Battere il tempo grrrr.. come fare... mi aiutate?

[CCristian]

Ciao a tutti, non sapevo dove postare questa domanda, poi ho deciso che forse questa è la sezione giusta.
La domanda è questa: solitamente tengo il tempo con il piede, oppure oneggiando un po' e tutto va bene finchè faccio multipli di 1/4 ossia 2/4, 3/4, 4/4 e cos' via; il problema nasce quando faccio note da 1/8 in giù. Il problema è questo: quando vado in su batto sempre i quarti come giusto che sia, ma quando faccio note più brevi, batto il tempo della nota e non più i quarti
Mi date qualche consiglio per superare questo blocco? qualche dritta o esercizio per abituarmi?!
Ciao e grazie in anticipo
Cristian

[Andrew]

Per gli ottavi dai due note per ogni "colpo di piede", per i sedicesimi, quattro note. Per le note ancora più brevi affidati al tuo istinto.
Suggerirei di liberarti dell'idea di metronomo al più presto, almeno quando non si tratta di esercizi di tecnica: abituati invece a suonare su una base, un CD, un midi file o altro, prestando orecchio alla sezione ritmica (basso e batteria); il fraseggio si impara così.
E, soprattutto, canta, canta o fischietta sulla base prima di suonare e se il pezzo è particolarmente veloce o impegnativo, dimezza i tempi fino a quando non sarai stato padrone della melodia e poi, progressivamente, torna a velocizzarli fino a quando non raggiungi l'andamento segnato.

[CCristian]

Per gli ottavi dai due note per ogni "colpo di piede", per i sedicesimi, quattro note. Per le note ancora più brevi affidati al tuo istinto.
Suggerirei di liberarti dell'idea di metronomo al più presto, almeno quando non si tratta di esercizi di tecnica: abituati invece a suonare su ....

Ciao, grazie dei consigli, ma vedi, in teoria lo sapevo di fare due note per ogni colpo di piede, ma il problema è che quando faccio gli ottavi è il piede che accelera e batte due colpi...il tempo sarebbe anche giusto, ma con il piede non batto più i quarti ma bensì vado dietro allo spartito come faccio con le note quando queste vanno sotto la durata di 1/4....
Si, sto parlando di esercizi di tecnica.
Ciao
Cristian

[FedericoC]

Posto che quando batti il quarto il tuo piede fa due movimenti (prima va in su e poi torna in giù), prova a pensare agli ottavi come ognuno di questi due movimenti: primo ottavo quando alzi il piede, secondo quando lo abbassi.

Un altro consiglio in generale che è una delle cose veramente universali che abbia trovato nella pratica musicale: se trovi difficoltà prova a farlo alla META' della velocità. Non un po' più lento, proprio alla metà. È parecchio tedioso ma quasi sempre risolutivo.

-- Federico

[Stefano Andreotti]

Ciao CCristian,
sono concorde con Andrea e Federico che saluto.
Conosco il problema.
Quando si tiene il tempo solo con il piede possiamo mancare di battere il colpo, oppure di batterlo in ritardo o di accelerarne il movimento (e quindi accelerare il tempo) o, ancora, di seguire la durata delle note del fraseggio, anziché battere i colpi isocroni.
Fatto sta che in ognuno di questi casi quando suoniamo, non saremo mai a tempo.
David Barret nel suo DVD Basic Blues Harmonica Method Video consiglia di tenere il tempo accompagnando il movimento del piede con quello di tutto il corpo (in una sorta di danza: nel levare porti il peso del corpo indietro, nel battere con il piede in avanti).
Questo produce due effetti: primo, questa sorta di ballo aiuta ad entrare nel "groove", liberando la mente dal pensare se sei a tempo o meno (e puoi così ascoltare il tuo fraseggio), secondo risulta più difficile "accelerare" il movimento del corpo perché dovresti spostare il peso di tutto il corpo e non solo del piede.
E poi... e poi pratica.
Prima ascolta la base (o il metronomo se stai facendo esercizi di tecnica) e inizia il ballo, senza suonare.
Conta il tempo, se vuoi, mentre t'impratichisci del "ritmo".
Meglio come diceva anche Federico a velocità Lentissime.
Di solito chi "accelera" tende ad impostare il metronomo ad un numero di colpi al minuto (BPM) maggiore di quelli degli esercizi che sbagliava in precedenza.
Forse nella speranza di cadere nel tempo giusto.
In realtà è che manca isocronicità, omogeneità e fluidità al movimento del piede e/o del corpo.
In untima analisi nel nostro modo di tenere il tempo e di "sentirlo".
Quindi.. giù i BPM e sù con l'esercizio
Buona musica.
Stefano

[spyna]

Ciao, nel mio piccolo provo a darti qualche idea, senza la pretesa che sia risolutiva, ma nella speranza possa darti qualche spunto.

