SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » mercoledì 30 aprile 2014, 15:14

Grazie Marco e Gianni; no, grande no, ma impegnato a cercare di non far sfigurare l'armonica, quello certamente sì. E ciò che più mi stupisce è il fatto che a volte mi rendo conto che, con un midi e un organino a bocca, non dico che si possa eguagliare una grande orchestra ed un cantante professionista, ma si possa riuscire, grazie all'armonica, a non svilire troppo il brano e a renderlo in maniera piacevole, pur con i pochi mezzi di cui disponiamo. Insomma questo strumento che vibra e suona attraversato dal calore del nostro respiro è veramente magico!
Adesso c'è "Amare", http://youtu.be/7FcaIdd9zpc ma la vedo dura, e non per fare scena, la vedo veramente dura, e non ho ancora capito come poterla affrontare con l'armonica, pur versatile che essa sia . . . :shock: E parlo soprattutto della strofa . . .
Vi saluto, ho da fare . . . ! :D


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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da gillyd » mercoledì 30 aprile 2014, 17:29

Ciao Carlo,salve a tutti,dopo un pò di latitanza dovuta al volontariato sono tornato a commentare (ovviamente da appassionato ignorante) la monumentale opera di Carlo su SanRemo.Devo dire che a me, sono piaciute tutte ,qualcuna più qualcuna meno ,dipenderà senzaltro dall'effetto che queste canzoni hanno suscitato in me già dall'uscita in prima serata al festival.Condivido pienamente il pensiero di Carlo ,hanno comunque fatto storia nel mondo della musica leggera.Ho trovato piacevoli anche le amichevoli discussioni apparsi sul forum in merito ad arrangiamenti,e basi musicali. Da parte mia, Carlo,ti faccio ancora i miei complimenti per le tue esecuzioni armoniche eccellenti.Grazie. Salutoni......Lele :) :D :) :D
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da robertoguido » mercoledì 30 aprile 2014, 19:20

LA MEGLIO DI TUTTE!
Ecco quindi cosa ne penso! Bel brano, ottima tua interpretazione, bel midi e buon arrangiamento e ottima registrazione e adesso... lo devo dire... ancora poco e i miei mi regalano la Vespa 50 Special :lol: Bei tempi, il pieno di miscela con 2.000 lire e giravo per una settimana come un cretino!
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » mercoledì 30 aprile 2014, 19:46

gillyd ha scritto: la monumentale opera di Carlo
:D :D :D

Grazie Lele, pensavo che tu ti fossi dimenticato di noi :D
robertoguido ha scritto:LA MEGLIO DI TUTTE!
No, no: la meglio è sempre quella che dobbiamo ancora suonare! :D
Speriamo che dopo la Vespina arrivi anche una bella 500 fiammante, con i sedili ribaltabili, ovviamente :wink:
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » giovedì 1 maggio 2014, 10:27

Buon primo maggio a tutti.
Sono lieto di terminare questi anni '70, prendermi una pausa, per poi pianificare e concentrarmi sugli anni '80, anni che ci riservano altrettante belle canzoni.

La canzone del 1979, "Amare", non è famosissima ed è una di quelle tantissime canzoni di Sanremo che non piacciono subito, al primo ascolto, ma che cominciano a piacere dopo un po' di ascolti, ed io, come per tutte quelle che non conoscevo, me ne sono innamorato imparando a suonarla.

L'ho fatta con la bluesharp, la solita Seydel in Low C, che ha un timbro sonoro particolarmente bello. Ci ho messo anche un pizzico di fisa; se Gianni mi dirà che c’è poca fisa vorrà dire che ho fatto bene a mettercela e che il risultato è gradevole; il problema sarebbe se mi dicesse che ce ne ho messa troppa, perché allora vorrebbe dire che non ci andava messa . . . !
Inoltre vorrei condividere con i “suonatori” praticanti della “home-recording” questa mia ansia di inizio, cioè la difficoltà delle prime battute, in cui le labbra tendono ad irrigidirsi e non ti senti sciolto: lo fa anche a voi? Poi, man mano che vai avanti con la canzone e che cominci a rilassarti ed a pensare che se sbagli potrai rifare tutto da capo o risuonarne una parte o una frase, allora le cose si aggiustano e cambia la musica, e le mie sono sempre migliori nella seconda metà.

Vorrei anche spendere due parole sul tipo di armonica che ho usato, un’armonica in tonalità bassa, considerando quelle in chiave di Do e più alta, cioè Re, Mi e Fa, senza considerare quelle in Sol, La e Si, perché credo siano ingestibili, almeno per me, e che comunque non ho mai provato.
Dunque, parlo a chi non è pratico e non le hai mai suonate. La successione tonale delle armoniche, dalla più bassa alla più alta, parte, come sappiamo, dal Sol, tonalità più bassa, a va fino al Fa, tonalità più alta. Le tre ottave che abbiamo a disposizione partono dalla tonica, la prima nota della scala, che è quella centrale di un pianoforte. Esempio: un'armonica in Do parte, sul primo foro soffiato, dal Do centrale di un pianoforte, detto in termini europei anche C4. Le armoniche, invece, accordate in tonalità bassa partono dall'ottava precedente e cioè, sempre nel caso di una in Do, dal C3 anziché dal C4. Ebbene, l'uso di tali armoniche non è così semplice come potrebbe sembrare, perché la loro risposta alle nostre sollecitazioni è assai diversa da quelle "normali".
Le lunghe ance della prima ottava vibrano solo a guardarle ed è molto più difficile ottenere note singole pulite, nei fraseggi di una melodia; inoltre sono molto più sensibili e reattive ai piccoli errori di mancato controllo della respirazione e del posizionamento dell'armonica rispetto alla bocca, ed il pericolo di ottenere una nota "strozzata" è molto più consistente e sempre presente. Pensate che le ance si sentono vibrare solo sbattendo l'armonica sul palmo della mano per asciugarla. Di contro ti consentono, a chi come me suona melodie, di avere quella famosa ottava che nelle "normali" è monca di due note, la prima ottava, ti consentono, dicevo, di averla tutta completa, per poter meglio gestire le note del brano che devi affrontare senza uso di bending. Insomma, pro e contro; credo comunque che siano gestibili sino alla tonalità di Do e che la tonalità di Fa basso sia quella di maggior significato e di maggiore diffusione, essendo il Fa, come abbiamo visto, la tonalità più alta, e quella quindi che più facilmente necessita di una corrispettiva bassa.

