repertorio classico?

Per tutti coloro che suonano questo strumento.
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luciano46
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repertorio classico?

Messaggio da luciano46 » sabato 29 dicembre 2007, 12:46

In questo Forum è iscritto qualche esperto (o maestro) di armonica cromatica che esegua repertorio classico? Avrei qualche quesito da porre, ma prima di farlo vorrei capire se avrò mai una risposta.
Luciano


giuseppe
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Messaggio da giuseppe » sabato 29 dicembre 2007, 17:59

io non sono un maestro ma mi piace suonare con la cromatica unpo' di tutto, anche classica. Se posso, mi piacerebbe aiutarti.
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luciano46
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Messaggio da luciano46 » sabato 29 dicembre 2007, 18:21

Ciao, suono anche io molta musica classica prendendo gli spartiti per oboe, violino o flauto e tutto va bene. Il problema è quando ho preso musica scritta appositamente per armonica e ci sono molti accordi e non più solo note singole. Non riesco a fare i bicordi del tipo mi-do dove con la lingua devo tappare i buchi di mezzo . Non capisco come mettere la lingua per tappare i buchi di mezzo perche soffiare e tappare nel contempo mi risulta difficile.
Ciao e grazie
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corrado
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accordi con cromatica

Messaggio da corrado » sabato 29 dicembre 2007, 18:49

Ciao Luciano,io non sono un esperto,ma suono quasi esclusivamente musica classica.
Non conosco neanche la teoria musicale e quindi non so leggere gli spartiti.
Praticamente uso le mie orecchie che ritengo abbastanza buone.
Non suono spesso ad accordi ma,tento di darti una mia risposta im merito.
Per l'esempio che hai fatto tu,MI_DO,(forse intendevi DO_MI) non serve la lingua,trattandosi di due fori contigui.
La lingua serve quando si interessano tre o quattro fori,e si appoggia semplicemente sui fori centrali che non devono suonare.
La tecnica è più complessa di quel che sembra perchè la posizione della lingua deve seguire lo spostamento della bocca rispetto l'armonica.
Non so se sono stato chiaro e mi associo nella speranza che qualche esperto ci dia qualche spiegazione più esauriente.
Un saluto.
Corrado.
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Messaggio da luciano46 » sabato 29 dicembre 2007, 19:10

Ciao Corrado intendo il secondo foro (MI_FA) ed il quinto foro (DO-RE) per cui soffiano , devi soffiare nel secondo e quinto foro tappando il terzo e quarto. Si tratta di suonare il bicordo mi-do
Sper di essere stato chiaro.Grazie
Luciano
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accordi con cromatica

Messaggio da corrado » sabato 29 dicembre 2007, 20:42

OK.In caso di tre fori tappo il foro centrale con la punta della lingua.
In caso di quattro fori tappo i due centrali mettendo la punta della lingua sulla divisione tra i due e con una maggiore pressione fino a coprirli completamente.
Sarebbe opportuno provare a suonare un brano dove sono richiesti gli accordi in questione.Hai qualche segnalazione in proposito?
Ciao,
Corrado.
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Messaggio da luciano46 » domenica 30 dicembre 2007, 7:03

Basta che prendi il brano di Andre Nacci "aforisma della rosa blu" presa da "Scarica la partitura" qui dal ns sito.Dalla battuta 9 alla fine ci sono diversi bicordi . Ma la lingua la lingua la pieghi all'insù o all'ingiù? Non vedendo i fori mi è un po difficoltoso e poi non riesco ad emettere l'aria quando comprimo la lingua.
Ciao e grazie Luciano
giuseppe
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Messaggio da giuseppe » domenica 30 dicembre 2007, 10:52

guarda, ti sembrera' banale ma a me rende; io suono solo la melodia, tenendo dell'accordo solo la nota alta. Ciao
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Messaggio da luciano46 » domenica 30 dicembre 2007, 11:45

Grazie per la risposta . Certo se prendi la nota superiore di qualsiasi accordo la melodia verrà sempre, però non è nello spirito del compositore. Se prendi la Romance di Vaughan o il concerto di Spivakovky od anche la Fantasia Rumena (introvabile) di Chagrin troverai accordi di tre note e bicordi che io vorrei poter suonare con tranquillità ma che per il momento non vengono .
Luciano
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Messaggio da corrado » domenica 30 dicembre 2007, 15:12

