Le armoniche a doppia ancia
Inviato: giovedì 6 novembre 2008, 10:06
Spesso sul forum spuntano domande e richieste di informazioni sulle armoniche tremolo e ad ottave. Ripetutamente, personalmente, sono intervenuto su questo argomento. Non mi considero per questo un esperto ma uno che per curiosità e per passione ha cercato di documentarsi su questo genere di strumento. Mi è sembrato utile rimettere a disposizione, in questo forum specifico, queste modeste conoscenze (più volte espresse) per stimolare altri interventi e precisazioni.
Le armoniche a doppia ancia
Alla famiglia delle armoniche a doppia ancia (“double reed harmonica”), così denominate perché utilizzano due ance per ogni nota appartengono.
1) - Le armoniche tremolo: le due ance che suonano la stessa nota, ad esempio il Do, sono accordate in modo che la frequenza tra le due è leggermente diversa. Una più alta, l’altra più bassa rispetto alla loro frequenza usuale. L’effetto è quello di ottenere un suono tanto più vibrante quanto maggiore e lo sfasamento delle frequenze.
2)- Le armoniche ad ottave: le due ance che suonano la stessa nota, ad esempio il Do sono accordate in modo che il loro sfasamento è tale da raggiungere un’ottava. Ad esempio: una ancia emette un Do basso, l’altra un Do di un’ottava più alta. L’effetto è quello di ottenere un suono che fa pensare all’organo.
Quindi l’unica differenza sostanziale tra armoniche tremolo ed armoniche ad ottave è lo sfasamento di frequenza delle ance che emettono la stessa nota. Piccolo nel caso delle tremolo. Pari ad una ottava quello delle armoniche ad ottave.
Entrambe i tipi di strumenti sono accordati diatonicamente. Non sempre (anzi quasi mai) seguono però il sistema di accordatura Ricther cioè quello adottato, ormai, dalla quasi totalità delle classiche diatoniche a dieci fori come ad esempio la special 20, la Marine Band, ecc., per restare alla Hohner.
Questo è un problema. Infatti anche all’interno della stessa casa può capitare di avere modelli diversi con sequenza delle note non proprio uguali. Insomma c’è una certa “anarchia”.
Come vengono realizzate concretamente tali armoniche?
Tralasciamo i sistemi “Concerto”, “Solo”, Sistema “"scale tuning"(accordatura a scala)” e ibridi vari. Non perché non siano importanti. Semplicemente perché per esporli tutti occuperemmo troppo spazio.
Limitiamoci perciò al solo sistema “Weiner” o “Viennese”. Se vi interessano anche gli altri e masticate un poco d’inglese andata su:
http://www.patmissin.com/ffaq/q15.html
Se non masticate fatemi sapere, forse vi posso aiutare.
Sistema “Weiner” o “Viennese”
Il sistema probabilmente più diffuso per le armoniche a doppia ancia, è il cosiddetto Sistema “Weiner” o “Viennese”
Lo strumento ha due fila di fori sovrapposti separati da un setto. E come se fossero due strumenti attaccati tra loro. Con alcune particolarità:
In ogni foro ci sono due ance accordate per emettere una sola nota. Ad esempio il DO (C)
a) - Sui fori dispari (sia nella linea dei fori superiore che su quella dei fori inferiore) si può solamente soffiare; sui fori pari (sia nella linea dei fori superiore che su quella dei fori inferiore) si può solamente aspirare.
b) -Nel caso dell’armonica tremolo la nota del foro inferiore e quella del foro superiore sono prodotte mediante una coppia di ance, accordate in modo che la frequenza tra le due è leggermente diversa. Una più alta, l’altra più bassa rispetto alla loro frequenza usuale.
c) - Nel caso dell’armonica ad ottave la nota del foro inferiore e quella del foro superiore sono prodotte mediante una coppia di ance, accordate esattamente con uno sfasamento di un’ottava. Per cui ad esempio se sul primo foro superiore abbiamo un Sol (G) grave , sul primo foro inferiore avremo sempre un Sol (G) ma più alto di un’ottava. In sostanza questa copia di fori (e di ance) ci dà un’OTTAVA. La stessa cosa avviene per le altre coppie di fori con altrettante coppie di note gravi e alte.
d) - E’ ovvio che se agisco solamente su un solo foro (superiore o inferiore che sia) non ottengo l’effetto tremolo o l’effetto ottava a seconda del tipo di armonica.
Come si suonano le armoniche a doppia ancia
Limitiamoci a quelle appartenenti al sistema “Viennese”. Abbiamo già visto che con questo sistema sono costruiti i più svariati tipi di modelli delle più svariate marche. Sia diffusi in Italia che all’estero. Le prestazioni, la brillantezza del suono, il timbro ecc. sono legati ai modelli, alle accordature e soprattutto all’esecutore. Esse si suonano con le stesse tecniche utilizzate per la diatonica standard a 10 fori.
