passaggi veloci

[travis]

ragazzi magari le mie sono domande banali......ma la strada per suonare come dio comanda è sempre più in salita....rassodato il banding ho provato a fare qualche pezzo blues su basi prese in internet e non escono malaccio.....diciamo che mi arrangio..... però ci sono pezzi nelle canzoni che davvero non riesco a farle...nel senso che son troppo veloci...le note ad orecchio capisco subito dove trovarle ma la velocità nell'esecuzione è tutt'ora un mistero.....non riesco proprio a buttare e inspirare aria in maniera veloce....e qui entra la mia domanda...
sta benedetta respirazione diaframmatica (che tutt'ora trovo misteriosa e difficile da raggiungere) serve proprio per questi passaggi veloci??? vi chiedo sta cosa io che sono ignorante.....magari banale per voi.
o per velocizzare serve solo esercizio...perchè io suono 1/2 ore tutti i santi giorni ma mica ci riesco....

grazie di tt

[psantofe]

Partendo dal presupposto che l'armonica è uno strumento a fiato "anomalo" (negli altri basta soffiare; poi la tecnica riguarda fondamentalmente le mani...), qui ci può essere anche il passaggio o la progressione diatonica che ti impone la velocità nel cambi tra un foro e il successivo e, inoltre, il cambio "soffio-aspiro".
La respirazione col diaframma, utile per tutti gli strumenti a fiato, consiste, a grandi linee, nell'incamerare aria non nella parte alta del busto ( ovvero a livello polmonare), bensì in basso. Per capire se è corretta, basta fare un bel respiro e ti si deve gonfiare la pancia e non si devono innalzare le spalle (chiedo scusa per la decsrizione semplicistica, ma mi sembra efficace...).
Ecco adesso la respirazione col diaframma la conosci, ma la tecnica è ancora ben lungi dall'essere quella che vorremmo.
Perchè?
Perchè serve tanto tanto tanto esercizio (da suonatore di clarinetto, il diaframma ho imparato ad usarlo una trentina di anni or sono, ma la tecnica con l'armonica purtroppo...).
Dai, teniamo duro insieme, ok?
Ciao
Paolo

[Lazy Mark]

Ciao Travis, anche io sto impazzendo nel cercare di riprodurre un passaggio veloce nell'assolo di Help me di SBW II, quell'abbellimento che ci sta in tutte le canzoni. Ma mi do del tempo: primo perchè non ne ho, secondo perchè bisogna darselo. Suonare "come dio comanda" (ovvero "come Sonny Boy comanda", nel caso dei bluesmen), richiede tempo, pazienza e dedizione. Il fatto che tu già riesca a trovare le note ad orecchio è tanto, credimi! Non fare come quello che crede che velocità=tecnica. Tecnica è la padronanza dello strumento (quindi saper comunicare), la bravura nel fare i bending, nel legare le note, nel suonare più pulito possibile e, poi, nell'essere veloci quando serve (e altro che non ricordo in questo momento). Il mio consiglio è di provarci più volte, come dice un mio amico, "100 volte per 100 giorni", lentamente. Poi la velocità che cerchi arriverà, fidati...Quando un atleta scatta, ha bisogno di riscaldarsi. Tu scaldati un altro po'! A presto e buon blues!

P.S.: Paolo mi ha battuto sul tempo...

[travis]

sembra di parlare con degli angeli...ahahah...
usate delle parole ragazzi......ok ci vorrà del tempo su questo non ci piove....dovrò esercitarmi allora nei passaggi veloci....spero che prima o poi mi verrà...quello che mi chiedo è questo però...la respirazione con il diaframma serve solo per tenere più a lungo il fiato per suonare oppure aiuta anche per altre cose??' devo esercitarmi anche per quello mi sà...grazie ragazzi

[psantofe]

P.S.: Paolo mi ha battuto sul tempo...

Dal momento che abbiamo scritto coerentemente le stesse cose, significa che , in effetti, è proprio così!

Per quanto riguarda il diaframma, se usato bene, ti consente una gestione diversa dell'aria che emetti (più o meno, è come se fosse più costante man mano che ne hai meno nel ventre). E' chiaro che comunque quando non ne hai più, non ne hai proprio più, nemmeno nel diaframma!

