DoctorHarp

Di questi tempi nel 2005 inviai a questo forum un messaggio avente per argomento la Musica Popolare. Ho richiamato tante volte il suo contenuto e ancora lo richiamo:

https://www.doctorharp.it/forum/DCForumID12/269.html

Chi lo ha letto lo rilegga. Chi non lo ha mai letto lo legga.
Senza uffa! E senza uffa!.
Non sono parole immortali di un genio della musica popolare o della musica in generale. Sono modeste riflessioni di un appassionato di musica che possono aiutare anche altri per ulteriori riflessioni e considerazioni. Non necessariamente concordanti.

Spendendoci sopra qualche minuto apparirà chiaro anche il mio “percorso musicale” (che parolone!).

Qualche settimana fa nel paese di mia moglie ho rivissuto quello che sono stati i primordi di tale percorso. Il suonatore di armonica (un talento naturale di grande valore) si è piazzato al centro della piazza ed ha condotto il ballo tondo tradizionale. Non avendo amplificazione era la collocazione più naturale per farsi sentire da tutti i ballerini.

E’ stato per me emozionante rivivere gli anni della mia fanciullezza quanto i suonatori di armonica o di launeddsas, o di piffero pastorale o di organetto, sostenevano il ballo in questo modo. Senza palco o al più su un tavolo posto in posizione acustica strategica.

Per questo motivo il mio palco sarà allestito in mezzo alla piazza. Anzi non ci sarà nessuno palco. Non ho alcun genere di amplificazione. Nessuna diavoleria elettronica o informatica. Il suono nudo e crudo così come vien fuori dallo strumento. Senza intermediazioni

.Se ci state e volete divertivi disponetevi intorno. Non sono uno di quei grandi talenti che ho conosciuto in fanciullezza e in gioventù. Quanto suono forse non è neppure ballabile. Anzi, non lo è proprio.

L’unica aspirazione è quella di cercare di farvi divertire con qualcosa di nuovo e pur vecchio: un insieme di note senza pretese che scaturiscono dallo strumento come loro garba.

Perciò: appuntamento per martedì 2 dicembre alle ore 21,30.

Speriamo bene.

E bravo Luigi!
Appuntamento a martedì sera.

Carlo

Ottimo, Luigi!
Già segnato in agenda
Ciao
Walter

Fantastico!
Già mi vedo il porceddu sulla griglia e il banchetto con le seadas e tu che suoni mentre noi mangiamo!

Luigi, martedi' saro' gia' in volo per l'Africa,ascoltero' il tuo concerto nel 2015....che sia di buon auspicio per un futuro migliore per questa nostra ormai nazione in declino.
Ho letto oggi per la prima volta questo tuo scritto https://www.doctorharp.it/forum/DCForumID12/269.html
e nel rispetto delle tue opinioni e anche condivisibili in parte,per la mia attitudine ad essere cittadino del mondo,amo conoscere anche le altre culture musicali e magari conoscere le musiche popolari di persone a milioni di km da noi.
Jazz sta a musica acculturata, come musica italiana melodica sta a musica popolare?
A New Orleans 30 fa circa un nero che suonava a Bourbon Street mi disse:" siediti qui che ti suono musica popolare".....si mise a suonare jazz.
Esattamente come te ,senza palco,con l'anima,il talento e liberando la mente,e anche lui sosteneva da solo una folla di persone che ballavano.
La musica ha una sola madre,da qualsiasi parte del mondo essa giunga.
In bocca al lupo,per il tuo concerto,sara' sicuramente un gran successo....l'armonicista e' sicuramente in gamba.
P.s un saluto a tutti e buone festivita'
V.

esiste una sola grande cultura, quella contadina (E. Olmi)

