Come migliorare il timbro?

[psantofe]

Ciao Ragazzi,

scusate la banalità della domanda: ma perchè sento timbri super-belli e caldi e il mio è proprio una schifezza? Più provo e niente da fare!!!

Datemi qualche consiglio, svelatemi qualche trucchetto, altrimenti getto
la spugna!

Grazie

paolo

[Andrew]

Il timbro lo puoi gestire innanzi tutto attraverso l'uso coordinato della bocca, della gola e delle mani, ad esempio atteggiando le labbra (ma poi in realtà è tutto il cavo orale che entra ovviamente in gioco) come se pronunciassi le varie vocali o alcune sillabe labiali-dentali-gutturali, a seconda dei casi, oppure anche abbassando la laringe (come se sbadigliassi).
Le mani, chiuse ed aperte a coppa sull'armonica, utilizzate un po' come in alcuni casi fanno i trombettisti con la sordina possono contribuire massicciamente ad ottenere effetti di vibrato e/o di wha wha.
Altro punto: suoni con o senza microfono? Perché se ti riferisci al sound di CD o simili... bhé, credo che ci sia dietro anche un massiccio lavoro del sound engineer in quei casi. Se suoni con un'amplificazione, puoi ottenere molto anche dalla scelta di ampli e mic ad hoc.
Ma poi: sei davvero sicuro che il tuo timbro sia così una schifezza? (parole tue): credo che ciascuno di noi nel riascoltarsi provi sempre una certa delusione, anche dopo anni di attività, almeno a me succede. E credo sia effetto di quella continua ricerca che se venisse a mancare ci "mummificherebbe" artisticamente, ma che non deve mai diventare causa di frustrazione o di scoraggiamento!

[psantofe]

Grazie dei consigli Andrew!

Suono senza amplificazione e voglio provare quanto prima le indicazioni che mi hai fornito.
Per stavolta non abbandono...

Alla prossima!
Ciao
Paolo

[Nicola]

Psantofe, non provare ad abbandonare altrimenti vengo a casa tua e ti prendo a legnate. I problemi che hai tu li abbiamo passati e li affrontiamo TUTTI ogni giorno, ma la passione è più forte delle difficoltà! Capisco molto bene il tuo stato d'animo, un anno fa ho avuto voglia di abbandonare l'armonica per sempre...per fortuna che non l'ho fatto...
Comunque non saprei cosa aggiungere a quello che ha detto il grande Andrew, se non NON MOLLARE!!!

[corrado]

Ciao Psantofe,
trattandosi di una passione,la parola rinuncia non trova applicazione.
Vale l'equazione
IMPEGNO=OBBIETTIVO
più è alto l'obbiettivo maggiore è l'impegno necessario per raggiungerlo.
L'impegno è costituito da volontà,costanza,determinazione.
Come vedi la parola rinuncia non c'entra.
Buon lavoro,
Corrado.

[hazmat]

minchia .... corrado sei un grande! ottimo il misurato e tecnicissimo parere di andrew, corrado mi hai provocato una tempesta ormonale e una doppia scarica adrenalinica ... ho subito cominciato a suonare due armoniche in contemporanea

[Bert]

Ciao,

io credo che il timbro sia una cosa tanto personale che è difficile stabilire che uno è brutto e uno è bello. Per cui anche io ti dico: sei davvero sicuro che il tuo faccia schifo?

L'altra cosa fondamentale è che migliorare il timbro spesso significa anche avere quello che si dice IL PROPRIO SUONO, cosa su cui tutti ci impegnamo... Avere un suono personale è davvero difficile, ed è difficile averlo. Molti ci arrivano dopo anni di esperienza, e credo che, al di là dell'impegno, uno ci arrivi un bel giorno senza nemmeno accorgersene...

Comunque ci sono alcuni dettagli tecnici che comunque penso tu conosca già:

1) Fare una bella coppa, che può essere più o meno aperta a seconda del suono che vuoi.
La coppa col microfono è fondamentale per non disperdere la spinta che il microfono ti fornisce

2) Usare la gola... non è facie spiegarlo, ma per esempio Walter Horton ha un suono che, talento e genio a parte, rusulta anche da un forte uso della gola. Per le note aspirate immagina di proiettare il fiato e io suonotendendo la gola più o meno sotto il pomo di adamo. Utile può essere pronunciare la sillaba "iò" mentre si aspira.

