a chiunque lo richiederà

[Claudio Scott]

Beh, sono commosso davvero dalle dimostrazioni d'affetto e d'amicizia che ricevo in questi giorni cosi vorrei regalare a chiunque ( Corrado in primis ) ne faccia richiesta il mio ultimo lavoro discografico "the Wind ", fatemi avere un indirizzo dove spedirvelo e mi onorerò di farvelo avere. Grazie ancora a tutti, e vi rinnovo i miei più fervidi auguri per l'anno che sta arrivando, perchè vi possa portare la realizzazione dei vostri sogni più veri. Con sincera amicia a tutti.

Claudio Scott

P.S vorrei precisare una cosa però. il brano "et je m'en vais " non è una mia composizione l'ho soltanto eseguita con il cuore perchè è vero quello che dice Corrado è una canzone che ha toccato il cuore anche a me ed è la prima canzone che ho cantato in pubblico nel lontano 1964, cosi ho voluto fosse anche l'ultima che avrei suonato per tutti quelli che
lungo il mio cammino mi hanno sempre saputo ascoltare...e credetemi non è poco! ( in particolare modo voi tutti di Doctorharp ).
Grazie, grazie davvero di tutto cuore.
Claudio scott

[Luisiccu]

Ho richiesto a Claudio il CD "WIND".
Con cortesia squisita ha provveduto ad inviarmelo. E' arrivato oggi.
Il gesto si commenta da solo. I brani inseriti sono molto belli. La sua voce e la sua armonica cantano a meraviglia.

Claudio, non lasciare l'attività. Sarebbe un peccato.
Ringraziarti non è un dovere ma un piacere.

Grazie infinite e Buon 2011
Luigi

[Mark o' Moon]

Luigi mi ha battuto sul tempo!
Ieri sera, tornando dal lavoro ho trovato un pacchettino inviato da Claudio Scott!!! Accompagnato da una brochure in francese, che ricorda le tappe fondamentali della carriera artistica di Claudio (ragazzi ha suonato veramente ad altissimi livelli, non solo artistici ma anche contestuali), il CD The Wind.
Dopo cena dovevo andare a suonare con la mia band "da garage" e, mentre aspettavo il Profe che è sempre in ritardo, mi sono ascoltato il CD.
Inutile dire che è molto bello...ma la sorpresa è che l'album è piacevolmente "bluesy", molto più di quanto mi aspettassi. Oltre alla splendida voce Claudio suona benissimo l'armonica. Complimenti! I brani poi sono molto belli, tutti suoi (c'è anche la splendida Montmartre) tranne "Les Filles de demain" di Goran Kuzminac, un cantautore che mi è sempre piaciuto, anche per come usa il fingerpicking con la chitarra, ed una versione molto particolare di uno dei miei brani preferiti in assoluto "Le Meteque" che in Italia era stato tradotto con "Lo Straniero" di George Moustaki. Devo confessare che all'inizio l'arrangiamento di Claudio sul brano di Moustaki mi aveva lasciato un po' perplesso...riascoltandolo, invece lo ho apprezzato moltissimo, anche per le leggerissime modifiche alla melodia introdotte.
Ho apprezzato tantissimo la gentilezza e l'amicizia dimostrata da Claudio che oltre ad inviare il CD ha allegato anche un breve biglietto di dedica...avrei apprezzato tutto ciò anche se il CD fosse stato brutto...ma è bellissimo e suonato e cantato (che voce...) splendidamente.
Grazie Claudio e a buon rendere
Marco

[Claudio Scott]

Beh...che dirvi a tutti ? sono io ad essere felice per le belle parole che mi indirizzate per il mio CD ricevuto, il piacere di spedirvelo è stato davvero mio. Grazie ancora a tutti voi: Claudio

[Stefano Andreotti]

Buon pomeriggio Claudio Scott,
mi dispiace cogliere tanta amarezza nelle sue parole. Le parole di un uomo, di un musicista disilluso dagli eventi incontrati durante la sua carriera musicale. Spero in un suo ripensamento: non appenda gli strumenti al chiodo, c'è bisogno di buona musica in Italia. Tuttavia mi piacerebbe sentire anche la campana di chi organizza il Festival di Sanremo... così ogni iscritto al forum potrebbe formarsi un'idea completa dopo aver sentito entrambe le campane.
La saluto cordialmente e spero che si possa organizzare assieme presto un incontro tra lei e gli amici del forum.
Stefano

[Claudio Scott]

Caro Stefano lungi da me il pensiero di essere disulluso dagli eventi incontrati nella mia carriera artistica, sono soltanto triste per come oggi vanno le cose nei vari Back stage di questo lavoro.Se ci sei dentro sai benissimo di cosa parlo no? Se no beh...prova a fare un qualsiasi provino ( purchè sia di una certa importanza) non ti verrà mai richiesto "TALENTO", ma nella stra-maggioranza dei casi solo soldi ( spese di segreteria, book fotografico, acceteto disco e naturalmente spese vive a parte, ecc...) ed è questa infinita sete di denaro che sta minando ogni cosa. Può darsi tu pensi, sia pessimista ma ti assicuro che invece sono solo realista. Ho visto troppi veri talenti smorzati sul nascere perchè mancanti del Dio denaro per proseguire, credimi so di cosa parlo.Copmunque grazie della celerità della tua risposta, auguroni per un anno nuovo e pieno di cose buone.
Claudio

[Stefano Andreotti]