Tutto questo per dire che ogni qualvolta mi cimento con quella tonalità impiego un sacco di tempo in più per arrivare a risultati accettabili, in termini di fluidità del fraseggio, anche perché se da una parte le ance più lunghe diventano più sensibili e morbide, dall'altra il loro tempo di reazione si allunga ed i fraseggi veloci diventano molto più complicati.

Bene, dette queste mie sensazioni sulle armoniche in tonalità bassa, sensazioni empiriche che non sono certo vangelo e che magari potrebbero essere il frutto di eventuali difetti delle mie armoniche in particolare, passiamo al festival del 1979.

Presentato ancora una volta da Mike Bongiorno, questo festival vede la partecipazione di 22 cantanti e di 22 canzoni. Vince Mino Vergnaghi con questa canzone e un certo successo lo ottennero i Camaleonti con "Quell'attimo in più", ma nulla di grande rilievo da tramandare ai posteri. Come ormai consuetudine, risaltano più gli ospiti che i cantanti in gara, ed il festival ha veramente perso tutto il suo significato originario. Tra gli ospiti Demis Roussos e Tina Turner. Inoltre Pippo Franco canta la sua "Mi scappa la Pipì", fuori concorso, che sarà la canzone più ricordata di quel festival . . .

Guardiamo fiduciosi verso gli orizzonti degli anni '80. :D

Un caro saluto a tutti.
Carlo
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Giuliano » giovedì 1 maggio 2014, 11:50

Queste ultime due non le conoscevo. 'E dirsi ciao' la sento qui per la prima volta, suonata da te con un sentimento che genera una bella dose di pathos. 'Amare' e Mergnaghi: mai sentiti, ma anche loro giustamente parte della grande storia del festival a pieno titolo...
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da NPW » giovedì 1 maggio 2014, 11:52

1979: i miei primi vent’anni :P
Stavo frequentando il primo anno di Ingegneria e, ovviamente, a quel tempo, per noi (allora) giovani, il Festival di Sanremo non si sapeva nemmeno cosa fosse.
Gli interessi erano di tutt’altra natura :wink:
No, no, non fraintendetemi, intendevo … proprio quello :mrgreen:
Dunque, i complimenti a Carlo per l’impegno, la bravura, la costanza e l’imperturbabilità in questo suo bellissimo progetto glieli ho fatti già più volte, ma con questa “Amare”, ha superato sé stesso.
E chi l’aveva mai sentita?! Chi è ‘sto Mino Vergnaghi? Da dove viene? Che fine ha fatto? Boh!
Nonostante la mia ignoranza, ho apprezzato, e di molto, l’esecuzione, la fisa, il suono della BH bassa, il vibrato, la pulizia delle note, insomma, Carlo, si sente che ti è piaciuta.
Concludo con una piccola carrellata di nomi che hanno caratterizzato quel 1979, l’ordinamento è sempre quello alfabetico:
- Fabrizio De André e Dori Ghezzi
- Il Sistema Monetario Europeo
- L’āyatollāh Ruhollāh Khomeini
- Lo Shāh Mohammad Reza Pahlavi
- Madre Teresa di Calcutta
- Margaret Thatcher
- Nilde Iotti
- Pietro Mennea
- Terza Rete Rai e Tg3
Detto questo, vado di corsa a portarmi in pari con gli ascolti, sono rimasto un po’ indietro, causa impegni ... feriferi 8)
A presto
Walter
Di lui ti devi preoccupare quando scrive, e non quando non scrive.
Lui è un pragmatico, e non si perde in chiacchiere.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Marco Benevelli » giovedì 1 maggio 2014, 11:57

Ciao Carlo,
sono d'accordo, il timbro dell'armonica è veramente bello e corposo e trovo che la melodia della canzone sia abbastanza orecchiabile da subito. Parlando di ance lunghe, le trovo più difficili da gestire rispetto a quelle corte: ascoltando la canzone vedo (anzi sento) che non hai questo problema. Io suono soltanto la cromatica (e anche male) ma sono ancora alla ricerca di un approccio ottimale sulle note basse: proprio per questo non uso per adesso la 16 fori e mi faccio bastare tre ottave. Con l'esercizio continuo, un po' alla volta c'è qualche miglioramento e quindi proseguo con fiducia.
Voleva essere un post sulla tua canzone e come al solito sono finito da un'altra parte.
Buon 1° maggio a tutti.
Marco B.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » giovedì 1 maggio 2014, 12:02

Grazie Giuliano e ciao vacanziere.
Rispondo ad entrambi con una sola fava, quindi normalmente: e che forse io le conoscevo? Ora le conosco e le apprezzo, e a me le "cose" nuove piacciono sempre moltissimo, per un po' . . .
Poi mi vengono a noia; per cui ben vengano altre nuove, e tra quelle degli '80, '90 e 2000 ce ne saranno tante, quasi tutte!
Buona festa ai più e buon lavoro a Giuliano.
Carlo
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da danilo pucci » giovedì 1 maggio 2014, 21:49

* bella da morire
*Pensieri e parole
*E dirsi ciao
*Amore
Per un'attimo mi sembrano sconosciute poi escono a galla nei ricordi e mi procurano quel lieve dispiacere per il tempo che veramente non tornera' piu'. Di queste canzoni non ricordo le parole, forse e' un bene, spesso sono quelle che rovinano tutto!
Carlo, dirti bravo non basta!
Danilo
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » venerdì 2 maggio 2014, 8:12

danilo pucci ha scritto: Carlo, non ci crederai ma non riesco a starti dietro!