Ciao
Paolo

[corrado]

Partendo dall'ultimo post sull'argomento, quello di Travis, mi permetto di fare una importantissima considerazione.
I principianti e non solo, ascoltano dischi, CD ed ogni altra fonte relativi a questo o a quel mostro sacro dell'armonica.
La domanda è sempre la stessa:-come si fa a suonare come loro?
Purtroppo bisogna rassegnarsi al fatto che non si può suonare come loro.
Morandi in una sua canzone dice:-uno su mille cela fa.
Forse, nel caso dell'armonica, è più corretto dire che uno su un milione potrà farcela.
Quindi, è giusto porsi obbiettivi alti ma sempre con umiltà e con quello principale di divertirsi.
Non che ciò sia più facile perchè, comunque, occorre impegnarsi molto con passione e costanza.
Con l'augurio a ciascuno di diventare quel milionesimo.
Corrado.

[Manxcat]

La domanda è sempre la stessa:-come si fa a suonare come loro?

Anche se si potesse, saremmo dei bravi imitatori, null'altro.

Purtroppo bisogna rassegnarsi al fatto che non si può suonare come loro.
Morandi in una sua canzone dice:-uno su mille cela fa.
Forse, nel caso dell'armonica, è più corretto dire che uno su un milione potrà farcela.
Quindi, è giusto porsi obbiettivi alti ma sempre con umiltà e con quello principale di divertirsi.
Non che ciò sia più facile perchè, comunque, occorre impegnarsi molto con passione e costanza.

Corrado, hai affermato dei principi sacrosanti; forse un giorno troveremo qualche occasione per discuterne proficuamente qua sul Forum. Per ora di ringrazio per quanto hai detto, perchè mi è piaciuto moltissimo.
Carlo.

[restelblues]

non sono tanto d'accordo con quanto detto....
personalmente credo che impegnandosi e facendosi il c. a dovere ogni giorno, per molti anni, si puo' davvero diventare come "quelli dei cd" e perche' no, ,magari si puo' passare da un divertimento a un lavoro, nella vita non si sa mai!!!
sono sicuro che anche "quelli dei cd" sono stati principianti...pensate ad esempio a Jerry portnoy, in un'intervista ho letto che ha iniziato a 25 anni eppure solo 5 anni dopo suonava con Muddy Waters.

tornando alla domanda iniziale, c'e una frase che dicevano i bluesman piu' navigati a quelli meno esperti :less is more
non conta la quantita' di note soffiate al minuto ma la qualita' di ogni singola nota.

ciao!

[Lazy Mark]

sono sicuro che anche "quelli dei cd" sono stati principianti...pensate ad esempio a Jerry portnoy, in un'intervista ho letto che ha iniziato a 25 anni eppure solo 5 anni dopo suonava con Muddy Waters.

Solo cinque anni per imparare? Beh, io in cinque anni ce ne avrei messi la metà, al massimo tre...
Battute, e stupore, a parte, c'è da dire anche che il talento è anche quello grezzo, quello che va raffinato. Uno "forte" è forte perchè lo è così. Magari non lo sa, ma lo è. Quando poi scopre il suo talento è ovvio che ci metta meno tempo ad imparare. C'è da sottolineare poi il background che lo circondava: mettiamo (musicalmente e blues-mente parlando) Chicago nel 1978 con l'Italia del 2010? Poi, a mio modesto avviso, in quei cinque anni avrà suonato dalla mattina alla sera, senza pause, nemmeno quando fisiologicamente doveva fermarsi...

Alla fine, e anche ovviamente, tanto di cappello a questo gigante dell'armonica blues!

[psantofe]

tornando alla domanda iniziale, c'e una frase che dicevano i bluesman piu' navigati a quelli meno esperti :less is more
non conta la quantita' di note soffiate al minuto ma la qualita' di ogni singola nota.

Eh sì, penso che questo sia un grande punto di riferimento!
Inutile lambiccarsi in chissà quale virtuosismo (con il duplice rischio di perdersi oppure confondere chi ascolta).
Ottimo
Ciao
Paolo

[FedericoC]

"Most of the soloists at Birdland had to wait for Parker's next record in order to find out what to play next. What will they do now that he's dead?"

