"riguardo al metodo di Paolo Ganz"
"riguardo al metodo di Paolo Ganz" |
Scritto da Nuti on
24-Giu-03, 12:43 PM (GMT)
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Premetto di essermi trovato benessimo con il metodo di Paolo Ganz, ma la parte dell' improvvisazione non l'ha nemmeno toccata. Trovi tutto quello che vuoi sapere sulla tecnica blues, ma per improvvisare? Sarà che io ho solo il primo volume e l'improvvisazione viene spiegata nel secondo? Oppure sono io che sono deficiente? (probabile) Se qualcuno volesse spiegarmi questa cosa.. grazie
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RE: riguardo al metodo di Paolo Gan...,
Luca R., 24-Giu-03, (1)
 RE: riguardo al metodo di Paolo Gan...,
meki, 08-Lug-04, (2)
 RE: riguardo al metodo di Paolo Gan...,
DerbyCrash, 03-Apr-07, (3)
RE: riguardo al metodo di Paolo Gan...,
Bert, 04-Apr-07, (4)
 RE: riguardo al metodo di Paolo Gan...,
DerbyCrash, 04-Apr-07, (5)
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Messaggi in questo argomento
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1. "RE: riguardo al metodo di Paolo Ganz" |
Scritto da Luca R. on
24-Giu-03, 02:54 PM (GMT)
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Il secondo volume è una veloce ma utile carrellata su quelli che sono stati i grandi maestri del blues. Utile durante l'accrescimento della propria discografia di armonicisti. C'e' anche la trascrizione di qualche riff, che peraltro risulta inutile senza il disco orginale da cui e' tratto, perchè non e' segnato il tempo. Vedere le trascrizioni e' pero' utilissimo per iniziare a crederle nell'importanza di... farsele!L'"improvvisazione" non c'e' nel secondo volume. E per fortuna, se permetti. All'improvvisazione si arriva dopo una lunghissima gavetta sullo strumento, che passa per la conoscenza della musica e degli stili degli autori maggiori. Troppo spesso mi capita la sfortuna di assistere a concertini di qualche band in cui l' "ispiratissimo" armonicista spiega che lui suona quello che viene dal cuore e per questo improvvisa, ogni volta la sua musica è diversa. Io la chiamerei "gran confusione" piuttosto... Ricapitolando, io la penso così (altri magari diversamente): paragoniamo la strada da fare ad una partita di scacchi, ok? Il metodo di Ganz (come detto dal punto di vista tecnico basta il primo) e' la prima mossa (fuori il pedone!). L'improvvisazione sono le due ultime mosse prima dello scacco matto. In mezzo ci sono tutte le altre mosse: il resto della tecnica non spiegata nel libro (ce n'e' ancora molta), la conoscenza della musica, i primi riffs brevi, le frasi piu' lunghe, quelle in cui l'idea si estende ben oltre la battuta seguente, i soli "a tema", il feeling, lo studio del tono, le dinamiche... Roba da prendere paura, ma non era questo il mio intento, anzi. Vorrei solo che chi si avvicina allo strumento non pensasse che il percorso di apprendimento sia breve come quello di imparare gli accordi sulla chitarra. E'moooolto piu' lungo! E l'unica via percorribile è FARSI LE TRASCRIZIONI DA SOLI. Procurati un CD di Muddy, Little Walter o Big Walter. Scegli un pezzo che ti piace particolarmente e, carta e penna alla mano, fermati su quello finchè non l'hai fatto tuo completamente. Prosegui così (per qualche anno!), chiedendoti il perchè di ogni cosa tu abbia trascritto e imparato a riprodurre. Io sto facendo cosi', ed anche se non arrivero' mai alla fine della partita, ogni tanto mi sembra che mi sto muovendo leggermente... nella direzione giusta! L'"improvvisazione", per un bel po' di tempo e' solo la libertà di scegliere quando e cosa "prendere in presito" dai dischi dei grandi. Sonny Boy I e Little Walter hanno già inventato quasi tutto (almeno il 90%). Non siamo condannati a fare i replicanti, ma IMHO dobbiamo conoscerli prima di iniziare a muoverci in quel 10% che è rimasto.