E' vero Danilo, ci credo, ma non preoccuparti, va bene così. :D :D
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da carlodivers » venerdì 2 maggio 2014, 11:29

Manxcat ha scritto:Buon primo maggio a tutti.
Tutto questo per dire che ogni qualvolta mi cimento con quella tonalità impiego un sacco di tempo in più per arrivare a risultati accettabili, in termini di fluidità del fraseggio, anche perché se da una parte le ance più lunghe diventano più sensibili e morbide, dall'altra il loro tempo di reazione si allunga ed i fraseggi veloci diventano molto più complicati.
Carlo
Ciao Carlo,
mi unisco all'ovazione comune per questo " Amare", brano semi-sconosciuto ma che tu hai eseguito molto bene dando grande valore alla tua Seydel Low C dal bel suono grave ma al contempo melodioso.

Trovo le tue stesse difficoltà quando "tento" di suonare con la Chromonica CX64 la parte della prima ottava infatti le ance sono sensibilissime e molto difficili da gestire,appunto come dici tu riguardo la tua Seydel Low C. Forse era meglio che acquistassi una Chromonica CX54 che si dovrebbe gestire meglio!
Grazie per la bella musica che sempre ci proponi nel migliore dei modi.
Buona giornata ( si fa per dire qui a Genova cè un forte temporale )
Carlodivers
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » venerdì 2 maggio 2014, 13:20

Buongiorno a tutti, in particolare a Marco e Carlo, che ringrazio per l'attenzione.
Il messaggio di Marco mi è apparso solo ora, e non ho capito il perché, o forse non l'avevo visto . . .
Sono alle prese con il 1980 e sto soffrendo molto :D :D
Non è molto facile.
A presto.
Carlo
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da domy » venerdì 2 maggio 2014, 14:12

Buongiorno a tutti!! Lo so, lo so, sono molto e ho un sacco di roba da ascoltare se riesco, ma volevo approfittare di questi 5 minuti per dire che la tua versione di " Chi non lavora" mi è piaciuta moltissimo!!! E scrivendo moltissimo intendo....moltissssimo!! :D
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » venerdì 2 maggio 2014, 15:30

E rieccoci, non senza salutare Domy, e ringraziarlo per l'attenzione.

1980. E' l'anno di Benigni e la Carlisi con il loro famoso lunghissimo bacio. "Ma che vorresti fare all'amore qui in eurovisione?" E terminano andando a presentare il festival di Imperia . . . Guardate, 34 anni dopo, la straripante comicità del nostro Benigni: http://youtu.be/LvO2RcZ6kQI

Tra i debuttanti Enrico Ruggeri cantante del gruppo "I Decibel" con la canzone "Contessa".

Niente orchestra: o base o band che suona.

Vince il cantante preferito, o uno dei preferiti di Gianni, Toto Cutugno con la canzone "Solo noi" , che mi ha fatto molto starnazzare per arrivare a suonarla in qualche modo; non ci eravamo molto capiti, io e lei, ma alla fine siamo giunti ad un accordo che mi ha lasciato abbastanza soddisfatto e appagato. E poi, chi si accontenta gode, ed io sono un gaudente, perché mi accontento sempre; cerco di fare meglio che posso e poi sono contento, in ogni caso.

Non aggiungo altro; quando c'è di mezzo Benigni, tutto il resto sembra passare in secondo piano, e fu lui a presentare quel festival, con Claudio Cecchetto, la Carlisi e Daniele Piombi dal Casinò.

Insomma, cominciano gli anni '80, con belle canzoni e ne riparliamo la prossima settimana, perché nel week end non sarò attivo a suonare.

La versione che ascolterete è suonata con la Suzuki SCX 56, un po' di fisarmonica e un po' di tastiera, su base midi reperibile gratuitamente in rete. Il giochino, anche se per me piuttosto impegnativo, mi ha divertito moltissimo.
Grazie a chi l'apprezzerà.

Carlo
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Marco Benevelli » venerdì 2 maggio 2014, 16:45

Ciao Carlo.
mooolto meglio dell'originale!! Mi piace specialmente l'alternanza di armonica e fisa nei ritornelli ed il suono dei bassi della tua SCX-56 (no, non la compro :D ).
Buona serata.
Marco B.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » venerdì 2 maggio 2014, 18:01

Marco Benevelli ha scritto:Ciao Carlo.
mooolto meglio dell'originale!!
Siamo malati di armonica!
Marco Benevelli ha scritto: (no, non la compro :D ).
Ci dobbiamo credere? :D
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da jojo61 » venerdì 2 maggio 2014, 23:47

Ciao Carlo, eccomi dopo quasi due giorni che non tocco il pc e vedo che hai postato ben due brani che per semplicità commenterò in un unico post.
Mino Vergnaghi io me lo ricordo :shock: , dopo averci (a noi adolesenti) sfrantumato gli zebedei per tutta l'estate del '78, uscendo all'improvviso con una canzone il cui titolo mi sembra fosse Parigi Addio, tentò il colpo grosso con Sanremo. Per nostra fortuna il colpo non gli riuscì e anche se Amare durò qualche mese, Vergnaghi finì poi nel dimenticatoio per sempre (e oserei dire quasi per nostra fortuna :o ).
E' da ammirare la tua capacità di riuscire a suonare anche l'insuonabile risuscitando una canzone praticamente inesistente. Ammiro questa tua capacità di concentrazione, io non ci riuscirei mai!
La qualità è ottima, come di consueto, il timbro dell'armonica è superbo e la fisa è....giusta :wink: !
questa mia ansia di inizio, cioè la difficoltà delle prime battute, in cui le labbra tendono ad irrigidirsi e non ti senti sciolto: lo fa anche a voi?
Credo che tu ti riferisca a quella che viene chiamata "ansia da nastro che gira", ne avevo parlato in merito alla Margherita di Giuliano. Finchè un brano lo provi, lo studi, al limite lo suoni anche davanti a un pubblico tutto bene, non appena premi il tasto REC :shock: cominci a fare un errore dietro l'altro o, ed è quello che succede a me più spesso, la perfromance viene scialba, timida, senza sentimento e se non viene alla prima ci vogliono parecchi tentativi prima di avere un risultato accettabile. Esiste anche la paura da microfono, ma è un'altra cosa e capita davanti a un pubblico le prime volte e comunque al primo brano della scaletta, poi svanisce e incomincia il divertimento.
E veniamo adesso alle "dolenti note" :cry: cutugnane. :mrgreen:
Molto originale l'idea dell'alternanza fisa/armonica. Purtroppo il bellissimo timbro della tua armonica, il tuo stupendo vibrato e la fisa non riescono a compiere il miracolo: la canzone è proprio brutta e brutta rimane, anche con la tua impeccabile esecuzione. Forse è proprio togliendole il contesto cantato che, mettendone in risalto la struttura, rivela quello che è. Se Amare era una canzone insignificante, e come tale caduta nel dimenticatoio, questa se alcuni la ricordano è probabilmente per la bruttezza. Oh, questa è naturalmente la mia opinione eh. :|
Saluti.
Ciaociao. Gianni.
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the rest of you can just rattle your jewelry!” J. Lennon.[/i][/color]