Ciao Luigi,
ho letto attentamente il tuo interessante messaggio che risale ben al 2005.
Sono d'accordo con le tue tesi sulla musica popolare, che oggigiorno è meno ascoltata rispetto il passato,però,a mio avviso,è il corso dei tempi che ha cambiato i gusti musicali.
Uno per tutti è il fattore commerciale,che domina la scena moderna(per moderno intendo da cinquanta/settant'anni in qua)dove la discografia ha preso prepotentemente campo in tutti i settori musicali.
La musica "popolare" non rende commercialmente perciò non è pubblicizzata e i ..giovani si dimenticano presto lasciando posto a "musiche commerciali" ad alto rendimento finanziario.
Ciò detto, sono pienamente d'accordo con il mantenere sempre "vivo" questo genere di musica( e qui parliamo in special modo del nostro strumento musicale) che fa parte del nostro bagaglio intellettuale che sempre dovremmo considerare come massima espressione musicale del "popolo" e perciò di noi stessi.
Io,purtroppo, devo ammettere di dedicarmi più alla musica Jazz,ma anche qui se andiamo a vedere è musica popolare,però con un'espressione musicale proveniente da coltura e tradizioni popolari assai diverse che le nostre.

Martedì avremo il privilegio di sentire il tuo concerto di musica " pura" tradizionale dei tuoi bellissimi luoghi che sempre ricordo con piacere.
A presto,saluti.
Carlo(divers)

La maggior parte della musica nasce come popolare. Il Jazz rientra in questo genere. E’ altrettanto vero che spesso evolve verso forme “colte”, sofisticate. Il percorso inverso è pure cosa normale.

In ogni caso, secondo me, la MUSICA è comunque sempre popolare nella misura in cui coinvolge ed emoziona. Se resta come elaborazione cervellotica fine a se stessa o mira a stordire, non supera la giovinezza. Muore prima di diventare adulta.

La MUSICA è un linguaggio del cuore. Un linguaggio del popolo il cui alfabeto fondamentale è composto da sette caratteri principali e pochi altri complementari. Con un alfabeto così ridotto si può parlare in maniera semplice al cuore. In maniera più complicata alla mente.

Trattandosi di arte il percettore per eccellenza è il cuore. Ovviamente non si esclude che uno possa godere percependola come nutrimento della mente.

Colgo l’occasione per chiarire che i cinque brani che intendo presentare non sono specifici della mia terra eccetto uno, che vagamente lo è. Sono brani senza ispirazione particolare se non quella di riecheggiare suoni e colori che in genere sono della “musica popolare”. Sono inediti. Sul filo della mia ultima produzione (?!). Modesti. Con l’unico rammarico che mi prende sempre, quello di non essere riuscito a dare la vita che avrei voluto dar loro. Con l’unica consolazione di averci provato.

Per questo motivo “il concerto “ si tiene nella piazza disadorna come era d’obbligo in altri tempi.

Ho solo provveduto a chiedere di far sparire legumi, frutta di varia specie e uova di varia grandezza.

Qualcuno potrebbe essere tentato di fare giustizia da sé.

Un’avvertenza: in piazza non ci sono posti numerati e neppure poltrone. Neppure poltroncine. Neppure sedie. Neppure sediette.

Se non volete ascoltare in piedi portatevi la sedia da casa e tenetevela a portata di mano. Qualche furbastro potrebbe sottrarvela.

Insomma salvo incidenti informatici, (in questo ultimo periodo me ne sono capitati diversi!), ci sentiamo domani. Ahm!... qua in Sardegna fa ancora un caldo estivo e niente pioggia. Per precauzione, non guastano un buon paracqua e qualche indumento pesante per difesa contro il freddo. Non si sa mai: il tempo potrebbe cambiare anche da noi…

Saluti concertati

Gente!
E’ arrivata la pioggia! In quattro mesi è la seconda volta.
Tanta.
Per il momento con effetti, tutto sommato, benefici.

Il tempo è ancora incerto e quindi per sicurezza ci rifugiamo, qui vicino, nella casa di Nassieddu che ha riadattato l’antica cantina a cucina rustica di larghe dimensioni. Con tanto di gigantesco caminetto.

Ci stiamo tutti. Della folla oceanica prevista non c’è traccia. Siamo rimasti in pochi. In giro ci sono un sacco di fifoni. Paura del freddo e della pioggia.