3) Se suoni con la bocca a punta non fare il foro di uscita strettissimo. Allenarsi ad allargarlo il più possibile mantenendo però il suono su singolo foro. Un espediente è avvolgere il guscio superiore con il labbro (ovviamente superiore ).

4) Allenarsi a fare il tongue blocking, che puà dare un suono più rotondo e "grasso".
Il tongue blocking è usato anche per altre cose che dànno varietà e potenza al suono:
LE OTTAVE
LO SLAPPING (cioè lo strappo che si ottiene tappando più fori, aspirare fino al culmine e poi mollare la lingua di botto)
L'ACCOMPAGNAMENTO SOTTO LA MELODIA (col foro di destra si suono la melodia e la lingua tappa ritmicamente due o tre fori a sinistra in modo da creare una linea di basso)
ALTRI EFFETTI SECONDARI CHE POI SI SPERIMENTANO ANCHE A PROPRIO GUSTO

5) Sporcare le note suonandone un'altra adiacente insieme a quella principale. Ingenere si tratta della nota più bassa, in modo che quella principale risalti. es: 4-5 foro. Funziona bene soprattutto nel bending. In sostanza ti dà una specie di overdirve naturale...

6) Fare il Wah Wah e il warbling, che è un wah wah fatto sventagliano la mano in modo velocisismo. Per questo effetto ascolta Walter Horton che ne era maestro...

Beh, tutte queste cose si combinano insieme e si usano a seconda del proprio gusto e del pezzo che si fa.

Comunque per fare un suono "bello", se parliamo di tecnica, la cosa principae è quella che ti ho detto riguardo alla bocca e alle labbra: se sei troppo stretto e se sei teso, uscira un suono "piccolo", Cerca di rilassare la bocca e la mandibola. Soffiare forte conta ma non è quello che fa la vera differenza.

Spero di non aver annoiato nessuno con delle ovvietà e di esserti stato chiaro...

Con tutti i consigli che posso dare, io mi chiedo spesso: "Faccio qualcosa di riconoscibile come mio?" Visto che questo non lo credo mi ri-domando: "Avrò un bel suono?". Mah, lascio agli altri il giudizio....

KEEP ON BLOWING!

Bert

[gabryblues82]

concordo con il discorso di andrew e di bert!!!....l'importante è cmq tenere sempre la gola ela mascella rilassata in modo da aprire meglio la cassa di risonanza della bocca appunto come se stessi sbadigliando... la descrizione di andrew è perfetta...

[psantofe]

Sono impressionato dall'attenzione ricevuta!
Sono tutti consigli che mi stampo su un foglio e mi rileggo con calma con tanto di armonica a disposizione.
La parte interessante dei vostri preziosi interventi è che, bene o male, la scopo finale dell'indicazione che mi avete dato è la medesima, ma ognuno la indica secondo la propria esperienza. Un po' come partire tutti da una località dandosi appuntamento alla località successiva, ma senza specificare per quale strada arrivare: ognuno fa la propria a seconda di ciò che ritiene essere meglio.

Grazie ragazzi, vi terrò informati (sperando di non annoiarvi)

Ciao

Paolo

[ago]

Su youtube puoi trovare alcune lezioni di Adam Gussow a riguardo. In una delle prime (non ricordo esattamente quale) mostra bene un paio di accorgimenti per migliorare il proprio suono. Comunque considera che per avere un bel suono ci va parecchio tempo e costanza, difficilmente qualcuno che suona da poco avrà un bel suono. Conoscere tutti i trucchetti è molto utile ma alla fine credo che la vera differenza la faccia proprio il tempo e l'esperienza.