Questo significa che possiamo suonarla a note singole a labbra corrugate, a nota singola con il “tongue Blocking, ad accordi, ad ottave, ecc. Anzi per quanto possa sembrare strano le possibilità di esecuzione sono moltiplicate con questo tipo di armonica. A dire di Pat Missin: ”Molti libri che trattano di armonica blues suggeriscono di evitare queste armoniche da essi ritenute non idonee per suonare in “cross harp” (seconda posizione), per eseguire il bending (piegatura delle note), ecc. Niente di tutto questo. Sebbene per suonare il blues tradizionale si preferisca un’armonica del tipo della Marine Band, tutte le posizioni che sono disponibili su un’armonica a ancia singola su 10 fori come insegna l’esperienza, sono disponibili con un poco di pratica e un approccio diverso anche sulle altre armoniche. Ci sono più possibilità di piegare le note su queste armoniche che su quelle accordate in base al sistema Richter. Come pure c’è la possibilità di ottenere alcuni altri effetti sorprendenti”. Questo scandalizzerà probabilmente gli esteti del Blues tradizionale. Quindi è pure possibile sempre secondo Pat Missin eseguire la piegatura delle note che tanto enteresse i suonatori di Blues. Se vi interessa collegatevi a
http://www.patmissin.com/ffaq/q16.html
Da aprile 2008 la Hohner rende disponibile un Kit per favorire la conoscenza e l’aprendimeno delle tecniche di esecuzione riugardanti le tremolo. Se vi interessa andate su:
http://www.hohner.eu/index.php?1373
Parole e opinioni in libertà strettamente personali
E’ difficile abituarsi alle armoniche tremolo e ad ottave per uno che suona la diatonica a dieci fori? Non credo. Penso addirittura ad una situazione veramente paradossale: E’ forse più facile adattarsi per uno che non conosce la musica e suona “ad orecchio”. Perché costui non si preoccupa di seguire tavole di accordatura ecc. e non deve memorizzare posizioni di note ecc. Si fa trascinare semplicemente dal suono e trova facilmente le note. Comunque, è abbastanza facile anche per chi suona seguendo la tastiera da provetto conoscitore della teoria musicale. A me è sempre sembrato che, per suonare questo genere di armonica, sia necessario poter contare su una tecnica di respirazione superiore a quella necessaria per la diatonica standard a 10 fori.
Il sottoscritto ha imparato a suonicchiare l’armonica partendo dalla tremolo. Precisamente dalla “Bravi alpini”, poi a seguire la “armonica ad ottave” e la diatonica a 10 fori. Cioè cominciando dalla coda per finire con la testa.
A me sembra pure, che la tremolo e l’armonica ad ottave abbiano l’utilizzo ideale nella musica cosiddetta popolare. Sia nelle formazioni orchestrali di armoniche (sono presenti specialmente all’estero), sia, soprattutto come strumento che esegue da solo sia la melodia che l’accompagnamento. Cioè tecnica del tongue blocking con esecuzioni ritmate sia ad accordi ed che ad ottave (spettacolare l’esecuzione di un motivo con l’armonica ad ottave suonata “ad ottave”, quando possibile). Forse è proprio per favorire questo genere di esecuzione che la maggior parte delle armoniche ad ottave hanno l’imboccatura ricurva “a banana”. Per consentire di suonare meglio ad ottave.
In genere le armoniche ad ottave non hanno tutte le tonalità.
Putroppo mentre per la diatonica a dieci fori classica si sprecano gli artisti famosi cui fare riferimento non altrettanto avviene per le armoniche tremolo e ad ottave. E’ vero che alcuni di questi artisti non disdegnano qualche incursione occasionale ma in genere… Tuttavia con l’imporsi di alcuni siti INTERNET (vedi YOUTUBE) veramente interessanti è possibile rintracciare esecutori di ottimo livello, specialmente stranieri. Un autentico fuoriclasse, dell’armonica in genere e dell’armonica tremolo in particolare, è sicuramente Michelino Carta. Se non lo avete ancora fatto lo potete ascoltare collegandovi alla sezione “I vostri Brani” di questo sito
http://www.doctorharp.it/home/vostribrani.html
E per conoscere chi è Michelino collegatavi al suo harpblog sempre di questo sito
http://www.doctorharp.it/blog/post/inde ... ista-sardo
Se invece volete ascoltare una mia esecuzione con la tremolo“bravi alpini” andate a “Vostri brani” Luigi Orrù “Luisiccu”. Ci troverete “Trallallera”. Se invece volete ascoltarmi suonare l’armonica ad ottave, sempre allo stesso riferimento ascoltate “Ballo Sardo”.