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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » sabato 3 maggio 2014, 17:39

jojo61 ha scritto: Oh, questa è naturalmente la mia opinione eh. :|
Ci mancherebbe . . . Non c'è nemmeno bisogno di specificarlo, e, come abbiamo ampiamente visto e dibattuto, ciascuno "sente" le canzoni ed i generi di musica secondo il proprio gusto e le proprie esperienze, ed è interessante parlarne, e anche divertente.
Per quanto riguarda "l'ansia del nastro che gira" (espressione che rende perfettamente l'idea), oggi non mi sono lasciato contagiare . . .
Infatti non ho suonato nulla! :D :D :D
Per la tua 13a fatica ti ho risposto di là.
Buon fine settimana.
Carlo
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da gillyd » sabato 3 maggio 2014, 17:49

Ciao Carlo,personalmente ,sono amante delle canzoni anni 40/50/60/70 poi dopo questi decenni inizia a scemare il piacere per il festival a parte rare eccezioni.IL fatto sarà dovuto all'età che passa ed alle emozioni della vita che cambia con il cambiare dei ritmi musicali in evoluzione continua...io comunque mi riconosco e mi emoziono di più nelle vecchie canzoni . Apprezzo comunque i tuoi lavori musicali tanto più per la caparbietà con cui li studi e li esegui(veramente un bell'impegno) e soprattutto per il suono delle tue armoniche .Sempre molto bravo te lo ripeto ,e grazie a te (non a noi che le ascoltiamo)che ci permetti di ascoltarti.....Salutoni Lele.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » sabato 3 maggio 2014, 18:52

gillyd ha scritto:Ciao Carlo,personalmente ,sono amante delle canzoni anni 40/50/60/70 poi dopo questi decenni inizia a scemare il piacere per il festival a parte rare eccezioni.
Ciao Lele, ti capisco perfettamente. Anch'io mi trovo nella tua stessa condizione di gusto e di scelte.
Devo dire però che sono rimasto stupito nell'esaminare il decennio degli '80: nonostante che non abbia seguito quei festival, le dieci canzoni in oggetto, che pensavo di non conoscere, più o meno le conosco tutte e ti assicuro che ce ne sono alcune molto belle, che, ritornandoti alla mente, ti piaceranno. Purtroppo non posso, per ora, dirti la stessa cosa degli anni '90, perché da una prima occhiata ho visto che di quelle ne conosco soltanto due o forse tre, Staremo a vedere, anzi a sentire. :D
Grazie sempre e comunque della tua attenzione.
Carlo
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Giuliano » domenica 4 maggio 2014, 11:10

Chissà perché mentre ascoltavo questo brano mi sembrava di sentire cantare 'I Ricchi e i Poveri'. Ho l'impressione che sia il risultato di una classica ricetta di 'pop italiano', per cui in un brano che non conosci lo ascolti per la prima volta e sembra composto da spezzoni presi da varie canzoni che conosci già. Qualcun altro ha avuto la stessa impressione ? Comunque ben eseguito, e mi è piaciuta soprattutto l' 'apertura' dell'armonica. Un bel basso. Poi secondo me in questo tipo di brano la Fisa e l'armonica ci stanno bene anche insieme.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da robertoguido » domenica 4 maggio 2014, 13:30

Ciao Carlo, sempre complimenti per costanza impegno e qualità di esecuzione e mix che in queste due ultime canzoni è davvero notevole.
Guarda che sono pure riuscito ad ascoltarti in "Solo Noi" che mi ricordo perfettamente di essere stata una delle prime canzoni che ritenevo "insopportabili"!
Mi è incredibilmente piaciuta "Amare" cantata da quel personaggio che manco sapevo fosse mai esistito :D
Ti dirò che mi è piaciuto molto l'attacco e non mi sembra "sofferto" e comunque ti confermo che condivido appieno il problema del tasto Rec!
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » lunedì 5 maggio 2014, 11:03

Grazie a tutti gli amici che hanno partecipato alla discussione; ora è tempo di proseguire il cammino.

Nel 1981 il festival di Sanremo riportò in classifica diverse canzoni e fu un anno di rinascita dal punto di vista delle vendite di dischi. Ne uscirono successi internazionali come la canzone vincitrice, "Per Elisa" cantata da Alice, "Maledetta Primavera", cantata da Loretta Goggi, seconda classificata e anche "Sarà perché ti amo" dei Ricchi e Poveri, quinta classificata. Fu il festival di Claudio Cecchetto, affiancato da Eleonora Vallone e Nilla Pizzi, invitata per celebrare i trent'anni di festival.
Fu anche l'anno in cui Alberto Sordi cantò, ovviamente come ospite d'onore, "E va e va".