Mi dispiace Luciano,come ho già detto non so leggere gli spartiti e quindi non ti posso essere utile.Dovrei ascoltare il brano.Approfitto per risponderti alla domanda sulle armoniche top della Hohner.
Non le ho provate(per tutte e due ci vogliono cinquemila euro),ma ho avuto occasione di parlare sia con Willi Burger che con due suoi allievi(Giuseppe D'Amico e Antonio Piana).
Willi Burger ha accennato all'Ave Maria di gounod con la sua Silver Concerto e con una 270 De Luxe dimostrando che la differenza la fa il suonatore e non l'armonica.Antonio Piana mi ha detto che tra Amadeus e Cromatix SCX della Suzuki non era in grado di stabilire quale fosse la migliore.
Morale,le due armoniche Hohner sono senz'altro al top ma il costo non è giustificato se non dal tipo di materiale,l'argento,in un caso e il prestigio nell'altro.Poi dipende anche da quanto uno può tranquillamente spendere.
Per ultimo,ho notato che hai fatto richiesta della partitura di Fantasia Rumena,a Owenarmonica(su Youtube).
Ho fatto anch'io la stessa richiesta...Chissà. Se mi arriva la pubblicherò sul sito.
Un saluto,
Corrado.
Ultima modifica di corrado il lunedì 25 febbraio 2008, 20:38, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da luciano46 » domenica 30 dicembre 2007, 16:31

Grazie per le risposte. vedi, Corrado, per quanto riguarda la partitura ho veramente cercato in tutti gli angoli più remoti del web ed il risultato è stato che questa partitura viene data solo in prestito dalla Music Sales Group (di cui ho il catalago che posso inviarti se ti interessa)che in italia fa capo alla Ricordi ma devi dimostrare che sei un maestro , che hai dei titoli ecc. per cui nulla da fare. Comunque se sei più fortunato di me ... ricordati di me...
Per quanto riguarda le armoniche, hai ragione spesso la differenza la fa l'esecutore, comunque per il futuro mi butterò solo sulle Honer per tutta una serie di considerazioni , come soprattutto la reperibiltà delle placchette porta ance di riserva che si possono trovare anche dal tabaccaio. Io volevo capire perchè Burger usa la Silver Concerto nei suoi concerti anche se il modello Amadeus è quello che raccoglie i suoi suggerimenti e porta la sua firma. Tra l'altro mi sembra che la Amadeus è lunga ben 19 cm contro i 15 della Silver, per cui ha una buona cassa armonica ed una sicura presa nella mano, contro la Silver che misura 15 cm come la Chromonica 270 Delux . Per cui credo che in fin dei conti quello che si paga nella Silver sia sono l'argento . Questo è il mio pensiero che vorrei mia sia chiarito, E poi termino ancora non comprendendo perchè Burger usa la Silver invece della Amadeus .
Un saluto domenicale
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Messaggio da corrado » domenica 30 dicembre 2007, 19:56

Silver concerto e Amadeus hanno le medesime ance(brass nikel plated da 1,2mm).La dimensione dell'Amadeus sono maggiori perchè il comb è in plexiglass ,materiale relativamente fragile,che richiede maggiori spessori specialmente in corrispondenza delle viti di fissaggio delle cover.
Credo che Willi Burger usi la Silver Concerto perchè, probabilmente,la Hohner gliene ha fatto omaggio.Ciò ovviamente al di là della indiscussa qualità dello strumento.Comunque W.B.ha suonato anche con le Amadeus.
Ciao,
Corrado.
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Re: repertorio classico?

Messaggio da Antonio Piana » lunedì 25 febbraio 2008, 15:06

Luciano, rispondo all'amico Corrado (e a te indirettamente). Mi sembra difficile potergli aver detto che ignoro la differenza tra Amadeus e Chromatix. La prima è decisamente la migliore sul mercato: possiedo una notevole quantità di chromarmoniche (qualche diatonica mi era stata regalata da bambino, ma io volevo tutte le note, non solo quelle naturali!) e sono poche quelle che non ho comunque provato pur non possedendole. Antonio (non Alberto...).
Tieniti cara la Amadeus, ma ti consiglio di risparmiarla nelle esercitazioni. Usala dopo aver studiato sufficientemente il brano che stai imparando. Passa alla Amadeus soltanto quando sei un po' preparato, soprattutto se la tonalità è colma di accidenti in chiave o è comunque impegnativa. - Antonio
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Re: repertorio classico?

Messaggio da Andrew » lunedì 25 febbraio 2008, 18:10

Ciao Luciano, sono lieto che il mio "Aforisma" ti sia piaciuto e ti ringrazio per averlo studiato. :)
Posto questo, a livello empirico, ti posso dire che un sistema efficace per individuare le posizioni dei bicordi è data dall'esercizio della sensibilità sullapunta della lingua. Mi spiego meglio.
Se devi affrontare un'ottava, dovrai sentire sotto la punta della lingua due "sporgenze". I fori da chiudere sono infatti tre e le due sporgenze saranno i bordi tra il primo ed i secondo e tra il secondo ed il terzo foro. Così, un bicordo di sesta ti porterà a sentire solo una "sporgenza" sotto la lingua (i fori da chiudere sono solo due) ed un bicordo di quinta (un solo foro da chiudere, quello centrale) ti farà avvertire un "vuoto" da chiudere.
Inoltre non proprio tutti i bicordi o i suoni accordali saranno mai possibili data la meccanica del nostro strumento, vuoi per la necessità di soffiare-aspirare su note diverse, vuoi perchè il registro agisce su tutta l'estensione dello strumento e non solo sulla nota che stai suonando. Così MI-DO (sesta) sarà possibile perchè son due note soffiate senza registro, ma non lo sarà DO-LA (sempre una sesta ma mentre il DO è soffiato oppure aspirato col registro - sarebbe un SI# in quel caso, il LA è sempre aspirato).
Scusa il linguaggio approssimato, son cose che dal vivo sarebbe facilissimo spiegare, tuttavia sono a tua disposizione per ogni chiarimento desiderassi.
A presto! :)

