Cari amici,
anche se non animato da voglia di scrivere, e scevro da qualsiasi spirito di polemica, desidero sottoporre a tutti voi una considerazione ed una domanda; la considerazione prende spunto da quanto scrive Corrado:
corrado ha scritto:Mi dispiace constatare che, ancora una volta, si travisi il senso di notizie,articoli,pensieri di colleghi dei quali,fra l'altro, non si ha adeguata conoscenza.
La conoscenza dei colleghi è quella che si può rilevare dagli scritti e dai comportamenti; di certi colleghi diventa arduo capire "il senso di notizie, articoli, pensieri", e se si prova a mettere in atto qualche iniziativa tendende ad aiutarci in questa comprensione, nel tentativo di riuscire così a sostenere le continue millanterie e iperboli, non si ottiene risposta, per negligenza o, forse, per arroganza.
Cito un mio recente post:
Caro Antoine,
quando leggo un post con interesse, non amo lasciarlo senza una risposta, anche se non ho molto da dire; mi piace intervenire, anche solo per inviare un mio saluto a chi si è adoperato a scrivere, e per fargli sapere che il suo scritto è stato letto ed apprezzato. Non so che dire, perchè non ti conosco, se non attraverso le numerose iperboli che ho letto via via nei tuoi messaggi, sempre interessanti, direi stupefacenti.
Qua si scrivono dozzine di posts per chiedere quale armonichetta da venti euro acquistare o come riparare l'ancia rotta, per non doverne spendere altri venti, e tu ci parli di armoniche da 1.124 euro e di acquisti da 1.000 euro per "studicchiare" . . . . Voglio restare nel solo ambito di questo tuo ultimo post, in cui ci parli di viaggi a Singapore, a Chicago, di armoniche carissime fatte con preziosi metalli nobili . . . . Tutto ciò, se da una parte mi affascina e mi fa sognare, immedesimandomi in questo tuo mondo per me surreale e fantastico, dall'altra mi porta, inevitabilmente, a rivolgerti alcune domande, le cui risposte renderebbero i tuoi scritti molto più apprezzabili e comprensibili, perlomeno a me. Ovviamente nel massimo rispetto della tua privacy, e solo se vorrai, mi piacerebbe sapere se sei un professionista o un appassionato, se fai o hai fatto concerti, quale genere di musica suoni, che cosa ti porta sempre in giro per il mondo, e quasi sempre verso incontri con famosi musicisti e con i più famosi armonicsti, e altre cento cose, che, se vedrò una certa tua propensione a rispondermi, ti chiederò successivamente.
Se fossi stato inopportuno, ti chiedo scusa anticipatamente e ti autorizzo ad invitarmi formalmente a "farmi gli affari miei".
In ogni caso, attendo con grande interesse una tua risposta.
Cordialità,
Carlo
Il mio scritto era così invadente e fuoriluogo da non meritare un cenno di risposta?
Ma la domanda a cui facevo riferimento all'inizio di questo mio scritto non è questa, ma la seguente:
Qualcuno di voi, meglio inserito nel mondo dell'Armonica, saprebbe dirmi a chi si riferiva il Sig. Adamo quando nel suo articolo scriveva:
A tal proposito, pensate che addirittura c’è un personaggio - eletto da chi non si sa (probabilmente si è autoproclamato, ma non scandalizziamoci: in Italia, come ben sappiamo, succede anche di peggio), rappresentante di una fantomatica organizzazione armonicistica – che da anni, pur non sapendo suonare se non a un livello assolutamente inadatto al ruolo che dovrebbe (o vorrebbe) ricoprire, rappresenta l’armonica italiana nel mondo. Bene, questo personaggio, con una tragicomica sfrontatezza degna delle maschere più riuscite dell’immenso Totò, millanta conoscenze approfondite, addirittura da esperto, di interi periodi della musica classica e risolve quelle che dice essere sue funzioni, distribuendo caoticamente telefonate del tutto vacue e scattando quà e là fotografie quasi fosse un turista nipponico impazzito. A suo tempo, tutto questo entropico affaccendarsi mi sembrò il semplice e innocuo giochino di una persona alla ricerca di un passatempo che desse spessore alla sua vita. Poi ebbi modo di ricredermi osservando la perniciosità dell’avere un’immagine internazionale del genere. Pensate: a Trossingen (come in altre occasioni) la Francia aveva Olivier Ker Ourio, la Germania Jens Bunge, l’Inghilterra aveva il suo, la Cina, l’America, … avevano i loro blasonatissimi rappresentanti osannati da tutti e ricevuti con tutti gli onori. Noi italiani, grazie agli sforzi dei suoi discografici, quest’anno PER LA PRIMA VOLTA, abbiamo avuto il grande Burger a rappresentare l’Italia, ma purtroppo, assieme a lui, c'era anche il nostro politico da strapazzo . . .
Sono curioso, e sarei grato a chi volesse darmi delle spiegazioni.
Cordialità,
Carlo.