Per quanto mi riguarda, per dire la verità, avrei preferito rifare “Maledetta Primavera”, che ho già registrato una volta, e che mi piace di più; ma questa è l’antologia delle vincitrici e non delle seconde, per cui ho provato a cercare un punto d'incontro con questa “Per Elisa”, aiutandomi anche questa volta con la fisarmonica, ma non so quanto possa esserci riuscito. La canzone non ha una linea melodica, ma è un insieme di sussulti, di sobbalzi e uno che ama suonare le “arie” si trova sconcertato; non è il mio genere. Ho usato la CX 12 Jazz.
Spero di trarre maggior divertimento e soddisfazione dalla prossima.
Buona giornata.
Carlo
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Marco Benevelli » lunedì 5 maggio 2014, 13:42

Ciao Carlo,
questa me la ricordo bene, penso di avere anche il 45 giri. Non credo che con l'armonica si potesse fare di meglio; come hai detto giustamente è un pezzo fatto di successioni improvvise di note, anche uguali (sempre difficili da rendere bene), per cui tu forse non ti sarai divertito a suonarla ma io l'ho ascoltata molto volentieri.
A presto.
Marco B.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da jojo61 » lunedì 5 maggio 2014, 13:45

:o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o :o
BRAVO!
Sono letteralmente esterrefatto. Questa canzone è quanto di più lontano da essere adatto a un'arrangiamento meramente strumentale, sei riuscito alla grande nell'intento: scadere in una cosetta scialba e ripetitiva era molto facile. GENIALE il riff fatto con la fisa!
STRACOMPLIMENTISSIMI!
Dopo Chi Non Lavora e questa non hai più scuse per cimentarti col rock! :D :D :D
Saluti.
Ciaociao. Gianni.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » lunedì 5 maggio 2014, 14:25

Marco Benevelli ha scritto: questa me la ricordo bene, penso di avere anche il 45 giri.
Bene, bene! Se entriamo nell'epoca di Marco e coetanei, significa che siamo già nell'era moderna, ed il lavoro sta vertiginosamente avvicinandosi ai tempi nostri! :D
jojo61 ha scritto: Questa canzone è quanto di più lontano da essere adatto a un arrangiamento meramente strumentale . . .
Dopo Chi Non Lavora e questa non hai più scuse per cimentarti col rock!
Eh sì, sono tutto "Rock 'n Roll" . . . :D
E pensare che temevo che dopo questa mi avresti suggerito di cambiare hobby . . . :lol:
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da carlodivers » lunedì 5 maggio 2014, 18:16

Manxcat ha scritto: La canzone non ha una linea melodica, ma è un insieme di sussulti, di sobbalzi e uno che ama suonare le “arie” si trova sconcertato; non è il mio genere. Ho usato la CX 12 Jazz.
Spero di trarre maggior divertimento e soddisfazione dalla prossima.
Buona giornata.
Carlo
Ciao carlo,
canzone difficilissima da eseguire,io non avrei nemmeno saputo da dove iniziare,ma tu ce l'hai messa tutta e la tua CX 12 Jazz era brillante al massimo.
Però,sono sicuro,è stata una faticaccia per te... che senz'altro preferisci le melodie più tradizionali.
Grazie per la bella musica che ci porti giornalmente( o quasi .
Saluti
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da robertoguido » lunedì 5 maggio 2014, 23:05

Bravo Carlo, davvero bravo!!!
Questa era tostissima, io personalmente questa Elisa non avrei saputo "da che parte prenderla" :D
Scherzi a parte è davvero un ottimo lavoro e il risultato è sinceramente bello. Mi sa che con questo lavoro ti sei trovato anche una fantastica palestra perché migliori sempre più
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » martedì 6 maggio 2014, 17:21