Andrea
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Re: repertorio classico?

Messaggio da luciano46 » martedì 26 febbraio 2008, 6:59

Ciao Andrea, grazie per la tua spiegazione sulla tecnica degli accordi. per me risulta ancora difficile, sebbene riesca a tutt'oggi a suonare quasi a prima vista sulla armonica tutto quello che mi si presenta per oboe e flauto.Strumenti che non hanno nella loro letteratura nessun accordo. Gli unici pezzi nei quali compaiono gli accordi sono quei pochissimi pezzi composti appositamente per armonica cromatica come per esempio la romanza di Vaughan ecc. Fortunatamente mi trovo a disposizione un repertorio immenso sia per flauto che per oboe per cui mi posso divertire senza troppo soffrire. Ciò non toglie che adesso mi cimenterò nello studio delle ottave, seste , che tra l'altro nel testo di Anzaghi sono riportate con alcuni esercizi. Ma quando tu dici che bisogna sentire due sporgenze , come si chiudono i fori con la punta della lingua oppure con la lingua ripiegata allingiù ?
Luciano
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Re: repertorio classico?

Messaggio da Andrew » martedì 26 febbraio 2008, 10:51

Ciao Luciano, allora, personalmente da tempo ho optato per la tecnica del puckering, suono cioè in punta di labbra, per cui al momento di eseguire ottave eccetera utilizzo la punta della lingua "schiacciandola", anche se molto delicatamente, fino ad adattarla perfettamente ai fori da chiudere. Questo mi offre un maggiore controllo ed una maggiore sensibilità. Adotto questo sistema sia sulle 16 fori che sulla 12, non solo in caso di bicordi ma anche per ottenere effetti di tremolo, soprattutto sulle ottave, anche se in questo caso la lingua si muove velocemente a destra e a sinistra liberando di volta in volta il foro che deve suonare. Tieni conto anche che oltre che per il tremolo, questa tecnica ha una sua utilità in caso di figurazioni di tipo ritmico, soprattutto negli accompagnamenti (quello che gli anglosassoni definiscono onomatopeicamente "hum pah").
La cosa più difficile secondo me però non è tanto il "sentire" i fori da chiudere con la lingua ma il coordinare correttamente l'apertura orizzontale delle labbra in modo da lasciare aperti i fori che effettivamente servono in quel momento senza "sconfinare" nei fori accanto, sopratutto nei bicordi di sesta, quarta e quinta, dove la bocca non si apre moltissimo.
Ciao :)
antoine
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Re: repertorio classico?

Messaggio da antoine » martedì 3 marzo 2009, 10:09

Amici, rispondo subito al quesito: "Repertorio classico?" - Sì, fate bene a cimentarvi con la chromarmonica in tale repertorio: così dimostriamo che l'armonica non è uno strumento inferiore! Bisogna però suonarlo bene, esercitandosi e ascoltando molto i migliori. Molti suonano a orecchio, ma sarebbe meglio conoscere ANCHE la teoria. Ascoltare, ripeto, è un ottimo esercizio, perchè c'è sempre un momento in cui (come i neonati, che a un tratto riescono a imitare le parole che si sentono intorno: e nessuno ha fatto loro corsi speciali!).
Cimentatevi però in TUTTI i generi musicali. Il Jazz è molto difficile da leggere e scrivere, ma molti lo suonano bene a orecchio. La musica brasiliana, dall'accompagnamento difficile, è apparentemente facile nel "canto": quindi più semplice per noi? No! perchè ha un'accentazione raffinatissima...
Non sono allievo di Willi Burger, nè di Toots Thielemans, Stan Harper, Watani, etc. Ma da tutti ho imparato. Con loro mi esprimo in un comico e amichevole carosello di lingue. Ma la teoria musicale è unica: la inventò mille anni fa il monaco Guido (poi trasferito ad Arezzo)nell'Abbazia di Pomposa, territorio di Ferrara. Quindi siamo fieri che la "lingua" della musica sia nata in Italia, con termini latini e italiani che valgono per tutto il mondo! - Un saluto - A.
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