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2. "RE: riguardo al metodo di Paolo Ganz" |
Scritto da meki on
08-Lug-04, 06:24 PM (GMT)
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ho preso il manuale ieri..gli ho dato una letta e sono agli inizi. interessante. interessante anche la tua teoria, giusto tutto. permettimi però di aggiungere che, modifificato anche solo una battuta, aggiungendo o togliendo una singola nota "al volo" imho sto gia improvvisando.saluti meki
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3. "RE: riguardo al metodo di Paolo Ganz" |
Scritto da DerbyCrash on
03-Apr-07, 07:16 PM (GMT)
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ragazzi...anke io sto studiando il libro di ganz....è davvero ben fatto.....gli esercizi sono coinvolgenti e inizi a blueseggiare da subito....ottimo..perkè se avesse messo freddi esercizi tecnici alla lunga potresti scassarti.....il secondo volume non mi pare essenziale io non l'ho preso...invece sempre di ganz mi son preso il libro "armonica e voce"...stupendo...siccome canto oltre ke a suonare l'harp....con questo libro ci vado a nozze...comprende una serie di classici del blues trascritti...testo piu frasi da interporre con l'harp....con tanto di breve ma interessantissima biografia dell'autore ke si tratta di volta in volta.....ce ne fossero di libri cosi....inoltre mi son preso anke "iniziare l'armonica blues" di don baker..è un miniera di riff e assoli blues per far pratica con le note piegate soprattutto....molto utile anke questo
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4. "RE: riguardo al metodo di Paolo Ganz" |
Scritto da Bert on
04-Apr-07, 10:08 AM (GMT)
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Io, e l'ho già scritto diverse altre volte, considero il metodo di Ganz un libro preziosissimo, che non è solo un libro sull'armonica, ma un libro che entra e fa respirare l'aria e lo spirito del blues, che ne fa traspirare l'intensità e la vera natura, senza indulgere a stanche retoriche e falsi luoghi comuni che troppo spesso sul blues circolano...Il metodo di Ganz è il metodo per chi ama incondizionatamente lo strumento e, anche se è sull'armonica blues, è comunque un metodo che per chi vuole, permette di lanciarsi verso altre mete musicali. E' un libro che dà amore ALLA MUSICA IN GENERE. Ganz fornisce tutti gli strumenti per chi vuole imparare, ma GIUSTAMENTE non si immischia, e questo lo rende un vero maestro, in faccende quali l'improvvisazione, che secondo me deve venire da ognuno di noi secondo gli ascolti che uno fa e i propri gusti. Ganz l'improvvisazione la lascia INTENDERE... Per chi vuole, sul metodo ci sono le tablature che possono essere un buon inizio, ma poi nel blues e nella diatonica in particolare, è l'ascolto che fa la differenza: ascoltare, sentire i grandi maestri e cercare di appropiarsi della loro musica per poi cercare magari di fare qualcosa di personale (ma lo stile personale è qualcosa che non sempre arriva, e se arriva succede dopo tanta, tanta pratica). Come Ganz io consiglio sempre di partire dai grandi maestri "neri", non per il solito razzismo al contrario, ma perché è da lì che è partita la grande avventura e sono quelli che, per usare parole dello stesso Ganz, si esprimono IN MODO PIU' SINTETICO. Poi si devono scoprire i successori, bianchi o neri che siano, a cominciare da Butterfield e Musselwhite, che sono i due pionieri dell'armonica "bianca"... L'improvvisazione, quindi, secondo me non deve far parte di un metodo, che deve solo trasmettere passione, amore per la musica, lo spirito che la caratterizza, e gli strumenti tecnici necessari. Poi a ben vedere di tecniche in più, di cose da aggiungere ce ne saranno sempre, ma quello di Ganz è l'approccio ideale, e poi, a ben vedere, arrivare ad a imparare bene "solo" tutto quanto il metodo, hai voglia! Basterebbe e avanzerebbe! L'improvvisazione è qualcosa che Ganz lascia sotto le righe e la affida a chi impara dal suo metodo. In poche parole: un metodo che per me(ma non è certo solo il mio parere) rimane una pietra miliare nel blues in Italia e, se mi si concede, nella mia vita di cui l'armonica fa parte anche e soprattutto grazie a Paolo Ganz... P.S. Con questo non voglio blaterare sulle solite storie del blues come musica che viene dal cuore e non dalla tecnica... Queste sono tutte balle nate da cose vere che però sono state travisate. La tecnica è qualcosa di cui bisogna solidamente impossessarsi e Ganz la insegna punto per punto con grande precisione ed è quello che basta e avanza per chi l'armonica la vuole VERAMENTE suonare.
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5. "RE: riguardo al metodo di Paolo Ganz" |
Scritto da DerbyCrash on
04-Apr-07, 06:16 PM (GMT)
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..concordo in tutto...anke per me il libro di ganz è diventato la mia bibbia blues.....proprio grazie anke, appunto, a quell'aria magica ke ti fa respirare leggendo le sue parole....io gia amavo alla follia il blues ma ganz mi ha dato quel qualcosa in piu.........per quanto riguarda la conoscenza degli armonicisti...be come non concordare con ganz....il blues è la musica dei neri e loro sono i maestri è giusto ke sia cosi....gente come walter horton (grandissimoo!!) little walter...i due sonny boy ....junior wells...sono assolutamente imprescindibili per qualsiasi armonicista.....personalmente gli non ho ancora affrontato lavori di armonicisti blues bianchi...conosco i due citati solo di nome...son estremamente famosi in ambito blues....ma ancora non ho avuto il piacere di godermeli
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