Appena ho finito di registrare una canzone, se mi sento appagato del risultato, provo, per pochi muniti, come una forma di esaltazione, qualcosa che non so descrivere, come se fossi un musicista capace, o se avessi prodotto qualcosa di veramente bello . . . So bene di non aver prodotto nulla, ma, ciò nonostante, mi sento felice e realizzato, soddisfatto.
La canzone di oggi, per esempio, non mi piace, ma mi piace molto come l'ho suonata, come sono riuscito ad eseguirla; lo dico così, per dire le cose come stanno, per condividere uno stato d'animo, senza false modestie. Come si spiega tutto questo? Non lo so, trovo nell'armonica e su tutto ciò che la riguarda, nell'armonica contestualizzata con la vita e le attività del nostro Forum, in quanto solo questa armonica conosco, delle strane contraddizioni, una delle quali è proprio questa: in questo mio percorso sanremese, incredibilie palestra, come dice l'ottimo Roberto, per apprendere, progredire e trovare gli incentivi per farlo, sembra che mi vengano meglio le canzoni che non mi piacciono rispetto a quelle che mi sono sempre piaciute. Forse è merito del fatto che, dovendo vincere, per suonarle, quella certa inerzia dovuta al disinteresse, ci devo per forza mettere un impegno maggiore, tutto quello possibile.
Un'altra di queste contraddizioni, frutto delle mie sensazioni e non di pura verità, intendiamoci, che mi viene subito alla mente, visto che oggi sono in vena, è che ho dovuto constatare che chi prende lezioni smette di divertirsi, fino a smettere addirittura di suonare.
Chiedo a me stesso ed agli altri: "Ma, da grande, vuoi forse fare l'armonicista?" Per quanto mi riguarda, la risposta è no; da grande voglio fare altre cose, e non credo che avranno a che vedere con la musica, perché la musica fa parte di quelle discipline e materie che sono belle soprattutto viste da chi non le sa fare. Lo so, lo so, sembra una cavolata, e potrebbe anche esserlo; ma fatemi almeno spiegare. Per essere musicisti occorre, oltre al talento, tanto studio, impegno e autodisciplina, carattere, determinazione, passione. Se senti suonare al pianoforte un brano che ti piace vai in visibilio; ma quello che te lo sta suonando c'è arrivato attraverso tanti e tali sacrifici, e tanta dilazione nel tempo, che non è nemmeno in grado di rendersi conto di quello che veramente ha imparato a fare, in tutti quegli anni, né di quello che veramente riesce a trasmettere ad uno che non sa suonare. Insomma, per fare un esempio molto semplice, è un po' come diventare ricchi attraverso una vita di duro lavoro e impegno e pensare di vincere alla lotteria. Capite bene che quella ricchezza appare molto più affascinante e in forma molto diversa al pensiero povero di chi ricco non è.
Insomma, dicevamo, da grandi volete fare gli armonicisti? Si? Bene, allora prendetevi tutto il tempo necessario e, se avete talento, andate da qualcuno che, notoriamente e in maniera comprovata e confermata, possa aiutarvi a farvi manifestare questo talento. Se invece da grandi non volete fare gli armonicisti, allora il mio consiglio è quello di divertirvi, divertirvi e basta; andate in montagna, mettete gli sci ai piedi, cominciate sul campetto dei bambini, poi, dopo un'oretta, mettetevi tra le gambe il seggiolino dello skilift e fate di tutto per arrivare in cima, e poi giù, alla meno peggio, come fece colui che per primo si mise gli sci, e che aveva due gambe, due braccia e due palle esattamente come le vostre.
E questi sono quei cinque minuti di esaltazione che mi prendono alla fine di una registrazione, quasi sempre, tanto per farvi capire. A voi non succede? Ovviamente mi sto rivolgendo a chi suona e condivide con gli altri, non a quelli che non suonano o che fanno autoerotismo musicale.
Un'altra contraddizione la trovo sullo sbavare guardando i video dei grandi sul tubo . . . .
Ma, insomma, dovremmo confrontarci con i grandi musicisti, per lo più professionisti, viventi e non, che in ogni parte del mondo si contano sulle dita delle mani, per il nostro divertente passatempo? Ripeto, "divertente passatempo", ciò che l'armonica è per me. Potrebbe qualcuno spiegarmi perché dovrei divertirmi di più e passare così meglio il mio tempo osservando attentamente quanto hanno saputo fare alcuni esemplari di esseri umani che si sono succeduti nei lustri e che vengono ricordati come dei fenomeni? Sapete, nella mia mente in preda ai cinque minuti di esaltazione, quale domanda si compone riguardo a questo? Mi viene da chiedermi: "Ma per fare l'amore con una donna dovrò forse prima guardarmi un filmino porno e cercare di imparare da quello?"
Poi, quando tutto ritorna nel suo equilibrio naturale, e cessa la secrezione di certi ormoni e certe sostanze che vanno ad influenzare la funzionalità del cervello, capisco che no, non è il caso, è meglio, e anche più dignitoso, un approccio sereno, naturale, secondo i tuoi stimoli e la tua fantasia. O no?
Ovvio che questa lettura non è per Giuliano Gennari, che mi trova lungo anche quando scrivo poco . . . Anche perché non ho ancora finito, e ora vi devo parlare del festival di Sanremo 1982 e della mia canzone.
A presentarlo fu ancora Claudio Cecchetto, con Patrizia Rossetti e Daniele Piombi dal Casinò. Il premio della critica andò a Mia Martini con "E non finisce mica il cielo"; a vincere fu Riccardo Fogli con "Storie di tutti i giorni"; il maggior riscontro per le vendite lo ebbe "Felicità" cantata da Albano e Romina Power. Altre canzoni, "Soli" di Drupi, "Vado al massimo" di Vasco Rossi. Fu anche l'anno della disputa tra Claudio Villa e il patron Ravera per l'eliminazione della canzone dello stesso Villa, che finì a carte bollate.

Pertanto ecco la vincitrice, "Storie di tutti i giorni" in versione armonica cromatica, Suzuki SCX 56, e il famoso tappeto, come dice Gianni, di fisarmonica; e questa volta il tappeto gliel'ho fatto, proprio pensando a Gianni, bello lungo come più volte mi aveva suggerito.
Sarò lieto se vi piacerà, ma sempre lieto di averla imparata e suonata anche se venisse criticata, ed il percorso è ancora lungo e pieno di insidie e avrò modo di rifarmi e tempo per altre critiche.
Grazie in ogni caso.

Carlo

P.S. Mi viene da ridere all'idea che qualcuno scrive tre righe e si scusa di averla fatta lunga . . . . Scusatemi veramente . . . . O meglio, ascoltate la canzone, direttamente, senza leggere il romanzo.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Marco Benevelli » martedì 6 maggio 2014, 17:50

Ciao Carlo,
ho apprezzato anche questa tua ultima fatica (visto quello che dici nella presentazione, la definisco così); bei passaggi tra note alte e basse e mi è piaciuto soprattutto il controcanto della fisarmonica.
E ora sento di doverti una risposta:
Manxcat ha scritto:...ho dovuto constatare che chi prende lezioni smette di divertirsi, fino a smettere addirittura di suonare. Chiedo a me stesso ed agli altri: "Ma, da grande, vuoi forse fare l'armonicista?"
La risposta è ovviamente no, non è per questo che vado a lezione una volta al mese, sobbarcandomi 450 km di treno fra andata e ritorno e "perdendo" una giornata intera per due ore di lezione. Lo faccio soltanto per acquisire una maggiore consapevolezza in quello che sto facendo, e questo senza perdere nemmeno per un attimo, credimi, il piacere di suonare. E' ben vero che per far questo non sto partecipando attivamente al Music Lab e un po' me ne dispiace, ma ho dovuto fare una scelta. Da quando frequento questo forum (il mio primo e tuttora unico) ho avuto modo di conoscere, anche se indirettamente, un sacco di persone e ho constatato che quasi tutti hanno dei trascorsi musicali e hanno suonato altri strumenti. Partendo quindi da una base di questo tipo si può dire: adesso provo con l'armonica sfruttando per quanto possibile le mie conoscenze. Questo per me non valeva e per questo sto cercando di colmare almeno un po' la distanza che mi separa in questo senso da tutti voi: non mi interessa scoprire se ho talento (a 50 anni, figuriamoci), come ho detto prima non voglio diventare un musicista, sto soltanto facendo un viaggio che non so dove mi porterà ma per adesso penso ne stia valendo la pena.
Grazie Carlo anche per i continui spunti di discussione che offri.
Buona serata a tutti.
Marco B.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » martedì 6 maggio 2014, 18:34

