12:47
Località: Cagliari

Re: imparare le scale???

Messaggio da FedericoC » mercoledì 12 ottobre 2011, 13:09

Huck ha scritto: Ecco il perche' delle mie critiche all'eccessivo accademismo, ci son troppi "topi da
conservatorio" (definizione che rubo all'amico di cui sopra, ma secondo me perfetta) che non suonano
nulla "se non ho uno spartito davanti, sia mai!".
In realtà non è quello dell'accademia il problema. Il fatto è che il conservatorio (massime
quello italiano) prepara a suonare la musica d'arte europea (volgarmente detta musica
classica
) e non altro. Nella musica d'arte europea lo scopo è raggiungere l'aderenza più
completa al testo musicale, e l'abilità interpretativa dello strumentista si racchiude all'interno
di questi confini. In particolare l'improvvisazione, al di là della pratica delle cadenze, che pure
si sono andate cristallizzando e codificando nel tempo, non è contemplata.

Il Jazz funziona in modo molto diverso. In realtà non è nemmeno facilissimo definirlo: quando pensi
d'aver capito che tutto ruota attorno alle strutture armoniche arriva il modale e non sai più cos'è.
Ma una cosa è certa: il Jazz non è Jazz senza improvvisazione. Come la musica classica indiana, e
altri generi, il Jazz si basa su un tema di base articolato e improvvisato dall'esecutore: è un
processo di composizione "istantanea" durante il quale il cervello funziona in modo diverso da
quando si suona una melodia memorizzata
(per i curiosi che non hanno problemi con l'inglese
consiglio il seminario TED del musicista/neurologo Charles Limb:
http://www.ted.com/talks/charles_limb_y ... mprov.html).

La musica d'arte europea è come il teatro shakespeariano: l'abilità dell'attore sta nel ripetere, in
modo perfetto, eppure personale il "To-morrow, and to-morrow, and to-morrow, creeps in this petty
pace from day to day", il Jazz è un po' come la commedia dell'arte, dove si rappresentano sempre le
stesse storie, ma sempre diverse ogni volta (non a caso i jazzisti spesso chiamano gli standard
storie).

È chiaro che due cose così diverse necessitano di esercizio e conoscenze diverse, al di là della
lettura musicale, che è sempre utile, e della conoscenza dell'armonia, che è sempre fondamentale.

Se chiedete a un buon jazzista (e non dico Brubeck, dico un qualsiasi buon jazzista) di suonarvi
Unforgettable in Lab o in Do# anziché in Re lo saprà fare istantaneamente; se chiedete a un
buon pianista diplomato in conservatorio di fare la stessa cosa con Per Elisa avrà bisogno di
fermarsi e trasporlo. È una concezione musicale completamente diversa: il jazzista impara da subito
a ragionare in termini di idee musicali, ripetibili in qualsiasi tonalità sul proprio strumento, il
pianista classico ragiona in termini di testo e di eventuale trascrizione.

Non si può dire che un approccio sia migliore dell'altro (così come il kendo non è migliore del
fioretto o viceversa), ma sono sicuramente diversi e richiedono esercizi e studi diversi. Il
problema dell'accademismo, al massimo, è quello di supporre che le pratiche della musica d'arte
europea siano le uniche esistenti, o le migliori.

-- Federico

I ended up with a broken fiddle--
And a broken laugh, and a thousand memories,
And not a single regret.
Avatar utente
CCristian
=|o|o|o|o|o|o|o|o|=
Messaggi: 1411
Iscritto il: lunedì 28 marzo 2011, 7:44
Località: Oslo

Re: imparare le scale???

Messaggio da CCristian » mercoledì 26 ottobre 2011, 9:14

Beh, grazie a tutti, sia degli esercizi che della bella discussione; me la sono letta di gusto. Ora vado a spasso per i link citati .....ora, non proprio ora..ora proprio ora devo tornare a lavorare :D
Only one rule: if you like it when you play it, is good. That's all. (Bob Brozman)
Rispondi