harper70 ha scritto:
Rimane il mio dubbio sulle similititudini con altri strumenti a fiato.... (tromba, sax...) nessuno sa dirmi niente in proposito ?
Scusami Harper, ho resistito tre giorni, ma una risposta te la devo pur dare.
Intanto devo capire cosa intendi per similitudini. Nella forma e nella progettualità, a parte, con molta fantasia, il flauto di Pan, l'unicità dell'armonica appare evidente.
Quindi la tua domanda attiene al suono, alle sue caratteristiche ed alla sua estensione, dico bene? Non potrebbe essere altrimenti.
Allora, le similitudini tra suoni, sia che vengano emessi da uno strumento, che causati da altri input, si formano nella mente di ciascuno, in base alle proprie caratteristiche auditive, alle proprie esperienze, alle proprie capacità di demodulare determinate frequenze, alla propria fantasia, in maniera del tutto personale e soggettiva. Non ci sono regole fisse. E' chiaro come gli strumenti siano classificati sulla base di certe caratteristiche che hanno per produrre il suono, uasando l'aria, come nel nostro caso, per far vibrare un'ancia o un martelletto per far vibrare una corda, etc, e qua finiscono le loro analogie; tutto il resto, secondo me, è interpretativo e personale. Diverso è il discorso per quanto concerne l'estensione ed ogni strumento ha la sua; se prendiamo due strumenti melodici, con la stessa estensione, essi hanno in comune la capacità di poter eseguire gli stessi brani.
Quanto ti ha detto Cristian non è tanto importante per la seconda parte della frase e cioè "dei poveri"; la frase è polisemica ed ha due significati: il secondo significato, il più importante, secondo me, è che l'armonica, nella sua sonorità, ha molte affinità con il violino. Le frequenze delle note, la loro estensione nello spettro auditivo, il modo di poterle attaccare con impeto o "strascicate", la caratteristica di certi possibili fraseggi; è ovvio che non mi riferisco ad un'armonica blues, rispetto ad un violino che suona un brano di Chopin, ma ai due strumenti che suonano lo stesso brano, che potrebbe essere un country-western, come un concerto di Paganini. L'analogia più evidente, è l'estensione delle note, le classiche quattro ottave che caratterizzano lo standard delle armoniche cromatiche, quelle a 16 fori. Nel violino si parte dal Sol sotto il Do centrale, come nella Seydel Saxony. La tromba credo parta dal Sib, per due ottave e mezzo, il sax dipende se è soprano, contralto o tenore. Per il resto credo che non sarebbe impossibile, né vietato, trovare delle analogie anche tra, che so, un clavicembalo ed un contrabbasso . . . .
Ma forse non ho capito la domanda.
Buona giornata.
Carlo