Qual è la rappresentazione mentale della vostra armonica?

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Stefano Andreotti
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Qual è la rappresentazione mentale della vostra armonica?

Messaggio da Stefano Andreotti » mercoledì 22 marzo 2017, 0:43

Un saluto a tutti gli armonicisti.
Premessa:
ognuno di noi possiede una propria rappresentazione del mondo in base alla quale pensa ed agisce. Più il nostro modello mentale è "accurato", più efficace è il nostro comportamento.
Per chi suona l'armonica pare accada qualcosa di analogo come suggeriscono i risultati di una ricerca condotta da Lee Sankey che saranno pubblicati nel suo libro Braininstruments (al momento ancora inedito) di cui potete trovare un sunto all'indirizzo
http://www.brainstruments.com/wp-conten ... -paper.pdf

La domanda nasce spontanea:
com'è organizzato il vostro modello mentale dell'armonica che suonate abitualmente (diatonica, cromatica o tremolo che sia)?

Grazie per l'attenzione.
Stefano


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Manxcat
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Re: Qual è la rappresentazione mentale della vostra armonica

Messaggio da Manxcat » mercoledì 22 marzo 2017, 14:58

Ciao Stefano, purtroppo una eventuale risposta a questa tua proposta richiede un certo studio ed una certa pianificazione di alcuni concetti non proprio semplicissimi, partendo da una attenta lettura delle teoria del "brainstrument", termine coniato dall'autore, e derivante dalla fusione di termini "brain" e "instrument".
Pertanto, per quanto mi riguarda, e se avrò modo di documentarmi nel merito, mi riservo di partecipare al thread in un secondo momento.
Per ora colgo l'occasione per rinnovarti i miei più cari saluti.
Carlo
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Stefano Andreotti
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Re: Qual è la rappresentazione mentale della vostra armonica

Messaggio da Stefano Andreotti » mercoledì 22 marzo 2017, 22:17

Carlo ti ringrazio per la tua risposta, ricambio di cuore i tuoi saluti ed i tuoi eventuali contributi saranno i benvenuti!
Sono grato, inoltre, a tutti gli armonicisti del forum che vorranno contribuire a diradare la nebbia che ho sull'argomento in quanto ritengo che la comprensione di come si costruisce e come si sviluppa il proprio "braininstrument" possa costituire una base interessante per poter elaborare esercizi e tecniche che ne facilitino lo sviluppo e la loro condivisione con i fratelli e le sorelle di ancia potrebbe facilitarli nel raggiungimento di risultati eccellenti.
Grazie a tutti e buona serata.
Stefano
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Re: Qual è la rappresentazione mentale della vostra armonica

Messaggio da ginogatt » mercoledì 22 marzo 2017, 22:33

Grazie Stefano. Scaricato e dato un occhiata.
I prossimi giorni traduco e cerco di farmi un idea precisa di cosa intende.
Ho una mia immagine mentale del suono e della produzione ma non sono sicuro che l'autore intenda questo.
Comunque grazie. Siete tutti davvero unici
Gino
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Re: Qual è la rappresentazione mentale della vostra armonica

Messaggio da Stefano Andreotti » giovedì 23 marzo 2017, 8:14

Ciao Gino,
ringrazio te per l'interesse dimostrato, spero che l'argomento possa appassionarti e se ti va di aiutarci a capire cosa intende dire l'autore con il documento potremmo iniziare a lavorare ad una sua traduzione e metterlo a disposizione di tutti qui sul forum, chiedendone il permesso all'autore, come fu fatto a suo tempo con Franz Chmel :) .
Ho una mia immagine mentale del suono e della produzione ma non sono sicuro che l'autore intenda questo.
Presumo che questa sia una componente del modello visuo-spaziale multidimensionale di cui parla Lee Sankey. E mi farebbe molto piacere se tu volessi condividere il tuo modo di visualizzare i suoni dell'armonica (magari allegando anche un disegnino anche rudimentale :x ).
Siete tutti davvero unici
Siamo unici :wink:
Grazie Gino un saluto a te e a tutti gli armonicisti!
Stefano
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Re: Qual è la rappresentazione mentale della vostra armonica

Messaggio da Ersigo » giovedì 23 marzo 2017, 9:37

Ciao,
seguo con interesse.

