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scala Blues - scala diatonica esercitazioni

Inviato: lunedì 24 giugno 2013, 11:20
da ilgroucho
Vorrei che qualcuno mi aiutasse a capire se questo ragionamento è giusto:

la scala estesa Blues è data da una scala diatonica + una scala Blues=
diat: c - d - e - f- g - a- b con blues: c - eb - f- -gb- g-bb-c

quindi nel complesso risulta: c-d-e-eb-f-g-gb-b-bb
e di sol: g-a-bb-b-c-db-d-e-f-gb

quindi con un armonica in c suonata in prima posizione io posso fare:
- tutta la scala della prima ottava escluso eb; la seconda ottava escluso eb-gb-bb-; la terza ottava completa
armonica in c che suona in seconda posizione scala g: prima ottava completa, manca bb al settimo foro, manca gb; manca db alla terza ottava.

Tutti questi ragionamenti sono giusti ? scusate se vi chiedo questo riepilogo ma le uniche nozioni che ho le ho racimolato tra internet e wikipedia essendo digiuno di teoria musicale.
Grazie

Re: scala Blues - scala diatonica esercitazioni

Inviato: lunedì 24 giugno 2013, 15:34
da Stefano Andreotti
Ciao. Direi che ci sei quasi (secondo me hai capito perfettamente, ma hai postato in fretta) a parte l'ordine delle note nella scala blues estesa di Do (i bemolli precedono le note naturali, come hai riportato correttamente nella scala di sol). Il Sib nella seconda ottava non c'è nel sesto soffiato, il Solb al quinto...A meno di non saper padroneggiare gli overblow. :) https://www.doctorharp.it/home/istruzion ... ioni/c.gif
Buono studio.
Stefano

Re: scala Blues - scala diatonica esercitazioni

Inviato: lunedì 24 giugno 2013, 16:51
da ilgroucho
sì grazie per le correzioni.
Overblow per ora non se ne parla perché uso lee oskar e non voglio rovinarle mettendoci mano, aprendole ecc...

suonando un brano (in prima o seconda posizione) qualsiasi delle note di dette scale non stonerebbero col brano stesso. Quindi l'apprendimento a memorie delle scale, sarebbe un notevole aiuto per un primo passo di assolo ?

Re: scala Blues - scala diatonica esercitazioni

Inviato: lunedì 24 giugno 2013, 17:19
da Stefano Andreotti
Se ti riferisci all'utilità che riveste la conoscenza mnemonica delle scale ai fini dell'improvvisazione, personalmente ci credo poco, non dico che non serva a niente, ritengo però che sia più efficace a tal scopo (una volta apprese bene le tecniche di base, conoscendo bene i suoni che possiamo ricavare da ogni foro) ascoltarci bene il giro armonico su cui vogliamo improvvisare e cantarci in testa la linea melodica che vogliamo riprodurre sullo strumento e ...farlo. Se "sbagliamo" nota quando la sentiamo cercheremo di riportarla rapidamente nella tonalità corretta badando più alla musica (ai suoni che produciamo) che alla teoria musicale (cioè pensando al nome della nota da suonare e al numero del foro). Detto questo da dove si può partire?
Dal giro armonico, appunto, della parte su cui voglio improvvisare (ascoltandolo molte volte memorizzandolo, cercardo di anticipare mentalmente i cambi di accordo canticchiandoli quanto meglio possiamo) e per ogni accordo suonarne la fondamentale: se l'accordo (non importa di che tipo) è un do il do, se cambia e va in fa suoneremo il fa e così via. Facile no? D'accordo, non sarà un grande assolo, ma sarai perfettamente in tonalità! Un secondo esercizio è provare a suonare sull'accordo una qualsiasi nota che compone l'accordo. Non da ultimo: copiare i fraseggi di altri armonicisti. È solo questione di esercizio. Qui però lasciò volentieri la palla a chi ne sa di più d'improvvisazione.