Manxcat ha scritto:Eh, caro Emilio, in qualsiasi modo la si metta, non va mai bene. Le mie canzoni piacciono quando ricordano a qualcuno qualche evento di 50 anni fa . . .
Carlo, sai cosa c'è? Tu suoni in un modo che fa vibrare certe corde interiori in modo da creare sintonia con eventi della vita. Certo che se una canzone è di tanti anni fa, una normale persona di giovane età non può subirne alcun effetto, ma se la canzone è suonata in modo banale comunque non fa vibrare un bel niente neanche ai vecchioni come me.
Quei principi di semplicità, di genuinità, di autenticità che proponi, tu li vivi e traspaiono attraverso il tuo modo di suonare che ha una specificità unica, e ci scommetto che anche Peppe aveva una lacrima che voleva scendere e che poi si è trasformata in poesia. Sei tu, Carlo, tu trasformi le persone dentro, non le trascini al fiume come il pifferaio magico, poi ogni tanto bisogna dirtele queste cose se no ti lasci prendere da una velata tristezza che non può giovare nè a te nè ad altri.
Poi dici:
Credo proprio che il "trucco" quello che molti cercano per imparare a suonare, ma che non trovano mai, con tutto ciò che ne consegue, sia quello di imparare ad apprezzare ciò che si ha e ciò che si è. Tu che dici?
In quest'ultima frase prima del "trucco" per imparare a suonare c'è il "trucco" per essere felici! Praticamente è una domanda che contiene già la risposta.
Prendiamo un aspetto dal quale prima o poi tutti siamo toccati, il decadimento fisico.
Se lo rifiutiamo siamo infelici, ma se accettiamo di sperimentare il graduale allentarsi delle forze e il lento congelamento delle ossa come un normale ciclo dell'energia, comprendiamo di essere più vivi che mai e di poter suonare l'armonica come nessun altro può fare.
Io emilio, io Glayardt, io Manxcat, io Domy, io Robertoguido ecc. ecc., ognuno accetta il suo modo di vivere la musica e di esprimerla e di porsi degli obiettivi futuri, e fin che ognuno è veramente se stesso in questo può trovare la felicità, perchè si accetta, e quello che ha è comunque il risultato di quel che ha cercato nella parte precedente della vita.
E ora vi saluto, riflettere sulla vita non è mai tempo perso, aiuta la consapevolezza e in fondo noi siamo la nostra consapevolezza, almeno nel profondo del nostro spirito, così come siamo musica a livello della nostra biologia. Basti pensare che i primi nove mesi che sono stati i più importanti di tutta la nostra vita li abbiamo passati ascoltando il ritmo del cuore della nostra mamma e i suoni del suo corpo, nonchè la sua magica voce.
Ciao a tutti emilio
L’armonica è una via semplice per leggere le armonie dell’universo.