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Studio jazz

Inviato: venerdì 23 ottobre 2015, 22:07
da jackjack
Ciao ragazzi. Sono nuovo del forum. Sto cercando di addentrarsi nel campo dell'improvvisazione jazzistica. Qualcuno puó d'armi dei consigli sui vari argomenti su cui concentrare lo studio per evitare di andare avanti a casaccio?

Re: Studio jazz

Inviato: domenica 25 ottobre 2015, 12:09
da robertoguido
Ciao Jackjack e benvenuto.
Anche io ho lo stesso desiderio e da qualche anno mi ci sto dedicando ma con modesti risultati rispetto alle aspettative.
Il discorso comunque è molto troppo ampio.
Di sicuro un corso di ear training aiuta e ce ne è a vagoni... Ho comprato poi svariati manuali e corsi dedicati all'argomento ma mi manca la costanza e gli eserci non sono sempre così facili, anzi. Tuttavia sono una buona strada.
Infine ogni tanto mi dedico a trascrivere qualche passaggio di un assolo e provo a risuonarlo per provare a costruire quello che in gergo si chiama "jazz vucabolary" e anche questo serve.
Ma quello che serve più di tutti è il tempo, la tenacia e la determinazione :wink:

Re: Studio jazz

Inviato: domenica 25 ottobre 2015, 12:22
da jackjack
Ti ringrazio della risposta.
Io intendevo step tipo:
1) impara le scale maggiori;
2) impara le scale minori;
3) impara le quadriadi;
etc etc.
Insomma un percorso logico e strutturato che ci porti ad avere gli strumenti per poi cimentarsi in cose più difficili.
Puoi dirmi qualcosa al riguardo??

Re: Studio jazz

Inviato: domenica 25 ottobre 2015, 16:00
da robertoguido
mmm no, non sono la persona più adatta a darti un percorso così strutturato. Io mi sono affidato ad un insegnante per un po' di tempo che mi ha avviato ai fondamenti del Jazz ma avevo già un background discreto sulla musica classica e lettura dello spartito con il piano e qualche altro strumento.

Posso dire che prima dell'improvvisazione Jazz c'è un bel po' di percorso da fare sulla teoria. Un "manualone" (ma ce ne è tanti altri) a tal proposito è il Jazz Theory Book di Mark Levine, ma forse già lo conosci. Non so a che livello sei e quindi mi è difficile darti un consiglio più strutturato anche perché non sono un maestro!

Re: Studio jazz

Inviato: lunedì 26 ottobre 2015, 7:44
da robcali
Ciao jackjack,
da appassionato chitarrista jazz devo confermare le parole di RobertoGuido.

Ci vogliono diversi anni per diventare dei discreti esecutori di melodie e temi standard jazzistici (indipendentemente dallo strumento suonato) e solo se si capisce bene quale è il ritmo principale del jazz che caratterizza l'esecuzione: gli ottavi sono puntati e vanno interpretati per ogni partitura ... non è possibile leggere e suonare uno spartito di jazz standard se non si capisce bene la nozione ritmica di "swing feel" e "straight feel ".
Per l'improvvisazione il discorso è più complesso perchè entrano in gioco diversi fattori che non si possono analizzare in una semplice e-mail.
In ogni caso confermo (come dice l'altro Roberto) lo studio dell'armonia che è F O N D A M E N T A L E ed il Mark Levine è un ottimo libro per affrontare questo studio.


Saluti

Roberto

Re: Studio jazz

Inviato: martedì 27 ottobre 2015, 13:39
da jackjack
Il Levin lo sto studiando, e con esso il Coker.
Purtroppo non mi risulta che in zona ci siano insegnanti, quindi mi tocca fare da solo.
Ora come ora sto affrontando scale maggiori e quadriadi, e cerco di ascoltare (ma lo faccio da 30 anni circa) e suonare il più possibile.
Ci voglio provare!!!

Re: Studio jazz

Inviato: martedì 27 ottobre 2015, 19:17
da robertoguido
jackjack ha scritto: Ci voglio provare!!!
CI DEVI PROVARE! :D

Tra i vari esercizi che mi ha fatto fare il mio maestro ho personalmente trovato molto utile la trascrizione degli assoli e quindi l'estrarre delle piccole frasi (2 o 3 battute ma anche una) e quindi provarle a suonarle i tutte le chiavi e sulle diverse ottave in modo da metabolizzarle sullo strumento... prova anche questo!

Re: Studio jazz

Inviato: venerdì 30 ottobre 2015, 15:23
da cecilia
Ciao,
io sto studiando tecniche di improvvisazione jazz con Max de Aloe. La frequenza alla sua scuola è scarsa perchè abito lontano, ma le lezioni con lui sono talmente ricche da farmi lavorare per due o tre mesi prima di rincontrarlo.

Io mi sto concentrando su tre cose:
1- tecnica sullo strumento facendo scale intervalli e arpeggi saltando da una tonalità all'altra (scendendo o salendo di tono o seni tono o di quinta etc..questi passaggi sono frequentissimi nel jazz). Per ora scala dorica, misolidia e maggire per le sequenze II V I in magg.; scale pentatoniche e blues; poi pian piano inserirò diminuite e varie altre.
2- imparere a memoria più temi jazz possibile anche se non sono in grado di improvvisare sopra su tutti.
3- analisi armonica dei brani. Questa è la cosa più importante e per cui vale la pena di andare da un maestro, anche se non è un armonicista.

Infine quello che dice Roberto è importantissimo: trascrivere assoli e suonarli, serve anche ad allenare l'orecchio ed esistono programmi che rallentano la velocità del brano senza alterare la tonalità

Re: Studio jazz

Inviato: venerdì 30 ottobre 2015, 17:02
da jackjack
Ciao Cecilia. Ho contattato anch'io Max. Purtroppo abito lontano e non posso seguire le sue lezioni. anche ame ha proposto di incontrarsi per una lezioni per vedere il da farsi. Ma non posso andarci.
Lavorerò selle cose che stai facendo tu. Ti sarei grato se ogni tanto mi tenessi aggiornato su nuove cose che ti propone. Lo so è un po' come scroccare le lezioni, ma ti sarei grato se potessimo tenerci in contatto. Ti ringrazio intanto e ti saluto.