L’autocitazione non ha lo scopo di autoincensarmi. Serve a farvi conoscere quello che può ottenere anche un modesto dilettante, quale sono, con questo genere di armoniche.
Quanto sono stato lungo!
Spero di non avervi confuso troppo
Saluti tremolanti e ad ottave
Le armoniche a doppia ancia
Alla famiglia delle armoniche a doppia ancia (“double reed harmonica”), così denominate perché utilizzano due ance per ogni nota appartengono.
1) - Le armoniche tremolo: le due ance che suonano la stessa nota, ad esempio il Do, sono accordate in modo che la frequenza tra le due è leggermente diversa. Una più alta, l’altra più bassa rispetto alla loro frequenza usuale. L’effetto è quello di ottenere un suono tanto più vibrante quanto maggiore e lo sfasamento delle frequenze.
2)- Le armoniche ad ottave: le due ance che suonano la stessa nota, ad esempio il Do sono accordate in modo che il loro sfasamento è tale da raggiungere un’ottava. Ad esempio: una ancia emette un Do basso, l’altra un Do di un’ottava più alta. L’effetto è quello di ottenere un suono che fa pensare all’organo.
Quindi l’unica differenza sostanziale tra armoniche tremolo ed armoniche ad ottave è lo sfasamento di frequenza delle ance che emettono la stessa nota. Piccolo nel caso delle tremolo. Pari ad una ottava quello delle armoniche ad ottave.
Entrambe i tipi di strumenti sono accordati diatonicamente. Non sempre (anzi quasi mai) seguono però il sistema di accordatura Ricther cioè quello adottato, ormai, dalla quasi totalità delle classiche diatoniche a dieci fori come ad esempio la special 20, la Marine Band, ecc., per restare alla Hohner.
Questo è un problema. Infatti anche all’interno della stessa casa può capitare di avere modelli diversi con sequenza delle note non proprio uguali. Insomma c’è una certa “anarchia”.
Come vengono realizzate concretamente tali armoniche?
Tralasciamo i sistemi “Concerto”, “Solo”, Sistema “"scale tuning"(accordatura a scala)” e ibridi vari. Non perché non siano importanti. Semplicemente perché per esporli tutti occuperemmo troppo spazio.
Limitiamoci perciò al solo sistema “Weiner” o “Viennese”. Se vi interessano anche gli altri e masticate un poco d’inglese andata su:
http://www.patmissin.com/ffaq/q15.html
Se non masticate fatemi sapere, forse vi posso aiutare.
Sistema “Weiner” o “Viennese”
Il sistema probabilmente più diffuso per le armoniche a doppia ancia, è il cosiddetto Sistema “Weiner” o “Viennese”
Lo strumento ha due fila di fori sovrapposti separati da un setto. E come se fossero due strumenti attaccati tra loro. Con alcune particolarità:
In ogni foro ci sono due ance accordate per emettere una sola nota. Ad esempio il DO (C)
a) - Sui fori dispari (sia nella linea dei fori superiore che su quella dei fori inferiore) si può solamente soffiare; sui fori pari (sia nella linea dei fori superiore che su quella dei fori inferiore) si può solamente aspirare.
b) -Nel caso dell’armonica tremolo la nota del foro inferiore e quella del foro superiore sono prodotte mediante una coppia di ance, accordate in modo che la frequenza tra le due è leggermente diversa. Una più alta, l’altra più bassa rispetto alla loro frequenza usuale.
c) - Nel caso dell’armonica ad ottave la nota del foro inferiore e quella del foro superiore sono prodotte mediante una coppia di ance, accordate esattamente con uno sfasamento di un’ottava. Per cui ad esempio se sul primo foro superiore abbiamo un Sol (G) grave , sul primo foro inferiore avremo sempre un Sol (G) ma più alto di un’ottava. In sostanza questa copia di fori (e di ance) ci dà un’OTTAVA. La stessa cosa avviene per le altre coppie di fori con altrettante coppie di note gravi e alte.
d) - E’ ovvio che se agisco solamente su un solo foro (superiore o inferiore che sia) non ottengo l’effetto tremolo o l’effetto ottava a seconda del tipo di armonica.
Come si suonano le armoniche a doppia ancia
Limitiamoci a quelle appartenenti al sistema “Viennese”. Abbiamo già visto che con questo sistema sono costruiti i più svariati tipi di modelli delle più svariate marche. Sia diffusi in Italia che all’estero. Le prestazioni, la brillantezza del suono, il timbro ecc. sono legati ai modelli, alle accordature e soprattutto all’esecutore. Esse si suonano con le stesse tecniche utilizzate per la diatonica standard a 10 fori.