Marco Benevelli ha scritto: vado a lezione una volta al mese, sobbarcandomi 450 km di treno fra andata e ritorno e "perdendo" una giornata intera per due ore di lezione.
450 Km? Ah, io pensavo che De Aloe fosse a due passi da te e che per questo tu avessi deciso di prendere le lezioni.
Se ti senti così motivato, fai bene a farlo, ci mancherebbe.
Ma il punto del mio ragionamento era un altro, non puramente quello se lezioni sì o lezioni no; ma piuttosto come alimentare la voglia di suonare, facendo attenzione a non farsela passare. E visto che tu affermi "senza perdere, nemmeno per un attimo, il piacere di suonare", ti credo, va bene; si vede che hai perso soltanto quello di suonare con noi, come l'ha perso Cristian ed altri. :?
Spunti di discussione, certo, per il piacere di uno scambio di opinioni in merito ai nostri giochi e giocattoli.
Grazie per la tua gradita e mai banale partecipazione.
Carlo
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da jojo61 » martedì 6 maggio 2014, 19:40

Credo che converrai con me che la canzone è ben poca cosa, ripetitiva e banalotta (per fortuna però non arrivò prima Felicità! :mrgreen: ). La tua esecuzione è impeccabile come sempre, ma mi pare di sentire che ti sei divertito meno che in altri brani :wink: . Superbo il tappeto, e il contrappunto, di fisa.
Perdere il piacere di suonare? :shock: Non so cosa sia. Mai perso, nemmeno per un momento in quarant'anni! Anzi quando, per impegni o ferie, non riesco a suonare anche per un giorno, mi entra il nervoso! :D Mi bastano anche dieci minuti durante la fumatina di toscano dopo cena, agguanto una chitarra (fumare e suonare l'armonica è difficile :roll: ) e una strimpellatina me la faccio comunque, sempre. :D
Complimenti e saluti.
Ciaociao. Gianni.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da robertoguido » mercoledì 7 maggio 2014, 0:07

Caro Carlo, è sempre bello per me leggere i tuoi pensieri e qualche volta mi aiutano a riflettere e cercare delle risposte.
Da grande che vorrei fare? Un sacco di cose! Per me è sempre stato cosi: un grande eclettico ma inconcludente. È anche per questo che per un po' ho preso lezioni, perché se no mi disperdo e mi perdo. Da solo sono... Pericoloso :wink: Purtroppo per tutta una serie di problemi ho dovuto mollare le mie lezioni ed il mio ritmo ma non vedo l'ora di tornare a regime.
Ma tu continua così con il tuo Sanremo che io non me ne perdo una e mi tieni compagnia!
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da carlodivers » mercoledì 7 maggio 2014, 10:03

Manxcat ha scritto:Ma, insomma, dovremmo confrontarci con i grandi musicisti, per lo più professionisti, viventi e non, che in ogni parte del mondo si contano sulle dita delle mani, per il nostro divertente passatempo? Ripeto, "divertente passatempo"
Ciao Carlo,
Anche questa volta ne sei uscito benissimo! Bella melodia e perfettamente ritmata sia per la l'armonica che la fisarmonica che sostiene il brano sempre molto bene.

In quanto la tua lunga ed interessante esposizione dei tuoi pensieri, vorrei esprimere solo un breve commento.
Io,quando sento uno dei grandi della musica non è che voglio confrontarmi con la sue esecuzione,ci mancherebbe altro,ma solo cercare di migliorare la mia maniera di far musica.
In fondo tutti i musicisti, antichi e moderni, traggono spunto da qualcosa che cè stato prima.
Hai ragione quando dici che ci dobbiamo solo divertire, e ,secondo me, lo studio e l'esercizio fa parte di questo divertimento.
Altrimenti sarebbe come dire : " A me piacerebbe divertirmi andando in bicicletta ma purtroppo non so guidarla ". Scusa il paragone bislacco ma mi sembra adatto.
In conclusione , se le cose si fanno con passione il divertimento è certo, incluso il fatto di studiare o prendendo lezioni da persone più esperte di noi. Migliorare le nostre possibilità musicali( anche ad età avanzate...)è sempre lodevole ed è il migliore modo per essere felici e contenti!
cari saluti e buona giornata...ora cerco di preparare qualcosa anch'io!
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » mercoledì 7 maggio 2014, 13:43

carlodivers ha scritto:" A me piacerebbe divertirmi andando in bicicletta ma purtroppo non so guidarla ". Scusa il paragone bislacco ma mi sembra adatto.
Non è affatto bislacco, Carlo, il paragone.
Vuoi diventare un corridore ciclista e partecipare al Giro d'Italia professionisti? Bene, se hai l'età, il fisico, la volontà e non oltre 40 pulsazioni cardiache al minuto puoi cominciare ad allenarti e tra qualche annetto potresti anche essere pronto . . .
Ti piacerebbe solo divertirti andando in giro in bici?
Allora inforca la bici (corrispondente a "imbocca l'armonica") e pedala (corrispondente a "soffia"), senza preoccuparti troppo, se non per pura curiosità, di coloro che riescono a tenere la media di 40 km per ore ed ore, perché quello non è il tuo target.
E a pedalare per divertimento e per mantenersi in forma si impara anche senza guardare il Giro d'Italia.
E ho la netta sensazione che molti, di fronte al rapporto tra quello che sanno fare e quello che vorrebbero saper fare, preferiscano non esporsi e non fare nulla! Ed è per questo che mi batto ed ogni tanto dico di lasciar perdere i video altrui per fare qualcosa di proprio, a qualsiasi livello . . .
E' solo uno dei miei tanti chiodi fissi.
Dunque, a Marco gli ho risposto; grazie Gianni, Roberto e Carlo per i vostri interventi. Ora vedo di pianificare la creazione della canzone del 1983.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » mercoledì 7 maggio 2014, 18:54

Buona sera a tutti gli amici che seguono questo thread.

