Il Frate Campanaro
Inviato: venerdì 3 agosto 2012, 12:53
Allora, buongiorno innanzi tutto.
Non ho suonato l'armonica, giuro; ho solo ripreso qualche nota già suonata, così, per scopi sperimentali.
Chiamiamolo "Il Ritorno del Campanaro". Quelli che seguono il M.L. si ricorderanno che avevo provato a suonare Fra' Martino come canone, così per scherzo; poi è arrivato l'ottimo Roberto, e di quelle quattro note, anzi di quelle nove battute, quante in effetti sono, ha fatto un piccolo capolavoro, grazie a delle indiscusse capacità musicali, sia da un punto di vista teorico, che pratico. Stamani voglio riprendere ancora il discorso, perché con la passione e la voglia anche nove semplici battute possono dare tanti motivi di studio e di divertimento. Credo che ormai sia chiaro a tutti cos'è un cànone, diverso da un canòne; per chi non lo sapesse ancora lo dico in parole mie, anche se la definizione potrebbe sicuramente essere data meglio. Si tratta di una composizione, una melodia che può essere cantata o suonata a più voci, partendo ciascuno da punti differenti. Prendiamo "Fra' Martino", il più classico dei canoni; è composta da nove battute; cantandola in quattro, quattro cantanti o quattro gruppi, per esempio, e partendo il primo dalla prima battuta, il secondo dal terzo tempo della terza, il terzo dal quarto tempo della quinta battuta, l'ultimo dal terzo tempo della settima, insomma partendo ciascun cantante o ciascuno strumento da un determinato punto del brano, le note che si sovrappongono, che si accavallano, vengono a formare delle assonanze, degli accordi corretti, creando così un'armonizzazione. E' quanto vi faccio ascoltare con l'armonica nell'allegato intitolato "Martino da solo". Da notare che alla fine ho troncato per esigenze di spazio, ma la procedura corretta sarebbe che chi ha cominciato prima, arrivato alla fine, continuasse a fare "Din, don, dan", ripetendolo sino al momento in cui anche l'ultimo arriva al "Din, don, dan".
Bene, se ora osserviamo le note che vengono a sovrapporsi e osserviamo gli accordi che formano, vediamo che con due semplici accordi si potrebbe aggiungere un accompagnamento armonico, dandogli anche un certo ritmo per andare ad abbellire un po' il tutto, così per provare. In questo caso, avendolo io suonato in Fa, l'accordo di Fa maggiore e l'accordo di Do settima, opportunamente alternati, servono a fare il nostro accompagnamento. Se si volesse suonare il brano in Do, allora gli accordi sarebbero Do e Sol settima, e così via. Quindi ve lo faccio sentire anche con l'aggiunta dell'accompagnamento, che, ripeto, non ha la pretesa di migliorare per forza, visto che si tratta di ben quattro linee melodiche di armonica messe insieme, ma solo per pura prova e divertimento.
Cordialmente.
Carlo
Non ho suonato l'armonica, giuro; ho solo ripreso qualche nota già suonata, così, per scopi sperimentali.
Chiamiamolo "Il Ritorno del Campanaro". Quelli che seguono il M.L. si ricorderanno che avevo provato a suonare Fra' Martino come canone, così per scherzo; poi è arrivato l'ottimo Roberto, e di quelle quattro note, anzi di quelle nove battute, quante in effetti sono, ha fatto un piccolo capolavoro, grazie a delle indiscusse capacità musicali, sia da un punto di vista teorico, che pratico. Stamani voglio riprendere ancora il discorso, perché con la passione e la voglia anche nove semplici battute possono dare tanti motivi di studio e di divertimento. Credo che ormai sia chiaro a tutti cos'è un cànone, diverso da un canòne; per chi non lo sapesse ancora lo dico in parole mie, anche se la definizione potrebbe sicuramente essere data meglio. Si tratta di una composizione, una melodia che può essere cantata o suonata a più voci, partendo ciascuno da punti differenti. Prendiamo "Fra' Martino", il più classico dei canoni; è composta da nove battute; cantandola in quattro, quattro cantanti o quattro gruppi, per esempio, e partendo il primo dalla prima battuta, il secondo dal terzo tempo della terza, il terzo dal quarto tempo della quinta battuta, l'ultimo dal terzo tempo della settima, insomma partendo ciascun cantante o ciascuno strumento da un determinato punto del brano, le note che si sovrappongono, che si accavallano, vengono a formare delle assonanze, degli accordi corretti, creando così un'armonizzazione. E' quanto vi faccio ascoltare con l'armonica nell'allegato intitolato "Martino da solo". Da notare che alla fine ho troncato per esigenze di spazio, ma la procedura corretta sarebbe che chi ha cominciato prima, arrivato alla fine, continuasse a fare "Din, don, dan", ripetendolo sino al momento in cui anche l'ultimo arriva al "Din, don, dan".
Bene, se ora osserviamo le note che vengono a sovrapporsi e osserviamo gli accordi che formano, vediamo che con due semplici accordi si potrebbe aggiungere un accompagnamento armonico, dandogli anche un certo ritmo per andare ad abbellire un po' il tutto, così per provare. In questo caso, avendolo io suonato in Fa, l'accordo di Fa maggiore e l'accordo di Do settima, opportunamente alternati, servono a fare il nostro accompagnamento. Se si volesse suonare il brano in Do, allora gli accordi sarebbero Do e Sol settima, e così via. Quindi ve lo faccio sentire anche con l'aggiunta dell'accompagnamento, che, ripeto, non ha la pretesa di migliorare per forza, visto che si tratta di ben quattro linee melodiche di armonica messe insieme, ma solo per pura prova e divertimento.
Cordialmente.
Carlo