Taccia colui che insinua che il concerto non vale la candela meno che mai il freddo. Niente dolci di stagione, pane sapa, pabassinas, ecc. per costui. Non la vernaccia. Non “s’acquadrenti”, in confronto alla quale la grappa fa la figura della gassosa annacquata.
Le castagne arrosto solamente per chi con sprezzo del pericolo mette in gioco i propri timpani, la propria pazienza farà parte della partita, carronis a fogu (calcagni davanti al fuoco) del caminetto.

Le delusioni andranno affogate nei beveraggi e non in manifestazioni violente.

Ciao Luigi, buonasera a tutti.
Vediamo chi c'è . . . .

Buona sera a tutti

Buona sera a tutti. Un po' acciaccato ma ci sono..

Avanti c’è posto.
Molto posto.
Moltissimo posto.

Buona sera a tutti:

Tutti i brani, suonati una sola volta con la sola armonica, registrati, in un solo passaggio, con il solo miniregistratore SONY - ICD UX 2OO posizionato a 70 cm dallo strumento. Sensibilità media.
Unico intervento post produzione: cancellare i rumori di fondo relativi all’avviamento e alla chiusura della registrazione.

Luisiccu ha scritto:Avanti c’è posto.
Molto posto.
Moltissimo posto.

Buona sera a tutti:

Tutti i brani, suonati una sola volta con la sola armonica, registrati, in un solo passaggio, con il solo miniregistratore SONY - ICD UX 2OO posizionato a 70 cm dallo strumento. Sensibilità media.
Unico intervento post produzione: cancellare i rumori di fondo relativi all’avviamento e alla chiusura della registrazione.

Più "dal vivo" di così

Buona sera a tutti,ciao Luigi
sono in piedi.....e siamo tutti intorno a te mentre suoni!

Il primo brano che vi farò ascoltare è:
Tanghisceddu HE_FB_Bb
Il titolo in sardo campidanese significa “tanghetto”, in questo caso in senso un poco spregiativo, in quanto siamo molto lontani da un vero tango. Quello che fa venire i brividi sotto il solleone e le vampate al polo Nord.
La sigla HE_FB_Bb ci dice che è eseguito con la super economica Free Blues in Bb della Hering. L’ispirazione (?!): il ricordo nostalgico dei tempi che furono.

Luisiccu ha scritto:Avanti c’è posto.
Molto posto.
Moltissimo posto.

Buona sera a tutti:

Tutti i brani, suonati una sola volta con la sola armonica, registrati, in un solo passaggio, con il solo miniregistratore SONY - ICD UX 2OO posizionato a 70 cm dallo strumento. Sensibilità media.
Unico intervento post produzione: cancellare i rumori di fondo relativi all’avviamento e alla chiusura della registrazione.

Grazie delle info, ma noi siamo qua per ascoltarti e non per valutare come hai fatto le registrazioni; ci interessa la parte emotiva della musica non quella della realizzazione tecnica. Quando ascoltavo le canzoni di Mina non mi chiedevo mai come le avesse registrate . . . .

Atmosfera da "veglia" più che da festa paesana. i contadini toscani erano soliti andarsi a trovare dopo cena "andavano a veglia", di solito nelle stalle dove faceva più caldo e chi aveva uno strumento lo portava e tra un bicchiere di vino e una battutaccia c'era anche la cantata.
Visto che siamo pochi e piove mi sembra l'ambiemntazione più consona.
Ottimo come sempre nel tuo stile.

Bello e un po' malinconico questo "Tanghetto" sardo.
Molto ben eseguito e dal bel suono!Bravo

Quando ascoltavo le canzoni di Mina non mi chiedevo mai come le avesse registrate

Io invece vorrei sapere sempre come registrano qualsiasi cosa.....

Prima che il computer ci ripensi provo a presentarvi il secondo brano

L&M 35 H_E_C

Celebra una ricorrenza molto importante della famiglia. Ed è stata composta proprio “in diretta” in tale occasione.
La sigla H_E_C narra che il brano è suonato con l’armonica ad ottave ECHO in C della Hohner.

Questo tanghisceddu mi è piaciuto assai!
Si adatta perfettamente all'atmosfera creatasi attorno al fuoco e rievoca sicuramente le feste paesane schiette e genuine di tempi ormai passati . . .
Bravo Luigi!

