robertoguido ha scritto:
anche qui neanche una notina fuori posto... che rabbia!!!
Ciao Roberto, ti ringrazio del tempo che dedichi per rispondermi, con sagacia, gentilezza e simpatia, almeno questa è la mia impressione. Vedo che accetti il dialogo e lo scambio, badando ai contenuti. Rarità. Finisco la mia risposta di ieri al tuo post che cito in parte, in quanto dovetti interrompere bruscamente. Mi era rimasto da risponderti sulla notina fuori posto. Trattandosi di registrazioni, se mi viene una nota sporca o strozzata o stonata o poco vibrata o troppo forte o troppo piano e troppo staccata o troppo legata, secondo i
miei gusti, semplici e poco ambiziosi, ho tutto il tempo di risuonarla, rifacendo la frase da un punto di stacco, come una pausa, una nota lunga, l'inizio di un ritornello etc. Questo è normale per chiunque. La registrazione, e tu lo sai bene, è come un primo piano in fotografia: è impietosa e lascia tutto immutabile nel tempo; pertanto sto imparando a sforzarmi di abbandonare la superficialità che mi caratterizza e di cercare, se sbaglio, di rimediare. Suonare dal vivo, senza il registratore, con qualche amico, è un esercizio completamente diverso, che si affronta con tutt'altro spirito. Non dico che sia più facile, ma sicuramente è più divertente. Tutto questo per dirti che se per notina fuori posto intendi note pulite, è perché quelle sporche le rifaccio, e qualcuna ci scappa sempre. Se invece intendi note giuste da un punto di vista della melodia, quello dipende dal fatto che seguo pedissequamente lo spartito, senza togliere o aggiungere un virgola, senza "storpiare" la melodia; se volessi storpiare, dovrei scrivermela da me; non si può fare su quella di altri!
robertoguido ha scritto:
Carlo nessun problema... ritiro la candidatura (tanto era gratis
![Wink :wink:](./images/smilies/icon_wink.gif)
) certo che con 17 brani + 3 riarrangiamenti è innegabile che sei musicalmente parlando il più generoso di tutti e... questa almeno concedimela!
Io sono in pensione e, risolti i problemi di sopravvivenza che non sono mai pochi, per nessuno, ho attualmente, due passatempi, il radiantismo e la musica, e gioco con l'armonica e con la fisarmonica. Quindi non torno stanco dal lavoro, posso suonare quando voglio, di notte di giorno, quando e come mi pare. La mia compagna torna da scuola stanca, e, se suono di sera, le fa da ninna nanna; la casa inoltre è grande e ciascuno ha la sua indipendenza. I Giochi sono per me il periodo incentivante per imparare nuove canzoni e nuovi fraseggi; inoltre sono una delle poche occasioni per avere qualcuno che le ascolti . . . o per credere che le ascolti . . .
robertoguido ha scritto:
...beh che sudata... però spero proprio che dopo questo sproloquio sia più chiaro cosa volevo dire con "mi sarebbe piaciuta" ... perché c'è una cosa che ho capito da pochi giorni e me l'avete insegnato proprio voi: la musica non è di chi la scrive e nemmeno di chi la suona ma è di chi l'ascolta.
Non è stato uno sproloqio, ma un bel dialogo.
Direi, tuttavia, che la musica non è nemmeno di chi l'ascolta; e poi perché darla completamente a chi l'ascolta? Si rischierebbe di regalarla a quei pecoroni che passano la vita a guardare gli altri fare le cose, senza mai fare nulla!
La musica è di chi la gode, è il godimento di chi la scrive, di chi la suona, di chi l'ascolta, di tutti, nessuno escluso.
Buon fine settimana.
Carlo