Questo significa che possiamo suonarla a note singole a labbra corrugate, a nota singola con il “tongue Blocking, ad accordi, ad ottave, ecc. Anzi per quanto possa sembrare strano le possibilità di esecuzione sono moltiplicate con questo tipo di armonica. A dire di Pat Missin: ”Molti libri che trattano di armonica blues suggeriscono di evitare queste armoniche da essi ritenute non idonee per suonare in “cross harp” (seconda posizione), per eseguire il bending (piegatura delle note), ecc. Niente di tutto questo. Sebbene per suonare il blues tradizionale si preferisca un’armonica del tipo della Marine Band, tutte le posizioni che sono disponibili su un’armonica a ancia singola su 10 fori come insegna l’esperienza, sono disponibili con un poco di pratica e un approccio diverso anche sulle altre armoniche. Ci sono più possibilità di piegare le note su queste armoniche che su quelle accordate in base al sistema Richter. Come pure c’è la possibilità di ottenere alcuni altri effetti sorprendenti”. Questo scandalizzerà probabilmente gli esteti del Blues tradizionale. Quindi è pure possibile sempre secondo Pat Missin eseguire la piegatura delle note che tanto enteresse i suonatori di Blues. Se vi interessa collegatevi a
http://www.patmissin.com/ffaq/q16.html
Da aprile 2008 la Hohner rende disponibile un Kit per favorire la conoscenza e l’aprendimeno delle tecniche di esecuzione riugardanti le tremolo. Se vi interessa andate su:
http://www.hohner.eu/index.php?1373
Parole e opinioni in libertà strettamente personali
E’ difficile abituarsi alle armoniche tremolo e ad ottave per uno che suona la diatonica a dieci fori? Non credo. Penso addirittura ad una situazione veramente paradossale: E’ forse più facile adattarsi per uno che non conosce la musica e suona “ad orecchio”. Perché costui non si preoccupa di seguire tavole di accordatura ecc. e non deve memorizzare posizioni di note ecc. Si fa trascinare semplicemente dal suono e trova facilmente le note. Comunque, è abbastanza facile anche per chi suona seguendo la tastiera da provetto conoscitore della teoria musicale. A me è sempre sembrato che, per suonare questo genere di armonica, sia necessario poter contare su una tecnica di respirazione superiore a quella necessaria per la diatonica standard a 10 fori.
Il sottoscritto ha imparato a suonicchiare l’armonica partendo dalla tremolo. Precisamente dalla “Bravi alpini”, poi a seguire la “armonica ad ottave” e la diatonica a 10 fori. Cioè cominciando dalla coda per finire con la testa.
A me sembra pure, che la tremolo e l’armonica ad ottave abbiano l’utilizzo ideale nella musica cosiddetta popolare. Sia nelle formazioni orchestrali di armoniche (sono presenti specialmente all’estero), sia, soprattutto come strumento che esegue da solo sia la melodia che l’accompagnamento. Cioè tecnica del tongue blocking con esecuzioni ritmate sia ad accordi ed che ad ottave (spettacolare l’esecuzione di un motivo con l’armonica ad ottave suonata “ad ottave”, quando possibile). Forse è proprio per favorire questo genere di esecuzione che la maggior parte delle armoniche ad ottave hanno l’imboccatura ricurva “a banana”. Per consentire di suonare meglio ad ottave.
In genere le armoniche ad ottave non hanno tutte le tonalità.
Putroppo mentre per la diatonica a dieci fori classica si sprecano gli artisti famosi cui fare riferimento non altrettanto avviene per le armoniche tremolo e ad ottave. E’ vero che alcuni di questi artisti non disdegnano qualche incursione occasionale ma in genere… Tuttavia con l’imporsi di alcuni siti INTERNET (vedi YOUTUBE) veramente interessanti è possibile rintracciare esecutori di ottimo livello, specialmente stranieri. Un autentico fuoriclasse, dell’armonica in genere e dell’armonica tremolo in particolare, è sicuramente Michelino Carta. Se non lo avete ancora fatto lo potete ascoltare collegandovi alla sezione “I vostri Brani” di questo sito
http://www.doctorharp.it/home/vostribrani.html
E per conoscere chi è Michelino collegatavi al suo harpblog sempre di questo sito
http://www.doctorharp.it/blog/post/inde ... ista-sardo
Se invece volete ascoltare una mia esecuzione con la tremolo“bravi alpini” andate a “Vostri brani” Luigi Orrù “Luisiccu”. Ci troverete “Trallallera”. Se invece volete ascoltarmi suonare l’armonica ad ottave, sempre allo stesso riferimento ascoltate “Ballo Sardo”.
L’autocitazione non ha lo scopo di autoincensarmi. Serve a farvi conoscere quello che può ottenere anche un modesto dilettante, quale sono, con questo genere di armoniche.
Quanto sono stato lungo!
Spero di non avervi confuso troppo
Saluti tremolanti e ad ottave