Il movimento del piede che batte un quarto si divide virtualmente in due altri "sottomovimenti" (accenti): il battere e il levare.
Battere quando la punta del piede va giù, levare quando torna in alto.
Ma questo lo saprai già.

Il punto è che battere e levare dividono il quarto a metà e pertanto segnalano esattamente dove suonano gli ottavi.
Quindi un movimento del piede che scandisce bene i due accenti del movimento da un quarto ("U - NO", battere-levare) ti aiuta visivamente a dare una collacazione agli ottavi.
Per metabolizzare questo devi esegure il tutto lentamente. O meglio, alla velocità a cui riesci a farlo giusto. Anche se questa è lentissimissima non importa, da lì dovrai partire e aumentare poco a poco.
Se non riesci probabilmente non ti stai dando il tempo per sincronizzarti: rallenta, anche se già ti sembrava di recitare in una moviola .
L'idea è partire da un modello "sano", metabolizzarlo ed estenderlo.
Oltre che suonando potrai fare ciò anche solfeggiando a voce, lì invece del piede muovi la mano, ma il principio è lo stesso e forse senza lo strumento sei più libero di focalizzare questo aspetto.
Spero in qualche modo di esserti stato utile.

[spyna]

Ops, non intendevo plagiare i miei predecessori , sono semplicemente lento a scrivere e nel frattempo hanno editato loro.
Mi fa piacere comunque essere in buona compagnia

[CCristian]

Grazie a tutti dei consigli, ora (no ora lavoro, ma da stasera o da pausa pranzo) proverò a metterli in pratica.
Comunque Ieri sera ho provato un po' ed ad andare dietro al cd con gli esercizi che ha registrato il mio maestro (solo con il piede e a volte anche con il corpo, non suonando), riesco a tenere il suo tempo compreso gli ottavi. Con il solfeggio cantato me la cavo meglio, nel senso che anche se un po' lento e qualche volta perdendomi, riesco però farlo giusto.... quindi penso che forse la strada che sto percorrendo vada bene, si tratta "solo" di fare molto esercizio e di provare (come mi avete giustamente detto) moooolto lentamente con lo strumento.
Ciao
CCristian
P.S. devo essere malato, perchè mi diverto e non mi annoio nemmeno facendo questi esercizi semplici.... ogni volta che capisco un qualcosina e che miglioro anche di pochissimo, acquisto nuova voglia di imparare e quando invece non miglioro, mi viene in aiuto la mia testardaggine e ci do dentro più assiduamente di prima
Booo, forse le ance sono come la cioccolata: danno dipendenza

[corrado]

Ogni volta che si affronta un argomento tecnico/teorico mi viene l'angoscia.
Non ho mai battuto il piede ne ballato col corpo ne praticato altri empirismi, è noto che non ho grande conoscenza della teoria musicale ne del solfeggio, forse sono da 118?
Sta di fatto che ascoltando un qualsiasi motivo, acquisisco automaticamente il tempo e quando riproduco con l'armonica, il fischio o il canto, la melodia stessa, l'unico problema che non ho è proprio quello di rispettare il tempo.
E' la conseguenza di possedere un buon "orecchio"? Oppure sono fuori tema e state parlando d'altro?
Per favore aiutatemi a superare l'ansia.
Corrado.

[Stefano Andreotti]

Ciao Corrado.
Continua a suonare come fai di solito senza porti problemi,
che va bene così.
Hai la capacità di sentire il tempo e di avere un buon orecchio:
due elementi fondamentali per essere un musicista.
Goditi la tua musica e continua a condividerla con noi nella sezione "i tuoi brani" che va benissimo!
Con simpatia.
Stefano

[spyna]

Ciao Corrado, non ti preoccupare nessun 118 : alla fine di tutti i discorsi teorici è la musica che esprimiamo a contare.
Dal mio punto di vista battere il piede è solo un espediente in fase di studio per assimilare la pulsazione e imparare a muovervisi dentro. Meglio ancora se la pulsazione viene dall'esterno tipo metronomo. Poi come dice Andrew il non plus ultra è suonare su una base, così da non perdere di vista e coltivare il senso musicale.
Ma ve lo immaginate Chmel che durante i suoi virtuosismi a tempi vertiginosi si mette a battere il piede? Diventerebbe uno spettacolo di tip tap

[robertoguido]

Dopo aver letto tutto il thread o provato a seguirvi e... mi sono distorto una caviglia!

Il consiglio più semplice che ti posso dare è anche quello più odioso: comprati un metronomo e lascia stare il piede!
Ce ne sono di bellissimi che costano pochissimo, qualcuno anche online e gratuito (tra tutti vi segnalo: http://www.metronomeonline.com)

Gli esercizi con il metronomo, con qualsiasi strumento, specialmente quando fai scale, arpeggi, frasi sono davvero importanti (tanto quanto odiosi) perché ti aiutano a metabolizzare l'articolazione delle dita piuttosto che la respirazione.