[Bert]

Sì, concordo... Io ho elencato alcune delle cose che possono essere utili, oltre che a migliorare, a variare il proprio timbro... Poi è chiaro che senza esperienza uno può conoscere tutte le tecniche che vuole ma non otterrà mai nulla... E' poi ovvio che se sentiamo Big Walter o Sam Myers, piuttosto che Willie Foster o Slim Harpo tanto per dirne alcuni, il suono era loro e basta... E' sufficiente poi sentire le registrazioni di J.D. Short per rendesi conto (si tratta di regstrazioni sul campo) come uno che SA suonare ottenga un suono incredibile anche suonando con il reggi armonica, quindi senza mani (vedi per esempio anche Dr. Ross).
Insomma, di cose da dire sul timbro ce ne sarebbero un sacco, ma l'importante è suonare senza essere ossessionati da quello che si ascolta: nel senso che imitare i propri eroi è sacrosanto, ma suonare credo che debba essere divertimento e piacere, e anche questo credo che porti col tempo ad avere un proprio approccio che vada oltre le tentazioni ipertecniche o imitative fine a se stesse. Se uno suona con amore e con un mnimo di serenità e, molto importante, autoironia, qualcosa ottiene, NON CI SONO SANTI....

Sto sbavando UN PO', ma mi si conceda un'ultima osservazione sull'ironia. Io sono convinto che senza questa, sia ironia che autoironia, non ci sia blues. Prendersi troppo sul serio uccide il blues: bisogna sapersi prendere un po' in giro e scazzare un po', se no è finita. Io vedo gente che suona, tesa, scostante, incazzata e scura in volto... ma a chi la voglion dar da bere? A volte vale più una salamella e una birra che tutti i discorsi a vuoto sui modelli di armoniche , ampli e microfoni. Non so se mi sto spiegando, ma FARE il bluesman dannato sul palco fa solo ridere (di pietà). Io un pochino ho visto, ma proprio in America chi suona e SA VERAMENTE FARLO, a sentirli parlare sembrano i più cazzoni dell'universo. E spesso parlano di tutto tranne che di musica e tecnica... Sul palco ridono e si prendono per il culo da soli o a vicenda e suonano snocciolando come acqua fresca il VERO blues.
Ovvio, loro sono americani e noi no, ma PROPRIO PER QUESTO dobbiamo essere rilassati, goderci la musica e evitare di incarognirci come vedo alcuni fare.

Bene, dopo queste perle di saggezza , finisco questo papiro e vado a "magnà"...

Un abbraccione,

Bert

[Nicola]

Condivido appieno la seconda parte del tuo post, Bert: complimenti

[Andrew]

[...] A volte vale più una salamella e una birra che tutti i discorsi a vuoto sui modelli di armoniche , ampli e microfoni. Non so se mi sto spiegando, ma FARE il bluesman dannato sul palco fa solo ridere (di pietà). Io un pochino ho visto, ma proprio in America chi suona e SA VERAMENTE FARLO, a sentirli parlare sembrano i più cazzoni dell'universo. E spesso parlano di tutto tranne che di musica e tecnica... Sul palco ridono e si prendono per il culo da soli o a vicenda e suonano snocciolando come acqua fresca il VERO blues. [...]

Non posso che quotare. Assolutamente!

[antoblues]

Paolo, provo a dirti la mia esperienza, limitata alla diatonica blues ma che credo sia tra traslabile anche su altri generi e sulla Cromatica.

Anni fa avevo un sono magro magro ... a tecnica sui fraseggi non me la passavo male, ma il suono non mi convinceva. E se il timbro in acustico è anonimo non ci sono armoniche o microfoni o ampli valvolari che tengano. Certo, quanto a note riuscivo a rifare bene pezzi veloci di Andy Just, Mark Ford, Mark Hummel, Rod Piazza etc etc ... ma col suono non c'ero proprio ... alla fine ho capito che proprio qui stava un bel pezzo del problema. NON HA SENSO mettersi a studiare i fraseggi dei mostri moderni come Del Junco, Jason Ricci, Rod Piazza etc se prima non si aggiusta il suono (e tante altre cose). Questo lo si può fare solo partendo dai fondamentali ... se uno fa blues elettrico ad esempio questo vuol dire scegliersi un pezzo non troppo difficile di Little Walter o Walter Horton E SPACCARSI LA TESTA a cercare di rifarlo ... uguale ... nota per nota ... respiro per respiro ... cercare di capire perchè quelle note sono suonate così, aspirate in quel modo ... e non mollare anche per ore, giorni fino a che non ci sembra di fare un'imitazione dignitosa.