(Charles Mingus)

-- Federico

[corrado]

Non posso replicare a Federico perchè del suo post "non c'ho capito 'na mazza".
A Restel dico che la massima finale è palissiana ma non c'entra nulla con l'oggetto della discussione.
Non si parlava di coloro che vogliono suonare come quelli dei CD.
Quelli dei CD possono non essere nessuno,anch'io potrei incidere un CD.
Io mi sono riferito a coloro, principianti, che domandano come devono fare per suonare come i mostri sacri, indipendentemente dagli anni impiegati per imparare.
Non so se Jerry Portnoy è un mostro sacro ma comunque è uno.
Io ho cominciato a suonare la cromatica negli anni '60 e non sono diventato bravo come Willi Burger, ma anche una discreta schiera di mostri sacri non sono al suo livello e non lo raggiungeranno mai.
Corrado.

[corrado]

Federico non approfittare dell'inglese per dirmi qualche parolaccia perchè potrei iniziare ad usare il dizionario.
Per favore quando fai delle citazioni in lingua abbi la cortesia di farne anche la traduzione;potrei poi farti l'"errata corrige".
Cappitto mi hai?
Corrado.

[psantofe]

"Most of the soloists at Birdland had to wait for Parker's next record in order to find out what to play next. What will they do now that he's dead?"

"Molti solisti a Birdland aspettavano il prossimo disco di Charlie Parker per vedere cos'altro potrà mai suonare. Ma cosa faranno ora che Parker è morto?"

Ciao
Paolo

[NPW]

Permettimi Paolo:

"La maggior parte dei solisti a Birdland dovevano aspettare il prossimo disco di Charlie Parker per scoprire cosa suonare. Che cosa faranno adesso che è morto?"

[Manxcat]

Scusami Paolo,
ma non mi sembra proprio esatto, e cambia un po' il senso di quello che voleva dire Federico con quella citazione.
"La maggior parte dei solisti a Birdland dovevano aspettare il prossimo disco di Parker allo scopo di scoprire cosa suonare.
Cosa faranno adesso che è morto?"
Cioè, sulla base del disco di Parker, e di quello che aveva fatto lui, decidevano cosa fare e cosa suonare loro, prendendo spunto da lui.
Io l'ho capita così.
Carlo
P.S. Ciao NPW, mi sa che abbiamo postato insieme!

[psantofe]

Sorry!

[corrado]

Ringrazio tutti i traduttori e gli interpreti.
Di tutto il discorso ho finalmente capito che non c'entra nulla con l'oggetto del contendere.
Ah!!no, ho capito anche la parola "sorry".
Corrado.

PS:scusatemi le ironie.

[FedericoC]

"La maggior parte dei solisti al Birdland* dovevano aspettare il prossimo disco di Parker per capire cos'avrebbero suonato dopo. Come faranno ora che è morto?"

Ironica constatazione di Charles Mingus riguardo ai numerosi e pedissequi imitatori di Charlie Parker, di cui era grande estimatore.

Altra citazione di Mingus al riguardo:

"Se Charlie Parker fosse un pistolero ci sarebbero parecchi copioni morti in giro"

-- Federico

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* http://it.wikipedia.org/wiki/Cinquantad ... a#Birdland

[travis]

inglese a parte...dato che io conosco solo italiano e bergamasco...sono del tutto convinto che certe persone l'armonica l'abbiano nel sangue...sia un acosa innata.....per me uno può esercitarsixquanto vuole ma la velocità di alcuni bluesman non la raggiungeranno mai....io è 4 anni che "provo " a suonare.
adesso stò iniziando anche a suonare con alcuni colleghi (chitarra batteria sax ecc)...ma tutt'ora resto perplesso quando per esempio
sento pezzi di steve baker....o altri grandi....mah...continuerò ad esercitarmi e forse un giorno ...un pò veloce lo diventerò pure io ...grazie a tutti quanti......persone che condividono questa grande passione con me possono ritenersi una graaaaande famiglia....ciaoooooooo