E assolutamente vero che quando interpreti (a meno che non suoni Bach) devi dimenticarti il metronomo e farti trascinare dalla musica ma è altrettanto vero che non devi accelerare o rallentare un pezzo in un punto perché... sei rimasto senza fiato. Nell'armonica il metronomo ti aiuta a svincolare la respirazione dal tempo da seguire.

Dopodiché ci sono persone che il tempo "ce l'hanno dentro" ed altre che hanno assolutamente bisogno di avere l'odioso ticchettio nelle orecchie o... nei piedi
Tuttavia ti assicuro che dopo dieci anni di pianoforte pensavo di non doverlo riprendere in mano il terribile oggetto per l'armonica e, invece il mio maestro mi ci costringe a farlo e devo dire che ha ragione.
Specialmente all'inizio quando sei ancora li che pensi: "aspiro? Soffio? premo lo slide? Questo Do lo soffio o lo aspiro con lo slide?"

Ciao e...

toc, tic, tic, tic, toc, tic, tic, tic (4/4!!!!)

Roberto

[CCristian]

Grazie anche a te Roberto per i consigli, sono d'accordo anche con quanto dici tu, infatti il metronomo lo avevo già comprato e lo uso, ma cerco di non abusarne (come dice il mio maestro), il discorso del piede (o meglio piede, piede+corpo, solo corpo e via così) è giusto per educare un po' il corpo e di autocontrollarmi quando faccio esercizi di tecnica. Poi come facevi notare tu, all'inizio si fanno le cose in maniera cosciente e non automatica, quindi vado pianissimo e allora ad intervalli lascio perdere piede, corpo, metronomo e vado ad orecchio... e gli esercizi o frasi, mi sembra che vengano dignitosamente, ma voglio educare bene il corpo e la respirazione, quindi anche se, spero sempre meno, mi affido a questi trucchetti per tenere il tempo.
Ciao
CCristian

[FedericoC]

Dopodiché ci sono persone che il tempo "ce l'hanno dentro" ed altre che hanno assolutamente bisogno di avere l'odioso ticchettio nelle orecchie o... nei piedi

Esistono due tipi di persone: quelli che si accorgono che senza metronomo* vanno fuori tempo, e quelli che non se ne accorgono.

-- Federico

(*metronomo = metronomo, base, ecc.)

[CCristian]

Dopodiché ci sono persone che il tempo "ce l'hanno dentro" ed altre che hanno assolutamente bisogno di avere l'odioso ticchettio nelle orecchie o... nei piedi

Esistono due tipi di persone: quelli che si accorgono che senza metronomo* vanno fuori tempo, e quelli che non se ne accorgono.

-- Federico

(*metronomo = metronomo, base, ecc.)

Comunque pian piano e con il metronomo lento, un po' anche senza, ma cercando di fare le cose fatte bene, poi tornando con il metronomo.... insomma, qualche risultato arriva .....anche se il traguardo dei passaggi corretti da 2/4 a 1/64 è lontano ihihihihi
Ciao
Cristian

[FedericoC]

Comunque pian piano e con il metronomo lento, un po' anche senza, ma cercando di fare le cose fatte bene, poi tornando con il metronomo.... insomma, qualche risultato arriva .....anche se il traguardo dei passaggi corretti da 2/4 a 1/64 è lontano ihihihihi
Ciao
Cristian

non "lento", alla metà. Prova

-- Federico

[corrado]

Ciao Federico,
secondo te, allora, nessuno segue correttamente il tempo(chi si accorge e chi non se ne accorge).
Forse le categorie di persone sono tre; c'è anche quella che segue correttamente il tempo.
Non sempre queste persone sanno leggere lo spartito o meglio, non sempre saper leggere lo spartito è sufficiente.
Dallo spartito apprendi il valore delle note, spesso trovi scritto anche la velocità (ritmo), a volte trovi l'indicazione corrispondente (adagio, moderato etc.)ma, per rendere quello che leggi, occorre una grande capacità di lettura (lettura a prima vista) e moltissima pratica.
Questo, ovviamente, in assenza di senso musicale (orecchio).
Non so se sei daccordo o forse ho interpretato male la tua riflessione.
Corrado.

[FedericoC]

Intendo proprio dire che tenere sempre il tempo preciso, senza mai studiare con un metronomo (o con una base), è praticamente impossibile, e chiaramente la cosa si accentua in brani molto veloci o molto lenti. Il senso del tempo personale chiaramente aiuta, e anche molto, ma non è sufficiente.

-- Federico