Piero ha scritto: ↑giovedì 4 aprile 2019, 9:45
Sono giunto ora allo scoglio del benedetto bending; in questi ultimi giorni
iniziano a far capolino il D bemolle sul quarto foro e sul primo, G b. sul secondo e A b. sul sesto.
Sono ancora pietosi a livello di qualità ma almeno si iniziano a sentire.
Ciao Piero, ti do una notizia, anzi due: prima è nato l'uomo, poi l'armonica; seconda notizia: prima è nata la bluesharp, poi i bending.
Il sistema di accordatura delle bluesharp, e per bluesharp si intendono le armoniche a dieci fori-venti voci, sistema chiamato Richter dal nome del suo ideatore, è nato soprattutto per stabilire un certo rapporto armonico tra l'accordo soffiato e quello aspirato, caratteristica fondamentale di queste armoniche, che ne ha determinato certe modalità d'uso. Vedi, per esempio, che, nella tua Special 20 in DO, la nota SOL si ripete sul secondo aspirato e sul terzo soffiato, e non a caso, e ci vorrebbero settimane e forse mesi per completare la teoria attinente a questa scelta.
In sostanza voglio dirti che le armoniche diatoniche sono nate con l'idea di poterci suonare tutti i brani che non presentano le così dette "alterazioni momentanee", cioè semitoni (diesis e bemolle) che appaiono all'improvviso in una certa battuta del brano, e che non sono in chiave. E quindi sono nate per tutti i brani composti sulle sette note di una scala, e non per quelli composti su tutte e dodici le note di una scala cromatica; per questi ultimi ci sono le armoniche cromatiche.
Poi, in più, ci si è messo anche quel Richter di cui sopra, che ha pensato bene di togliere il quarto ed il sesto grado della prima ottava ed il settimo della terza, e le cose si sono ancora, per un certo verso, complicate.
Quei poveracci che, sul delta del Mississippi, dopo un a lunga giornata da schiavi sulle piantagioni di cotone, si ritrovavano a rilassarsi facendo un po' di musica, avendo a disposizione solo un'armonichetta a dieci fori da quattro soldi, non trovando tutte le note di cui avevano talvolta bisogno, si sono arrabattati, arrangiati a risolvere il problema con la "piegatura" di quelle esistenti, avendo scoperto che su alcune ance ciò era possibile.
Tu cosa vuoi suonare? Il Blues? Ok, se sì, ti occorre impadronirti della tecnica del bending, soprattutto di quelli aspirati, sull'accordo di tonica che si trova in aspirato, anziché in soffiato, quando nel Blues (quasi sempre) si suona in seconda posizione, detta anche Cross Harp. Nel tuo caso brano in SOL = armonica in DO. Ma non preoccuparti, per ora, di questo discorso delle posizioni; anch'esso richiede, per capirlo bene, e approfondirlo musicalmente, un po' di tempo. Resta il fatto che se da grande vuoi diventare un bluesman, devi imparare i bending.
Diversamente, i bending servono solamente nel caso in cui l'armonicista aspiri, accademicamente e per ambizioni virtuosistiche e spirito di ricerca e sperimentazione,
a rendere cromatica un'armonica diatonica. Al mondo, in grado veramente di fare questo, ce n'è solo uno e si chiama Howard Levy.
Quindi, dimmi: quale delle due? Vuoi diventare un bluesman, ovvero vuoi arrivare a suonare una diatonica come se fosse una cromatica?
Se per caso il tuo target non fosse né l'una né l'altra delle due ipotesi, allora dovrei deludere tutto il tuo lavoro dicendoti che i bending non ti servono a nulla, e ripetendoti che le armoniche hanno già una loro personalità, una loro precisa caratteristica, un loro significato esaustivo e completo anche senza doverne necessariamente piegare le note!
Si è visto come nella prima ottava di una bluesharp in DO manchino le note FA e LA: e se voglio suonare una melodia in quell'ottava e non so piegare le note, come posso fare? Semplice ci sono bluesharp, della Hohner, della Seydel, per esempio, non accordate Richter, ma a scala diatonica completa; e poi esistono pure le cromatiche, senza contare che l'ottava centrale è completa su tutte le bluesharp e che le alterazioni in chiave che si trovano nelle varie scale si fanno semplicemente cambiando la tonalità dell'armonica.
Piero ha scritto: ↑giovedì 4 aprile 2019, 9:45
Per quanto riguarda le note soffiate e quelle più alte aspirate buio assoluto.
Al momento non mi sto esercitando su nessuna canzone, faccio bene?
I bending sulle note alte soffiate, ottavo, nono e decimo foro, sono rarissimi a doversi fare e li rimanderei ad una fase successiva, anche se vuoi fare il bluesman. Quelle note sono difficili da suonare anche al naturale, ed è quello che devi imparare, prima.
"Quelle più alte aspirate" . . .
Ti riferisci, credo, al settimo aspirato, dal SI al REb ed al nono aspirato, dal FA al LAb.
Ma quelli sono overbending, e vorresti pensare agli overbendings prima di aver suonato "Oh Susanna" . . . .???
Se fai bene a non esercitarti sulle canzoni che ti piacciono e che conosci bene?
No, fai malissimo, e, secondo me, stai seguendo una strada sbagliata, che sarebbe sbagliata anche per un ragazzino carico e pieno di ambizioni, figuriamoci per un signore che si appresta, ad una certa età, a giocare con un organino a bocca!
Quale migliore esercizio di una bella melodia? Quale più grande soddisfazione, visto che ti sei innamorato dell'armonica, di suonarti una bella canzone? Quello è l'esercizio, altrimenti quel vibrato di cui parli dove lo metti, in una scala?
Caro Piero, valuta bene la mia risposta; anche se tra il serio ed il faceto, ti ho voluto esprimere il mio pensiero, che non sarà certo quello di tutti, ma ti ho voluto rispondere nel modo più sentito possibile, ed anche in modo articolato, e spero per te che tu decida di tenerne conto, unitamente ai giusti consigli ricevuti da chi mi ha preceduto.
Buona giornata.
Carlo