Spesso sul forum leggo di gente che dopo qualche mese chiede dritte su argomenti tipo gli overblow ... sicuri di padroneggiare quel che viene prima (cioè quasi tutto)?

Non voglio passare per integralista, non lo sono e non credo che vada rifatto tutto come negli originali ... però per qualunque forma espressiva uno prima deve imparare la tecnica ... e ci vogliono anni ... studiando quel che hanno fatto i maestri ... poi se uno ha investito abbastanza impegno (come dice Corrado) arriva il momento in cui mixa il tutto e crea il suo modo di esprimersi.

L'armonica è uno strumento meraviglioso, ma nonostante dopo una settimana uno possa suonare blowin in the wind mica si deve pensare che sia uno strumento facile ... se si vogliono ottenere bei risultati, un bel timbro, l'armonica richiede TANTO impegno, come tutti gli altri stumenti. Come dice Bert senza menarsela e prendersi troppo sul serio, ma comunque prendendo sul serio lo studio, questo sì.

A parte tutta questa sproloquiata comunque, dato che il grosso del suono si forma nel cavo orale e nella gola secondo me è li che ti devi concentrare ... come suggerito da bert e da Andrew sulle aspirate prova ad posizionare cavo orale e gola come quando sbadigli, tra tutte le dritte ricevute io partirei da lì.

Antonello

[Bert]

Approvo tutto!

Specifico che sul prendersi o meno su serio non intendevo parlare dello studio... quello sì che va fatto sul serio... io parlavo d'altro. E comunque sono d'accordo su tutto quello che ha detto antoblues. Io cerco sempre di guardare ai vecchi maestri non per passatismo o per rifiuto del moderno, ma perché sono quelli che, diciamolo, hanno fatto tutto: quelli anche molto bravi che sono venuti dopo hanno sviluppato tecniche mirabolanti, ma se devo scegliere, vado sempre ai vecchi Big Walter ecc... Ma anche sentendo dei "minori" (con ripesto parlando) della vecchia scuola come Frank Frost, Good Rockin' Charles o altri più oscuri, si capisce cosa voleva dire suonare blues per quella gente. Anzi, credo che dopo i giganti (e mi ripeto: Big e Little Walter, i due Sonny Boy, Junior Wells e via dicendo) vadano ascoltait quelli meno noti a che danno un'idea più vasta di cosa fosse la musica in giro per l'America nera.

Per finire, io credo che la ricerca del suono, al di là di ttuto, sia una cosa continua, che non raggiunge mai un limite vero. E' giusto così, è bello così e ci piace suonare proprio perché abbiamo sempre un confine in più da varcare ogni volta che ci mettiamo a studiare in casa o a suonare su un palco...

Un abbraccio,

Bert

[Luisiccu]

Bert,
sei un grande. Suoni ottimamente e metti sempre a disposizione di tutte le tue conoscenze e tuoi esperimenti. Strabiliante la tua spontaneità.
Non esagero.
Saluti diatonici

[ToTheBones]

Confermo che Bert è sicuramente un grande. Ci siamo sentiti in privato qualche volta via mail, ed è sempre disponibilissimo e prodigo di utili consigli... E quel che conta di più, ha il buon gusto e lo stile di proporre le sue idee senza pretendere che vengano accettate come verità assoluta e incontestabile... complimenti quindi a Bert (che, a parer mio, fa anche dell'ottima musica!).

[Bert]

Beh, quanti complimenti! Mi fate arrossire...

Che dire? Io sono uno che suona senza pretese e senza pretese dò piccoli consigli per quello che so, ben sapendo che c'è chi ne sa molto più di me...

Dico GRAZIE...Grazie davvero di cuore a chi mi apprezza per il mio modo di suonare e per i miei consigli... E' bello sapere che c'è qualcuno che ti apprezza e che trova utili le tue idee...

Alla prossima!

Bert

[Umberto]

grande bert..anke io t aprezzo molto per i tuoi consigli e per la tua musica..ma soprattutto ammiro la tua disponibilità sprattutto con quelli come noi che sono alle prime armi..grazie davvero. io non mi intendo molto di timbro però ho trovato davvero interessante tutto il vostro discorso..ciao umbe