Canzone che da una sensazione di calore, amicizia e affetto; molto intima. L'ho ascoltata e riascoltate con molto piacere. Bellissima canzone!

Scusate se rispondo dopo "il concerto" ma sono impegnato a sventare un tentativo di boiccotaggio da parte della linea telefonica

L&M35 fa venire certamente voglia di ballare, di ballare in gruppo, forse in cerchio . . .
Ogni tanto si deve essere pronti ad accelerare, ma così diventa ancora più divertente . .

Genuina e ruspante. Può ricordare mille brani della tradizione popolare di tutto lo stivale da nord a sud....isole comprese...logico.

Io invece vorrei sapere sempre come registrano qualsiasi cosa.....

Se la metti così, mi sa che è più una questione di feticismo

Si scherza eh

Riguardo il secondo brano, beh si evince che è stato scritto per un avvenimento allegro (nascita, matrimonio??) perchè si avverte tutta la gioia che hai provato nel suonarlo. Bellissimo!

Bellissima melodia e il suono della ottave , chiudendo gli occhi ti vedo circondato dai tuoi amici e famigliari mentre suoni accompagnato dai battiti di mano.

Eccomi!
Scusate il ritardo ma ho sbagliato strada.
Mi si è incasinato il navigatore
È la versione vecchia che non ha ancora il plug-in per il dialetto sardo
Ma quanta bella gente Ciao a tutti!
OK, OK, mi metto buono buono in un angolino e ascolto con calma i primi due brani

IlGrandeCocomero ha scritto:

Io invece vorrei sapere sempre come registrano qualsiasi cosa.....

Se la metti così, mi sa che è più una questione di feticismo il tuo

Si scherza eh

Non hai torto credo di aver riletto almeno tre volte il libro sulle sessioni dei Beatles ad Abbey Road

Il terzo brano è nato il giorno del compleanno.

Mi sono fatto gli auguri da solo.

Profitto per augurare Buon Compleanno, in ritardo e in anticipo, a tutti coloro che lo ascoltano. Le intenzioni sono buone. Spero di non rovinare la ricorrenza loro.

Buon compleanno H_GM_Bb

La sigla racconta che il brano è suonato con un’armonica Golden Melody in Bb della Hohner.

Ah, scusate per il piccolo tic ... è tutta colpa di Eugenio
Spero che passi presto

Servitevi pur dei dolci e delle bevande. Se preferite le castagne fate pure

Un bel valzerino da ballare in coppia non poteva mancare in una festa paesana, come i brigidini e l'addormentasocere!
Per me il migliore tra quelli presentati fino ad'ora.

Hai perfettamente ragione Gianni, l'inconfondibile stile Luisicchiano con una sola armonica riesce a farci assaporare il sano e festoso sapore paesano.
E bravo Luigi!

Ti sei fatto un bel regalo per il tuo compleanno,hai creato una bellissima melodia.
Ottima la tua tecnica e il suono della Golden Melody.
Mi è molto piaciuta

Tra valzer e mazurka, in pieno stile Luisiccu, questo brano molto bello e ben suonato!
Bravissimo.

Non hai torto credo di aver riletto almeno tre volte il libro sulle sessioni dei Beatles ad Abbey Road

Un saluto anche a Walter, che è appena entrato col suo nuovo avatar "ballerino" che, per un istante, ci fa vedere il suo volto non più nascosto dietro la maschera da diavolo

A mio avviso, il terzo brano è un pelino più "classico" rispetto ai primi due. Ciò non toglie che sia, in ogni caso, una canzone piena di vita. Bellissimo il finale!

Luisiccu ha scritto:Servitevi pur dei dolci e delle bevande. Se preferite le castagne fate pure

A dire il vero, io mi aspettavo il porceddu

Su “Ballu tzoppu” (Il ballo zoppo) è un ballo sardo un poco atipico.

L’ho reinventato a modo mio peggiorandolo per quando mi è riuscito.

Oltre ogni limite di tollerabilità.
Per questo motivo il titolo è diventato

Tzoppi tzoppi SE_MH_C_G

Che significa “zoppicante”.
La sigla SE_MH_C_G spiega che il brano è suonato con l’armonica tremolo Mountain Harp in C/G della Seydel.