Poco fa avevo visto su youtube un video Harmonica Tips (il #37 dopo il minuto 7) di Infoarmonica in cui De Montis parlava della mental vision dell'armonica e relativa notazione. Non penso che intendano la stessa cosa, ho dato una letta solo superficiale al .pdf, ma forse può essere utile segnalarlo.

Se serve una mano per tradurre a tempo perso, sono disponibile.
Sergio.
Ultima modifica di Ersigo il giovedì 23 marzo 2017, 19:21, modificato 1 volta in totale.
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Re: Qual è la rappresentazione mentale della vostra armonica

Messaggio da Stefano Andreotti » giovedì 23 marzo 2017, 11:13

Ciao Ersigo e grazie per la segnalazione e per la tua disponibilità ad aiutarci con la traduzione. Ora provo a studiare un po' il materiale sull'argomento e sono pronto a confrontarmi con piacere assieme sull'argomento.
Buon giovedì.
Stefano
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Re: Qual è la rappresentazione mentale della vostra armonica

Messaggio da Stefano Andreotti » mercoledì 5 aprile 2017, 8:12

Buon lunedì a tutti,
sull'argomento "brainstruments" segnalo un video su Youtube di Lee Sankey https://www.youtube.com/watch?v=0xGS-GikRXs
Buona visione.
Stefano Andreotti
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Re: Qual è la rappresentazione mentale della vostra armonica?

Messaggio da tiberioo » venerdì 18 gennaio 2019, 20:23

Ho guardato il pdf ma per me è troppo,le traduzioni mi uccidono :roll:
Leggendo il titolo pensavo vi riferiste al modo di memorizzare i brani e al loro studio ma non credo sia così.
A grandi linee, in attesa di una traduzione, che cosa tratta questo studio?
Ciao
Stefano Andreotti
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Re: Qual è la rappresentazione mentale della vostra armonica?

Messaggio da Stefano Andreotti » venerdì 8 febbraio 2019, 12:04

L'ipotesi principale di Lee Sankey è che quando si suona uno strumento musicale (o si ascolta attivamente un brano per capire quali note e come le sta suonando un altro musicista, oppure quando si sta pensando a come improvvisare, anche senza strumento in mano) in realtà si sta suonando il modello mentale (Brainstrument) di esso che abbiamo in testa, costruito a partire dai nostri sensi (più è chiaro, meglio si suona).

Un elemento di base per iniziare a svilupparlo è sapere dove si trova ogni nota sullo strumento e la tecnica atta a produrla
(i brainstruments dei virtuosi, vanno oltre e comprendono contemporaneamente, varie dimensioni, per rappresentare gli elementi di un brano come la linea ritmica, linea melodica, l'armonia, le note chiave e via dicendo).

La seconda ipotesi è che il desing di alcuni strumenti come quelli a tastiera facilitano questo compito, altri come l'armonica, il trombone (o la voce) richiedono uno sforzo ulteriore per riuscirci proprio perché non c'è una corrispondenza lineare tra costruzione dello strumento musicale e dove si trova su di esso una determinata nota (ad esempio le note che si producono nell'armonica con il bending o l'overbending sono "nascoste" da un punto di vista fisico perché si ottengono dagli stessi fori in cui si ottengono altre note). Pertanto è più difficile che vi siano dei virtuosi di tali strumenti, perché è più difficile costruire un modello mentale ricco che rappresenti tutte le note ed il modo di "presentarle" (es. mimando il tono di altri strumenti come la tromba oppure il violino).

In questi casi a volte i musicisti ricorrono al design di altri strumenti (Howard Levy dice:"Quando chiudo gli occhi e suono l'armonica, mi immagino la tastiera del mio pianoforte") o ad altre metafore o analogie per dare senso a ciò che suonano.

Altri aspetti musicali come l'armonia possono venire rappresentati con delle metafore come ad esempio un accordo di Fa maggiore può essere rappresentato mentalmente dal colore marrone. La ricerca, con alcuni limiti metodologici, interviste fatte ad oltre 40 musicisti professionisti, sembra supportare queste ipotesi.
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