Ci sono anche oggi, e sto vivendo proprio ora il mio momento di esaltazione; ho, infatti, appena registrato; la canzone è bella, più bella sicuramente suonata con l'armonica che con qualsiasi altro strumento, compresa un'orchestra sinfonica. Sono partito da una canzoncina ina ina e ho terminato con una canzone fatta sulle stupende note dei primi sei fori della mia SCX 56, che mi piace e mi ha divertito molto. Anche questa volta ho voluto e dovuto mettere il supporto della fisarmonica, era quasi inevitabile, perché era la canzone stessa a richiederlo. Certo che quando inizierò a suonare l'armonica su una base semplice, già pronta, dovrò cominciare con almeno due canzoni al giorno, altrimenti faccio troppo presto e la giornata è lunga. :D
Stamani mi sono alzato alle 5 e fino alle 9 ho lavorato di zappa . . .

Il lavoro più lungo e complicato di queste canzoni è diventato il trovare qualche frase adatta da inserire con la fisarmonica, con un certo garbo e una certa parsimonia, andando a cercare un po' sulle varie tracce del midi e un po' sulla fantasia.
Va bene, sì, la modestia non è il mio forte, ma mi devo caricare, altrimenti rischio di finire col 1983, perché la notte comincio a sognare pallini neri che scorrazzano su cinque linee e i loro quattro spazi. E invece voglio proseguire. E' un po' come quando si fa una dieta alimentare, o si vuole smettere di fumare: se uno si lascia andare anche un solo momento, è finita, e si viene ripescati nel vortice del vizio. E invece bisogna "seguir virtute e canoscenza".

Il 1983 fu l'anno di "Sarà quel che sarà" cantata da Tiziana Rivale, ma fu anche l'anno di "Vacanze Romane", de "L'Italiano", de "La mia nemica amatissima", de "La vita spericolata". Insomma un annata abbastanza buona per le canzoni.
Il presentatore fu un giovanissimo Andrea Giordana con Isabel Russinova, Anna Pettinelli ed Emanuela Falcetti, affiancati da Daniele Piombi e Roberta Manfredi dal Casinò. Le prime tre canzoni della classifica finale sono cantate da tre donne: Oltre alla Rivale, Donatella Milani e Dori Ghezzi.
Il maggior successo di vendite va all'Italiano dell'amico di Gianni, Cutugno. Tra i cantanti c'è anche un frate, Padre Cionfoli.

Una nota curiosa è quanto ho trovato scritto da Fabrizio de Andrè su quel festival, e credo che non stesse scherzando:
"Questi sono i veri eroi della canzone italiana. Non io, i Dalla, i De Gregori, i Bennato, che facciamo i baroni della canzone nelle nostre torri d’avorio. Chi ha il coraggio di venire qui, in questo macello, perché non ha altro modo di lanciare il suo lavoro, è da ammirare veramente. I cantautori come me e i miei colleghi non rischiano mai. D’ora in poi saprò cosa rispondere a chiunque, credendo di essere alla moda, parla o scrive male del Festival di Sanremo".

Vi lascio con questa canzone, e vi auguro un buon proseguimento di serata.

Carlo
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da jojo61 » mercoledì 7 maggio 2014, 19:36

Sono partito da una canzoncina ina ina e ho terminato con una canzone fatta sulle stupende note dei primi sei fori della mia SCX 56
Concordo pienamente!
più bella sicuramente suonata con l'armonica che con qualsiasi altro strumento
Ri-concordo pienamente! E aggiungerei anche dell'originale!
Egregia interpretazione di una canzoncina ina-ina, con sempre una stupenda armonica e una ottima fisa, la base non è eccelsa ma in fondo onesta.
Questi sono i veri eroi della canzone italiana. Non io, i Dalla, i De Gregori, i Bennato, che facciamo i baroni della canzone nelle nostre torri d’avorio.
Forse aveva ragione, in fondo molti degli artisti di Sanremo non sono che meri interpreti, però i dischi di Dalla, De Gregori, De Andrè e Bennato continuano a girare nelle radio, nei giradischi, a vendere .... Tiziana Rivale...... chiiiii? :wink:
Complimenti e saluti.
Ciaociao. Gianni.
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da robertoguido » giovedì 8 maggio 2014, 0:20

Bene, io Tiziana Rivale me la ricordo e mi ricordo che mi era piaciuta, così come ricordo bene molte delle canzone che hai citato.
Musicalmente fu anno interessante dove le "canzonette" hanno iniziare ad uscire un po' dagli schemi usuali (Cutugno a parte... lui non molla :roll: ).
E poi quell'anno, mi salta fuori la Rossana Casale, con un brano stupidino ma che mi piacque https://www.youtube.com/watch?v=46yOVkyR7hs&feature=kp. Ve l'ho mai detto che la Casale mi piaceva un sacco? Chissà come mai :D
Infine che dire della tua (fisa e) armonica se non bene? :D
Il Meneghin Fuggiasco
Che l'Harp Spirit sia con te!
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Re: SANREMO STORY - L'ARMONICA RACCONTA

Messaggio da Manxcat » giovedì 8 maggio 2014, 7:49

Puntualissimi, Gianni e Roberto per il consueto saluto . . . .
Roberto che riesce addirittura a farlo pur rientrando tardi la sera.
Grazie amici, apprezzo molto ogni vostra gentile attenzione.
Carlo
P.S. Non so se oggi suonerò, perché mi tocca "Ci sarà" . . .
Non ne ho voglia.
I can resist anything except temptation to buy a new harmonica
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