Grazie a te Claudio,
per la tua cortese replica e ricambio di cuore gli auguri.
Non essendo un professionista della musica,
non sono addentro a certi meccanismi
perciò non li conosco come li hai conosciuti tu sul campo,
e sono più che convinto che tu abbia le tue buone ragioni per aver scritto quello che hai scritto.
Sottolineavo solo il fatto che mi piacerebbe un confronto sull'argomento assieme a chi organizza il Festival tutto qui.
Non ho motivo per dubitare della tua buona fede, né della tua esperienza artistica. Dispiace solo perché se le cose stanno così nel panorama musicale italiano come l'hai descritto chi ha talento ma non ha risorse economiche non potrà accedere ai canali di grande diffusione in mano ai discografici e sopratutto agli editori musicali.
Spero possa esserci modo d'incontrarci quanto prima di persona.
Buona giornata.
Stefano

[Claudio Scott]

Caro Stefano, non voglio distruggere le speranze di nessuno, resta il fatto che se uno non ha denari o accanto qualcuno disposto a rischiarne per lui ( parliamo di Soldi non di spesucce) beh deve secondo me sperare di incontrare una persona tanto magnanime nel cuore e nel portafogli se no la vedo davvero DURA! Volevo dirti anche che nel 1984 avrei dovuto essere a San Remo per l'etichetta TARGA STAR ITALIANA presso la quale ho inciso "Bambolina", beh non ci sono andato perchè dovevo firmare per tre anni senza percepire il becco di un quattrino ( doveva il produttore recuperare prima le spese per farmi andare a San Remo) ricordo quanto si battè per questo anche Claudio Villa a suo tempo) non ho neanche trovato nessuno disposto ad un aiuto economico consistente per un rientro tanto incerto quanto ipotizzabile. le cose stanno cosi caro Stefano e se parlo....so quello che dico....purtroppo. Non credo che troveremo qualcuno di quelli che tirano le fila a San Remo disposto a parlare apertamente di questo argomento. Il Dio denaro (ri-purtroppo) è colui che decide se si o no in troppi argomenti al giorno d'oggi, non credi?
Un saluto affettuoso.Per incontrarci beh...non si sa mai nella vita, farebbe piacere anche a me.
Claudio

[Luisiccu]

L’amaro ma pacato sfogo di Claudio meriterebbe da parte di tutti una seria riflessione. Quando si parla di “tutti” si vuol dire “non solo” gli armonicisti dilettanti o professionisti o altri appassionati musicisti, ma tutti.
In verità le forche caudine che si preparano per chi voglia emergere, nel mondo del lavoro e dell’arte, sono tante e pesanti. Sono sempre state presenti ma oggi lo sono ancora di più. Così almeno le percepiamo. Forse perché si è a lungo pensato si continua a pensare che in democrazia sia più facile far valere i propri diritti o il proprio talento. Si scopre che non è così e per diversi aspetti si constata che anche è peggio. Il potere del dio denaro è quanto di più opprimente ci possa essere. Si vede tutti giorni a che cosa si riduca la cultura. Quella vera. Non quella strombazzata, ma sempre più al servizio dell’ideologia dominante, dei partiti, dei potentati economici e burocratici, delle caste. Nessuno rischia niente se non in funzione di ricavi adeguati e certi. Mi viene da ridere, ma ci sarebbe da piangere. Mi sapete dire quale grande casa editrice rischia di investire su uno scrittore di talento ma sconosciuto e soprattutto veramente “fuori dal giro”? Non sono forse le nostre case editrici quelle che acquistano “il libro del momento” soprattutto straniero che si presenta come un successo sicuro perché tale è già stato? Chi se ne frega se è una bufala colossale che sta alla cultura come la cravatta al maiale? Dopo tutto non ci sono i critici militanti che innalzano e subissano a secondo del loro schieramento senza neppure aver letto quello che giudicano? E le piccole case editrici non sono quelle che non pubblicano niente se non quello che viene pagato dallo scrittore-poeta che da fondo ai suoi risparmi nella speranza di farsi conoscere? E non sono quelle che a successo magari raggiunto, non per merito loro, si fanno avanti per formare contratti particolarmente vantaggiosi? Per loro. E non è forse la stessa cosa per l’arte in genere e per la musica in particolare? Capita così di ascoltare autentiche nullità spacciate per “artisti” di prima grandezza. Perché hanno saputo adulare meglio la cultura dominante magari ricorrendo a generose iniezioni di euro. Capita di ascoltare degli autentici prodigi che resteranno per sempre tali e che solo il caso ci consente di conoscere. Ma non sono troppo malleabili oppure non hanno il portafoglio pieno. Dove sono i veri scopritori di talenti nelle nostre Radio e TV che giudicano in base al valore dell’artista e non in base all’appartenenza di questo o quel potentato? Ma in fondo che pretendere da chi è lì soprattutto perché è ligio al potere economico o politico di questo o quel potente, di questo o quel partito, di questo o quel portafoglio? Che inveisce magari contro tutto e tutti ma solamente perché in competizione con altro potere economico o politico di questo o quel potente, di questo o quel partito, di questo o quel portafoglio. L’ultimo pensiero sarà sempre quello di riconoscere il valore di chi non la pensa come lui e di chi non è schierato sulle sue coordinate. Fosse pure un nuovo Manzoni, un nuovo Eugenio Corti, un nuovo Michelangelo o Raffaello, un nuovo Giuseppe Verdi o Giacomo Puccini, un nuovo Tenco o Dalla, un nuovo Pavarotti o Mina. Si sperava su Internet. Gli ultimi bagliori dimostrano ancora che niente è cambiato se non in apparenza. Conta il chiasso non la sostanza. I simil fatti. Il virtuale. Purtroppo.
Cordialità